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Autore: acielsereno    10/10/2014    4 recensioni
Hermione sta per sposarsi con Ron e si ritrova pensare al suo futuro. Sposare il giovane Weasley è davvero la cosa giusta da fare? Riuscirà a capire cos'è giusto e cosa no? Qualcuno potrebbe anche aiutarla nella scelta, qualcuno che evidentemente tiene molto a lei! Buona lettura!
- Cosa ci fai qui? - chiese poi lei.
- Sono venuto a farti le mie più sentite condoglianze! -
- Come scusa? - chiese lei girandosi di scatto e fermandosi a guardarlo.
- Stai per sposare Ron. Sono venuto a farti le mie condoglianze! - sbottò lui avvicinandosi a lei.
- Non penso che le accetterò! -
- Solo perché hai paura ad ammettere che non vuoi veramente sposarlo! -
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Il mio cuore è sempre stato tuo

 

Il grande giorno era arrivato. Finalmente anche Ron ed Hermione si sarebbero sposati e avrebbero vissuto il resto del loro giorni felici e contenti. Tutti non stavano più nella pelle dalla felicità. Beh, non proprio tutti.

Lei era lì, in quel suo bellissimo vestito bianco, in piedi, davanti allo specchio. Piegando leggermente la testa verso destra, osservava la ragazza che aveva di fronte. Non poteva credere di essere veramente lei. Il vestito scelto da Ginny le stava a pennello, sembrava essere stato disegnato su di lei. I capelli mossi e incredibilmente crespi che aveva sempre avuto erano stati raccolti in uno chignon non troppo stretto, che lasciava ricadere alcuni ciuffi ai lati del viso. Era stata truccata dall’amica e doveva ammettere di apprezzare il risultato. Aveva davanti ai suoi occhi una bellissima ragazza, ma non era felice. Non riusciva a sorridere, non riusciva a essere gioiosa e spensierata nemmeno il giorno del suo matrimonio.

- È normale essere agitate il giorno del proprio matrimonio! - disse la signora Weasley alle sue spalle - Sei bellissima, Hermione! -

- Grazie! - rispose lei girandosi a guardare la sua futura suocera - Ma io non sono agitata! Proprio per niente! -

La signora Weasley storse il naso e fece una leggera smorfia. Riusciva a capire quando le persone mentivano a distanza di chilometri. Era sempre stata una cosa utile per lei. Riusciva sempre a scovare il responsabile di scherzi e malefatte a casa Weasley. Hermione tornò a guardarsi allo specchio. Non aveva detto una bugia. Non del tutto, almeno. Non era agitata perché stava andando incontro al suo matrimonio. Era preoccupata perché sapeva che stava per fare l’errore più grande della sua vita. Forse non il più grande. Ron era sempre stato un bravo ragazzo, le era stato vicino in tanti momenti, alcuni belli, altri meno belli, ma non era sicura che lui fosse quello giusto. Anzi, ne era proprio convinta. Sapeva che Ron non era il ragazzo giusto per lei, ma ormai cosa poteva fare? Scappare? Mancava poco al suo matrimonio, non poteva più scappare! Era troppo tardi.

- Vado a controllare come vanno le cose fuori - disse la signora Weasley prima di girarsi di spalle.

- Molly - la chiamò Hermione, tornando a guardare la signora grassottella che stava uscendo dalla stanza.

- Sì, cara? -

- Grazie! Grazie di tutto! -

Avevano entrambe le lacrime agli occhi. Hermione sapeva che la signora Weasley era come una seconda madre per lei. Le voleva un gran bene ed era assolutamente ricambiata. Ricordava perfettamente tutti i bei momenti passati insieme alla Tana o a Grimmauld Place. La trattava proprio come una figlia. Nel giro di poche ore sarebbe entrata ufficialmente a far parte della sua famiglia. Sarebbe diventata anche lei una signora Weasley. Di questo poteva essere felice. Avrebbe fatto parte di qualcosa di grande, di così bello da fare invidia a chiunque.

