~~La sera arrivò subito, forse troppo presto.
Mentre io e Alessandro camminavamo verso il ristorante non facevo altro che pensare a Jack.
Il suo ritorno mi aveva scombussolato, aveva fatto tornare a galla tutto quello che volevo dimenticare.
Senza pensarci guardai nella direzione da cui proveniva un grande trambusto e mi pentii subito di averlo fatto.
Jack stava seduto mentre Sofia li teneva un braccio intorno al collo e l’altro appoggiato al ginocchio.
Avrei preferito se si fosse alzato e mi avesse dato uno schiaffo, avrebbe fatto meno male.
In quel momento lo odiai e odiai me stessa perché li permettevo di avere ancora quella reazione su di me.
I suoi occhi si incrociarono con i miei. Dopo tutto quel tempo, dopo tutti i rancori e il dolore speravo di intravedere un briciolo di ….qualcosa, qualche emozione.
Avevo lo stomaco sottosopra e dovetti pregare Dio di non farmi vomitare.
La cena passò tranquilla, il vero problema arrivò dopo.
-Io e Sofia ci siamo messi insieme dopo nemmeno un mese da quando ero partito. È stata la mia ancora.-
Io invece In quel periodo stavo vivendo il mio dramma personale, causato in gran parte da lui.
Lui aveva la sua ancora mentre io non avevo nessuno su cui aggrapparmi e ho commesso solo sbagli.
-Kate è la stessa cosa per me. Quando ha accettato di sposarmi ho fatto i salti di gioia. Ora siamo molto felici.
POV’S JACK
Non era felice, glielo leggevo in faccia. Era talmente rigida che non notarlo era impossibile.
Sette anni fa l’avevo lasciata andare per via del mio orgoglio e del senso di colpa. Lei non si decideva a lasciare Alessandro e io ho fatto la cosa peggiore che potessi fare.
Vederla con lui mi faceva impazzire di rabbia, e proprio come tempo addietro la tentazione di strapparla via da Alessandro e dichiararla mia era troppa.
-Kate ha già scelto l’abito da sposa?- chiese Sofia
-In verità l’abito lo devono scegliere mia madre e la madre di Alessandro. La cosa non mi va a genio ma visto che non sarà mio fratello ad accompagnarmi all’altare…non volevo togliere pure questa gioia a mia madre.-
Stavo per chiederle che fine aveva fatto suo fratello, ma lei fu più furba e cambiò subito discorso.
Alla fine restammo io e Sofia da soli, a bere come cretini.
Lei non era la mia vera fidanzata, bensì una ragazza che pagavo per fare bene la parte.
-Potrebbero non essere affari miei, ma il modo in cui tu e la brunetta vi guardavate come se aveste voglia di prendervi a vicenda, prima o poi accenderà il campanello d’allarme in testa a Alessandro.-
Staccai immediatamente lo sguardo dalla porta dell’uscita.
-Hai ragione, non sono affari tuoi.-
Presi un’altra bottiglia di birra e mi lasciai andare al ricordo di uno dei nostri ultimi appuntamenti segreti.
RICORDO
-Noi siamo sbagliati, mi sento in colpa.-
-Non sentirti in colpa, però cerca di non farti toccare. Quando lo fa io vedo rosso, non lo sopporto. Né lui né nessun altro può guardarti o toccarti.-
POV’S KATE
Mi trovavo in macchina con mio fratello Marck, lui stava alla guida e io sedevo accanto.
La strada era di montagna e la nebbia non faceva vedere quasi niente.
-Kate lo sai che dobbiamo sbarazzarci di quel problema, tu stai annullando la tua vita per uno che ti ha abbandonato nel momento del bisogno.-
-Rispetta le mie scelte, tutti sbagliamo ma io sono felice dei miei sbagli.-
-Cazzate, tra qualche anno ti pentirai di tutto, voglio risparmiarti quel dolore.-
-Dove stiamo andando?-
-A risolvere la questione, poi ritornerai alle vecchie abitudini.-
-No! Ferma la macchina, voglio scendere!-
Lui non mi ascoltava quindi io ho messo le mani al volante e la macchina è sbandata.
-Kate togli le mani, vuoi farci ammazzare?-
-Marck attento, guarda l’albero.-
Lui però non fece in tempo….perse il controllo della macchina e questa precipitò da un burrone.
PERFETTO!
GLI INCUBI SONO TORNATI……
ANGOLO DELL’AUTRICE
Sono tornata dopo un mese bello e buono. Mi dispiace per avervi fatto aspettare ma se recensite in tanti vi prometto che il prossimo capitolo arriverà presto.
BACIONI