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Autore: ChiaraColfer95    12/10/2014    1 recensioni
Gli Emblem3 sono una famosa band che ha iniziato il suo cammino verso la gloria grazie a XFactor. Chiara è una ragazza come tante, che ha appena finito quell'inferno chiamato liceo. La vita che la aspetta è molto più movimentata di quello che avrebbe mai pensato. E se ci si mette di mezzo il destino, allora anche un cappello può far succedere di tutto.
Spero vi piaccia la mia prima storia sugli Emblem3, che io adoro alla follia.
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!
Un bacio,
Chiara
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Buongiorno raggio di sole, mi dispiace non essermi fatto vivo prima, ma la vita da rockstar è complicata e faticosa ;P Come va? Vorrei proprio rivederti :D PS. Drew e Keaton non si fanno gli affari loro e vogliono dirti ciao -Wes.”

Rispondere. Ok, posso farlo. Spendo circa dieci minuti per scrivere una risposta che mi soddisfi pienamente.
“Oh Hey! La vita da studentessa è altrettanto faticosa, sai :D Adesso che il tour è finito non oso immaginare la fila di persone ad aspettarti fuori casa ;) Se trovi un po’ di tempo, possiamo rivederci :)
PS. Salutali entrambi! XX –Chiara”
La risposta non tarda ad arrivare. Sto realmente scambiando messaggi con Wesley Stromberg. Credo che dovrei iniziare ad abituarmi all’idea. Non mi sono mai considerata una vera fan girl. Ogni volta che mi trovo in una situazione simile, non che mi capiti così spesso, cerco di contenermi mentre esplodo dentro. La verità è che adesso nessuno può vedermi o giudicarmi, quindi esulto come una dodicenne alla prima cotta. In fondo è così che mi sento, una bambina in un negozio di caramelle non potrebbe essere più felice di me.
“Una fila infinita, ma per te il tempo posso trovarlo sempre ;D Mai stata ad Huntington Beach?”
“Oh si, qualche volta con degli amici, perché? C’è qualcosa di bello da andare a vedere?”
“Me?! Ci vediamo al pontile alle 4. Non è una domanda :D Non vedo l’ora!”
“Io e te al pontile?”
“Perché, non ti piace l’idea? È l’unico posto che conosco a Los Angeles in cui mi trattato come Wes e non come membro della band arrivata in semifinale ad XFactor. È il posto che preferisco in assoluto.”
“Allora, che pontile sia! :D :*”
O. Mio. Dio! Devo dirlo a qualcuno! A qualcuno discreto, però, altrimenti l’appuntamento sarà rovinato. Perché è un appuntamento, giusto?
Telefono immediatamente a Karen. Lei è decisamente la persona giusta a cui dirlo.
Mi sfogo con lei e, nel frattempo, continuo a parlare per messaggi con Wesley del  più e del meno. Più vado avanti, più comincio a sentirmi a mio agio. Wesley in fondo è solo un ragazzo di 20 anni, uno dei tanti ragazzi di Los Angeles.
Appena chiudo la chiamata controllo l’ora sul mio cellulare: 13.25:
Ok, ho più o meno due ore per pranzare e prepararmi e poi mezz’ora per arrivare al pontile. Per fortuna mia madre mi ha lasciato la macchina, altrimenti sarebbe stato un bel problema.

