L'autentico re di questa città
è un ragno grande quanto un barboncino,
che ogni inverno per scaldarsi sta
appollaiato dentro il mio camino.
Con che forza, con che velocità
va per i muri e sopra ogni abbaino
d'estate, ma quanta solidità
la tela ch'egli tesse ogni mattino!
Fu rinvenuto tremila anni fa
nel deserto nucleare di Trino,
canuto per la radioattività
viene perciò chiamato Ragno Albino.
Fu rinvenuto tremila anni fa
da un cammello in groppa ad un beduino,
e perciò sempre chiamato sarà
Ragno-Cammello, questo è il suo destino.
Lo adoro come una divinità:
all'interno porrò d'uno stanzino,
in cui mi prostrerò con voluttà,
una Sua immagine come santino.
Oh Santo Ragno, magnanimità
mostra a me, poiché sol sono un tapino,
e donami la tua prosperità
con torrenti d'alcolici e di vino
Il grande e sacro Ragno, per pietà,
indossando un lussurioso golfino,
il suo battesimo mi donerà
usando di birra bionda un catino.