I
Quella calligrafia.
La stessa calligrafia pulita, che anni addietro ti spezzò il cuore, distruggendoti i sogni e migliorandoti l’esistenza.
Evitasti di diventare un mostro, grazie a quella calligrafia che ti stava dicendo che tua sorella e suo marito erano morti, che dovevi prenderti cura di loro figlio.
Tua sorella era morta e a dirtelo fu quel vecchio di Albus Silente, con la sua calligrafia bella, micidiale.
Tua sorella era morta, ma era giusto così, perché era un mostro.
Ma era sempre tua sorella, morta per mano di quel vecchio che l’aveva introdotta in quel mondo.
Se non fosse stato per quel vecchio, Lily sarebbe rimasta straordinariamente normale, proprio come te.
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Quella calligrafia.
La stessa calligrafia pulita, che anni addietro ti spezzò il cuore, distruggendoti i sogni e migliorandoti l’esistenza.
Evitasti di diventare un mostro, grazie a quella calligrafia che ti stava dicendo che tua sorella e suo marito erano morti, che dovevi prenderti cura di loro figlio.
Tua sorella era morta e a dirtelo fu quel vecchio di Albus Silente, con la sua calligrafia bella, micidiale.
Tua sorella era morta, ma era giusto così, perché era un mostro.
Ma era sempre tua sorella, morta per mano di quel vecchio che l’aveva introdotta in quel mondo.
Se non fosse stato per quel vecchio, Lily sarebbe rimasta straordinariamente normale, proprio come te.
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II
Il figlio di tua sorella crebbe, strano come lei.
Strano come Albus Silente, quel vecchio! Ti fece quello splendido regalo per poi mai più tornare, neanche per guardare come veniva curato Harry.
Harry, che per quanto ci avevi provato, non eri riuscita a trattare con amore.
Sarebbe stato tutto diverso, se non avesse avuto gli occhi di Lily, tanto belli, vivaci da renderla speciale.
Lo avevi odiato, perché era simile a lei. Al suo modo d’essere e al suo modo di pensare.
E la lettera arrivò, mandata da quel vecchio che ancora non era morto. E l’odiasti ancora di più.
Perché tu eri straordinariamente normale e doveva esserlo anche lui.
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Il figlio di tua sorella crebbe, strano come lei.
Strano come Albus Silente, quel vecchio! Ti fece quello splendido regalo per poi mai più tornare, neanche per guardare come veniva curato Harry.
Harry, che per quanto ci avevi provato, non eri riuscita a trattare con amore.
Sarebbe stato tutto diverso, se non avesse avuto gli occhi di Lily, tanto belli, vivaci da renderla speciale.
Lo avevi odiato, perché era simile a lei. Al suo modo d’essere e al suo modo di pensare.
E la lettera arrivò, mandata da quel vecchio che ancora non era morto. E l’odiasti ancora di più.
Perché tu eri straordinariamente normale e doveva esserlo anche lui.
{110 words}
III
Albus Silente era lì, dinnanzi a te.
Cordiale, gentile, micidiale.
Parlava con Harry, citando l’eredità di un certo Sirius, il suo padrino.
Harry non aveva accennato alla sua morte.
Sentisti qualcosa simile a una morsa allo stomaco a quel pensiero, ma subito scacciasti l’idea di una possibile delusione e continuasti a guardare il vecchio con la repulsione negli occhi.
Era riuscito a portarti via tutto, con quelle stupide lettere: tua sorella, la tua felicità, tuo nipote.
E aveva avuto la faccia tosta di presentarsi a casa tua, sbattendoti in faccia la sua magia.
Credeva che l’avresti invidiato? Doveva esser lui a invidiare te per essere normale.
Tu eri straordinariamente normale.
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Albus Silente era lì, dinnanzi a te.
Cordiale, gentile, micidiale.
Parlava con Harry, citando l’eredità di un certo Sirius, il suo padrino.
Harry non aveva accennato alla sua morte.
Sentisti qualcosa simile a una morsa allo stomaco a quel pensiero, ma subito scacciasti l’idea di una possibile delusione e continuasti a guardare il vecchio con la repulsione negli occhi.
Era riuscito a portarti via tutto, con quelle stupide lettere: tua sorella, la tua felicità, tuo nipote.
E aveva avuto la faccia tosta di presentarsi a casa tua, sbattendoti in faccia la sua magia.
Credeva che l’avresti invidiato? Doveva esser lui a invidiare te per essere normale.
Tu eri straordinariamente normale.
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