14.45: dovrei iniziare a prepararmi,  ma non so assolutamente cosa indossare. Tutti i vestiti del mio armadio sono sparsi sul letto, sulla sedia e sulla scrivania. Se non scelgo qualcosa il più presto possibile, rischio di fare tardi e io odio essere in ritardo.
Alla fine opto per qualcosa di semplice: pantaloncini di jeans, una canotta bianca larga e le mie amate Vans color acquamarina. Decido di indossare il costume sotto, perché in una città come Los Angeles non si sa mai e poi è tanto che non mi faccio un bel bagno nell’oceano.
Quando esco di casa sono perfettamente in orario. Solitamente le strade sono molto trafficate, ma oggi non c’è quasi nessuno in giro, perciò alle quattro meno dieci sono già al pontile. Decido di farmi due passi fino al bar alla fine del molo. Entro per chiedere un bicchiere d’acqua e sento delle ragazze al bancone parlare un po’ troppo ad alta voce.
” Queste ragazze californiane sono troppo egocentriche!” penso, cercando di sovrastare la loro voce per parlare con il barista.
-Oh, si, Wesley Stromberg ti dico! Quello di quella band, come si chiamano? Gli Emblans3 o una cosa del genere- sento una delle ragazze dire.
La seconda prosegue, rivolgendosi all’ultima del gruppo: -A quanto pare ha messo gli occhi su una delle sue fan. Ma si, te l’ho detto. Una mia amica ha sentito dalla sua amica che era ad un loro concerto che non ha fatto altro che flirtare con questa, che ha quanto pare non è neanche un gran che. Pare che lei abbia fatto tanto la smorfiosa da farsi regalare il suo cappello. Patetico, no?-.
Le altre ridacchiano, mentre la loro amica continua a dire cose poco carine su di me. Io non so cosa fare, non so se reagire o fare la superiore e fare finta di nulla. Alla fine la risposta mi arriva come un segnale dal cielo: il mio telefono inizia a vibrare, segnalando una chiamata in arrivo.
-Hey, Wes!- rispondo, alzando di un tono la voce. So giocare anche io a questo gioco, sapete?
Le ragazze smettono di parlottare tra loro e concentrano la loro attenzione su di me.
-Io sono qui dove sei?-
Distolgo l’attenzione da quelle tre per dedicarmi alla chiamata. Non si meritano tanto quelle lì!
-Al bar sul pontile-
-Non ti muovere! Ti raggiungo!-
Chiudo la chiamata e lanciò un’occhiata al gruppo al bancone. La prima del gruppo sussurra: -Ve l’avevo detto che non è un granchè!-
Scuoto la testa e decido di lasciar perdere. Ho smesso di dare importanza ai giudizi della gente: purtroppo nella vita ci sarà sempre chi spara sentenze senza motivo e chi si diverte a dire cattiverie gratuite.
Sento la porta del bar aprirsi e le campanelline attaccate alla maniglia tintinnare. Mi volto in quella direzione e osservo Wesley entrare totalmente disinvolto. È incredibile quanto possa essere affascinante in qualsiasi occasione e con qualunque vestito addosso. Indossa, infatti, un paio di jeans a vita piuttosto bassa, una canottiera larga porpora, un paio di scarpe nere e uno dei suoi soliti cappelli. Credo che il mio abbigliamento casual sia adatto, alla fine.
-Ciao, raggio di sole!- esclama appena mi vede, sorridendo allegro.
-Hey!- gli rispondo, mentre mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla guancia.
-Sei in gran forma!- esclama ancora, squadrandomi dalla testa ai piedi.
-Grazie! Anche tu non sei niente male-
Arrossisco imbarazzata. Non credo di essere ancora pronta per i complimenti.
-Vuoi prendere qualcosa qui o magari usciamo a fare un giro?-
-Preferirei uscire, la vista è decisamente migliore- rispondo, dando un’occhiata al bancone. Le ragazze stanno osservando la scena, attente a non perdersi nessun dettaglio. Wesley si accorge del mio sguardo e capisce che c’è qualcosa che non va. Lo seguo fuori dal bar.
Continua a sorridermi.
-Che c’è?- gli chiedo, notando il suo sguardo divertito.
-Cosa è successo là dentro?-
-Oh, niente di che- gli rispondo alzando le spalle.
-Come vuoi e, per la cronaca, quelle ragazze le conosco, frequentano la mia vecchia scuola. Hanno sempre cercato di intrufolarsi in casa mia… e non solo lì, ma ho sempre rifiutato. La tipica ragazza californiana non fa per me-.
La sua risata mi contagia e mi ritrovo a ridacchiare senza motivo.
-E quale ragazza, esattamente, sarebbe il tuo tipo?-
-Boh, una semplice… una come te- afferma con una spontaneità che mi toglie il fiato.
UNA COME ME.
Non riesco a fare altro che sorridere alla sua risposta così inaspettata.

