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Autore: loritakitochan    12/10/2008    2 recensioni
La maledizione e stata spezzata. Akito e Shigure sono sposati e felici,l'arrivo di un bambino non potrà che renderli ancora più contenti...oppure? Amore,Gelosia,Passione e una delle coppie più belle di Fruits basket!
Genere: Generale, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Soma, Shigure Soma
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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12. Capitolo 12

Il Temporale


"Shigure non è andato a trovare Akito,sai il perché?"
"La figlia non era sua"
"Ma no!"
"Povera Akito!"
"...povero ragazzo,sai prima che si scoprisse che lei era una donna,ho sempre pensato che si buttasse sempre a dosso a gli uomini!"
"Non ho mai capito che cosa vuole mio figlio!...spero che..."
"Divorzio?"
"DIVORZIO???"
"Shigure ama Akito"
"Il dolore...reagisce..."


Il temporale fuori rispecchiava, i sentimenti di Akito.
Anche se forse assomigliava di più  ai rami che venivano travolti e spezzati dal vento e dalla violenta pioggia.
Agosto se ne stava andando,portando via l'estate con nuvole,pioggia e vento.
Akito non aveva più rivisto Shigure,erano oramai passati due mesi.
Due mesi senza nessuna notizia.
Due orrende settimane dopo che Shigure aveva fatto le valige e lasciata,aveva saputo da Hatori che Shigure alloggiava in un piccolo appartamento di un amico scrittore.
Shigure stava bene,ma pregava la moglie e i parenti di lasciarlo in pace.
Tutta la famiglia le aveva mostrato simpatia,non c'era un giorno in cui lei veniva lasciata sola,ma Akito sapeva che giravano voci che dicevano che la bambina non fosse figlia di Shigure.
Chiacchiere,pettegolezzi che la ferivano.
Molti cercavano una spiegazione,una coppia così visibilmente innamorata  che si lasciava dopo pochi mesi di matrimonio.
Akito soffriva ,ma tentava di non farlo vedere troppo.Saki,Arisa e Tohru erano lontane,ma Kagura,Mayu,Mii-chan e,con somma sorpresa di tutti Rin,le erano state vicine.
Anche quella sera,prima che cominciasse il diluvio Akito l'aveva passata con loro.
Quando Akito aveva chiesto il perché di quel gruppo tutto al femminile le altre avevano risposto che era divertente e che ai ragazzi, non avrebbe fatto male.Akito conosceva naturalmente il vero motivo,non volevano che Akito si ricordasse della sua perdita.E Akito soffriva ogni volta che vedeva coppie felici.
"Ciao Akito,Rin,Kagura...Dov'è Mayu?" chiese Mii-chan,ex editrice di Shigure e fidanzata di Ritsu,alle tre ragazze in yukata.
"Lei e Hatori,passeranno il fine settimana nella casa sul lago,sai una maestra ha bisogno di riposo..." rispose Kagura
Mii-chan annuì,la capiva benissimo.Lei non era una maestra,ma sapeva come potevano essere orrendi i bambini...tipo Shigure.
"Be,ci divertiremo comunque!Voglio vincere un pesciolino rosso!" e esuberante come sempre,trascinò il gruppetto davanti alla bancarella.
Nonostante tutto, avevano passato una bella serata godendosi l'ultima  festa estiva e riempendosi di ramen,okonomiyaki e takoyaki.

L'estate stava finendo e anche  la speranza che Shigure tornasse da lei, si faceva ogni giorno che passava più sottile.
Subito i piacevoli ricordi della serata passata si sciolsero come neve al sole. Adesso,sola nel buio della loro stanza, sentiva che l'amore che provava per lui la  stava schiacciando.
Lasciò cadere la maschera di Doremon e lo zucchero filato che aveva acquistato alla festa e s'inginocchiò.
"Ti prego Dio,fallo tornare da me!" ed esausta si addormentò.
Ma soltanto fulmini,tuoni e la pioggia scrosciante,le risposero.

