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Autore: Heya Naya Rivera    12/10/2014    2 recensioni
La vita per qualcuno è breve, per altri è più lunga, ma per nessuno è infinita. O almeno così si pensava e credeva. Ma una frase detta così ha per sempre cambiato la vita di qualcuno facendoli perdere il senso della parola vivere.
"Era stata maledetta. Maledetta dalla sua stessa famiglia. Era stata crudele, aveva commesso i suoi crimini e ora stava pagando la punizione"
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Finn/Rachel, Puck/Quinn, Quinn/Rachel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ditemi che non è veramente così” sbuffò Puck guardando il cartellone appeso all'ingresso.

Santana, Mercedes e Puck erano davanti all'immenso teatro di Broadway, dove era infisso proprio all'entrata il cartellone dello spettacolo che si sarebbe svolto: Fanny Brice

Invece ti tocca moiacano” disse Santana tirando una pacca sulla spalla a il ragazzo alla sua sinistra.

Guarda che devi entrare anche te eh” rispose lui massaggiandosi la spalla per la botta, non poco delicata, appena ricevuta.

Si, ma io non essendo tra le prime file, al contrario tuo posso mettermi l'ipod e non ascoltare niente di tutto ciò”

Ebbene si. Puck aveva il biglietto a qualche posto da Quinn Fabray e doveva vedere di riuscire ad entrare in contatto con lei, così il primo aggancio ci sarebbe stato.

Ora smettetela voi due” disse infine Mercedes prendendo i due restanti per un braccio e trascinandoli dentro il teatro “abbiamo un lavoro da fare”

Una volta dentro, i tre presero le loro posizioni, ovviamente l'uno distante dall'altro. Puck in terza fila, Santana in una delle ultime, e Mercedes in una fila centrale spostata leggermente verso la sinistra del palcoscenico.

Il teatro si riempì in pochissimo tempo, dovevano aver fatto davvero una bella pubblicità per avere il tutto esaurito, oppure lei doveva essere veramente bravissima.

Il sipario si aprì e da li a poco iniziò lo spettacolo.

Santana come aveva preannunciato si era inserita la musica, dopo un paio di canzoni cantate da Rachel Berry, Mercedes stava invece osservando come questo mondo da lei criticato aveva un certo suo fascino, e doveva ammettere che quella li sapeva il fatto suo. Insomma era bassa, mingherlina, ma aveva una voce spettacolare.

E infine Puck, che stava sudando freddo. Non appena si era seduto, aveva visto avvicinarsi di fianco a lui due ragazze bionde. Si girò per un momento e in quel momento la riconobbe. Gli si mozzò il fiato in gola, era ancora più bella di quanto si ricordasse, ed ora era veramente una donna. Con lei c'era un'altra biondina, più alta sempre bionda, che aveva notato poco, ma a vederla doveva essere l'altra sulla lista: Brittany S. Pierce.

Sperò con tutto se stesso che Quinn non si accorgesse di lui, o almeno non così presto. Sennò non sapeva esattamente cosa avrebbe dovuto fare. In realtà non lo sapeva affatto.

Era così concentrato sulla sua agitazione, che non si era accorto che erano già ai saluti speciali. Quindi voleva dire solo una cosa: lo spettacolo era finito ed ora doveva entrare lui stesso in azione.

Noah mi senti?”

Si ti sento!” rispose lui sussurrando

Santana?”

Avrà le cuffie e si sarà levata l'auricolare”

Guarda che non sono così scema come credi Puckerman. Quello sei tu”

Ma..” provo a difendersi il ragazzo ma fu interrotto nuovamente

Noah non è il momento. Hai visualizzato il bersaglio?”

Si.. è qui ad due posti di distanza da me” aveva un tono un po' preoccupato

Oh che tenero. Il nostro ragazzone se la sta facendo sotto”

Santana” disse poi Mercedes stufa dei suoi continui interventi inutili in quel momento

E va bene scusate” si ritrasse l'altra ragazza

Vai mi raccomando. Sappiamo che non andrà a buon fine, e se la prenderà troppo male interverrà San”

La connessione si interruppe e il ragazzo prese un profondo respiro. Vide le due ragazze alzarsi mentre ancora gli attori stavano salutando e decise di seguirle.

