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Autore: Lunastorta_Weasley    10/10/2014    5 recensioni
Ho provato a scrivere ciò che fanno e pensano Ron e Hermione la notte prima della missione al Ministero, spero vi piaccia e sono molto felice se lasciate una recensione :3
Grazie ancora a chiunque lo legga
Lunastorta
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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~                                                             ~Questo non conta come primo bacio ok?


Andarono a letto tardi, dopo aver trascorso ore a rivedere il piano finché ognuno non fu in grado di recitarlo agli altri parola per parola. Harry,che dormiva nella stanza di Sirius, rimase disteso nel letto illuminando con la bacchetta la vecchia foto di suo padre, Sirius, Lupin e Pettigrew, e borbottò il piano fra sé e sé per altri dieci minuti.
Nel frattempo, nella stanza in cui dormiva Ron, qualcuno bussò alla porta. Il ragazzo si alzò nonostante il sonno, e dopo aver aperto la porta si trovò davanti Kreacher .
- Padron Ronald- e fece un grande inchino -visto che voi la ragazza e padron Harry sembrate piuttosto tesi, Kreacher pensava di prepararvi una tisana-

- Oh bhe no grazie Kreacher davvero - disse Ron sorridendo

- Come padron Ronald desidera,ma se dovesse cambiare idea deve solo chiamare-

- Sicuro amico, grazie-

Kreacher se ne andò, e dal momento che era sveglio Ron ne approfittò per andare in bagno.
Mentre tornava nella sua camera decise di andare a controllare che Hermione stesse bene, così salì le scale e andò verso la vecchia stanza di Narcissa. Attraversò il corridoio passando accanto alle agghiaccianti teste appese, ma quando giunse davanti alla porta di Hermione l'unica cosa che riuscì fare fu appoggiare le nocche un volta sola contro il freddo legno.
Sentì silenzio, dopodichè un rumore di singhiozzi, così si decise a bussare più forte.

- A-vanti! Chi è?- chiese Hermione ancora singhiozzante

- Ehi Hermione sono io- rispose Ron sbucando con la testa nella stanza

- R-ronal-ld che ci fai qui?-

- Sono andato in bagno, poi ho sentito un rumore e sono venuto a controllare...e poi ho sentito che piangevi e...pensavo, sì insomma, pensavo che non stessi bene- mentì lui con le orecchie tendenti al viola.

- Oh...grazie...-

- Figurati- di colpo nella stanza scese un silenzio imbarazzante - comunque è tutto a posto?-

- Sì certo!- esclamò con un po' troppa enfasi e gli occhi ancora rossi

- Ne sei proprio sicura? La gente che sta bene non piange, o almeno così mi ricordo io-

Lei sorrise - In effetti, stavo pensando al piano, ai miei genitori, e a...un'altra cosa-

- Né io né Harry possiamo prometterti che il piano sarà perfetto, o che rivedrai i tuoi genitori, perché nemmeno noi lo sappiamo...-

- Grazie tante Ronald! Mi consola molto!- disse lei con tono sarcastico

- Fammi finire! Miseriaccia! Nemmeno noi lo sappiamo, ma una cosa é sicura: staremo sempre insieme, qualunque cosa accada -

A questo punto Hermione tornò a piangere come una fontana, ma questa volta aveva un piccolo sorrisetto sulle labbra. Ron le si avvicinò, le avvolse il braccio intorno alle spalle e con la mano libera cominciò ad asciugarle le lacrime.

- E ora come mai piangi?-

- Per te, ma non di dolore,di gioia. Sei diventato così dolce e premuroso e...non riesco a credere che tu possa stare con una come me...-

- Se con "come te" intendi una ragazza intelligente,molto intelligente, carina e simpatica, hai ragione é orribile stare con te!-

Entrambi risero, poi Ron si alzò

- S-sarà meglio che ti lasci riposare-

- No! Ron aspetta!-

Lui si girò - Sì?-

- Per quanto io ci provi, non riesco a dormire, non é che...-

- Aspetta! So cosa ti serve. Kreacher potresti venire?-

In men che non si dica, il vecchio elfo domestico si materializzò davanti a lui- Padron Ronald ha chiamato Kreacher?- domandò l'elfo

- Sì, non è potresti preparare due tisane come hai detto prima?-

L'elfo fece schioccare le dita, e di fronte a Ron comparvero due tazze fumanti che sprigionavano un intenso profumo di vaniglia e frutti rossi.

