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Autore: Tsuki_94    11/10/2008    4 recensioni
Naruto e Sasuke, migliori amici, scoprono di amarsi contro ogni aspettativa... cm se la caveranno? riusciranno a superare le difficoltà a cui si troveranno di fronte??? -- questa ff è la versione yaoi dell'originale shojo-ai, spero vi piaccia! e se volete potete leggere l'altra per dirmi quale delle due vi ha colpito di più (il titolo è lo stesso, ma tra parentesi c'è scritto original ^^) buona lettura e recensiteeeeeeeeeeee!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa yaoi di naruto è la prima one

Questa yaoi di naruto è la prima one-shot che faccio... però ne sono abbastanza soddisfatta... spero soddisfi anche voi!!!!

 

FALL IN LOVE

WITH YOUR BEST FRIEND

Come può una mezza sega come me, innamorarsi di un ragazzo?

No, non sono una ragazza... sono anche io un ragazzo... . Vi sembra strano? Eppure gente così ce n'è dietro ogni angolo! Voi cosa potete saperne se il vostro vicino, il vostro panettiere di fiducia, o addirittura il vostro migliore amico, è dell'altra sponda? In fondo, a mio parere, non c'è nulla di male... .

Normalmente i genitori non la pensano così.  I miei genitori... cavoli, quante storie che mi hanno fatto! Non riuscivano ad accettarlo, in primo luogo mio padre. Mia madre dopo qualche tempo se ne è fatta una ragione... ma lui no.

Alla fine, comunque, mi sono innamorato. Di chi? Bè di un ragazzo, vi ho già detto. Ah, voi vi chiedete il nome.

Si chiamava Naruto. Era tanto carino. Aveva i capelli biondi e gli occhi di un azzurro cielo. Mi piaceva specchiarmici. E poi, in confronto ai miei neri e i miei capelli sul nero con riflessi bluastri... lui era un angelo. Io, vicino a lui, sembravo un demonietto. Ma lui non lo pensava...

"Ma se sei carinissimo!!! Avrai tante ragazze che ti sbaveranno dietro!!" mi diceva.

L'avevo conosciuto la prima volta in prima media. E insieme abbiamo scelto il liceo. E siamo finiti nella stessa classe. A quel tempo, eravamo semplici amici... cioè, amici del cuore ma nulla di più.

Dalle medie alle superiori, ho notato molti cambiamenti in Naruto. Più che altro cambiamenti di vestirsi... ma anche di carattere. Era più timido... più chiuso in se stesso... ma non per un motivo particolare... semplicemente faceva fatica ad aprirsi... .

Ovviamene questo con me non succedeva. Io gli sono sempre stato vicino. Su di me aveva sempre potuto contare. Eravamo come fratelli. E fin qui ancora va bene... .

 

 

Ma tutto questo un giorno finì. Naruto dovette andare in un'altra città per qualche tempo... non ho mai capito bene il motivo. Sapevo solo che se ne sarebbe andato via da Tokyo, verso un paesino sperduto, di provincia.

"Non piangere, Naruto... ci rivedremo presto..." gli dicevo, quando l'avevo accompagnato alla stazione.

"Sasuke... m-mi dispiace..." balbettava, abbracciato a me.

"Ti telefonerò ogni giorno e prima o poi verrò anche a trovarti!"

"Me lo prometti?"

"Sì!"

"Ti voglio bene Sasuke...".

Il suo era un abbraccio caldo, dolce e affettuoso. Non so dire che cosa provava lui quando l'avvolgevo nel mio.

Comunque, Naruto partì. Da quel giorno le mie giornate divennero piatte e monotone. Sentivo come una parte di me totalmente vuota.

La mia promessa la mantenni. Chiamavo Naruto ogni giorno. Lui mi raccontava come si trovava male nella nuova scuola. Erano tutti sbruffoni e lo trattavano male, prendendolo in giro per la sua insicurezza. E io mi rodevo il fegato per non essere lì con lui a proteggerlo.

 

 

Con l'avanzare dei mesi, Naruto sembrò riuscire ad ambientarsi. Mi diceva che finalmente aveva fatto amicizia con un ragazzo della sua classe.

