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Autore: Devileyes    09/10/2014    5 recensioni
[Seguito de "La Baia degli Schiavi"]
"Notte fonda.
Urla, grida, gente che corre per le strade.
Un esercito di torce e forconi, di mani alzate e armi pronte e uccidere. Sangue dappertutto, una caccia spietata verso sagome indistinte.
Paura, confusione, disperazione.
Nessuna via d'uscita per i Dragon Slayer, solo trappole e vicoli ciechi. Nel cuore e nella mente, solo il desiderio di scappare.
Correre, correre, correre, fino a lasciarsi il mondo alle spalle."
Le immagini e le urla pervadevano la mente di Wendy, dandole una fortissima emicrania.
“C-Charle... che cos'era? Cos'è successo?!” domandò con voce tremula e rotta.
L'Exceed le rivolse uno sguardo terrorizzato.
“Quella era una visione, Wendy. Quello era il futuro”
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Luxus Dreher, Natsu, Un po' tutti, Wendy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DIECI – CATTURATI


Q-questo cosa significa?” domandò Natsu, impietrito dallo shock.

Al centro della piazza, proprio ai piedi della torre dell'orologio, Ivan Dreher incombeva con la sua ombra minacciosa sulla giovane Dragon Slayer del Cielo.
Salamander non si capacitava di cosa c'entrasse il padre di Laxus in tutta quella storia. Dov'era Gerard? Perché quell'uomo era lì, a prenderne il posto?

Tsk... sembra che abbiamo anche altra compagnia...” fece notare Gajeel.

Dalle vie laterali della piazza erano infatti appena emerse decine di cittadini, il cui sguardo violetto era offuscato dalla possessione dei cristalli di Lacrima.

Cazzo” ringhiò il Drago d'Acciaio. “Non ditemi che è Master Ivan il bastardo dietro a tutto questo!”

Il corpo di Laxus fu attraversato da una scarica elettrica che fece venire a Natsu e Gajeel la pelle d'oca.
Lo scopriremo presto” sibilò prima di lanciarsi a tutta velocità fuori dal vicolo, puntando direttamente suo padre con tutta l'intenzione di pestarlo a sangue.

Natsu non perse tempo e si fiondò subito dietro di lui.
I cittadini posseduti stavano uscendo allo scoperto impugnando armi improvvisate, perciò non avevano altra scelta che recuperare Wendy e farsi largo combattendo.

Rimasto solo nel vicolo, Gajeel sogghignò e si sgranchì le nocche.
L'avevo detto io che sarebbe andato tutto a puttane. Bah, meglio così. Avevo proprio voglia di spaccare il culo a qualche stronzo!” e via, anche lui di corsa nella piazza per cominciare a malmenare tutti coloro che provavano ad assaltarlo.

In pochi minuti scoppiò il pandemonio: gli abitanti di Crocus brandirono le armi e si lanciarono addosso ai Dragon Slayer con la furia di belve assatanate, e Natsu e Gajeel risposero scaraventando via un avversario dietro l'altro. Furono attenti a non andarci giù troppo pesanti, perché in fin dei conti quella povera gente non era cosciente di ciò che faceva, ciononostante non si risparmiarono un bel po' di pugni e calci contro tutti quelli che reclamavano la loro testa.

Karyū no Yokugeki!!!” urlò Natsu balzando in aria e aprendo le braccia come fossero ali, così da abbattere sulla folla due potenti fiammate che fecero esplodere la pavimentazione e allontanarono gli aggressori. Gajeel sferrò invece un pugno direttamente a terra e tramutò il proprio braccio in una fitta rete di tubi d'acciaio, i quali uscirono dal suolo in vari punti centrando un gran numero di cittadini, peggio di un campo minato.

Nel frattempo Laxus si era scagliato dritto contro il proprio consanguineo, il quale sogghignò nel vederlo arrivare e alzò una mano verso il cielo.

ORA, ALFIERI!!! Catturate questi fetidi cacciatori di draghi!”

Laxus udì il grido che avrebbe richiamato i guerrieri non morti, eppure non fermò il proprio pugno: lo mandò dritto al bersaglio, centrando Ivan alla mascella e scaraventandolo contro la base della torre in un'onda d'urto devastante.
Buona parte della struttura esplose in un boato di fulmini e saette, e Ivan Dreher venne sepolto sotto una massa di detriti causati dal crollo.