- Oh cara! - rispose lei avvicinandosi nuovamente e stringendo la mano della giovane sposa - Non ringraziarmi, non farlo mai. Sei come una figlia per me. Ti voglio un bene infinito! Sei così bella! - disse prima lasciare la stretta sulla mano di Hermione e di uscire dalla stanza.

Tornare a guardarsi nello specchio fu una cosa naturale. Tutto doveva essere al posto giusto. Hermione era sempre stata attenta ai dettagli, e anche se non era del tutto sicura di quel matrimonio, era sicura di una cosa: tutto sarebbe andato per il meglio.

- Ha ragione, sai? - una voce alle sue spalle la fece sussultare.

Chiuse gli occhi e gli strizzò. Sapeva a chi apparteneva quella voce e non voleva pensarci. Non poteva cominciare a pensare a lui, proprio non poteva. Perché ogni volta che lo vedeva, il suo cervello non riusciva più a connettere e lei non riusciva più a elaborare un pensiero con un inizio e una fine. Cominciava a farfugliare. E arrossiva, arrossiva davvero in modo palese. Di solito si sarebbe nascosta, ma perché nascondersi ora? Che senso aveva nascondersi? Erano soli, nessuno li poteva vedere. Cosa importava se era arrossita?

- Cosa ci fai qui? - chiese poi lei.

- Sono venuto a farti le mie più sentite condoglianze! -

- Come scusa? - chiese lei girandosi di scatto e fermandosi a guardarlo.

Indossava uno smoking blu metallizzato, una camicia bianca e una cravatta altrettanto blu. Era appoggiato allo stipite della porta e aveva le braccia incrociate, come le teneva di solito lei in sua presenza. La testa era appoggiata alla parete. La stava fissando. Sentiva i suoi occhi su di lei e non poté fare a meno di arrossire, ancora.

- Stai per sposare Ron. Sono venuto a farti le mie condoglianze! - sbottò lui avvicinandosi a lei.

- Non penso che le accetterò! -

- Solo perché hai paura ad ammettere che non vuoi veramente sposarlo! -

Hermione abbassò lo sguardo. Come aveva fatto lui a capire tutto? Non importava. Importava solo che non capisse di avere ragione. Hermione non poteva permettere che quel ragazzo in smoking rovinasse tutto.

- Io non ho paura! - borbottò lei continuando a guardare in terra.

- E allora ammettilo! - disse prima di sollevarle il volto con due dita sotto il mento - Ammetti che non vuoi sposarlo! -

- Non ammetterò una cosa che non è vera! - continuò lei questa volta a testa alta guardandolo negli occhi.

- Sei così ostinata! - disse lui sorridendo e scuotendo la testa - Mi è sempre piaciuto questo di te! Però ora devi smetterla o sarà troppo tardi! Non sposarlo! -

Era senza parole. Non poteva credere alle sue orecchie. Doveva aver sentito male, era sicuramente stato così. La frase del ragazzo risuonava nella sua testa quasi come una supplica. La stava supplicando, la stava pregando di non sposare Ron. Ma perché?

- Devo sposarlo! È la cosa giusta da fare! - rispose poi lei consapevole di aver appena mentito.

- Tu non hai idea di cosa sia giusto o sbagliato! Ti stai solo accontentando di lui. Potresti avere di meglio, potresti avere il meglio. Devi solo aprire gli occhi per vederlo! -

- Non mi sto accontentando di lui. Io lo amo! -

- L-lo a-ami? - chiese lui con tono incerto.

- Sì! -

Era calato il silenzio. Lui era tornato a guardarla. Erano così vicini che potevano sentire il battito del cuore dell’altro, anche senza toccarsi. Erano occhi negli occhi e nessuno dei due sembrava voler parlare. Non sarebbero potuti restare lì ancora per molto tempo. Sarebbe sicuramente entrato qualcuno e cosa avrebbero detto? Stiamo solo parlando? La verità era che si stavano specchiando l’uno negli occhi dell’altro e non avevano intenzione di smettere di farlo.