"Mi ricorda molto te..." mi diceva al telefono.

Questo mi dava fastidio. Non so perché, ma volevo essere unica per Naruto. La mia la consideravo una gelosia tipica tra gli amici che non si sono mai separate.Naruto sembrava contento, almeno un po'... perciò cercavo di adeguarmi.

 

 

A Natale riuscii ad andare da lui. Gli portai il regalo che avevo comprato per lui: un coprifronte che desiderava molto da tempo. La sua felicità era alle stelle.

"Sei qui con me... non ci posso credere!!! Mi sei mancato tanto!!!"

Aveva fatto una corsa per tutto il binario fino a raggiungermi alla mia carrozza del treno da dove ero sceso. Potevo soffermarmi da lui per tutte le vacanze di Natale. E questo mi rendeva davvero entusiasta. Finalmente sarei stato di nuovo il centro del suo mondo, almeno per un po'.

Pensate che sono egocentrico? Che c'è di male? Lo vedevo come il mio migliore amico... non sapevo di esserne innamorato.

 

 

Fui stabilita nella stanza vicina a quella di Naruto, in casa di sua zia. L'idea mi piaceva... anche se speravo di dormire nella stessa stanza con Naruto. Però mi accontentai.

Il giorno dopo, Naruto voleva restare in casa.

"Perché?" gli chiesi.

"Non mi va di vedere i miei compagni in giro..." disse sottovoce, quasi con vergogna.

"Senti, adesso noi due usciamo! Se quelli là ti daranno fastidio, ci penserò io a farli stare zitti!"

Quelle parole sembrarono bastare perché Naruto mi prese per mano e insieme uscimmo di casa. Per tutto il tragitto ci tenemmo per mano, come due scolaretti. A me dava una bella sensazione. Aveva le mani gelate. Io invece le avevo calde, nonostante la bassa temperatura, perciò strinsi la presa attorno alla sua, come per trasmettergli il mio calore. Camminammo a lungo, finché, come sospettava lui, incontrammo alcuni suoi compagni.

"Ma guarda chi c'è... Naruto!" esclamò un ragazzo dai capelli turchesi.

"E già... il nostro piccolo timidone...!!" aggiunse una ragazza al suo fianco dai capelli rossi. Il ragazzo gli cingeva i fianchi: dedussi che avessero un qualche rapporto o roba del genere.

"Andiamo via, Sasuke..." mi pregò Naruto.

"No... aspetta..." sussurrai.

"E questo chi è??? Una guardia del corpo?" rise il ragazzo spostando lo sguardo su di me.

"No, sono il suo migliore amico, vengo da Tokyo" risposi mantenendo la calma.

"Aaaaaaaaah capisco! Tsk, sei un povero perdente come il tuo amico Naruto..." disse uno dei compagni di quei due, che aveva la faccia dipinta di due colori (bizzarro tipo...).

"Sappiate che se non lascerete in pace Naruto, costi quel che costi, io da Tokyo, verrò qui a conciarvi per le feste. Chiaro?" dissi pacato.

"Che fai, minacci? Ma ti sei visto?" scoppiarono a ridere tutti gli amici.

Quella rossa che aveva parlato prima mi si avvicinò, arrivandomi di fronte.

"Non sei male, sai? Naruto lo cedo a qualche mia amica... voglio te..." mi disse sensualmente.

 

 

"Oh, Sasuke... non dovevi farlo!" disse Naruto, rincorrendomi.

Camminavo spedito, con i nervi a fior di pelle.

"Adesso mi perseguiteranno per sempre!"

"Smettila Naruto... quella tipa ha avuto la lezione che si meritava... non toccherà più né me né nessun altro ragazzo dopo una esperienza del genere!"

"Ma hai visto quanto sangue gli usciva dal naso?!"

"Sì... un'altra volta impara a farsi i cavoli suoi!"

La conversazione morì, diventando un silenzio rotto solo dai nostri passi sulla neve scricchiolante.

Naruto mi raggiunse. Sentii la sua mano fredda farsi strada per afferrare la mia.

"Grazie, Sasuke... sei stata tanto buono con me..."

