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Autore: shinepaw    08/10/2014    1 recensioni
Emma è una ragazza strana, sempre pensierosa e impassibile. La sua migliore amica Andrea invece, è timida ma solare. Mentre la bella Andy ha quasi paura dei ragazzi, Emma si trova bene con loro, ma non le interessano. Un giorno Andrea si innamora di Niko, il cugino di Chase, nonché il più bello della scuola. Miss Cupido, alias Emma, con l'aiuto di uno strano quaderno che tramuta in realtà tutto ciò che si scrive, la aiuterà a unire i due cuori, ma forse il destino ha in serbo qualcosa anche per lei...
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Spin-off di Eyes of Wolf.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Un'altra piacevole notte insonne, aveva passato Emma, una specie di dolce tortura, in cui ogni sogno in cui finiva era abitato da Niko, ogni ambientazione era diversa ma il succo sempre lo stesso: c'era quel "mi piaci" ripetuto all'infinito, che la mandava in confusione e le metteva a soqquadro l'anima. "Anche a me piace" e il solo ammetterlo con il pensiero le faceva imporporare le guance. - Ma sarebbe come fare un torto ad Andrea... - rifletté ad alta voce, svegliando Tomoe. Il cane la guardò assonnato, poi, per la prima volta, si rigirò dall'altra parte e riprese a dormire. La ragazza decise di alzarsi, ma era così sovrappensiero che, scendendo dal letto, inciampò nel peluche che le aveva regalato il biondo. - WAAAH - gridò, spiaccicandosi sul tappeto come nei cartoni animati. Decise di archiviare il fatto, ma poco dopo, allo specchio, ne notò le conseguenze: aveva un enorme livido blu appena sotto la mascella, piuttosto evidente. - Merda - imprecò, cercando qualcosa per nasconderlo. Non trovò che un misero cerotto, e quando uscì dal bagno perfino Tomoe sembrò ridere di lei, con il naso che gli tremava e la coda che batteva impercettibilmente. Uscì presto di casa, sperando di trovare Andy. "Devo assolutamente parlarle" pensò, ritornando con la mente al sogno. - Andy! - la chiamò, notando i suoi capelli biondi di sfuggita. Lei si voltò per un millisecondo, poi le fece segno con la mano di "non adesso" e "parliamo dopo". Scrollando le spalle, la castana si trascinò fino in classe, non smettendo un attimo di pensare a come formulare il discorso che doveva fare. Sempre all'ora di pranzo riuscì ad acciuffare Andrea, che senza tanti lamenti si sedette con lei al tavolo della mensa. - Emma - la guardò intensamente - che succede? - . L'amica non disse nulla, continuando, tranquilla, a mangiare. Non appena ebbe finito, prese un gran respiro. - Andrea. Mi prometti che non ti arrabbierai e non ti deprimerai e non te ne andrai e sarai ancora mia amica e... - venne fermata dalla bionda, che le appoggiò una mano sulla spalla. - Emma, mi preoccupi così. Dimmi quel che mi devi dire, senza farti problemi - la esortò, e l'altra buttò fuori il fiato. - Io... ecco... credo che mi piaccia Niko, cioè, potrebbe piacermi... e poi lui ha detto che... - si ingarbugliò con le parole, ed Andrea scoppiò a ridere, guadagnandosi un'occhiata interrogativa da parte di Emma. - Evviva, Emma! - esclamò, asciugandosi una lacrima dal ridere. - Ma... ma tu... non sei arrabbiata... con me? - chiese timidamente, e la bionda scosse il capo. - Nient'affatto, meglio per te - affermò, poi piegò la testa da un lato: - E lui? Cos'ha detto? - domandò. - Oh... ehm... ha detto che... ecco, che sei molto carina ma che non vuole uscire con te - fissò Andy, incerta, ma lei non fece una piega e le fece cenno di continuare - e ha detto anche che... uhm... gli piaccio...? - arrossì di botto. - Be', infondo lo sapevo che era così. Avevo sempre quella sensazione, ma la ignoravo volutamente. Quando uscivamo o eravamo insieme, chiedeva sempre di te, di come stavi e chiedeva dov'eri... poi quando ti vedeva si illuminava tutto... buona fortuna, Emma - commentò, serafica, ed Emma non poté che ringraziarla, per poi andare alla ricerca di Chase. Lo trovò al solito posto, sotto un albero. Era seduto, e in mezzo alle sue gambe c'era seduto Shane, un braccio del moro attorno alla sua pancia, a tenerlo stretto a sé, e l'altra mano fra i suoi capelli castani. - Chase - lo chiamò piano, lasciandosi cadere davanti a loro. Shane, che aveva gli occhi socchiusi, li aprì un attimo, dandole un'occhiata veloce. - Ciao, Emma. Qual buon vento ti porta? - le chiese Chase, accarezzando i capelli del fidanzato. - Ehm... ecco, vorrei farti una domanda, Chase - rispose, passandosi una mano sul collo. Il ragazzo annuì, tranquillo: - Dimmi - . Emma si leccò le labbra un paio di volte, nervosa. - Chase, ma tu sai cos'è l'amore? - gli domandò, senza alcuna ironia o sarcasmo. - Pensavo che sarei stato io a farti questa domanda - mormorò fra sé il moro, stringendo alcune ciocche castane fra le dita. - Non lo so, Emma - e lei, nel profondo, si sentì un po' delusa - se quello che provo per Shane è amore - fece una pausa, e il ragazzo dagli occhi dorati sfregò la guancia contro la sua - ma se non è amore, è il sentimento che ci va più vicino - sembrò aver concluso il discorso, ed Emma fece per alzarsi. - Io davvero, non lo so cos'è l'amore. Non so nemmeno se esiste. Ciò che so è che se sei innamorato, dentro di te lo sai. "Ciò che il cuore sa oggi, la testa comprenderà domani" ed è vero. Quando si è innamorati si è pazzi, lo so bene - ridacchiò, dando un buffetto a Shane - non so quanto posso averti aiutato, ma è ciò che penso. Buona fortuna, Emma - concluse, sorridendo. - Grazie di tutto, Chase - disse lei, sorridendo dolcemente. Si alzò, ma non se ne andò subito: rimase lì a spiare i due ragazzi. Chase iniziò a fare il solletico al suo ragazzo, e un attimo dopo si ritrovarono uno sopra l'altro, ancora ridendo. Si guardarono negli occhi, intensamente. - Ti amo, Chase - lo sentì sussurrare. - Anch'io, Shane - rispose il ragazzo dagli occhi rossi, abbassandosi a baciarlo. A quel punto Emma decise che aveva visto abbastanza, e si incamminò verso l'edificio scolastico. "Ora devo solo trovare Niko" pensò, sorridendo per davvero, stavolta.
   
 
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