- Grazie mille Kreacher!-

- Kreacher sapeva che i padroni avrebbero cambiato idea. Desiderano altro?-

- No, no grazie. Vai pure, buonanotte-

Kreacher si smaterializzò e Ron ritornò da Hermione porgendole una tazza profumata. Lei  mimò un grazie e gli fece spazio sul letto. Bevvero in silenzio la dolce bevanda per alcuni minuti, finché il rosso spezzò il silenzio.

- Hermione...prima hai detto che io sto con te, ma in che senso?C-come am-mici no?-

- S-sì! Perché tu vorresti...stare con me in...un altro modo?-

- D-dipende da che modo...di certo non vorrei stare con te come sto con zia Muriel !- e un'espressione disgustata comparve sulle loro facce.

- No! Io pensavo più.....comestavanoHarryeGinny- dire questa costò alla ragazza tutto il coraggio e il fiato che possedeva. Ron per poco non cadde dal letto.

- Intendi f-f-f-ffidd-an-zati? -

- Una specie...cioè volevo dire sì!-

- Wow Hemione! Miseriaccia, tu lo sai che mi piaci da...sempre? Ma Harry ha bisogno di noi e secondo me dovremmo aspettare -

- Sì forse hai ragione tu...aspetta! Hai forse appena detto che ti piaccio da sempre?-

- Per la barba di Merlino sì! Mi sembra abbastanza ovvio no?-

- Ma senti! Parla quello che non si accorge di piacere a qualcuno solo se quel qualcuno gli si avvinghia alla faccia!-

Ron rabbrividì - Ti prego, non mi ricordare quella squinternata di Lavanda- e scoppiarono nell' ennesima risata di quella notte.

Hermione spalancò la bocca in un sonoro sbadiglio -Oh scusami- sussurrò imbarazzata mettendosi una ano davanti alla bocca

- A quanto pare miss perfettina non é sempre rigida é?- la prese in giro, però venne subito zittito da un pugno sul braccio - Ok, ok scusami! Che ore sono?-

Lei gli prese il polso e glielo portò davanti al naso, mostrandogli l'orologio che gli avevano regalato i genitori.

- Ah già, grazie. Miseriaccia! Sono le 04:15! sarà meglio che me ne torni in camera, sai se si sveglia Harry e mi trova qui potrebbe sospettare qualcosa...- dopo poco, si rese conto di ciò che aveva detto e mentre cercava di spiegarsi fra le risate di Hermione, arrossì.

- Ho capito stai tranquillo- disse lei. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo e si alzò dal letto, seguito a ruota da Hermione che gli diede un lieve bacio sulla guancia. Ron divenne più rosso che mai, ma sorrise. Preso da una spinta di coraggio data da quel live tocco, prese il viso di Hermione tra le mani e le regalò un bacio così dolce e lieve, che entrambi si appoggiarono all'altro per accertarsi che fosse la realtà e non un sogno. Quando si separarono dopo secondi che a loro parvero ore si guardarono in silenzio fra un sorriso e l'altro. Infine lui decise di parlare.

- Promettimi una cosa però, questo non conta come primo bacio ok? Il nostro primo bacio sarà speciale,non di certo dato in una vecchia casa piena di teste di elfi e muffa, o in una stanza sporca nel bel mezzo della guerra ok?-

Lei gli diede un altro bacio sulla guancia e annuì sorridente

In seguito Ron si arrese e accettò che il loro primo vero bacio fosse quello a cui aveva assistito Harry con faccia sconvolta: nella Stanza delle Necessità nel bel mezzo della guerra in quel fatidico 2 maggio 1998.

 

  
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