Laxus aveva i denti stretti dalla rabbia e le vene che gli pulsavano ritmicamente sulla fronte.
Che cos'hai fatto, padre degenere?!” ruggì furibondo.

Marciò dritto verso il cumulo di macerie e scavò tra le pietre a mani nude, fino ad afferrare il mantello del padre e tirarlo fuori con uno strattone violento.
Ivan aveva il labbro spaccato, la mandibola livida e un fiotto di sangue alla bocca, senza contare tutti i graffi causati dalla caduta dei detriti, eppure niente di tutto ciò era paragonabile all'odio e alla paura che provava in quel momento nei confronti del figlio.

Laxus lo inchiodò contro il muro e gli urlò in faccia.
Cosa cazzo hai in mente, eh?! Ti avevo avvertito di stare lontano dalla mia famiglia!!!”

IO sono la tua famiglia!” berciò in risposta Ivan, ricevendo in cambio una potente ginocchiata nello stomaco.

Laxus avrebbe continuato se la voce atterrita di Wendy non avesse richiamato la sua attenzione.
Laxus-san, stanno arrivando! Gli Alfieri sono qui!”

Il Dio del Tuono imprecò e si voltò verso l'altro lato della piazza.
Ed eccoli lì, dieci wraith neri come la notte, le armature d'acciaio che risplendevano cupe e lugubri come gioielli sporchi sotto i mantelli sbrindellati. Avanzavano velocemente verso di loro, le spade già in pugno pronte a recidere le loro vite.

Il Drago del Fulmine imprecò e riportò lo sguardo sul padre, conscio di avere poco tempo.
Richiamali, maledetto! Riporta quegli abomini nella tomba e tira fuori la verità! Cosa diavolo hai contro i Dragon Slayer? Se ce l'hai con me allora affrontami faccia a faccia invece di giocare sporco!”

Ivan tossicchiò e lo guardò con gli occhi iniettati di sangue, indici di tutta la sua rabbia e pazzia.
Sì, ce l'ho con te, figlio bastardo e ingrato! Hai osato colpire tuo padre! E quella feccia di Gajeel ha tradito Raven Tail e venduto a Makarov le nostre informazioni! Meritate entrambi le più atroci sofferenze che si possano immaginare!”

Laxus strinse la presa su di lui fino a farlo urlare di dolore.
Tu...!”

Ivan tuttavia sogghignò. “Però su una cosa hai sbagliato, moccioso: non sono io ad aver richiamato quei mostri. Anche se ammiro con tutto il cuore colui che l'ha fatto!”

Laxus non ne poté più di sentirlo e lo mise fuori gioco con una bella scarica elettrica, ma a quel punto gli Alfieri erano già su di loro.

Tenryū no... HŌKŌ!!!” Wendy gonfiò l'esile petto e soffiò il suo ruggito contro la schiera di wraith, spazzandone via quattro con la potenza di un tornado. Li avrebbe solo rallentati, certo, ma era già qualcosa. I quattro guerrieri non-morti infatti si rialzarono subito e tornarono alla carica, più indietro rispetto agli altri sei che assalirono la giovane Dragon Slayer protendendo in avanti artigli e lame.
Laxus mandò a sua volta un forte ruggito e li scaraventò all'indietro, quel che bastava per prendere ancora un po' di tempo.

Poco più in là, intanto, Natsu e Gajeel si stavano occupando della folla che premeva sempre più, divorando lo spazio e costringendoli lentamente ad arretrare. Non era facile tenere a bada tutta quella gente e allo stesso tempo trattenersi per non far loro troppo male.

Uff... è peggio che combattere legati!” esclamò Salamander mandando a terra un paio di uomini corpulenti e parando il colpo di randello di una donna.

Gajeel centrò altre quattro persone con una raffica di colonne d'acciaio, quindi si pulì il sudore dalla fronte.
Non si può andare avanti così, adesso sono arrivati anche gli Alfieri! Siamo nella merda fino al collo!”

Natsu imprecò e voltò la testa in direzione degli altri due Dragon Slayer.
Laxus! Wendy!” chiamò.