Aveva capito che stavano andando dietro le quinte, quindi accelerando un po' il passo e trovando la scorciatoia, che avevano studiato dalla piantina del teatro, fece in modo di andare ad urtare lievemente una delle due ragazze.

Scusami davvero” disse con la voce più mortificata che riuscisse ad avere in quel momento fatto solo di tensione.

La ragazza lo guardò un secondo imbambolata.

Noah?!” disse poi titubante e confusa.

Beh” il ragazzo davanti a lei mi porto una mano a toccarsi i capelli segno che era molto agitato “ciao Quinn” disse infine abbozzando mezzo sorriso.

La ragazza indietreggiò di un passo da lui, aveva un'espressione mista tra l'incredulo, il sorpreso, e forse anche l'odio. Alla fine però non poteva avercela con quel ragazzo. Si l'aveva messa incinta, però le era rimasto affianco per tutti i nove mesi seguenti e poi era lei che aveva posto fine ai loro rapporti.

Quinn che sta succedendo?” chiese poi l'altra ragazza avvicinandosi all'amica “chi è questo ragazzo?”

Piacere sono Noah Puckerman” prese l'iniziativa porgendole la mano vedendo che Quinn non si azzardava a rispondere. Non sapeva chi era l'altra ragazza per lei, e da quanto la conoscesse e se sapeva che aveva una figlia.

Brittany Pierce” strinse la mano del ragazzo cercando di risultare il più normale possibile, poi la sua concentrazione tornò sulla ragazza affianco a lei che sembrava tutt'ora sconvolta.

Quinn..” provò ad iniziare Puck, pronunciare quel nome gli faceva uno strano effetto, non in senso negativo però “possiamo parlare?” chiese poi lui facendosi coraggio. Poteva dire tantissime cose prima di quello, magari chiederle come stava, o che ci faceva li, oppure che gli dispiaceva averla urtata, ma gli venne solo quella domanda. La bionda lo guardò per la prima volta meno sconvolta

Scusa ma adesso proprio non posso” disse con un tono un po' incerto

Ti prego” insistette lui. Doveva andare bene, quella era l'unica possibilità che aveva e che avevano per entrare in contatto con loro

Penso che andrò in bagno” Brittany parlò sottovoce e si allontanò velocemente vedendo che la situazione non era sicuramente delle migliori.

Britt..” provò a chiamare Quinn ma senza successo. Ora erano li davanti l'uno a l'altro senza sapere che fare.

E va bene” disse infine lei, dopo un lungo silenzio.

Noah sorrise inaspettatamente, sembrava che quel peso che gli opprimeva il petto se ne fosse andato. Era soddisfatto. Anzi forse era contento.

Grazie, davvero Quinn non te ne pentirai.. cioè insomma” balbettò lui imbarazzato

Ci vediamo tra un'ora al bar qui all'angolo”

Puck non fece in tempo a rispondere che Quinn era già scomparsa dietro la porta riservata solo agli addetti di scena.

Ce l'aveva fatta. O almeno in parte, ma ci era riuscito. E adesso non doveva rovinare tutto.




Ehi Quinn ti vedo pensierosa. Non ti è piaciuto lo spettacolo?” Rachel guardava la sua amica seduta vicino a lei nel suo camerino mentre si stava struccando, e cambiando.

No Rach. Lo sai che se ci sei te non può non piacermi” sorrise la bionda cercando di sembrare il più normale possibile. Ma sapeva che alla sua amica non le sfuggiva nulla.

