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Autore: _Luthien_    11/10/2008    9 recensioni
Eccoli. I miei figli. La mia famiglia. Tutte le persone che amo...o forse no.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Esme Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mamma

Mamma

Sono qui, seduta su una scomoda sedia dell’aeroporto di Seattle ad aspettare il ritorno dei miei figli. Perché se anche non sono realmente miei figli io li considero tali.

E oggi ho rischiato di perderne uno. Quello che forse adoro più degli altri, perché lo conosco da più tempo, perché per molti anni ho visto la sua sofferenza, perché in questi ultimi mesi ho letto in lui la disperazione.

E ora lui ha tentato di suicidarsi.

È andato in Italia per farsi uccidere. Perché pensava che LEI, l’amore della sua eternità, fosse morta.

Eccoli che avanzano..Edward, Alice e Bella.

Rosalie è dietro di loro con lo sguardo preoccupato e colpevole.

Mi alzo, traballante e insicura, per quanto una vampira possa esserlo naturalmente, e mi avvicino a loro.

Stringo Edward in un abbraccio che romperebbe le ossa ad ogni essere umano e rifiuto di lasciarlo andare mentre Alice si precipita a rifugiarsi nella braccia di Jasper, preoccupato almeno quanto me.

Bella, l’umana di cui mio figlio è innamorato, è lì al suo fianco, stremata.

Mio marito, Carlisle, mi allontana da Edward e tutti ci dirigiamo verso le auto.

Arrivati al parcheggio Rosalie mi si avvicina. Non l’ho ancora guardata.

“Mamma?”  mormora impaurita.

Mi volto ad osservare il suo bellissimo volto.

La guardo, come non l’ho mai vista prima.

E in automatico, senza quasi che io me ne renda conto, la mia mano scatta.

Se non fosse una vampira sulla sua pelle comparirebbe un segno rosa-violaceo per il colpo che le ho appena inferto.

“Non chiamarmi mamma”

La ferisco, lo so. Ma è quello che voglio.

Salgo in macchina con Alice e Jasper, non voglio stare vicino a Rose.

Una volta in macchina, mio marito mi stringe la mano. Lui non l’avrebbe mai fatto, lui non l’avrebbe colpita.

So che non appena arrivati a casa, lontano dalle orecchie dei ragazzi, mi aspetta una discussione.

 

 

 

E così è.

Siamo in camera nostra

“Sai che Rose si sente in colpa.” esordisce Carlisle

“Non mi basta. Se Alice e Bella non fossero arrivate in tempo, Edward a quest’ora sarebbe morto.

Se solo Rosalie fosse capace di pensare prima di agire questo non sarebbe accaduto. Ma invece no, lei non riesce a pensare ad altro che a se stessa, al suo aspetto, alla sua perfezione. Sai benissimo che non le è mai andato giù il fatto che Edward trovasse un’umana più bella di lei. E si è vendicata.” Mi sfogo come non ho mai fatto.

Non so perché ce l’ho così tanto con Rose, a parte la situazione attuale. Forse perché l’unica mia vera figlia è morta prima di nascere, forse perché mi sono sempre sentita un fallimento come madre, forse perché riverso su di lei tutte le mie aspirazioni di genitore.

Carlisle mi ferma.

“Sai che non lo ha fatto con cattiveria. È vero, a volte Rose non riflette ma non è cattiva. E tu le vuoi bene”

Non dico niente, non voglio ammettere che in fondo forse ha ragione.

Sento la voce di Bella che ci chiama tutti dal piano di sotto.

Per ora la discussione finisce qui.

 

 

Quella ragazza è un genio.

Sa benissimo che Edward non vuole che diventi vampira, anche se con la storia dei Volturi cambiano le carte in tavola, così ha indetto una riunione di famiglia.

Mette ai voti la sua trasformazione.

Edward naturalmente e insensatamente, si oppone.

Tutti gli altri sono d’accordo…tranne Rosalie.

Sempre lei. Sempre a volersi far notare, sempre a voler essere diversa.

Il verdetto finale è di attendere.

 

 

 

Sono seduta in giardino.

È notte fonda e se fossi umana sentirei freddo.

Sento dei passi che si dirigono nella mia direzione ma appartengono ad una persona che non voglio vedere.

Le lancio un’occhiata gelida a cui contribuiscono gli occhi nerissimi. Non sono andata a caccia in questi giorni, ero troppo preoccupata.

Ma lei, sfrontata, ignora il messaggio.

Si siede, raccoglie le braccia al petto, e si dondola leggermente avanti e indietro, in un movimento quasi impercettibile.

“Mi dispiace” afferma, la voce sicura ma allo stesso tempo quasi impaurita.

“Credi che mi importi? Ti rendi almeno conto di cosa hai fatto Rosalie? Hai messo a rischio la vita di Edward e Alice, tutto questo per il tuo egoismo. E ora non vuoi nemmeno che Bella diventi una di noi.”

“Credo che la vita da essere umano sia migliore della vita da vampiro. Non posso pensarlo?”

Lei mantiene la calma a differenza di me.

“Ho davvero avuto paura che Edward riuscisse a raggiungere il suo obiettivo in Italia. Non credevo che avrebbe reagito così, non credevo che il suo amore per Bella fosse così forte. In fondo lui l’ha lasciata”

“Per il suo bene!!!! È questo che tu non riesci a capire, per il semplice fatto che poni te stessa al di sopra di tutti”

Rosalie resta in silenzio. Forse è la volta buona che impara a pensare prima di parlare o agire.

Dopo qualche minuto dice

“Se vuoi me ne vado”

“In effetti preferirei restare sola”

“Non hai capito. Se vuoi, se preferisci me ne vado da casa. Smetto di essere una Cullen. Io e te siamo l’opposto. Tu pensi sempre agli altri prima che a te stessa, tu ami le persone incondizionatamente, tu sei..buona. Io no.”

Si alza

“Ed è per questo che ti ho persa come madre vero?”

Questo mi lascia davvero stupita. Rose soffre.

Inizia ad andarsene a passi lenti, come se volesse rimandare.

“Tu non mi hai persa. Non andartene” lo sussurro ma so che mi ha sentito benissimo.

Si ferma e sento che si volta a guardarmi. Mi volto anche io. La guardo negli occhi, per la prima volta oggi.

Torna sui suoi passi e mi si siede di nuovo accanto.

Porto un braccio a circondarle le spalle e lei appoggia la testa su di me.

Quando ero incinta era qualcosa che avevo sempre immaginato di fare con mia figlia.

Ma in fondo, lei è mia figlia.

 

Salve a tutti. Questa è la prima ff che pubblico su Twilight. Di solito scrivo a proposito di Harry Potter ma ultimamene ho un blocco quindi la mia amica Patrizia, in arte Kety Bell, mi ha spinta a cambiare genere e questo è il risultato.

Vi chiedo il favore di lasciare un piccolo commento, visto che, essendo una persona un po’ insicura, mi piace avere pareri su ciò che scrivo.

Spero che la storia vi sia piaciuta e spero di tornare presto con un’altra ff.

 

Un enormissimo grazie a Patrizia…sei un tesoro!!!!!!!!!!!!

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