Lui non si aspettava proprio cosa sarebbe accaduto quel giorno, i genitori ne erano a conoscenza ma volevano che fosse una specie di sorpresa per il piccolo Jackson di casa. Meryl si svegliò felice, con la luce solare appena flebile che gli illuminò il viso e aprì i suoi occhi azzurri come il mare. Infatti il suo nome " Meryl " significava esattamente Mare, i genitori glielo darono proprio per quel suo colorito splendido degli occhi che l'aveva sempre caratterizzato e che dava quel piccolo tocco di bontà e innocenza. Erano appena le otto e il ragazzino scese per fare colazione. Non era una semplice colazione, era la colazione del compleanno, sua madre gli preparava sempre qualcosa di speciale per quell'avvenimento, ovviamente però era più abbandonante degli altri giorni. Così, il piccoletto alla vista dei genitori, alzò lo sguardo e iniziò a parlare in modo euforico.
« Allora mamma, cosa mi hai preparato per colazione oggi? »
La madre lo guardò con un sorriso felice, si accovacciò alla sua altezza e gli accarezzò le guance mentre il padre era seduto già a tavola con anche lui un sorriso stampato sulla faccia.
« Oh, tesoro, ci sono i muffin al cioccolato e i biscotti, vedrai, ti piaceranno! »
Il tono della madre era sempre stato dolce con lui e non sarebbe mai cambiato se non in casi particolari. Era suo figlio e non l'avrebbe mai lasciato andare per nessuna ragione al mondo e al pensiero che scoprisse che la magia gli era amica la riempiva di gioia per come avrebbe reagito. La lettera era arrivata da tempo e i genitori erano pronti a consegnarla.
Meryl corse a mangiare sempre con la sua solita allegria che portava la felicità in casa quasi sempre e iniziò a mangiare un muffin.
La madre però, si sedette vicino a lui e stavolta gli parlò con un tono leggermente più serio rispetto alle altre volte.
« Tesoro, dobbiamo dirti una cosa. »
Dalla tasca del padre fuoriuscì una lettera con uno strano francobollo rosso e con la scritta 'Hogwarts' scritta su di essa. Il ragazzino, curioso, la aprì e dopo due minuti ne rimase stupito del contenuto. Lui era convinto che fosse uno scherzo ma i suoi genitori non l'avrebbero mai fatto e quindi rimase basito.
« Mamma, papà .. quindi voi, cioè .. »
Meryl era talmente spaesato da non riuscire a stento ad aprire bocca.
« Si, tesoro, sono una strega, ma non una strega cattiva, no .. sono una strega buona. Tu hai preso i miei poteri magici e ora andrai in una scuola di Magia, pronta ad insegnarti come usarla. »
Per la prima volta Meryl si sentì speciale e un sorriso felice, classico di un bambino era comparso sulla faccia leggermente paffuta del bimbo.
« Sono un mago? »
« Si, il mago più carino di tutti. »
La mamma gli diede un bacio sulla fronte, si era tolta un peso enorme e vedeva suo figlio crescere anche troppo in fretta.