Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Tomocchi    11/10/2014    9 recensioni
Prendete un vampiro, il classico vampiro bello e tenebroso. Fatto?
Bene, ora lanciatelo via!
Niklas, vampiro per necessità, nerd a tempo pieno e con seri problemi d'immagine, è quanto di più lontano possa esserci dai vampiri scintillanti dei libri per ragazzine. Scontroso, musone e fissato con i giochi per pc.
Addizionate all'equazione Jackie, una bimbaminkia fan di Twilight, One Direction e testarda come un mulo.
Niklas vorrebbe conquistare la bella della classe e Jackie renderlo un "vero" vampiro.
Riusciranno nell'impresa?
"Niklas! Sei un vampiro! Dovresti essere un figo della madonna e invece guardati! Sei brutto, scusa se te lo dico, davvero brutto!"
"Ma a te cosa importa? Sarò libero di fare quello che voglio!"
"No! Cavoli, no! Non posso permettere che un vampiro con grandi potenzialità si butti via così!"
"Grandi potenzialità? Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Vattene da casa mia subito!"
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Another Way- Un altro modo di essere vampiro'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ANOTHER WAY
UN ALTRO MODO DI ESSERE VAMPIRO

 

Capitolo 43
Emy

 

 

 

Irlanda, Provincia di Dublino, supermercato More&More.

Era pomeriggio inoltrato e il sole era ancora ben visibile, lasciando intendere che ci si avvicinava l’estate.
Niklas soffocò uno sbadiglio con scarso successo.
La sera prima lui e gli altri erano andati via dal locale abbastanza presto, ma i festeggiamenti per la vittoria erano durati fino alle due di notte, tra chiacchiere, musica, bere e mangiare.
Già, mangiare… Jackie aveva tenuto fede alle sue parole e a casa lo aveva nutrito, molto più del solito succo di frutta.
Nonostante la rinnovata energia però, il risveglio per andare a scuola era stato comunque difficile, e lo stesso per il recarsi al lavoro.
Charlotte e Taylor erano ripartiti giusto quella stessa mattina, salutando con baci, abbracci e scarsi tentativi di morsi che lui aveva bloccato. Jackie non si toccava.
Erano passate solo un paio d’ore e voleva già andarsene.
Avrebbe potuto schiacciare un pisolino sul nastro della cassa, se si rannicchiava un po’ ci poteva stare tutto…
Ok.
Avere questi pensieri non andava bene, gli mettevano ancora più sonno.
Sbadigliò ancora e guardò pigramente l’arrivo di una vecchina, che iniziò a tirare fuori i propri acquisti dal cestino.
Si cominciava..!

***

Irlanda, Provincia di Dublino, parcheggio del supermercato More&More .

