Era l'autunno dei miei sedici anni.
Settembre era appena iniziato e l'inizio della scuola era alle porte.
Io, Vanilla Daniels, stavo per cominciare il terzo anno di liceo e, a dirla tutta, la mia voglia di ricominciare a studiare rasentava lo zero; il solo pensiero di svegliarmi presto ogni gelida mattina e prendere l'autobus mi dava la nausea.
Vivevo a Verdequercia, un paesino pittoresco e accogliente, che ricordava i borghi del '700.
Giravano molti miti e leggende su Verdequercia: si racconta che tanti anni fa c'era un perfetto connubio tra le Creature Fatate ed i comuni mortali; corre voce che parecchie famiglie di Verdequercia possiedano ancora oggi gli antichi Poteri Fatati e che solo pochi hanno il dono del Potere Supremo.
Non ho mai creduto in certe fiabe anche se forse, sotto sotto, un filo di verità c'è, ma io continuo ad essere un po' scettica.
La mia casa si trovava in una delle villette a schiera vicino alla panetteria "I Profumi" del signor Tom Wetter.
"I Profumi" era il mio posto preferito, adoravo passare le giornate in quella calda panetteria ad assaporare il buon odorino del pane appena sfornato.
Il figlio del signor Wetter, Dennis, frequenta la mia stessa scuola ed è il mio migliore amico.
È un ragazzo stupendo, non posso negare di avere una forte cotta per lui, ma non voglio rovinare una splendida amicizia, così, ho deciso di non dirgli nulla.
Ogni afosa mattina d'estate Dennis era incaricato di consegnare le deliziose pagnotte a ogni casa del paese con lo scooter e io, naturalmente, lo accompagnavo.
Ci divertivamo un mondo a sfrecciare per le stradine del paesello con quello scooter color beige che andava al massimo a 30 all'ora e a fare scherzi all'anziana ma saggia bibliotecaria, Ivy White.
Ivy era come il mio angelo mentore: per ogni mio dubbio, problema o emozione, lei mi ascoltava e mi consigliava.
E poi, la sua biblioteca era un posto più che magico.
Ogni volta che tornavo da scuola mi dirigevo verso "Inchiostri Magici" e aiutavo Ivy a sistemare la sua infinita quantità di libri.
L'odore di carta e legno mi faceva impazzire e lì si incontravano sempre un mucchio di cittadini fantastici, mentre se preferivo stare da sola e in silenzio, di domenica la biblioteca è praticamente vuota e potevo rilassarmi come non mai.
È stato lì che otto anni fa ho conosciuto Magnoglia Shermrock, la mia migliore amica che adora leggere.
Con il passare degli anni siamo diventate sempre più affiatate e ci fidiamo ciecamente l'una dell'altra.
Ora io, Magnolia e Dennis siamo un gruppo di amici fantastico, non potevo avere degli amici migliori.
A Verdequercia ci conoscevamo tutti, eravamo come una piccola ma unita famiglia, uscivo dalla porta di casa e c'era già la signora Ortensia Blume, la nostra cara vicina, che mi salutava mentre stendeva il suo splendente bucato.
Alcune volte facevo da babysitter alle sue scatenate gemelle: Linda e Scarlett, di appena tre anni, due peperine ricce rosse di capelli e con tante lentiggini sui nasini all'insù.
Il bello del nostro villaggio erano i festival: ogni equinozio o solstizio c'era un festival ma di questo vi racconterò più tardi.
Il nostro paesino viveva in armonia da secoli ma il primo giorno di settembre accadde qualcosa che stravolse tutto il villaggio, qualcosa che cambiò per sempre la mia vita.