Il Dio del Tuono spalancò entrambe le braccia, come se volesse fare da barriera all'avanzata dei dieci Alfieri.
Ne ho abbastanza di voi pezzi di merda!” lo sentirono ringhiare mentre caricava energia nelle mani.

Con grande sorpresa di Natsu, Wendy e Gajeel, il biondo modellò non una ma ben dieci Alabarde Celesti del Drago del Fulmine, puntandone le lame cariche di elettricità dritte contro i dieci wraith davanti a lui.

Cazzo, quelle fanno male” commentò Gajeel reprimendo un brivido al ricordo di quando se ne era beccata una in pieno, durante la battaglia di Fairy Tail. “Non vorrei essere al posto di quelli là”

Laxus spinse bruscamente in avanti le braccia e fece partire simultaneamente le alabarde, mandandole contro gli aggressori simili a frecce scoccate nel vento.

Rairyū no Hōtengeki!!!” ruggì quando le armi di fulmini si conficcarono l'una dopo l'altra nel corpo degli Alfieri, trapassandoli da parte a parte con l'elettricità e spedendoli indietro di parecchi metri.

Laxus sapeva che nemmeno quello era abbastanza per fermare i terribili wraith, perciò fece dietrofront e spinse Wendy verso gli altri due draghi.
Leviamo le tende prima che tornino alla carica”

Natsu e Gajeel li videro arrivare e sgomberarono la strada dai cittadini posseduti, quindi si lanciarono di corsa insieme a loro verso la sicurezza dei vicoli più interni di Crocus, dove avrebbero potuto seminare i loro inseguitori.

Hai scoperto qualcosa dal tuo vecchio?” domandò Natsu rivolto al Drago del Fulmine.

Dall'espressione contrariata di questo, era facile intuire la risposta.
Non so cosa cazzo c'entri mio padre nella faccenda, ma mi ha detto chiaramente che non è lui la mente dietro a tutto questo”

Un altro buco nell'acqua” commentò amaramente Gajeel mentre correvano imboccando una strada dietro l'altra. “Quel bastardo che ci vuole morti non vuol proprio saperne di uscire allo scoperto!”

Natsu, che nella corsa si era portato davanti a tutti, fece per superare un altro incrocio di vie, ma improvvisamente da una stradina laterale uscì un pugno corazzato che lo prese in piena mascella, scaraventandolo contro un muro con un boato assordante.

Natsu-san!” esclamò Wendy correndo ad aiutarlo, mentre Gajeel tramutava prontamente il proprio braccio in spada e parava per un soffio il fendente diretto alla sua testa.

Ugh...!” ringhiò quando si rese conto che un Alfiere incombeva su di lui e premeva la propria spada contro il suo braccio, piegandolo lentamente e costringendolo sempre più ad abbassarsi, fino a toccare terra con le ginocchia.
Laxus intervenne prima che l'Alfiere avesse la meglio, sferrandogli un calcio sulla maschera e allontanandolo dal compagno.

E che cazzo, non li avevi infilzati come spiedini?!” sibilò il Drago d'Acciaio, rialzandosi.

Tsk. Fottuti mostri” mormorò il biondo, dopo aver notato gli altri wraith che scivolavano fuori dai vicoli attorno a loro uno dopo l'altro.

Wendy intanto aveva aiutato Natsu ad alzarsi, e ora il Drago di Fuoco era infiammato dall'ira.
Il suo corpo venne pervaso da fiamme cremisi, che divamparono e appiccarono il fuoco all'Alfiere più vicino. Non che servisse a fermarlo, ma comunque...

Andate all'Inferno, bastardi!!!” abbaiò lanciandosi contro il più vicino e cominciando a colpirlo con una raffica di pugni di fuoco.

Gli andò bene per cinque colpi, ma al sesto la mano ricoperta di metallo del wraith si serrò attorno al suo polso e lo strinse fino a piegargli il braccio.

Aaaah!!!” urlò mentre il dolore gli pervadeva l'arto dal polso alla spalla.

Natsu-saaan!!!”

Quella voce...