Perché, perché, perché aveva cambiato numero?
Daniel aveva chiamato Charlotte per quasi un mese e mezzo, invano.
La donna aveva risposto solo alla prima chiamata, rispondendogli in francese e provocandogli brividi lungo tutto il corpo. Ah, che voce soave!
Però, quando si era presentato, la vampira gli aveva chiuso il telefono in faccia e da allora non era più riuscito a contattarla.
“Il numero da lei chiamato è inesistente.”
Quello era ciò che sentiva ripetere dal giorno prima.
Così aveva deciso di provare a chiedere a Niklas se era a conoscenza del numero nuovo.
Aveva seguito il compagno fino ad arrivare a un supermercato e, quando aveva sbirciato dentro, lo aveva visto con la divisa dei dipendenti.
Non era possibile.
Un vampiro alla cassa!
Pensava forse di mietere più vittime in quel modo? Di bere il sangue di ogni singolo cliente? Non gli bastava più quella bimbaminkia della O’Moore?
Strinse le mani in un pugno e tremò appena, rimanendo fermo sul posto.
Avrebbe voluto entrare e difendere quelle persone, ma non ne aveva né la forza né il coraggio…
Gli allenamenti di Sean e Pierce alla fine non erano serviti.
Sarebbe rimasto sempre Daniel Hill, il cacciatore fifone.
“Non ci posso credere! È moro, ma ha gli occhi blu! Diamine, che essere sgraziato! Ma lo sa cosa è l’abbinamento dei colori? Ma come è vestito? Pare un barbone… eppure non sarebbe male… Potrebbe essere simile a Damon Salvatore…”
Il ragazzo sgranò gli occhi e si voltò nella direzione della voce.
Era giovane, squillante, quasi fastidiosa.
Una perfetta voce da bimbaminkia!
Apparteneva a una ragazzina bassa, magra, dagli occhi verdi, lunghi capelli biondi lisci e con occhiali dalla montatura moderna che fissava malissimo il suo stesso soggetto.
Non era una bellezza ma nemmeno brutta: insomma, nella norma.
Ma quello che attirò la sua attenzione fu il modo di fare e alcune parole.
“Ti piacciono i vampiri?”, domandò alla ragazza, avvicinandosi con un ghignetto di chi aveva appena vinto alla lotteria.
L’interpellata si girò per fissarlo da capo a piedi.
“Sì, e allora? Tu chi sei?”, sbottò, allontanandosi di qualche passo.
In effetti, se uno sconosciuto si avvicinava così dal nulla non era molto rassicurante.
“Io sono un cacciatore di vampiri – beh, era la verità in fondo, no? – e quello laggiù che stai insultando è un vampiro.”, comunicò, additando l’austriaco che al momento aveva lo sguardo perso nel vuoto. Probabilmente era una finta! Forse stava pensando a come adescare qualcuno!
Che razza di furbone.
“Un cacciatore di vampiri?”, domandò scettica la biondina con le braccia incrociate al petto.
“Esatto.”
“E come pensi di dimostrarmelo? Non sono una credulona e come scusa per rimorchiare mi sembra parecchio assurda.”
“Non ti voglio rimorchiare! Beh, ora non ho dietro l’attrezzatura…”, mugugnò il ragazzo, tastando le tasche dei pantaloni, senza trovare qualcosa di utile “ma ti assicuro che quello là è un vampiro! Hai i canini..."
“Beh esiste gente che ce li ha più sviluppati di altri.”
“Ha la carnagione pallida!”
“Sarà povero in canna per poter fare vacanze e prendere il sole.”
“Guarda che lui al sole brucia!”
“Ah, non brilla? Soffrirà di qualche malattia della pelle.”
Il ragazzo si mise le mani nei capelli, esasperato: “Giuro che lo è! Prova a sentire se c’è battito cardiaco! Prova a fargli una foto, non apparirà! E così sarà anche su uno specchio, non si riflette!”
La ragazza storse appena il naso, ancora incerta.
“Sarebbe uno scherzo elaborato.”
“Prova, ti dico! Vedrai!”
Un paio di passanti si erano fermati a causa delle urla isteriche per capire cosa stava succedendo, perciò Daniel prese fiato e cercò di calmarsi per non attirare troppo l’attenzione; non voleva mandare in fumo il suo piano.
“Tu, prova.”, la spronò ancora, facendogli segno con le braccia di andare.
La biondina lo fissò ancora sospettosa per qualche istante, prima di muovere i primi passi verso il supermarket.

***

Niklas soffocò l’ennesimo sbadiglio e gettò pigramente lo sguardo alla cassa, dove era sopraggiunta una ragazzina bionda che sembrava avere la sua età o qualche anno di meno.
La sua attenzione fu catturata dallo sguardo della ragazza. Gli occhi sgranati a metà tra il sorpreso e il timoroso erano abbastanza inquietanti.
“Ehm… posso esserle d’aiuto?”, borbottò, grattandosi la nuca un po’ impacciato.
Odiava interagire con i clienti, non sapeva mai se era giusto parlare oppure no. Se risultava invadente o meno.
“…Tu hai gli occhi blu. Dovresti essere biondo!”, esclamò, prima di prendergli il polso sfruttando l’effetto sorpresa.
“Che cos..?”
“… aveva ragione… non c’è battito…”
Per un attimo il tempo parve fermarsi.
Il panico lo investì da capo a piedi, rendendolo rigido e agitato, in uno stato di tensione tale da mandargli il cervello in tilt.
Chi aveva ragione? Come aveva fatto a capire subito cosa lui era? E soprattutto, cosa gli importava se era biondo o meno?
L’austriaco cominciò a divincolarsi, invano.
“Mi lasci..!”
“No! Verrai a casa con me e ti renderò un vampiro perfetto!”
Il ragazzo si bloccò, mentre un tremendo déjà-vu lo investiva come una doccia fredda.