A svegliarla fu la più erotica delle sensazioni.
Una calda ed esperta lingua stimolava il suo clitoride,sentiva le onde di un imminente orgasmo.
"Shigure?" chiese sorpresa
"Ti aspettavi qualcun altro,cara?" Shigure era nudo e gocciolante,la sua voce era stranamente neutrale.
Akito si svegliò del tutto.Era ancora notte e Shigure non aveva acceso la luce.Decise di non rispondere alla domanda, anzi di porne una a sua volta.
"Dove sei stato?Perché sei venuto oggi?" cercando di abituare gli occhi all'oscurità.
"Vediamo,sono ben due domande cara...La prima risposta è 'Qua e la',e in quando al motivo della mia visita oggi...volevo soddisfare i tuoi appetiti sessuali,prima che tu senta il bisogno di cercarti qualcun'altro." sorrise,il sorriso era freddo.
"Dunque mia cara visto che hai goduto delle mie attenzioni,che ne dici di ricambiare il favore?" chiese sfacciato indicando il suo membro eretto.
Durante la loro relazione avevano provato diverse azioni e posizioni amorose.
Shigure ex autore di romanzi spinti,le aveva insegnato l'arte del piacere e Akito era stata un'ottima alunna.Anche se lei era insicura,a volte impacciata nel comportarsi da 'donna',a letto lei era un'amante appassionata e inibita.
In quel momento mille pensieri frullavano nella mente di Akito -Volevo che venisse da me,e lui ora è qui...ma non poteva svegliati in un altro modo? E quel sorriso gelido...-fece tacere quella parte di lei che si chiedeva il perché di quel comportamento.
Si scrollò e prese il pene dell'uomo che amava,suo marito,in bocca
-Non ci siamo ancora nemmeno baciati!...Ma è tornato da me!È questo quello che conta!Forse è un po arrabbiato,ma è qui e fa l'amor...fa sesso con me e no con qualche altra.È un uomo ha dei bisogni...mi perdonerà e forse avremmo un'altro bambino...basta che gli dimostro quanto lo ami...-
e con questo pensiero si prodigò nel dare piacere e dimostrare il suo amore a quell'uomo che non parlava e il cui viso esprimeva più dolore che estasi.
-La prova che lei è una sgualdrina-
pensava Shigure,anche se pensare era in quel momento molto difficile,la lingua di Akito variava da gentile e tenera a feroce e dominante.
Lei leccò,succhiò e accarezzò il membro di lui,fino a quando lui,arreso,esplose nella calda bocca di lei.
Con le gambe tremanti e gli occhi chiusi, si lasciò cadere come morto sul futon.
Akito intanto prese un asciugamano dalla stanza da bagno adducente e lo frizionò dolcemente.
Shigure voleva tanto che lei la smettesse di toccarlo.Non voleva vederla così sensuale,tenera...esperta.
-Chissà con quanti!-
Adesso Akito strusciava il suo corpo contro quello di Shigure,aveva cominciato a baciarlo;il petto,le braccia...non le diede la possibilità di baciarlo sulla bocca e l'afferrò le braccia.
Senza tenerezza la sistemò sotto di lui,lei aprì la bocca per protestare,ma fu zittita da un "Non dire niente Akito" addolcì l'ordine aggiungendo "Per favore"
Lei lo guardava in silenzio,ma i suoi occhi erano pieni di domande e di amore.
Shigure non riusciva a guardarla in faccia.La girò, stavolta con più gentilezza di prima.
Cominciò lentamente a baciargli la schiena e le spalle,affondò il volto nei capelli di lei,ma il suo corpo toccava il meno possibile quello sotto di lui.
Fecero l'amore in silenzio.
Dopo l'atto Shigure si staccò gentilmente,ma con fermezza ,da lei.
Akito si sentiva come una bambola di pezza,senza volere ne forza.
Questa situazione era ancora peggiore della loro relazione precedente al matrimonio.Allora lei non sapeva se Shigure l'amasse veramente come 'donna',ma ora...
Ora si chiedeva se Shigure l'amasse.
La voglia di piangere era enorme.