I Dragon Slayer sgranarono gli occhi quando dalla cima di un edificio balzarono giù due vecchie conoscenze, che atterrarono in mezzo a loro e respinsero gli attacchi di due Alfieri con un'ondata di luce e ombra.
Sting e Rogue scagliarono due ruggiti in contemporanea, quindi assunsero le posizioni di guardia e si prepararono a combattere. Uno degli avversari colpiti era proprio il wraith che teneva in pugno Natsu, dunque il Drago di Fuoco riuscì a liberarsi dalla sua presa e a spingerlo indietro.
Si ritrovò schiena contro schiena con Sting, ognuno dei due fronteggiando un altro Alfiere.

Che ci fate qui?”

Non potevamo mica perderci la festa!” rispose allegramente il Drago Bianco.

Poco più in là, Gajeel evitò un'altra sferzata di spada di un alfiere e contemporaneamente si rivolse a Rogue.
Allora sei ancora vivo, eh, pivello?”

Il Drago d'Ombra non rispose, ma in cambiò deviò la traiettoria di una spada diretta alla testa dell'altro.
Posizionati in un cerchio che si faceva sempre più stretto man mano che gli Alfieri guadagnavano terreno, i sei Dragon Slayer si resero conto che anche così erano in netta inferiorità numerica e costretti ad affrontare avversari che godevano dell'immortalità.

Non potevano vincere quello scontro.

Tsk. Dov'è quel figlio di puttana di Lucifer, quando serve?” imprecò Laxus. “Mi sembrava di ricordare che fosse entrato nella gilda”

Gajeel gli avrebbe rifilato una gomitata nelle costole se non avesse avuto entrambe le braccia impegnate a parare un altro taglio di spada.
Non nominarlo, cazzo! Siamo già fortunati a non averlo come nemico, vuoi proprio tirarci addosso la sfiga?”

Karyū no... Kōen!!!

Il ruggito di Natsu che scagliava una meteora di fuoco addosso ai wraith li assordò tutti per un istante, insieme all'esplosione roboante che seguì e che fece sprofondare i vicoli circostanti in un mare di fiamme.
Gli Alfieri furono investiti dal fuoco: alcuni vennero scagliati indietro tra le macerie degli edifici, altri riuscirono a conficcare le spade nel terreno e a mantenere la posizione, così che quando il fuoco di Natsu si estinse si ritrovarono nello stesso punto di prima, con i mantelli fumanti e le lame delle spade incandescenti.

Cazzo, Salamander, la prossima volta che cerchi di incenerirmi ti uccido!” sbraitò Gajeel mentre tentava di spegnere una piccola fiamma che gli incendiava l'estremità della giacca.

I guerrieri non-morti non si lasciarono intimidire da quell'attacco fiammeggiante e continuarono ad avanzare, determinati a portare a termine il loro compito. Non parlavano, non mostravano segni di dolore o stanchezza, probabilmente non avevano neanche una volontà propria, ed era proprio questo a renderli spaventosi. Le armature che indossavano, inoltre, rendevano impossibile capire se sotto di esse pulsassero carne e sangue, oppure se ci fosse solo oscurità a tenere insieme i pezzi.

Proviamoci ancora!” s'impuntò Natsu, preparando altro fuoco nei pugni. “Non possono essere completamente immortali! Devono avere un punto debole, come tutti!”

Tutti e sei i Dragon Slayer furono sul punto di continuare il combattimento e lottare per la sopravvivenza, tuttavia proprio nel momento in cui furono pronti ad attaccare, ecco che un coro di urla indemoniate attirò la loro attenzione: dal fondo di tutti i vicoli, stava arrivano la folla di cittadini posseduti, che come un'onda di marea umana si riversò addosso a loro.

Il caos a quel punto regnò sovrano.

Dragon Slayer, persone comuni e Alfieri si mescolarono in una feroce battaglia senza esclusione di colpi, e in un attimo quel piccolo incrocio di vie fu pervaso da espressioni di magia di tutti i tipi, che fomentarono ulteriormente il pandemonio.
Ognuno dei sei draghi fu separato dagli altri e costretto a combattere solo, attaccato sia dai cittadini impazziti che dai wratih.
Natsu perse presto di vista i compagni, assaltato dalla folla armata di bastoni, scope, randelli e armi di vario tipo. Due Alfieri scostarono bruscamente le persone che avevano davanti e avanzarono a mani protese con l'intento di afferrarlo e probabilmente ucciderlo, ma Natsu si abbassò rasoterra e rotolò di lato, in mezzo alle gambe della gente. Si prese parecchi calci nei fianchi e bastonate sulla schiena, ma era sempre meglio che affrontare le spade intrise di oscurità dei wraith.
Qualcuno lo colpì duramente alla tempia, aprendogli uno squarcio che cominciò subito a sanguinare, colorandogli la vista di rosso.