"Dovere, Naruto..." risposi dandogli un bacio sui capelli.

 

 

"Che film vuoi vedere?" mi chiese Naruto.

Serata film. Per noi era una abitudine. Una volta romantici, una volta fantasy, una volta thriller, una volta animazione, una volta horror... . Naruto aveva paura degli horror. Quando c'erano scene violente, si riparava sempre sotto il mio braccio, impaurito. Io ridevo e l'accarezzavo per rincuorarlo.

Quella sera era il turno di un film fantasy e avventura.

Ci piaceva metterci sul divano, imbracciando una mega terrina di popcorn e armati di coca cola.

Il film non era male. Il protagonista doveva trovare una porta magica per poter raggiungere la ragazza che amava in un'altra dimensione dopo che lei era stata risucchiata in essa per qualche strano incantesimo. Ovviamente la trama poi era tutta più complessa.

Ad un tratto, sentii la testa di Naruto posarsi sulla mia spalla e la sua mano intrecciarsi con la mia. Io mi voltai verso di lui, ricevendo uno dei suoi sorrisi candidi e puri. Non capivo il perché di quella vicinanza ma era così piacevole che non mi tirai indietro.

Il film durò circa due ore e mezza. Avevamo cominciato a vederlo alle dieci, così finì a mezzanotte e mezza. Mi accorsi solo alla fine che Naruto si era addormentato su di me, in quella posizione di affetto. Il suo respiro era regolare, gli occhi chiusi e un mezzo sorriso disteso sulle sue labbra rosee. Lo presi in braccio, cercando di non svegliarlo e, con anche un po' di fatica, lo portai al piano di sopra, nel suo letto. Lo coprii con le coperte ma prima di andarmene mi soffermai ad osservarlo.

La sua espressione era serena. Sembrava che niente lo turbasse. Era come un angelo decaduto: dannatamente bello e impossibile.

All'improvviso sentii una irrefrenabile voglia di baciarlo. E questo era alquanto strano.

Naruto mormorò qualcosa nel sonno.

"S-Sasuke... Sasuke..."

Stava sognando me!

Quella voglia si stava facendo sempre più strada tra i miei pensieri. E con lui che mi chiamava era ancora più difficile resisterle.

Senza che me ne rendessi conto, ero già chino su di lei, le nostre bocche vicine l'una all'altra.

"Sasuke! E' tardi, meglio che vai a dormire!"

La zia di Naruto era piombata nella stanza senza preavviso, facendomi balzare su e assumere un'aria apparentemente innocente. Sembrò non notare nulla, perché guardò  Naruto, sorrise e se ne andò.

Tirai un sospiro di sollievo, anche se non sapevo ancora bene per cosa provavo sollievo.

Non avevo voglia di tornare nella mia stanza. Volevo restare vicino a Naruto, come se temessi che i fantasmi dei suoi sogni potessero uscire dalla sua mente e attaccarlo.

Mi sedetti vicino a letto, appoggiai la testa sul materasso. Piano piano, avvicinai la mia mano alla sua, stringendola in una leggera morsa di amicizia... e di inconsapevole amore.

 

 

I giorni seguenti Naruto si sentiva più tranquillo.

"Con te al mio fianco, non ho più paura!" mi disse sorridendo.

Andammo un po' dappertutto. Mi fece visitare quel piccolo paese di provincia, come se fosse un'oasi in mezzo al deserto.

"E' molto diverso qui da Tokyo..." mormorò Naruto "e un po' Tokyo mi manca..."

"Perché? Qui stai bene, no? C'è aria più pulita, puoi conoscere tutti... è più bello" dissi anche se quelle cose non le pensavo.

"Ma che dici, Sasuke? A me non piace perché non ci sei tu... se ci fossi tu sarebbe più piacevole... in ogni caso, preferirei essere con te da qualunque altra parte, basta che non sia qui..." mi disse Naruto.

Io sorrisi compiaciuto della sua risposta e lui si avvicinò al mio fianco, proseguendo a camminare.

 

 

"Ci sediamo qui?" mi chiese Naruto.

Mi aveva indicato un angolo sotto un albero ricoperto di neve ma il terreno sottostante era asciutto e c'era abbastanza posto per due persone.