Ci dirigiamo verso la spiaggia, mentre chiacchieriamo tranquillamente. Wesley è proprio come sembra, un ragazzo con i piedi per terra, divertente e interessante. Esattamente il tipo di ragazzo che mi fa impazzire.
-Sai andare sul surf?- chiede all’improvviso mentre mi siedo sulla sabbia.
-Ci ho provato una volta, ma non è andata molto bene- rispondo indicando una piccola cicatrice sulla gamba destra.
Si siede accanto a me e mi sfiora delicatamente la cicatrice.
-Ne ho una anche io, sai?- aggiunge, poi, toccandosi il petto.
In realtà, conosco la storia, ma lo lascio parlare, sarebbe scortese interromperlo.
-È un po’ più brutta della tua. Il surf può essere molto pericoloso- prosegue, sollevandosi la maglietta per mostrarmi la cicatrice.
L’ho vista molte volte in foto, ma vederla dal vivo è qualcosa di indescrivibile. È lunghissima e sembra molto dolorosa.
-Ahi!- esclamo, sfiorandola –Deve aver fatto parecchio male!-
-No, sono un ragazzo forte io- risponde sorridendo –Se devo essere sincero, ha fatto un male assurdo. Avrei preferito evitare, ma sai com’è, le cicatrici rendono più sexy!-
Rido insieme a lui, anche se in fondo penso abbia ragione. Sono le piccole imperfezioni a rendere una persona perfetta.
-Adoro l’oceano, comunque- affermo io dopo un po’.
-Anche io e adoro il surf. Devo assolutamente insegnarti a surfare.-
Lo guardo di sottecchi.
-Niente più cicatrici, promesso- aggiunge, porgendomi il mignolo.
-Promesso?- ribadisco titubante.
-Assolutamente. Vorrei tanto aver portato una tavola da surf adesso. Ma potremmo sempre andare da me e prenderne una!- esclama, con il volto illuminato da un’idea brillante.
Riesco quasi a vedere una lampadina accendersi sulla sua testa.
-Oh, no, ti prego!-
-Oh, si! Casa mia è a pochi chilometri da qui. Vorresti dire di no a Wesley Stromberg?-
-Pensavo ti piacesse essere considerato un ragazzo qualunque, la fama ti sta dando alla testa Stromberg.-
-Dai, dimmi di si!- insiste porgendomi la mano. La afferro di slancio, senza pensarci e smettendo di fare resistenza. Tanto lo so che avrei ceduto lo stesso.
È passato tanto tempo dall’incidente, ma mi ero ripromessa di non farmi condizionare. Il fatto che non abbia più toccato una tavola da surf da allora è solo dovuto al fatto che non ho mai avuto l’occasione per rifarlo. È così, giusto? Comincio ad entrare nel panico, ma se Wesley è riuscito ad andare avanti dopo il suo incidente, il mio in confronto è nulla.
“Smettila di frignare, Chiara! Per piacere, fatti forza!” penso tra me e me, facendomi forza.
-Tutto bene,?- chiede all’improvviso Wesley afferrandomi la mano.
-Oh, si, alla grande!- rispondo, sorridendogli.
-Andiamo, su, prendiamo la mia macchina!-
L’auto di Wesley è molto più bella che in foto. Ho sempre voluto fare un giro su una macchina sportiva.
Questo appuntamento sta andando alla grande e può solo che migliorare! Sorrido tra me e me, mentre sciolgo i capelli per lasciarli scompigliare dal vento. Credo di adorare sempre di più questo magnifico ragazzo e la sua macchina decappottabile!
 
Dopo un periodo di pausa immenso, ecco il terzo capitolo! Spero vi piaccia :D
Ringrazio tutti coloro che leggono la storia, i lettori silenziosi e le due anime pie che hanno lasciato una recensione.
Spero di aggiornare presto, dipende tutto da voi!
Grazie per l'attenzione.
Un bacio, Chiara :*

 
 
 
 
 
 
 
  
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