“Comunque mi permetti di trasformarti in un bel figo? Eh?”

“Evviva! Ho un vampiro! Un vampiro da trasformare! Ti farò diventare bellissimo!”

Una bimbaminkia selvatica lo stava attaccando! No, non di nuovo!
Con uno scatto si liberò dalla sua presa e iniziò a correre lungo gli scaffali, evitando gli altri clienti che lo fissavano a bocca aperta.
“Fermati! Non mi sfuggirai!”
Perché, perché, perché attirava solo le pazzoidi? Perché non poteva continuare ad avere un’esistenza normale? Questa epoca faceva davvero schifo!
Purtroppo per lui inciampò su un barattolo di fagioli e finì lungo disteso sul pavimento, perdendo il vantaggio che era riuscito a conquistare tra lui e quella stramba ragazza.
“Sei mio! Forza, vieni con me!”, strillò la biondina, allungando le mani, ma con un ultimo e disperato scatto il ragazzo si rialzò e riprese a correre, questa volta verso la cassa.
Si lanciò dietro il bancone, afferrando velocemente il microfono che solitamente usavano i cassieri per dare gli avvisi.
“Rinforzi alla cassa quattro! Ripeto, mi servono rinforzi alla cassa quattro! Qualcuno venga alla cassa quattro, c’è una pazzoide che… ARGH!”
Due mani lo agguantarono per il cappuccio della felpa e lo tirarono fuori dal suo piccolo nascondiglio con forza, tanto da rischiare lo strozzamento.
“Preso!” esclamò entusiasta la maniaca, ansante e quasi senza fiato, prima di venir afferrata da due guardie per le spalle che la staccarono forza dal povero ragazzo.
“La preghiamo di stare calma, la accompagniamo fuori.”, disse pacato uno dei due uomini, una guardia giurata che solitamente stava al reparto elettronica.
“Grazie..!”, soffiò sfiancato il vampiro, spettinato e stravolto.
Era tutto accaduto in troppo poco tempo, doveva ancora realizzare ciò che era successo.
Chi cavolo era quella..?

“A domani, Niklas! Puntuale!”
“Sì, sì, certo. A domani.”
Il turno era finito e poteva finalmente tornare a casa.
Ci voleva proprio… lui, il divano, il pc e una bella partita a Zombie Hunter: l’ideale per passare una serata tranquilla in pieno relax.
Già sorrideva per conto suo al pensiero di un momento di pace quando la vista gli si annebbiò e in un attimo fu avvolto dal buio più nero.
L’ultima immagine che ebbe impressa fu quella di un fiore bianco…