Dannazione!” imprecò.

Trovò il modo di rialzarsi in piedi e saltare in aria con la propulsione del fuoco, per poi aggrapparsi al cornicione di una finestra, fuori dalla portata di quelli che volevano ucciderlo. In cambio gli arrivò addosso una pioggia di sassi e oggetti di vario tipo da cui faticò a proteggersi.
Sentì delle urla disperate alla sua sinistra, e scoprì con orrore che i Draghi Gemelli erano stati sopraffatti da quattro Alfieri e dalla folla che li aveva placcati a terra per poterli pestare meglio.

Sting! Rogue!” urlò al di sopra della confusione generale, ma anche se lo sentirono, i due draghi di Sabertooth non poterono rispondergli, perché in quel momento un colpo dato con l'impugnatura delle spade li mise entrambi al tappeto.

C'era troppo caos, troppi ostacoli perché Nastu potesse raggiungerli e aiutarli, così non poté far altro che urlare e guardare mentre gli Alfieri sollevavano i due senza alcuno sforzo e se li caricavano in spalla per portarli chissà dove. Avrebbe avuto tutta l'intenzione di seguirli se un secondo grido di aiuto non avesse attirato la sua attenzione.
Si voltò nell'altra direzione col cuore in gola.

Wendy.
Un Alfiere l'aveva presa e la stava trascinando via per i capelli.

Natsu non ci pensò due volte a lanciarsi di nuovo tra la folla e menare pugni e calci a chiunque tentasse di ostacolarlo. Non avrebbe permesso che quei maledetti si prendessero Wendy! L'avrebbe salvata e messa al sicuro, poi avrebbe pensato a liberare anche i Draghi Gemelli.
L'immagine delle due teste mozzate e dei pali che aspettavano ancora di essere riempiti si impose con forza nella sua mente, mettendogli addosso ancora più furia e bramosia di combattere.
Era già stato versato troppo sangue di Dragon Slayer... non poteva permettere che accadesse di nuovo.

Nel frattempo poco più in là anche Gajeel stava combattendo duramente. C'era un solo Alfiere a tenerlo occupato, ma in compenso la maggior parte degli abitanti di Crocus si erano riversati proprio addosso a lui. Si ricoprì di scaglie d'acciaio in modo da essere invulnerabile almeno ai loro attacchi, mentre si concentrava ad affrontare primariamente l'Alfiere.
Gli affondi di spada del wraith erano veloci, precisi e potenti, Gajeel stava faticando parecchio ad evitarli tutti. Aveva già provato a pararli con la propria pelle corazzata, ma quelle maledette lame riuscivano a tagliare le sue scaglie come fossero fatte di burro, motivo per cui la strategia migliore era schivare i colpi e contrattaccare al pieno delle forze, sperando di mettere in difficoltà l'avversario.
Di tanto in tanto si voltava per colpire anche qualche cittadino che aveva ben pensato di prenderlo a badilate, ma per la maggior parte era l'Alfiere il vero problema. Quando questo tentò di colpirlo con un micidiale fendente e lo mancò, Gajeel vide un'apertura e la sfruttò immediatamente: da un secondo all'altro attivò la nuova modalità acquisita quando aveva mangiato le ombre di Rogue, durante l'ultimo giorno dei Giochi, e si trasformò nello spaventoso Drago di Acciaio e Ombra.
L'Alfiere non sembrò esser preso alla sprovvista da quella mutazione, ma Gajeel non gli diede tempo di attaccarlo nuovamente: gonfiò i polmoni al limite della loro capienza e buttò fuori il suo ruggito più potente.

Tetsueiryū no... HŌKŌ!!!