- Non sei brava a dire le bugie, Granger! -

- Non sto mentendo. Io lo amo davvero, Weasley! -

- Non nel modo in cui dovresti! - disse lui passando una mano sulla guancia e poi sul collo della ragazza, facendole chiudere gli occhi - Quando è stata l’ultima volta che ti ha toccata così? Quando è stata l’ultima volta che ti ha fatto provare qualcosa del genere? -

Hermione conosceva la risposta. Mai. Quando la mano di Ron la toccava non sentiva niente. Era solo una mano che la sfiorava. Ma ora era tutto completamente diverso. Aveva chiuso gli occhi e sapeva perché. Voleva sentire quel contatto più nel profondo. Ne aveva bisogno, anche se non lo avrebbe mai ammesso. Doveva riaprire gli occhi, lo sapeva, ma non ci riusciva.

- Non è troppo tardi, Hermione. Puoi ancora mandare tutto all’aria se è quello che vuoi! -

Ma lo voleva davvero? Ron era diventato un punto di riferimento per lei. Era diventato una spalla su cui piangere nei momenti difficili, era sempre pronto a darle conforto e a farla sentire bene. Perché avrebbe dovuto mandare tutto all’aria? Perché non si sentiva sempre a suo agio con lui. Lei lo amava, sapeva che era così. Ma non era il genere di amore per cui ci si sposa. Quando lui la toccava non sentiva nulla, nessun brivido, nessuna scossa. Desiderava solo che quel contatto finisse il prima possibile. La verità era che Hermione non era per niente attratta da lui. Avrebbe dovuto restare così per il resto della sua vita? Era davanti ad una scelta. Era vero, aveva ancora tempo. Aveva tempo per decidere cosa fare, ma sapeva che la sua scelta avrebbe fatto soffrire qualcuno e non voleva essere causa di sofferenze per nessuno.

- È tardi invece. Devo sposare Ron! - rispose lei.

- Sei sicura? - chiese con tono supplichevole.

- Sì -

- Immagino non riuscirò a farti cambiare idea! - cominciò lui - Ma non ho intenzione di rinunciare a te! -

Hermione non riuscì a capire cosa stava succedendo finché non si ritrovò le labbra di Fred sulle sue. La stava baciando, la stava baciando davvero. Aveva spostato le mani ai lati del suo viso e l’aveva tirata verso di sé per baciarla. Inizialmente era rimasta sbalordita, con gli occhi spalancati, ma poi aveva dovuto cedere. Aveva voluto cedere. Aveva risposto al bacio di Fred, che intanto si era fatto ancora più passionale e infuocato. Le sue labbra erano così morbide e calde che Hermione non desiderò altro che poterle continuare a toccare con le sue. Le loro lingue cominciarono a danzare una accanto all’altra, quasi rincorrendosi ed era una sensazione così intensa e piacevole che nessuno dei due voleva, o poteva anche solo pensare di staccarsi dall’altro. I loro corpi si erano avvicinati sempre di più, fino ad essere avvinghiato l’uno a quello dell’altra. Il vestito di Hermione le sembrava ora incredibilmente ingombrante e, solo per un solo secondo, maledì mentalmente Ginny per aver scelto un abito così ampio. C’era solo un modo per non averlo più tra i piedi: toglierlo. Fred sembrò capirlo e portò le mani sulla schiena di Hermione per slacciare la zip dell’abito bianco, prima di staccare la sua bocca da quella della ragazza.

- Non ho intenzione di supplicarti! - disse prima di darle un leggero bacio sulle labbra - Ti mostrerò soltanto quello a cui stai rinunciando! -

- Non qui! - rispose secca lei.