Io mi sedetti e aspettai che Naruto si mettesse vicino a me. Invece mi fissò come se aspettasse qualcosa.

"Sei comodo?" mi chiese.

"Sì..." risposi perplesso. Che razza di domande si metteva a fare adesso???

"Bene" e senza preavviso si sedette tra le mie gambe, appoggiato al mio petto. "Adesso anche io!" rise.

Io rimasi per un attimo senza parole, poi sorrisi e volsi lo sguardo al cielo grigio.

"Mi dici una cosa, Sasuke?"

"Dimmi..."

"Sei innamorato di qualcuno?"

"M-ma che domande fai???" chiesi imbarazzato.

"Dai, non ti interessa davvero nessuno?"

"Ecco... veramente no..."

Quella domanda però mi aveva fatto cominciare a pensare al rapporto tra me e lui. Era l'unico con cui mi sentivo naturale e mi comportavo con scioltezza. Ogni nostro gesto era sincronizzato, come se sapessimo quello che voleva fare l'altro. Con una ragazza non avevo mai provato una sensazione del genere... .

"Che peccato... sei un così bel ragazzo..." commentò Naruto.

"Smettila di dirlo... qui l'unico bello sei tu..." dissi irritato.

"Davvero lo pensi?"

"Sì" e lo pensavo davvero.

"Che dolce che sei!" mi accarezzò con una mano e mi baciò su una guancia.

Arrossii involontariamente.

"Sei carino quando arrossisci! ^_^ " rise Naruto.

Non seppi cosa dire così rimasi zitto. Rimanemmo lì per un po' a fissare il cielo, che piano piano si copriva di nuvole scure. Senti la mano gelida di Naruto sfiorare la mia... farsi strada con le dita... ed incrociarsi con le mie. Le nostre mani rimasero unite così, come se fossimo due fidanzati.

"Ti voglio bene Sasuke..."

"Non c'è bisogno di dirlo, Naruto..."

 

 

Il giorno fatale (ovvero quando capii di essere innamorata di Naruto) fu esattamente il giorno di Natale. Cioè, in realtà era mezzanotte, tra il 24 e il 25 dicembre. Per la cena, avevamo mangiato pollo arrosto con patate, stuzzichini di ogni genere e una torta con la panna come dolce. Poi ci eravamo riuniti attorno al fuoco, aspettando che arrivasse il sonno. Guardammo per ore la televisione, a volte parlando e ignorandola del tutto. Con Naruto parlavo di ogni cosa. Aveva pareri su tutto. A mezzanotte, eravamo rimaste sole nel salotto. I suoi zii erano andati a dormire da qualche ora.

"Comincio ad essere stanco..." mi disse Naruto.

"Ok... vado a bere un sorso d'acqua in cucina e andiamo su insieme" gli risposi avviandomi in cucina.

Presi la bottiglia d'acqua e bevvi direttamente da essa. Non mi accorsi che Naruto mi aveva seguito e si era fermato sulla soglia della cucina..

"Oh scusa... la prossima volta uso un bicchiere..." mi scusai pensando alla mia maleducazione.

"Ma no, non preoccuparti. Lo faccio anche io quando i miei non mi vedono!" mi perdonò Naruto.

"Bè, andiamo a dormire..." dissi.

Lo raggiunsi sotto la porta. Naruto rimase fermo, guardandomi sorridente.

"C-che c'è?" chiesi preoccupato.

"Niente... è solo che..." si guardava in giro con nervosismo.

Io mi osservai intorno. E alla fine capii il motivo di quell'atteggiamento nervoso. Eravamo sotto la porta della cucina... dove i suoi zii avevano appeso il vischio. E voi conoscete la tradizione del vischio, vero?

"Ehm... non capisco..." finsi.

"Andiamo, Sasuke... non sei così tonto..."

Io non sapevo che fare. Insomma, non pensavo che lui fosse di quella parte.

"Ma... tu... non sei mica...?"

"Oh, ti preoccupi di quello? Sasuke, tu sei un caso speciale... tu... vuoi? Ti andrebbe di rendere realtà la tradizione?" mi chiese direttamente.