Per quanto mi lusinghi sentirti dire queste cose su di me, e per quanto mi piaccia essere al centro dell'attenzione, sputa il rospo”

Quinn sospirò. Sapeva che non poteva farla franca, anche perché poi avrebbe dovuto spiegare la sua assenza all'abbuffata rituale subito dopo lo spettacolo. Che poi abbuffata, l'unica che mangiava senza sosta era Brittany.

Ti ricordi il secondo anno di liceo?”

Preferirei non ricordarmelo visto tutti i brutti momenti che mi hai fatto passare ma si” disse Rachel cercando di smorzare la tensione che si era creata. Doveva essere una cosa di cui mai aveva parlato.

Beh ti ricordi anche che ho lasciato la scuola un mese e mezzo prima?”

Rachel annui

E che avevo lascito i Cheerios?”

Si Quinn mi ricordo tutto. I tuoi ti avevano mandato in una scuola speciale, per i supercervelloni come te in Europa. E per i Cheerios non ricordo molto bene il perché abbandonassi la squadra” disse pensierosa la star cercando di ricordare che era successo

Beh era tutto una balla” disse di un fiato poi la bionda lasciando l'altra di stucco

C..C..Come?!” balbettò

Non c'è stata nessuna scuola, nessuna vacanza in Europa, ma ero a Philadelphia lontano da tutti voi, perché ero in cinta”

Incinta?!” chiese ancora più sconvolta Rachel. L'altra ragazza abbassò la testa imbarazzata. Non aveva mai rivelato niente a nessuno dei suoi amici, che ora poteva considerare come la sua famiglia.

Come mai non ce ne hai mai parlato?” chiese poi la mora avvicinandosi all'altra e stringendola a se

Sai, non è che avessi molti amici a quel tempo, e avevo paura di essere giudicata. L'unica che lo sapeva era la coach ed è per questo che mi aveva cacciata dalla squadra, o almeno lo aveva recitato”

Giusto, ora ricordo. Ad una lezione del Glee, venne impazzita e caccio te e Brittany dalla squadra, disse perché eravate nel Glee”

Già” disse sconsolata

E come mai hai deciso di dircelo solo ora?”

Ecco la cosa più strana del mondo. Giù ho incontrato il padre”

Lo stronzo! Scommetto che..”

No no! Lui è stato così gentile. Quella notte eravamo ubriachi. Mi aveva detto che non aveva la protezione, ma io volli comunque farlo, insomma non pensavo di poter rimanere incinta la prima volta. E invece accadde. Quando glielo ho detto, lui era sorpreso ma mi disse che mi sarebbe stato vicino, se io lo avessi voluto. Quindi veniva con me alle visite, passavamo giornate insieme, e stette con me quei cinque mesi a Philadelphia. Dopo avuto la bambina, lui avrebbe voluto tenerla, ma io no. Litigammo per quello, ma accettò la mia decisione di darla in adozione. Però poi sciolsi tutti i contatti con lui, anche se mi continuava a cercare io non rispondevo mai, fino a che non lo fece più”

Finito il racconto si voltò verso l'amica che le teneva la mano e aveva i lucciconi agli occhi. Era sempre così emotiva.

Quindi sei te la stronza?” chiese poi con un espressione contrariata

Beh diciamo che... si. Cioè mi piaceva, era un così bravo ragazzo. Ma i miei non lo volevano a giro e io non ho potuto farci niente” ammise la bionda in fin dei conti “Già non mi parlavano perché avevo avuto un figlio, se avessi fomentato le loro ragioni di odio mi avrebbero cacciato di casa”

Quindi non è stata una tua decisione?”

No”

le due ragazze si abbracciarono per un po'. Brittany era sparita, non si era fatta vedere e nemmeno Kurt. Magari le stavano aspettando di sotto. Rachel si cambiò velocemente e prendendo la sua amica per mano uscirono dal teatro.

Come previsto trovarono gli altri due all'entrata a parlare con una ragazza mai vista.