Quando riaprì gli occhi scoprì di essere in una stanza che, a giudicare dall’arredamento, sembrava essere una taverna.
Una tremenda puzza di ammoniaca gli penetrò nelle narici e infastidito non riuscì a tapparsi il naso a causa delle mani bloccate.
Non solo le mani. Tutto il corpo.
Era legato ad una sedia di legno con delle corde molto strette.
Nell’aria aleggiava anche un altro odore, leggero ma fastidioso, che lo rendeva debole e incapace di muoversi troppo.
“Oh, ti sei svegliato finalmente. Mi sembri un po’ sbattuto… Certo che il biancospino funziona bene!”
Davanti a lui si piazzò la ragazzina bionda di quel pomeriggio.
L’assalitrice, la maniaca. La pazzoide.
Jackie sembrava un agnellino al confronto.
“È davvero un peccato… se solo ti riflettessi allo specchio, vedresti quanto stai bene biondo!”
Ci fu un minuto di silenzio.
“…B… B… Bi… biondo..?” domandò Niklas, incredulo.
“Certo! Gli occhi blu stanno bene con i capelli biondi e chiari… come un perfetto nordico! Poi il tuo nome è Niklas… di origine svedese, se non erro! Insomma, meglio di così!”, miagolò, mentre con la spazzola iniziava a conciarlo in qualche maniera.
Odiava non vedere cosa stava facendo.
Odiava non potersi ribellare.
Odiava profondamente quella ragazzina.
“Ecco fatto! Mi sarebbe piaciuto renderti come uno dei The Wanted ma ho pensato ti ci addicesse più lo stile degli Emblem 3. Forza, ringraziami! Grazie, Emy, così.”
Emy.
Che nome del cavolo. Doveva essere il diminutivo di qualcosa.
“Se non fossi legato ti avrei già dissanguato, sappilo.”, sibilò, con gli occhi ridotti a fessure.
“Oh, così si parla! Oggi quando correvi eri davvero ridicolo. Quando mai si è visto un vampiro correre in quella maniera? Così sei davvero più figo, ottimo!”, batté le mani, entusiasta delle sue parole.
Quella era scema. Ma scema forte.
Ringhiò, cercando di divincolarsi senza riuscirvi. Quelle corde sembravano pesantissime e strettissime…
“È inutile, smettila di muoverti. Vedo che sei ancora un po’ troppo agitato, non vorrei che i miei genitori si preoccupassero e scendessero proprio ora per il rumore. Che ne dici di un altro sonnellino?”, soffiò, recuperando un mazzetto di fiori di biancospino.
“Buonanotte Niklas… domani, dopo il tramonto, ti educherò come si deve e farò di te il perfetto vampiro degno di ogni eroina di una storia..!”, sussurrò, prima di soffocarlo con quell’odore nauseabondo e fargli perdere i sensi ancora una volta.

 

Il cinguettio degli uccellini indicava che era mattina, confermato da un piccolo fascio di luce che filtrava dalla finestrella sotterranea.
Dopo qualche minuto, l’austriaco iniziò a riprendere completamente coscienza di sé e soprattutto parte delle proprie forze.
Con uno strattone si liberò delle corde: senza biancospino in giro riusciva a muoversi decisamente meglio.
Doveva fuggire.
Andò verso la finestrella, sbirciando con cautela.
Aprendola, si finiva in piccolo spazio rettangolare pieno di foglie il cui soffitto era una grata che probabilmente confinava con il giardino o il vialetto, a giudicare dall’odore di erba.
Con gli occhi perlustrò velocemente la stanza e si armò di coperta pesante trovata in un armadio capiente.
Sarebbe uscito sotto il sole.
Sperava solo di non morire nel tentativo.
Sospirò e con lentezza aprì la porta che portava ad una scala, probabilmente al piano terra, che raggiunse una volta saliti gli scalini uno a uno con la schiena rivolta alla parete.
La casa sembrava essere vuota.
Ne conseguì un sospiro di sollievo.
Sgraffignò un pacco di merendine al cacao per pura e semplice vendetta, prima di mettersi la coperta addosso e lasciarsi giusto un piccolo spiraglio per vedere dove camminava.
Scardinò la porta di casa, visto che era stata chiusa a chiave, e uscì, camminando quanto più velocemente poteva.
Doveva tornare immediatamente alla propria abitazione, da cui non sarebbe più uscito.
Lui, quella maniaca, non la voleva più vedere!

 



AskAnotherWay
Il gruppo Facebook

When Tomocchi is joy

 

Parla Tomocchi: FINALMENTE! Finalmente è arrivata Emy! Non avete idea di quanto ho aspettato… di quanto abbiamo aspettato! Era da dicembre che il suo personaggio, il suo essere e questa idea esistevano. La pazza bimbaminkia rivale: non poteva assolutamente mancare! +A+ I Nikkie avranno un bel grattacapo d’ora in poi! Allora, impressioni? Che ve ne pare di questa new entry? Entriamo nell’arco finale, ovvero questo. Meno sette capitoli!
Passiamo ai ringraziamenti! Un grazie a Littleherondale per aver messo la storia nelle preferite! *O* grazie grazie grazie! <3 Un grazie a Mojita_Blue, Bijouttina, Nemainn, Winterwings, DarkViolet92 e Vale_magic01 per aver recensito! *-* <3
Alla prossima! *O*/

 

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Tomocchi