"N-non lo so... tu... vuoi?"

"... credo di sì" rispose lui, rosso in viso.Io rimasi letteralmente sorpreso.

Non mi aspettavo quel tipo di disponibilità da lui, che avrebbe potuto trovare una ragazza che avrebbe fatto follie per lui dietro l'angolo. Invece voleva baciarmi. A me, il suo migliore amico. In qualche modo, sentii crescere in me un forte senso di felicità e gioia.

Mi avvicinai a lui. I suoi capelli biondi riflettevano la poca luce lunare che penetrava dalla finestra del salotto subito a fianco alla porta. Li accarezzai con una mano, scompigliandoglieli un po'. Lui alzò le braccia, avvolgendole lentamente attorno al mio collo. Mi continuavo a chiedere:"Ma che stiamo facendo?" ma la parte di me che voleva baciarlo aveva ormai preso il sopravvento.

Lentamente, mi avvicinai al suo viso col mio... lui si alzò leggermente sulle punte, per potermi raggiungere. Sentii le sue morbide labbra premere contro le mie. Il suo era un bacio così dolce e leggero che mi fece sciogliere. Lo strinsi a me, prendendolo dai fianchi e trattenendolo in un abbraccio. A lui sembrò piacere. E non so perché, ma un'audacia improvvisa mi assalì e la mia lingua si fece strada... passando sulle sue labbra... e poi nella sua bocca, sfiorando la sua... lentamente... . Tutto con calma infinita. Ci baciammo per una ventina di secondi e poi lui si staccò. Credo che assunsi un'aria un po' delusa, perché lui mi accarezzò sorridendo.

"E' tardi, Sasuke... andiamo a letto..."

Per un attimo pensai ad un doppio senso ma poi ci ripensai e capii che intendeva di andare a dormire.

Giunti vicino alle nostre stanze, Naruto mi salutò con una mano e un sorriso candido e dolce. Io ricambiai con un cenno e entrai nella mia stanza.

Dormii poco quella notte. Ripensavo e riflettevo su quello che mi era successo. Avevo provato un'emozione magnifica... e sentivo crescere nel mio cuore una fiammella di speranza che la cosa si ripetesse. Continuando a pensare a Naruto caddi in un sonno profondo, rivivendo nei miei sogni il "bacio di mezzanotte".

 

 

Dopo Natale, come sapete, c'è il Capodanno. Pensare che l'avrei passato con Naruto mi faceva essere euforico più del solito. E lui ne era compiaciuto. Io però, dopo tutto quel riflettere durante la notte, ero giunto alla conclusione che il mio non era un sentimento solo di amicizia... . Quando lo capii rimasi scioccato dai miei stessi pensieri. Eppure era così. Io amavo Naruto. E non ci potevo fare niente. Sapevo che era contro natura ma se un sentimento ha preso vita, sono dell'opinione che non bisogna reprimerlo. Cosa che inizialmente invece feci. Volevo meno contatti fisici possibili con Naruto. E lui era parecchio dispiaciuto quando rifiutavo la sua stretta di mano. Però mi ero imposto di resistere. Invece, la sera di Capodanno cedetti. Sempre a mezzanotte.

Eravamo andati in piazza per poter ammirare i fuochi d'artificio che avrebbero sparato in cielo. Naruto era tanto elettrizzato, diceva di volerli vedere da tanto tempo, ma i suoi genitori non volevano che magari uno dei piccoli razzi lo colpisse. Io mi ricordavo: i suoi genitori erano molto severi. L'avevano reso un ragazzo tutto "casa e chiesa", che messo al mio fianco, che sono uno scalmanato, si sarebbe potuto rovinare. Invece su di me i suoi genitori non avevano fatto obiezioni. Erano contenti che ci fossi io a proteggerlo. Fin da subito avevo sentito questo dovere sulle mie spalle. Vedevo Naruto come una creatura di rara bellezza in via d'estinzione.

Ma torniamo ai fuochi d'artificio. Ne avevano già lanciato qualcuno come prova poco prima della mezzanotte. Io cercavo in tutti i modi di oppormi ai miei irrefrenabili desideri di avvinghiarmi a Naruto e di baciarlo. Lui rendeva le cose più complicate: si avvicinava a me, mi abbracciava, mi prendeva per mano... avevo i sudori freddi!