Ehi moicano sei pronto?” Puck sbuffò. Era seduto al tavolo del Bar all'angolo di cui non si ricordava il nome, e aveva già ordinato il quarto caffè

Si, eppoi la devi smettere con questo soprannome!” qualche persona si girò verso il ragazzo che aveva parlato a voce troppo alta, ma non aveva nessuno al suo tavolo e nemmeno un telefono

E vedi di non fare troppi casini, come al tuo solito

Dov'è Mercedes?” sussurrò poi cercando di non dare soddisfazione alla ragazza

Penso che sia riuscita ad entrare in contatto con il ragazzo altamente Gay”

Kurt, si chiama Kurt” disse esasperato Puck. Santana era il migliore agente sulla terra ma quando ci si metteva era davvero insopportabile.

E te?”

Io sono appostata giusto giusto per vedere te e quel culone di Aretha.. e a proposito la tua biondina si sta avvicinando”

Grazie. Allora chiudo”

La tensione stava salendo vertiginosamente. Tutto intorno a lui sembrava immobile. Il cameriere che per l'ennesima volta aveva portato via la sua tazzina. Un tavolo di ragazzi che urlava, e commentava il culo di una cameriera. E lui era li immobile a fissare l'ingresso. E non appena la porta si aprì aveva il cuore in gola. Si disse che doveva darsi una calmata. Era il suo lavoro era abituato a queste situazioni. Ma questa ragazza era incredibile. Era bella come non mai. Ed era proprio davanti a lui.

Si alzò di scatto e come un vero cavaliere le spostò la sedia per farla accomodare. Lei le sorrise imbarazzata. Una volta accomodati i due ordinarono altri due caffè. O almeno il primo per Quinn e il quinto per Puck, al quale il cameriere aveva lanciato uno sguardo sconcertato che poteva sembrare preoccupazione.

Scusa per prima” iniziò lei a parlare agitatissima “ ma eri l'ultima persona che pensavo di trovare in un posto del genere e in questa città; sono passati così tanti anni”

Figurati davvero” disse lui finalmente rilassato “anche io sono rimasto molto sorpreso del nostro incontro; insomma chi poteva prevederlo?!” chiese retoricamente

Forse cupido, brutto bugiardo” Puck sobbalzò un secondo dalla sedia toccandosi l'orecchio.

Tutto bene?”

Si...si tranquilla. È solo che delle volte ho delle strane fitte a questo orecchio che mi fanno male” senza farsi vedere si sfilò il piccolo auricolare dal suo orecchio e lo mise in tasca

Capisco, anche io ho avuto dei problemi di otite” le sorrise lei, cercando di non essere rimasta stranita dall'uscita di lui “comunque non penso che siamo qui per parlare di questo”

No, proprio no. Cioè se poi vuoi parlare anche di questo.. a me farebbe piacere.. si insomma”

Lei finalmente rise. In una risata che non aveva mai sentito. Era bellissima e anche contagiosa. Poi così come aveva cominciato era tornata seria.

Mi dispiace di averti tirato fuori dalla mia vita” confessò la bionda colpevole

Posso immaginare il perché tu lo abbia fatto, e non te ne faccio una colpa” Noah conosceva poco i genitori della ragazza ma sapeva perfettamente che tipi erano, e lui non era il ragazzo adatto alla figlia.

Sei così gentile”

E tu sei bellissima” calò un imbarazzo tremendo tra i due “cioè.. si lo sei.. insomma non volevo essere scortese, o..”

Tranquillo va tutto bene. Grazie”

Comunque ti vorrei parlare di nostra figlia. Di Beth” Quinn annui facendo capire che poteva proseguire il suo discorso “sono stato vicino a lei in questi anni, sa che sono suo padre biologico, e vorrebbe conoscere anche sua madre. Ho parlato con i signori Schuester e sono d'accordo con me a farvi incontrare” prese una pausa per osservare gli atteggiamenti della ragazza.

Ovvio sempre se tu lo vuoi” continuò dopo che il silenzio si era fatto pesante

S..Si. Vorrei conoscerla” Quinn alzò lo sguardo con una piccola lacrima che le rigava il viso. Era così contenta, finalmente l'avrebbe potuta vedere. E sapere che anche lei la voleva conoscere la rendeva ancora più felice.