No, fare l'amore non era servito,anzi le aveva fatto vedere l'immensa distanza che si era instaurata tra di loro.
Shigure aveva preso dall'armadio un cambio di vestiti puliti e si era rivestito.
"È tutto finito?" chiese lei con voce rauca.
"Non lo so.Davvero Akito,non lo so"
"Perché sei venuto?"
"Mi mancavi" rispose semplicemente
"Ma non resterai." constatò lei
"Non resterò."
"Non rimane più molto da dire,non credi?" chiese lei amaramente,mentre lui era già alla porta.
"Akito..." esitò "Ho bisogno di riflettere su di noi,continuare a vivere insieme senza che io abbia chiarezza...non sarebbe possibile.Ciao,Aki-ko"
Akito non rispose.
Aki-ko...quanto male faceva!
Lui la lasciava nuovamente.Lui si comportava da giudice e lei era colpevole di un reato di cui non sapeva niente.
Si alzò.Dopo una doccia calda si infilò una camicia da notte di flanella.
Non dormì,ma restò sveglia a guardare il giardino.
Fuori la tempesta era finita,non restava che aspettare che arrivasse un nuovo giorno.
Un giorno che forse sarebbe stato migliore del precedente.


Hatori si sarebbe potuto prendere a calci.Come non aveva potuto notarlo prima?
Ma d'altronde i suoi pensieri erano così occupati con Akito e Shigure,che non aveva notato quello che accadeva a casa sua.
Mayu.
Come non aveva potuto capire che la perdita di Akito aveva riaperto la ferita di Mayu?
Mayu,che a differenza di Akito, non avrebbe potuto mai sperare in un'altra gravidanza.Chissà quando tempo lei soffriva silenziosamente,prima che lui l'aveva vista piangere con un paio di scarpine da bebè tra le mani.
"Mayu?" aveva chiesto spaventato,che cos'altro era successo?
"Oh,Hatori...non ti aspettavo,scusami.Adesso preparo la cena..." fece per alzarsi,ma fu trattenuta da Hatori,che si inginocchiò vicino a lei.
"No cara,adesso tu mi dici perché hai pianto.Di chi sono queste scarpette?"
"Erano un regalo per la piccolina di Akito.Ho pensato a quando sono stata invidiosa...sono orrenda,forse è un bene che io non possa avere figli!" e detto questo,pianse nuovamente.
"Mayu,oh Mayu.Ti prego..."l'abbracciò forte.Mayu era molto più sensibile di quello che gli altri pensavano.Ma lui lo sapeva...e l'aveva lasciata sola con false colpe,dolori e rimpianti.
"Per colpa mia.Soltanto per colpa mia non potremmo avere figli..." singhiozzò,le lacrime bagnavano la camicia di Hatori.
"Non è colpa tua.Mayu..." prese il volto della moglie tra le mani,i suoi occhi e il suo viso erano rossi,il naso gocciolante.Con il fazzoletto gli pulì il viso. "Mayu ti amo.Sei la donna della mia vita,sei una parte di me.Le persone sono come dei puzzle,bisogna avere tutti i pezzi per essere completi.Io con te,sono completo.Il mio puzzle ha solo due tasselli."
Baciò la maestra.
"Nessuna,potrebbe prendere il tuo posto.Nemmeno una che avrebbe potuto avere dodici figli!"
"Esagerato",ma sorrise.
"Mi credi?"
"Sei uno dei pochi 'vecchi 'Sohma di cui mi fido ciecamente!"
"'Vecchi' Sohma?Oltraggio!"
"Hey,cosa vuoi fare!?" strillò Mayu,mentre Hatori la prendeva in braccio.
"Semplice cara,finire un puzzle e dimostrarti che non sono un vecchio!"