Fred sapeva che Hermione aveva ragione. Non potevano restare lì. Qualcuno avrebbe potuto vederli, ma infondo non era quello che voleva? Non così, certo, ma voleva che tutti sapessero dei suoi sentimenti per lei, la futura sposa di suo fratello. La amava da sempre e non lo aveva mai confessato a nessuno. George lo sapeva, ma lui era il suo gemello perciò non faceva testo. Aveva deciso di confessarle i suoi sentimenti una volta finita la battaglia ad Hogwarts. Era riuscito a sopravvivere per lei, per dirle tutto, sperando di essere ricambiato, ma tutto quello che aveva ottenuto era stata solo un’amara sorpresa. Mentre lui aveva cercato in tutti i modi di salvare la sua inutile vita per dirle tutto, lei aveva baciato Ron e poi era diventata la sua ragazza. Avrebbe dovuto essere felice per loro, ma proprio non ci riusciva. Si era svegliato troppo tardi. Ormai la ragazza di cui era innamorato, sarebbe stata di Ron, di Ron e basta. Ma questo non gli impediva di amarla. Dopo tre anni dalla sconfitta di Voldemort, lui l’amava ancora. Forse anche di più di allora. Continuava a desiderarla e continuava a sperare in un futuro per loro. Quando il fratello minore e Hermione avevano annunciato il loro fidanzamento ufficiale, Fred si era sentito morire dentro. Non poteva sopportare di vedere la donna che amava con suo fratello per sempre. Perché matrimonio significava “per sempre”.

Ed ora erano lì, in quella stanza, da soli e si stavano baciando. Lui doveva baciarla, anche solo per una volta. Doveva sentire il suo sapore, doveva toccare le sue labbra morbide, doveva toccare la lingua della ragazza con la sua. Fino all’ultimo pensò di essere rifiutato da lei, ma non era andata proprio così. Ed ora stava cominciando a sperare in qualcosa di più. Tenendo la ragazza ben stretta a lui, girò su sé stesso e la stanza intorno a loro cambiò. Erano nel suo appartamento, nell’appartamento che divideva con il fratello, a Diagon Alley. Non gli importava poi molto dove fossero finiti. Potevano anche essere sulla Torre di Astronomia o nel bel mezzo della Foresta Proibita, non importava. Era insieme a lei, questa era l’unica cosa rilevante.

Le slacciò finalmente il vestito e glielo sfilò, prendendola poi in braccio per spostarla sul letto. Era leggera e non fu difficile adagiarla sul materasso morbido. Fred si staccò da lei per osservarla. Sarebbe stata forse l’unica volta che avrebbe visto Hermione così e voleva ricordarselo, voleva poter rivivere quel momento altre volte. Era così bella nel suo intimo bianco, così semplice e modesta. Sembrava essere sicura di quello che stava per fare. E lo era anche lui. La voleva. Voleva averla almeno una volta. Voleva che fosse sua. Si avvicinò a lei e con un gesto veloce della mano le sciolse i capelli, che ricedettero sulle sue spalle.

- Mi sono sempre piaciuti i tuoi capelli! - le disse guardandola sorridere.

Poi tornò a baciarla. Si spostò dalle sue labbra, al suo piccolo collo, fino ad arrivare nell’incavo del suo seno. Le lasciò una scia di baci caldi su tutto il corpo fino ad arrivare alla sua pancia piatta. La voleva fare impazzire dal desiderio, ma sapeva di non avere molto tempo per cui decise di tornare sulle sue labbra. Si staccò da lei solo quando sentì le sue mani che lo stavano spogliando. Aveva già tolto la giacca, ed ora Hermione stava cercando di togliere la cravatta, senza ottenere molti risultati.

- Aspetta, faccio io! - disse Fred mettendo le sue mani sopra a quelle di Hermione per slacciare il nodo alla cravatta - Non è difficile, vedi? - sorrise buttando la cravatta a terra.

Hermione tornò ad accarezzare il petto di Fred da sopra la camicia. Voleva togliergliela. Doveva togliergliela. Cominciò a sfilare il primo bottone, poi il secondo, poi il terzo, mentre Fred era sceso a baciarle di nuovo il collo. Lo desiderava. Sapeva di voler andare oltre. Voleva essere di Fred, anche se per un’unica e sola volta. In un impeto di desiderio, strappò la camicia di Fred e gliela sfilò, cominciando a baciarlo sul collo. Si staccò da lui solo per poterlo osservare meglio. L’appartamento dei gemelli era davvero poco illuminato, perciò non riuscì a vedere granché, ma sapeva che sotto le sue mani c’era il corpo di un ex battitore di Quidditch, con un corpo sodo e scolpito. Sapeva anche delle bruciature che si stendevano su tutto il fianco destro del ragazzo, ma non le importava. Gli passò una mano sul petto, poi sul fianco, accarezzandolo piano.