00:00 ... era scoccata la mezzanotte. Tutti urlarono di gioia mentre i fuochi d'artificio scoppiavano nel cielo nero.

Naruto era tanto felice. Era rimasto incantato da quei colori e quell'allegria.

Io, a quella visione angelica, non resistetti più.

"Naruto..."

Non gli diedi neanche il tempo di rispondere che l'avevo già voltato verso di me e le nostre labbra si erano incontrate. Sentii la reazione di Naruto: era totalmente rimasto senza parole da quel mio comportamento. Per fortuna i suoi zii erano lontani, avevano incontrato degli amici e ci avevano lasciate soli.

Quando mi staccai da quel bacio passionale, Naruto mi scrutò come se volesse capire attraverso i miei occhi il motivo di quel comportamento. Aveva un'espressione tra lo spaventato e l'arrabbiato.

"S-scusami Naruto... I-io... non so perché l-l'ho fatto..." mi misi sulla difensiva.

"Sasuke... dopo quel bacio sotto il vischio..."

"Io... sì, mi sono... reso conto di amarti... tanto... . E' contro natura, lo so... ma per me è impossibile resisterti..." confessai più paonazzo che mai.

Credevo che avrei ricevuto uno schiaffo o quanto meno un urlaccio in faccia... invece Naruto mi accarezzò il viso, si avvicinò e mi baciò.

"Credo di provare le stesse cose. Solo che le provo da più tempo..." mi disse.

"C-che cosa?" chiesi stupito.

"Sì... io ti amavo già... sei sempre stato protettivo e gentile con me... ma non eccessivamente come i miei genitori... mi hai concesso i miei spazi e miei segreti... è per questo che anche io ti amo..."

"Naruto..."

Mormorare il suo nome era l'unica cosa che mi riusciva meglio in quel momento. Abbracciati l'uno all'altro continuammo a guardare i fuochi d'artificio, con il nostro amore finalmente reale.

 

 

Ora venivano i problemi. Avevamo solo 16 anni e già ci innamoravamo in modo sbagliato.

I suoi genitori forse l'avrebbero assorbita bene, in fondo avevano sempre avuto fiducia in me e sapere che ora io e il loro figlio stavamo insieme era decisamente meglio... a mio parere. Avrei potuto proteggerlo sempre da chiunque avesse voluto fargli del male o gli avesse dato fastidio.

I miei invece sapevo già come l'avrebbero presa. Erano decisamente contrari ad amori di questo genere.

Lo riferimmo prima di tutto ai suoi, dopo varie discussioni.

"E' meglio se glielo dico, Sasuke... è per il nostro bene..." mi diceva Naruto.

"Va bene... ma ai miei non lo dico neanche morto!" acconsentii.

Come mi aspettavo, i suoi genitori l'avevano presa piuttosto bene. Certo, fino a quel momento l'avevano istruito sulle vie giuste della vita, e ora si ritrovavano il figlio innamorato del suo migliore amico. Però con loro non avemmo problemi. Erano anche disposti a darci una casa dove vivere insieme: avevo spiegato loro come avrebbero reagito i miei e che di sicuro saremmo dovute fuggire.

"Grazie mamma! Se dovremo scappare sapremo dove andare allora!" ringraziò Naruto al telefono con la madre.

Prima fase superata.

Quando i miei lo scoprirono crearono un putiferio.

"Come puoi esserti innamorato di un ragazzo, Sasuke?!?!" mi urlò in faccia mio padre.

"Papà, io..."

"Tu cosa??? Hai tradito me e tua madre con questo atto barbaro e irresponsabile!"

Persi la pazienza completamente.

"Papà!!! Io amo Naruto!!! Non m'importa un bel niente di ciò che pensi tu!!! I suoi genitori sono d'accordo! E ci hanno lasciato una casa nel caso tu avessi reagito in questo modo! Avremo una vita nostra, senza badare ai tuoi luridi pregiudizi e a quelli dell'altra gente!!!" ribattei infuriato.