L'indomani Mayu trovò una rosa vicino al suo cuscino.
Sorrise.Hatori era il suo pezzo mancante e lui le aveva ripetutamente dimostrato quanto loro incastrassimo bene...
Arrossì e nascose il volto sotto le coperte.
"Alla faccia del vecchio!" sghignazzò.
Sapeva che avrebbe sofferto,ma sapeva che ci sarebbe stato l'uomo della sua vita a consolarla.
Al ritorno da scuola,fu nuovamente sorpresa da Hatori che riempiva delle valigie.
"Hatori?Che cosa è successo?Dove devi andare?"
"Dove dobbiamo andare!" rispose indicando la valigia della moglie."Ho preso il fine settimana libero.Faremo una scappatella nella casa sul lago.Io e te."
"Cosa?"
"Se partiamo adesso,possiamo cenare li.Ho già anche fatto la spesa."
"Ma...ma"
"Se non vieni con le buone ti dovrò costringere!"
"...stasera devo uscire con le ragazze..."
"Non ti preoccupare,ho telefonato,abbiamo la loro benedizione.Tu ed io,il tramonto,il lago,ostriche...champagne..."
"Hai proprio pensato a tutto!"
"Ayame non è il solo in famiglia ad avere la vena romantica.Allora?"
"Allora si parte!"

La domenica mattina Hatori girava per la casa,Mayu dormiva dopo che avevano fatto l'amore e lui aveva avuto sete.
Amava questa casa,da piccolo ci aveva passato buona parte delle sue ferie.
Prima di morire,sua madre veniva spesso,accompagnata dal figlio e dal marito.
Ma la pace e l'aria pura non erano serviti e lei era morta quando lui era ancora piccolo.
Dopo era stato li con suo padre e Akira,che come sua  madre sperava di migliorare la sua cagionevole salute.
In seguito Akira e Ren avevano scelto la casa come il loro nido d'amore.
Hatori ricordava ancora la strana luna di miele.Akira pallido e fragile,Ren splendida e adorante e suo padre Hikeito,più grigio della sua età,che vegliava sulla salute dello sposo.
Suo padre aveva avuto addirittura uno studio nella casa.All'improvviso Hatori sentì l'impulso di stare nella stanza dove suo padre aveva passato tanto,forse troppo,tempo.
La stanza era come l'aveva lasciata suo padre.Anche se lui era adesso 'il dottor Sohma' non aveva mai osato a cambiare qualcosa.
Lo studio,il regno di quell'uomo freddo e severo,era rimasto inviolato.
Suo padre era stato un'appassionato lettore e gli scaffali erano pieni zeppi di libri.
Molti erano naturalmente libri di medicina,ma c'erano anche molti classici, sopratutto di autori russi.Uno scaffale attirò l'attenzione di Hatori,li c'erano,al contrario degli altri scaffali, libri di medicina e classici insieme.
Hatori sbirciava tra i libri, leggendo qua e là e prendendo dei volumi che avrebbe poi letto a casa,quando si accorse che qualcosa non quadrava.
Un libro dello scaffale di medicina non entrava nello scaffale di sotto,quello misto.
"Ma,gli scaffali devono avere tutti lo stesso spessore!" disse ad alta voce tra se e se.Prese due libri dallo scaffale misto e si accorse che tutti e due erano più corti di quelli dello scaffale di sopra.
Tolse tutti i libri dallo scaffale e si accorse che lo spazio era inferiore di quello che sarebbe dovuto essere.
Qualcuno difatti aveva inserito un pannello per avere un nascondiglio,il pannello si lasciava muovere.
Hatori era eccitato come un bambino che trova in anticipo i regali di natale.
-Che cosa ci sarà?-
Trovò un libro con la copertina di pelle.Curioso lo aprì e come di sua abitudine lesse l'ultima pagina.

'Dio mi perdoni,ma lo devo fare.Non posso fare altro.Lei è troppo giovane,troppo fragile per un bambino.E anche lui non è ancora pronto.
Akito non potrà essere la mamma di questo bambino.
Anche se sento che il mio cuore si spezzi...le dovrò togliere la memoria.'


Hatori sapeva a chi apparteneva quel diario e sapeva che finalmente avrebbe potuto dare luce a tutto quello che era successo.


Grazie a
nihal93 e Umpa_lumpa (sono sempre felicissima di leggere le vostre recensioni)
arli,la mia cara beta reader











  
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