- Mi dispiace per la camicia! - borbottò.

- Ne ho altre! - rispose lui facendola sorridere.

Tornarono a baciarsi, se possibile, con più passione e desiderio di poco prima. Si volevano ancora di più. Hermione desiderava con tutta sé stessa quello che stava per succedere. Non aveva mai provato nulla di neanche lontanamente simile con Ron. Non aveva provato nulla di simile mai con nessun altro. Aveva sempre pensato che Ron sarebbe stato l’unico e il solo per lei, ma si sbagliava. Fred ne era la prova. Non aveva mai desiderato in quel modo l’uomo che stava per sposare. Ma ora stava desiderando Fred. Lo bramava. Lo voleva.

Senza rendersene conto, gli ultimi vestiti di entrambi erano caduti per terra. Ora erano solo loro due in quel letto così comodo, senza più vestiti tra i piedi. Era arrivato il momento di aversi. Era arrivato il momento di diventare una cosa sola, Hermione lo sapeva e non desiderava altro, come anche Fred, steso sopra di lei. Le spostò una ciocca di capelli dal viso e poi tornò a baciarla come poco prima.

Poco dopo le sollevo una gamba come per chiederle il permesso per entrare in lei. Permesso che Hermione non gli negò. Scivolò in lei e cominciò a muovere il bacino, inizialmente piano, poi sempre più velocemente e con forza. Come se fosse la cosa più ovvia del mondo, Hermione portò le sue gambe dietro la schiena di Fred e li le incrociò. Con una delle mani si aggrappò alla sua possente schiena e l’altra la posizionò tra i suoi bellissimi e liscissimi capelli rossi. Non riusciva più a pensare a niente che non fossero loro due in quel letto. Ogni altro pensiero aveva perso importanza, ogni altra cosa era diventata irrilevante. Importavano solo loro due, i loro corpi, i loro respiri affannosi, i loro gemiti. Era come se al di fuori di loro, non esistesse più niente.

Aveva chiuso gli occhi, come se chiudendoli avesse potuto sentire quelle sensazioni amplificate. Non aveva bisogno di amplificarle, aveva solo bisogno di viverle. Aveva solo bisogno di vivere quel momento con Fred. Non avrebbe voluto essere con nessun altro in quel momento. Nemmeno, e forse soprattutto, con Ron. Il piacere che Fred le stava provocando l’aveva fatta deconcentrare così tanto che non si era nemmeno accorta che lui era tornato a baciarle il collo e subito dopo il seno. Sentiva le labbra calde e umide di Fred spostarsi sul suo corpo, che era completamente in balia di lui. Le loro mani si erano cercate e poco dopo si erano trovate. Fred le aveva stretto le mani al lati del suo corpo, appoggiandole sul materasso. Quando l’orgasmo la raggiunse, soffocò il suo nome in uno dei suoi baci e subito dopo stessa cosa fece lui.

Rimasero lì su quel letto. Fred era ancora sopra di lei. Non avrebbe mai voluto spostarsi, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farlo. Avrebbe dovuto affrontare la realtà. E la realtà era che Hermione stava per sposarsi. E non stava per sposare lui, ma suo fratello. Non poteva permetterlo, ma aveva promesso che non l’avrebbe più supplicata. Non aveva mai supplicato nessuno, lui, e non lo avrebbe fatto nemmeno in quel momento, nemmeno per lei.

Si alzarono e cominciarono a rivestirsi. Erano entrambi in intimo quando Fred ricominciò a parlare. Uno dei due avrebbe dovuto ricominciare a parlare prima o poi. Aveva preso il coraggio sotto braccio e si era fatto avanti lui.

- Vorrei che potessi restare! -

Quelle poche parole colpirono Hermione più forte di un coltello nel cuore. Lei voleva restare. Voleva restare lì con Fred, ma non poteva. Doveva sposarsi. Ron la stava aspettando.

