09/10/2014
0 recensioniEve è una ragazza con molti sogni, forse troppi.
Eve è libri letti a notte fonda e canzoni urlate.
Eve è parole sussurrate e frasi mai dette.
Eve odia la sua vita.
Eve.. Eve è sola.
Harry è famoso.
Harry ha avverato il suo sogno.
Harry è stanco delle false amicizie e dei falsi amori, è stanco della falsità.
Harry ha tutto ma allo stesso tempo niente.
Harry odia la sua vita.
Harry.. Harry è solo.
Era una tipica giornata di Novembre, pioveva, c’era la nebbia, tutto intorno era freddo e silenzioso.
Eve come al solito era seduta su una panchina nel parco, a leggere per la ventesima (o forse più) volta Cime Tempestose. E rifletteva, rifletteva sul perché la vita dovesse essere così, rifletteva sui suoi sogni che non si sarebbero avverati, rifletteva sul perché tutto nella sua esistenza dovesse essere così monotono.
Lei non chiedeva tanto.
Voleva avere una famiglia, una vera.
Voleva avere degli amici, dei veri.
Voleva avere un fidanzato, una persona che l’avrebbe amata sopra tutto, una vera.
Forse era questo il suo problema: aveva tutto, ma tutto non le bastava.
Eve voleva solo qualcosa di vero.
Voleva trovare quell’amore talmente forte che toglieva il respiro.
Voleva trovare qualcosa per cui lottare e per cui andare avanti.
Voleva trovare la felicità, quella vera.
Ormai aveva smesso di crederci, a tutte queste cose.
Aveva imparato ad andare avanti, senza aspettarsi cambiamenti, accontentandosi di quello che aveva.
Si ripeteva che le cose sarebbero cambiate, prima o poi. Si ripeteva che ora non era il momento giusto, per forza.
Uno squillo del suo telefonino la riscosse dai suoi pensieri, lesse chi la chiamava e rispose.
-Ehi, si Rose, tranquilla. Tutto bene, arrivo subito.
Rose era la sua domestica. Che poi nemmeno le piaceva definirla così, per lei era più una mamma, dato che lei, di mamma non ne ha mai avuta una, di vera.
Mise il libro nella borsa e si alzò, pronta per tornare a casa.
Nella strada di ritorno, vide che c’era un nuovo negozio, di dischi.
E Eve non resistette, entrò subito.
Tutto là dentro era meraviglioso ai sui occhi, occhi che si accontentavano di poco.
Ben presto però dovette uscire, resasi conto che era davvero troppo tardi ma si ripromise che l’indomani sarebbe tornata.
Stava attraversando la strada quando ad un tratto un ragazzo le andò addosso, facendola cadere.
-Guarda dove vai, razza di cogl..
E si bloccò. Esatto. Proprio bloccò. Perchè Eve non aveva mai e poi mai visto degli occhi così verdi e ci si perse pure dentro.
Si risvegliò dal suo stato di trance sentendo la risatina del ragazzo.
-Bhe? Che c’è da ridere, scusa?- si, Eve era pure molto irascibile.
-Nulla, nulla. Piacere, sono Harry-
- E io in ritardo. Quindi, addio Harry- e detto questo iniziò a camminare.
-Aspetta! Nemmeno mi hai detto il tuo nome- le urlò il ragazzo da dietro.
Lo sentii, eccome se lo sentii, e il cuore iniziò a batterle forte, senza alcuna ragione, ma continuò a camminare.
WEILAAAAAAAAAAA
INNANZITUTTO CIAO A TUTTE, AVEVO IN MENTE QUESTA STORIA DA UN PO' DI TEMPO E HO DECISO DI SCRIVERLA.NON SO, VORREI SAPERE COSA NE PENSATE (MA FORSE CHIEDO TROPPO HAHAHAHA) QUINDI NIENTE. DIMENTICATELO.
SPERO CHE VI VIACCIA E BHO, NIENT'ALTRO.
CIAO A TUTTE DI NUOVO!