I due ragazzi continuarono per altri cinque minuti a parlare del più e del meno. Puck da cavaliere pagò il conto, anche perché sennò si sarebbero notati i quattro caffè di troppo, e si diedero appuntamento tra due giorni vicino all'entrata di Central Park.



Sei una grande Mercedes” disse un ragazzo alto, fisico perfetto, e vestito di tutto punto.

No Kurt tu lo sei” disse la ragazza dando un colpetto amichevole sulla spalla di Kurt.

I due si erano putacaso incontrati in bagno. Mercedes aveva chiesto come mai un ragazzo fosse nel bagno delle signore e Kurt aveva risposto che quello degli uomini era troppo sudicio, e troppo rumoroso. Così era iniziata una conversazione, sui bagni per poi passare ai vestiti, e ora si parlava di cantanti. Mercedes aveva colto al volo la sua più grande opportunità per entrare in contatto con i suoi testimoni da proteggere, e anche per capire chi è che stava minacciando l'obiettivo principale.

Ragazzi io non sono d'accordo per niente con le vostre idee. Insomma tutta questa musica pop. Broadway..”

Oh Rachel per favore basta sempre con la tua nenia su quanto sia bello, e fantastico il tuo mondo, che noi non capiamo niente ecc..” la interruppe una biondina molto più alta di lei, che si trovava al suo fianco.

Rachel si girò offesa

Certo che è proprio una diva” sussurrò Cedes a Kurt che scoppiò a ridere e annuì in pieno.

Guarda che ti ho sentito. La diva qui ha un grande e potente udito”

Gli altri tre scoppiarono in una potente risata.

E ora che avete da ridere?” chiese ancora più scocciata, fomentando le risate negli altri

Vedo che vi divertite da pazzi”

Oh Quinn finalmente sei arrivata” disse la Berry correndole incontro per abbracciarla “si stanno prendendo gioco di me” disse tutta imbronciata

No cattivi. Perchè non mi avete chiamato sapete che è il mio momento preferito”

La ragazza la guardò sorpresa e stizzita si staccò da lei

Eddai Rach lo sai che stiamo scherzando e che ti vogliamo bene” intervennè Kurt. In cambio ricevette solo una linguaccia, e un mezzo sorriso.

Dopo che anche Quinn si era presentata alla nuova arrivata, i ragazzi avevano deciso che era giusta l'ora di tornarsene a casa a darsi una sistemata e poi andare a festeggiare. Avevano invitato anche Mercedes che aveva chiesto se poteva portare un'amica. “certo più siamo e meglio è” questa era stata la risposta prima che si fossero salutati. Tutto stava andando come previsto, anzi forse anche meglio.



Santana era finalmente tornata a casa. Era stata avvisata da Mercedes che la sera, quindi tra un'ora, sarebbe dovuta andare al party organizzato da Rachel per la prima. Era seduta sul letto davanti al suo armadio pieno di vestiti. Aveva sempre amato comprare abbigliamento, ma soprattutto sfoggiarlo. Amava la moda, e voleva stare al passo con i tempi, e lei di epoche ne aveva passate parecchie. Era stata costretta a girare il mondo, ovviamente non poteva rimanere in un posto più di una decina d'anni, sennò la gente si sarebbe accorta del suo non invecchiare. Ed ora dopo parecchio tempo era tornata nella casa dei suoi genitori, da quattro anni, quando gli era stato proposto di unirsi alla squadra di Mercedes e lavorare in incognito. Non ha mai rivelato la sua età, e con il trucco riesce un po' a mascherarlo.

Svogliata si alzò dal letto e prese il vestito che riteneva semplicemente adatto. Avrebbe fatto la sua figura ma non avrebbe messo in mostra il suo lato migliore., per cui era andata su un abito semplice nero.