- Vorrei poter restare! - rispose lei infilandosi il vestito.

Fred, che intanto si era infilato la camicia, le arrivato alle spalle e la stava aiutando con la zip del vestito. Mentre l’alzava, posò un bacio leggero sulla spalla di Hermione, e poi un altro e un altro ancora, per poi passare a baciarle il collo come aveva fatto poco prima.

- Allora resta! - le sussurrò all’orecchio provocandole un brivido.

- Non posso Fred! - sbottò lei girandosi a guardarlo.

Era la prima volta che si guardavano negli occhi da quando si erano alzati dal letto. Fred, ancora una volta, avvicinò la sua bocca a quella di Hermione e la baciò. Per un solo momento lei sperò di essere travolta un’altra volta da lui, ma poco dopo tornò alla realtà. Doveva restare lucida. Non poteva lasciargli fare. Non poteva essere sua un’altra volta.

- Vorrei poter restare, ma non posso, Fred non posso! - ripeté lei cercando quasi di auto convincersi.

Stava cedendo. Sentiva le sue gambe tremare. Fred le faceva quest’effetto. La rendeva insicura di tutto, tranne che di lui. Era riuscito a farle mettere in dubbio tutto, tranne lui. Lui la stava mettendo di fronte ad una scelta, Hermione lo sapeva. Ma tra cosa doveva scegliere? Sposarsi o non sposarsi? Fred o Ron?

- Puoi invece! Devi solo ammetterlo a te stessa! -

- No! - ripeté lei alzando il volume di voce - Devo andare! - e poi si smaterializzò da sola.

Era di nuovo in quella stanza con lo specchio. Quante cose erano cambiate in un’ora? Fred era riuscito a farle provare cose che non avrebbe mai pensato, e sperato, di provare. Voleva provarle ancora, ma non poteva. Era legata a Ron, anche se in quel momento non lo avrebbe voluto. Aveva fatto una promessa ed era arrivato il momento di portarla a termine. Si posizionò di fronte allo specchio e si passò una mano tra i capelli arruffati. Fred le aveva detto che gli erano sempre piaciuti i suoi capelli, era vero? Ron le aveva mai detto una cosa del genere? Con un complimento così semplice era mai riuscito a farla arrossire?

- Hermione Jane Granger, cos’hai fatto? - urlò Ginny alle sue spalle probabilmente riferendosi ai suoi capelli.

Ginny le arrivò alle spalle e fece girare l’amica, poi si bloccò forse notando le lacrime che scendevano leggere sulle guance di Hermione. Stava piangendo, ma stava sorridendo.

- Hermione! - ripeté con un tono dolce la piccola Weasley - Hermione! - la chiamò ancora dolcemente.

- Ormai è troppo tardi. È tardi per mandare tutto all’aria! -

- Cosa dici? -

- Vorrei poter mandare tutto all’aria! Non voglio dover sposare Ron! -

Ginny era rimasta a bocca aperta. Non riusciva a credere alle sue orecchie? Com’era possibile che la sua amica Hermione avesse detto una cosa del genere? Sicuramente aveva sentito male.

- Hermione, siediti. Mettiti comoda e spiegati meglio! -

- Non mi metto comoda - sbottò lei - Voglio solo poter andare via da qui, voglio solo poter tornare da... - poi si bloccò guardando lo sguardo interrogativo dell’amica.

- Da? - la spronò lei a continuare.

- Oh, Ginny, ho combinato un casino! - disse prendendosi il viso tra le mani e scoppiando a piangere.

Raccontò tutto all’amica. Doveva dirlo a qualcuno. Aveva bisogno di un consiglio, forse, e a chi poteva dirlo se non alla sua migliore amica?! Lei avrebbe capito! L’avrebbe aiutata a capire. Avrebbero trovato una soluzione a tutto.

- Una cosa è sicura! - commentò Ginny appoggiando la schiena contro lo schienale della sedia.