Un lampo di luce verde accecante attorno a cui vibravano spirali di ombre nere si liberò dalla sua gola, investendo in pieno il wraith con tanta forza da scaraventarlo oltre una decina di edifici, i quali crollarono l'uno dopo l'altro come le tessere di un domino, collassando su sé stessi.
Gajeel sogghignò, la pelle d'acciaio lucido e scuro che lo rendeva invulnerabile a qualsiasi attacco. Si fuse con le ombre nel pavimento e cominciò a far piazza pulita di tutti quelli che gli capitavano a tiro, ridendo come un pazzo ad ogni colpo andato a segno. Anche quando riemerse la folla continuò a dargli addosso, ma lui sferzò a destra e a sinistra e si liberò di tutti quelli che lo intralciavano.
A quel punto, la massa era diventata così numerosa e potenzialmente pericolosa che il Drago d'Acciaio non poté più trattenersi e li spazzò via con il braccio tramutato in spada.
Doveva liberarsi di quei seccatori il prima possibile e riunirsi agli altri. Gli era sembrato di sentire qualcuno di loro urlare, poco prima...

Qualcuno gli si avvinghiò alla vita da dietro, cercando addirittura di morderlo e rallentandogli i movimenti, e lui, nella foga del combattimento, non ci pensò due volte a ruotare su sé stesso e ad affondare la lama direttamente nel ventre del nemico.
Si accorse solo un momento dopo che quello in cui aveva affondato il braccio fino al gomito era il petto di una bambina.

Sgranò gli occhi per lo shock e rimase impietrito dall'orrore.

Una bambina, una piccoletta che non arrivava a dieci anni di vita lo guardava ad occhi sgranati, un rivolo di sangue sul mento mentre il suo braccio d'acciaio al centro del petto le sfondava la cassa toracica e la trapassava da parte a parte.
Gajeel vide distintamente i suoi occhietti di ragazzina perdere quella luce viola che l'aveva animata fino a quel momento e tornare al loro colore naturale, di un bel marrone nocciola. Ora che era di nuovo cosciente e libera dalla possessione, la bambina lo guardò spaurita e sofferente, e tentò inutilmente di allungare una mano verso di lui, prima che il suo corpo si spegnesse del tutto.
Gajeel crollò in ginocchio, il corpo privo di vita della piccola tra le braccia, le mani intrise del suo sangue ancora caldo.

Che cosa ho fatto? Si domandò mentalmente, incapace di porre la questione ad alta voce. Non riusciva a muoversi, totalmente paralizzato dall'orrore di ciò che aveva fatto, dell'atrocità che aveva involontariamente compiuto.

Attorno a lui la calca di gente fu sul punto di saltargli addosso e continuare la caccia, ma si fermò prima di arrivare a lui.
Gajeel non distolse lo sguardo dal corpo tra le sue braccia, i cui occhi erano aperti sul vuoto. La folla ora taceva, gli occhi di tutti i presenti brillavano di un'intensa luce viola, e ad impedire loro di attaccare era stato l'Alfiere di prima, di ritorno dopo che il ruggito del Drago d'Acciaio lo aveva scaraventato via.

Il mago di Fairy Tail non alzò gli occhi pur sapendo che il nemico si stava avvicinando a lui a spada sguainata. Rimase semplicemente lì, disgustato da sé stesso, in attesa della fine.

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Natsu si rese conto che tutto stava andato a rotoli.

Nella confusione generale, tra un combattimento e l'altro, i Dragon Slayer stavano avendo la peggio: Sting e Rogue erano stati catturati, un Alfiere stava portando via Wendy, altri tre stavano sopraffacendo Laxus. Non riusciva a vedere Gajeel, ma immaginò che stesse combattendo da qualche parte oppure avesse condiviso il destino dei Draghi Gemelli.

Wendyyy!!!” urlò per sovrastare il caos, tentando inutilmente di farsi largo e raggiungere la giovane Dragon Slayer.

Qualcuno lo prese per la spalla e lo tirò indietro, rallentandolo ulteriormente. Si voltò per fronteggiare il nemico e toglierselo dai piedi, ma si rese conto con orrore che si trattava di un Alfiere. Un Alfiere che due secondi dopo lo aveva schiacciato a terra e gli aveva inchiodato la mano al suolo, trafiggendogliela con la spada.