Mio padre non disse nulla. Ero appena tornato a Tokyo e già lo facevo impazzire. Andai in camera mia, feci velocemente una valigia e scesi di nuovo. Mio padre e mia madre erano nell'ingresso. Mia madre piangeva tra le braccia di mio padre. Ma non avevo intenzione di tornare indietro.

"Addio..." mormorai prima di uscire da quella casa per sempre.

Presi un treno che mi avrebbe riportato al paese della zia di Naruto. Avremmo dovuto trasferirci entrambi in quella casa che ci avevano offerto i suoi genitori. Mi chiedevo ancora come avremmo potuto permetterci di pagare le spese all'età di sedici anni.

"Ce la faremo Sasuke, vedrai..." mi consolò sul treno Naruto.

Strinsi la sua mano fredda per scaldarla con la mia e rivolsi lo sguardo al paesaggio invernale.

 

 

I primi tempi ci mantennero i genitori di Naruto. Ma io decisi di trovare un lavoretto part-time che mi facesse guadagnare qualcosa. Avrei dovuto rinunciare alla scuola.

"No, Sasuke! Non voglio che rinunci alla tua istruzione!" mi pregò Naruto.

Ma io ero risoluto. Alla fine trovai un impiego in un bar vicino a casa nostra come cameriere.

Alcune clienti mi molestavano a volte ma mettevo subito in chiaro le cose. Godevo nel vedere la loro faccia sorpresa quando riferivo loro che stavo con un ragazzo!

Fu dura ma... io e Naruto riuscimmo a cavarcela. Io portavo il pane e lui i voti. No, cioè, io mi occupavo del lavoro fuori mentre lui si occupava della casa e metteva in ordine le nostre cose: un piccolo casalingo!

Stava tanto bene nel suo grembiulone delle pulizie... mi soffermavo sempre a dargli un lungo sguardo quando uscivo per andare a lavoro. E lui mi rispondeva con un sorriso, poi un abbraccio e infine le classiche parole: ti amo.

 

 

Ora siamo praticamente indipendenti. Siamo ventenni, abbiamo una casa, un lavoro... Naruto deiderava un bambino o una bambina. Ovviamente sa che io e lui non possiamo darne alla luce uno. Così ci siamo rivolti ad un orfanotrofio per adottarne uno appena nato, che ci dissero era appena arrivato..

"Abbiamo un figlio Sasuke!" piangeva di gioia Naruto

"Sì, e lo cresceremo insieme!" le risposi io colma di felicità.

Osservai il nostro bambino. Aveva i miei capelli neri (strano visto che non era veramente mio!) però aveva gli occhi azzurri come Naruto.

"Lo chiameremo Yoshino..." dissi senza pensarci troppo.

"Uhmmmm... ok, però per abbreviare solo Yo..." poi volto il viso verso il bambino che teneva tra le braccia. "Yo..." di nuovo guardò me: "E' tutto questo grazie al nostro amore... hai rinunciato alla tua famiglia e alla tua istruzione per me... non lo dimenticherò mai..."

"Io ti amo... non c'è niente che non farei per te...".

Mai le mie parole furono più vere di quelle. Forse ora ho capito il senso dell'amore tra me e Naruto. E' lo stesso che c'è tra un uomo e una donna. Non c'è nulla di diverso. E anche se ci fosse... non me ne importerebbe niente, finché sarò con il mio Naruto.

 

 

 

 

Ecco qui la mia one-shot yaoi!!! Vi dico subito che in realtà questa era partita come shojo-ai (una yaoi al femminile in pratica XD) ma ho pensato che forse in quella sezione non sarebbe stata molto letta... così lo modificata in yaoi. Comunque, la shojo-ai l'ho messa lo stesso nelle shojo-ai... nella categoria degli originali... xkè i personaggi me li ero inventati di mio... se vi va di leggere la versione, leggermente diversa di questa yaoi vi basterà cercare negli Originali con la nota shojo-ai, il titolo è uguale a questa! Spero vi piacciono entrambe!!!!!!!! mi aspetto qualche recensione, mi raccomando!!!! by Luna The Moonlight

  
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