- Cosa? -

- Non puoi continuare questa cosa. Non puoi sposare Ron, ovviamente! Non dopo quello che è successo con Fred! - spiegò lei - Ma devi dirglielo tu stessa. Devi fermare tutto prima che il matrimonio abbia inizio, perché allora sì che sarà troppo tardi. Esci di qui e trova Ron! -

Hermione prese alla lettera le parole dell’amica. Doveva e voleva trovare Ron. Doveva raccontargli tutto. Doveva essere sincera con lui, almeno questo glielo doveva. Sapeva che lo avrebbe fatto soffrire, ma non poteva restare zitta e sposarlo nonostante i sentimenti che nutriva per Fred, suo fratello. Era appena uscita dalla stanza, quando incontrò di nuovo la signora Weasley.

- Oh cara, cosa fai? Non vorrai mica che lo sposo ti veda prima del dovuto?! Guarda che porta sfortuna! -

- No, Molly, non capisci. Devo trovare Ron. Devo parlare con lui, subito! - sbottò lei.

- Non se ne parla nemmeno Hermione - cominciò riportandola nella stanza - Ora tu stai qui e io mi assicurerò che tu non esca prima dell’inizio della cerimonia! - disse prima di chiudere la porta alle sue spalle.

Non era possibile. Non avrebbe potuto trovare Ron, non prima dell’inizio del matrimonio almeno. Doveva parlare con lui. Doveva dirgli che non poteva sposarlo. Poteva provare a smaterializzarsi, ma sapeva che la signora Weasley glielo avrebbe impedito. E chiunque si metteva contro la signora Weasley poteva considerarsi in un sacco di guai.

Qualcuno bussò alla porta della stanza ed Hermione si girò di scatto. Magari era Ron. Sarebbe riuscita a parlare con lui dopotutto. La signora Weasley corse ad aprire la porta. Fred era in piedi davanti a lei. Non sorrideva. Era serio.

- Mamma! -

- Fred! - rispose lei - Cosa fai qui? -

- Devo parlare con Hermione! -

- Oh no, caro. Non se ne parla proprio. Nessuno parlerà o toccherà la sposa prima del matrimonio! - disse prima di chiudere la porta.

- No, mamma. Tu non capisci. Devo parlare con lei. Fammi entrare. Devo parlare con Hermione! - stava urlando lui dall’altra parte, battendo i pugni sulla porta.

Dopo qualche minuti anche la voce di Fred sparì. Se n’era andato. Hermione era più triste che mai a questo punto. Fred se n’era andato. Sarebbe tornato? L’avrebbe aspettata o avrebbe fatto qualcosa di stupido e insensato, come al suo solito? La signora Weasley interruppe i suoi pensieri, riportandola alla realtà: il matrimonio.

- Cara, è il momento! - disse Molly aprendo la porta.

Sarebbe stata accompagnata all’altare da Harry. Non aveva ancora ritrovato i suoi genitori, per cui il suo migliore amico l’avrebbe accompagnata e riposta nelle mani di Ron. Mani fredde. Mani ruvide. Mani che non le facevano provare assolutamente niente. Si avvicinò all’amico e parlò solo quando fu abbastanza sicura di non poter essere sentita da nessuno al di fuori di loro due.

- Mi dispiace Harry! -

Harry non ebbe nemmeno bisogno di capire il motivo per cui l’amica si stava scusando. Aveva capito tutto. La strinse a sé e le accarezzò i capelli. Gli importava solo della sua felicità. Non esisteva niente di più importante.

- Vai per la tua strada, Hermione! - le disse poi scoccandole un leggero bacio sulla guancia.

- Prima devo trovare Ron! -

- Penso sia sull’altare che ti aspetta! - scherzò l’amico.

La piccola chiesetta era stata riempita di fiori rosa e arancioni, uniti da fiocchi bianchi come il vestito che Hermione indossava. Entrò e percorse la navata così in fretta che diede agli invitati appena il tempo di alzarsi in piedi. Lei era già arrivata accanto a Ron, pronta a raccontargli tutto. Lo prese per mano e cominciò a parlare.