Vestita, truccata e pronta per la serata, uscì di casa, passò il giardino e attese Mercedes. Si ricordava benissimo quella via, così cambiata da allora. Non c'erano tutte quelle case, e nemmeno tutti quei lampioni, o macchine parcheggiate, o cartelli stradali. C'era solo una piccola strada sterrata dalla quale se andava bene passavano due macchine in tutto il giorno. L'aria non è più come quella di una volta, e fortunatamente o sfortunatamente nemmeno lei.

Una macchina blu notte si accostò a lei, abbassando il finestrino.

Quanto prende all'ora?”

Dipende cosa vuole” rispose Santana montando in macchina.

Sai che non è carino scambiarmi per una puttana”

Eddai San sai che scherzavo, e poi sul ciglio della strada con questo vestito” disse indicandola “insomma, sei nuda. Ma lo stesso bellissima” Mercedes ammirava molto la bellezza dell'altra. Non era altissima, era latino americana, mulatta, con due occhi neri bellissimi, e i capelli lunghi corvini e un fisico perfetto con delle bellissime forme.

Infatti con questo vestito” disse mostrando il cartellino “quelle non se lo potrebbero nemmeno permettere” sbottò la ragazza, offesa dall'uscita dell'amica.

Scusa davvero” si era accorta forse che aveva esagerato leggermente nel suo commento ma non lo aveva fatto con nessuna cattiveria.

Tranquilla Aretha, non mi offendo per così poco” sorrise la latina “ eppoi mi sono messa questo vestito per fare conquiste, almeno spero che la serata mi passi prima”

Assolutamente no! Siamo li per lavoro, non per rimorchiare nessuno” disse rigida l'altra. Santana sbuffò

Ma così mi levi tutto il divertimento”

Ma infatti non ci deve essere divertimento, solo serietà e astuzia”

Finalmente dopo un estenuante viaggio durato più di mezz'ora le due ragazze erano giunte davanti al portone della casa dove si sarebbe tenuta la festa. Non fecero in tempo a bussare che un già ubriaco Kurt gli spalancò la porta.

Ehila bellezze” disse abbracciando Mercedes e poi stava per fare lo stesso con Santana

Non ti azzardare nemmeno a toccarmi Porcellana” ringhiò la ragazza scansandolo. Lui la guardò sorpresa e poi guardò Mercedes che aveva uno sguardo di scuse.

Non mi avevi detto di quanto fosse gentile questa tua amica” sussurrò Kurt

Tranquillo, non è sempre così. È anche una persona buona, e questo è il suo modo di dare affetto” le spiegò

Guardate che vi sento. Eppoi no. Sono sempre così e non provo affetto. Ora vuoi farci entrare?” chiese lasciando di stucco gli altri due.

Kurt perplesso fece accomodare dentro le due ragazze. Davanti a loro c'era un immensa sala, in fondo a destra delle scale che portavano al piano di sopra. A sinistra invece c'era il bar, e poco più distante il palco per il DJ.

Mi dispiace davvero” sussurrò piano a Kurt Mercedes, mentre Santana camminava davanti a loro, cercando di aggiungere la porta che dava nella sala del guardaroba.

Però devo ammettere che è veramente bellissima” lo disse con occhi sognanti “ e anche tu lo sei, questo vestito ti sta da dio” disse poi sorridendo a lei. Una volta lasciato le giacche Kurt accompagnò le due nuove arrivate a prendere qualcosa al bar. Era stata un impresa arrivare la dal casino di gente che c'era e ballava in mezzo alla sala.

Che prendo per voi ragazze?” chiese il ragazzo dopo essere riuscito a farsi spazio tra la folla.

Per me un Long Island” disse Mercedes, che subito dopo guardò Santana con insistenza.

Per me una Tequila” rispose sbuffando.

Dopo pochi minuti avevano tutti e tre i loro drink in mano. Kurt sempre con fare cavalleresco, le accompagnò dalla “festeggiata” che era in compagnia di altre tre persone.