Nastu ruggì di dolore, un dolore così acuto e penetrante da mandargli fitte in tutto il corpo.
Si guardò la mano squarciata, in cui la spada era penetrata quasi fino all'elsa in modo che non potesse liberarsi.

Un secondo Alfiere si accostò al primo e si chinò su di lui, prendendogli i capelli e strattonandolo malamente, fino a strappargli un altro lamento.
Accecato dalla rabbia e dal dolore, Nastu fu pervaso da fiamme ed elettricità, entrando spontaneamente in modalità Drago di Fuoco e Fulmini.

Raienryū no... HŌKŌ!!!” ruggì, sparando un getto di fuoco e fulmini tanto potente quanto rozzo e sbilenco, data la posizione storta e la mancanza di concentrazione. Colpì comunque i due Alfieri e li fece volare contro le mura dell'edificio di fronte, ma quell'attacco unito alla pesante perdita di sangue gli fece girare la testa e prosciugò le sue energie.
Ansimò pesantemente per riprendere fiato, senza riuscire a liberare la mano né a rialzarsi.

Nastu!” sentì Laxus chiamarlo, e un attimo dopo il Dio del Tuono fu in ginocchio accanto a lui.

Natsu vide che anche lui era stato conciato per le feste: aveva ferite, lividi e graffi su tutto il petto, un occhio chiuso e tumefatto, un rivolo di sangue che gli colava dal labbro spaccato... senza contare che anche lui era allo stremo.
Laxus notò la spada conficcata nella sua mano e tentò di rimuoverla, ma il suono dei passi degli Alfieri che tornavano alla carica lo distrasse.

Lascia stare, Laxus” mormorò Natsu con voce roca, il fiato rotto dal dolore e dalla fatica. “Hanno preso Wendy, Sting e Rogue. Non li hanno uccisi subito, sembrava volessero portarli da qualche parte...”

Significa che per ora li terranno in vita” constatò il biondo, spostando lo sguardo preoccupato da lui agli Alfieri a poche decine di metri da loro.

Natsu attese una manciata di secondi prima di parlare.
Va' via” sentenziò. “Trova Gajeel, se non l'hanno ancora preso, e pensate a un modo di tirarci fuori. Io cercherò di scoprire il più possibile sul nostro nemico”

Laxus sgranò gli occhi.
Stai scherzando? Credi che ti lascerò nelle loro grinfie?”

Natsu scosse la testa. “Devi farlo. Io non riesco a muovermi, e comunque non posso lasciare Wendy da sola. Mi farò imprigionare insieme a lei e aspetteremo che veniate a tirarci fuori”

Natsu...”

Dall'espressione affranta del biondo, il Drago di Fuoco capì chiaramente che Laxus non voleva lasciarlo lì, e che anzi, avrebbe voluto sacrificarsi al suo posto per permettergli di scappare. Natsu però sapeva di non poter andare lontano in quelle condizioni, quindi avrebbe affidato il compito di tirarli fuori a chi poteva farlo.

Gli Alfieri ormai erano vicinissimi, non c'era più tempo.

Trova Gajeel” insistette, stringendo la spalla di Laxus con la mano sana. “Quel bastardo è in gamba quando si tratta di infiltrazioni e spionaggio. Riuscirete a trovarci e a tirarci fuori, ne sono sicuro”

Lo stai facendo di nuovo, Natsu” replicò duramente il Dio del Tuono, stringendogli la mano. “Come con Atlas Flame. Mi stai chiedendo di andarmene e fidarmi di te”

Natsu sorrise debolmente, ma nel suo sorriso c'era tutta la forza del fiero Dragon Slayer che era.
Come io mi fido di te, Laxus. Mi hai dato il tuo potere per sconfiggere Master Hades, a Tenroujima. Ho piena fiducia in te”

Laxus chiuse un attimo gli occhi e sospirò.
Vi tirerò fuori. Lo prometto”

Natsu annuì e gli fece cenno di andare.
Un attimo dopo, seppur a malincuore, Laxus si era allontanato con uno scatto fulmineo, mentre Nastu rimase disteso e inchiodato a terra, in attesa che gli Alfieri venissero a prenderlo.

  
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