- Siamo stati amici per quanto? Dieci, undici anni? Io ti amo Ronald Weasley. Ti amo davvero, ma non come dovrei amare la persona che sto per sposare. Con una leggera spinta sono riuscita a capirlo. Me ne sono resa conto troppo tardi, mi dispiace davvero per questo, ma non posso sposarti! -

Hermione non aspettò nemmeno la risposta di Ron e lo abbracciò. Ogni singola parola che aveva detto era vera. Lo amava. Lo amava come si ama un fratello. Teneva a lui, molto. Non poteva perderlo, ma non poteva perdere nemmeno Fred. Non poteva rinunciare a lui. Si staccò da lui e guardò gli ospiti seduti.

- Mi dispiace per questo! - disse parlare del suo matrimonio mal riuscito - Ma per una volta voglio pensare a me stessa! -

Cercò con lo sguardo Fred tra gli invitati, ma non lo vide. George era seduto accanto a Bill e Fleur. Accanto a lui c’era un posto vuoto. Era il posto riservato a Fred e lui non c’era. Dove si era andato a cacciare? Hermione guardò George e cercò di fargli capire a cosa stava pensando. Il gemello le sorrise e le fece capire che Fred si trovava all’esterno della chiesa. Era arrivato il momento di correre da lui e dirgli che era vero. Non poteva sposare Ron. Non poteva farlo perché non lo amava abbastanza. Non poteva sposarlo perché per lui non provava altro oltre all’amore fraterno. Ed era stato lui a farglielo capire.

Cominciò a correre lungo la navata, direzione Fred. Spalancò le porte e uscì. Spostò lo sguardo a destra e a sinistra, ma di Fred nemmeno l’ombra. Dove era andato a cacciarsi?

- Hermione? - una voce alle sue spalle.

Hermione si girò di scatto e capì perché non era riuscita a vedere Fred fuori dalla chiesa. Era appoggiato con la schiena alla chiesa stessa, con lo sguardo basso e le braccia incrociate.

- Avevi ragione! Non posso sposare Ron! Non lo farò! - spiegò lei.

- Perché? Hai detto che lo ami! -

- Lo amo. Lo amo come amo Harry. Lo amo come amerei un fratello. Il mio cuore è sempre appartenuto ad un altro, ma non potevo ammetterlo a me stessa perché mi sarebbe costato molto farlo. Ora l’ho fatto - disse avvicinandosi a lui - E non ho intenzione di rinunciare a niente di quello che mi riserva il futuro! -

Fred sorrideva. Non era uno dei suoi soliti sorrisi malandrini. Era un sorriso sincero, un sorriso felice. Si avvicinò a lei e la prese per mano prima di attirarla a sé per baciarla. Fu un bacio bello quanto il primo, ma con un significato nascosto. Fred la stava ringraziando. Le diceva grazie per non averlo condannato ad un’eternità di sofferenza causata dal vedere suo fratello con la donna di cui era innamorato.

- A chi appartiene il tuo cuore, Hermione? - le chiese staccandosi dalle sue labbra.

- Il mio cuore è sempre stato tuo! Dovevo solo trovare il coraggio per ammetterlo a me stessa! - rispose lei tornando subito dopo a baciarlo.

 

Angolo dell’autrice

Salve gente! Allora che dire? Beh questa è ovviamente una Fremione (sapete che ne vado pazza). Non ne ho mai scritte di simili (rating rosso, erotiche) e volevo provare. Com’è il risultato? Spero vi sia piaciuto, perché sinceramente a me piace moltissimo. Avete trovato errori? Vi prego di farmeli notare, in modo che io possa correggerli e cercare di non ripeterli in una futura fan fiction.

Sabato scorso sono stata al matrimonio della sorella del mio ragazzo e questa mia fan fiction ha trovato ispirazione proprio da lì. Ovviamente spero che il suo matrimonio sia lungo e felice e non inesistente come quello tra Ron ed Hermione.

Secondo voi dovrei scrivere un altro capitolo a questa one shot? O la rovinerei? :)

Grazie per l’attenzione!

- Celeste

   
 
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