Ehi Rach. Ti ricordi di Cedes?” disse il ragazzo attirando l'attenzione su di loro.

Si certo” rispose, con un tono che non la faceva sembrare del tutto sana “e questa sarebbe?” continuò poi guardando Santana

Lei beh.. è una sua amica..”

Santana Lopez” intervenne poi la latina bloccando il discorso iniziato dal ragazzo.

Grazie ancora per avermi, averci invitato Rachel” disse cordialmente Mercedes, ricevendo in cambio un sorriso sincero.

Poi anche gli altri si presentarono. Ovviamente c'erano Quinn Fabray e Brittany Pierce, e per finire conobbero anche il fidanzato di Rachel. Finn Hudson da quale la ragazza sembrava non volersi staccare un secondo. Un immagine disgustosa.

Dopo le presentazioni Santana si allontanò dal gruppo mentre Cedes rimase con tutti gli altri. Fece il secondo giro al bar, e anche il terzo e poi si buttò in mezzo alla pista, fino a che per bisogno di aria andò nel giardino del retro della casa. Era tranquillo li, non c'era nessuno. Non era immenso, ma vi era un dondolo, qualche albero sparso e un'amabile fontana. Ma soprattutto silenzio. Nemmeno l'alcol le dava la giusta consolazione, e li non aveva nemmeno trovato una persona interessante. Ma poi qualcosa catturò la sua attenzione. C'era un'ombra dietro l'ultimo albero. Furtiva com'era si avvicinò piano piano, senza fare un minimo di rumore. Ma non appena fu arrivata non vide nulla. Sparita, scomparsa. Guardo per bene intorno a se, per vedere se era caduto qualcosa, ma niente, nessun indizio. Forse era solo frutto della sua immaginazione pensò. Ma no, non poteva essersi sbagliata. Andò verso il muro che circondava il giardino e li calpestò un piccolo pezzo di carta. Lo aprì, era strappato, ma si poteva intravedere un simbolo. Una stella gialla circondata dalle fiamme, e una sola lettera, una “t”.

Mise il foglietto nel suo reggiseno, e si incamminò verso l'entrata. Per bloccarsi subito dopo sorpresa da quello che aveva appena visto.

Non guardatemi così. Se non volevate essere scoperte dovevate ripararvi meglio” disse Santana alle due ragazze che aveva di fronte, che la guardavano spaventate a morte.

Tranquille non dirò assolutamente nulla” sorrise maliziosa.

S..Santana che ci fai qui fuori?” chiese una delle due, non capendo quello che aveva detto la latina. Erano scioccate.

Beh, ero venuta a prendere aria. Non si poteva?”

Il giardino per gli ospiti è quello davanti alla casa, non questo” rispose la stessa

Ma c'era confusione, quindi ho forzato la serratura e sono uscita” disse a tono

Non dirai niente vero?” intervenne poi per la prima volta Rachel riuscendo finalmente a parlare

Tranquilla Hobbit. Il patatone di la non saprà nulla dalla mia bocca. Anche se sono abbastanza sorpresa da voi due” ironizzò la latina, avvicinandosi ad entrambe “soprattutto da te Quinn”

C.. come?” deglutì la bionda.

Santana rise e si allontanò dalle due, rientrando nella casa.

Aspetta...dobbiamo parlare” sentì gridare Quinn in lontananza, ma non si girò.

Ora aveva un asso nella manica per tenersele strette senza fare niente di stupido o imbarazzante. E lo avrebbe usato a suo vantaggio. Si ricordò del biglietto. Chiamò Mercedes dicendole che andava via, e che domani le avrebbe raccontato che cosa aveva visto.




Questo è il secondo capitolo. La storia è in creazione, quindi non so come svilupparla appieno. La base c'è ed è sicuramente Brittana, anche se ancora le due non sono entrate in contatto. Ditemi se vi piace e se vale la pena continuare. Spero che rispondiate. Ringrazio tutti in anticipo:) Alla prossima.


  
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