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Autore: Sweety Lover    12/10/2014    3 recensioni
Una raccolta di reader-insert, in cui anche tu fai parte della storia! In ogni capitolo ci sarà un personaggio diverso con la propria vicenda sentimentale! Provate a leggere! =)
Accetto richieste sui prossimi capitoli e, perchè no, magari anche qualche vostra idea!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fushimi Saruhiko, Misaki Yata, Tatara Totsuka, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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MIKOTO X READER - RED CAKE

Ti alzi in punta di piedi e allunghi il braccio, cercando di raggiungere quello sportello della credenza, decisamente troppo in alto per la tua statura. Dopo svariati tentativi decidi di prendere una sedia, portarla sotto il mobile e salirci sopra; allunghi nuovamente un braccio, mentre torni in punta di piedi, e riesci finalmente ad aprire lo sportello. Sfortunatamente il sacchetto di farina di cui hai bisogno per preparare una torta al tuo fidanzato e convivente, il re rosso Suoh Mikoto, si trova al fondo dell'armadietto, dietro ad altri prodotti che ti impediscono di raggiungerlo facilmente perchè, anche se ti stai aiutando con la sedia, quel mobile è ancora troppo in alto per te.

Cominci a spostare i sacchetti di biscotti e altri vari prodotti che ti stanno ostacolando. 

-Accidenti al mio metro e cinquantaquattro!- ti lamenti a bassa voce.

Sfiori il sacchetto, e dopo un paio di tentativi riesci finalmente a prenderlo. Sorridi soddisfatta mentre lo stringi al petto.

-Che stai combinando?- chiede una voce profonda e leggermente annoiata alle tue spalle.

Ti volti e vedi Mikoto in piedi appoggiato alla porta della cucina, che ti scruta con quegli occhi ambrati.

-Volevo solo prendere questo sacchetto di farina, ma era troppo in alto. Così mi sono aiutata salendo sulla sedia!- dici, orgogliosa della tua piccola impresa.

-Perchè non mi hai chiamato?- chiede lui.

-Stavi dormendo, non volevo disturbarti!- sorridi.

Emette un sospiro, mentre si avvicina a te.

-La prossima volta chiamami, o cadrai prima o poi. Adesso scendi di lì-

Fai come ti dice, per poi restare in piedi di fronte a lui. Guarda in basso verso di te, la tua testa non raggiunge il suo mento, quindi per guardarlo in viso sei costretta ad alzare il capo.

-Sei così bassa...- dice dopo qualche attimo di silenzio.

Resti stupita qualche secondo da quell'affermazione poco gentile, per poi ribattere -Non sono bassa, sono medio-bassa!- dici, fingendoti offesa -Sei tu ad essere troppo alto con i tuoi 185 cm!- 

Lo vedi sorridere leggermente; è vero, tra voi c'è molta differenza di statura, forse troppa. Infatti se ti posizioni esattamente alle sue spalle, riesce a nasconderti completamente, ma in molti dicono che siete carini insieme anche per questo. Dal canto tuo, ti senti al sicuro vicino a lui, ti fa sentire protetta. 

-Devi prendere qualcos'altro?- chiede ad un tratto, distogliendoti dai tuoi pensieri.

-Lo zucchero- rispondi, appoggiando il sacchetto della farina al bancone della cucina e avvicinandoti alla sedia in modo da poter raggiungere ciò che ti serve.

Non fai in tempo a salirci nuovamente sopra, che senti le mani di Mikoto sulla tua vita, mentre ti solleva di peso, facendoti arrivare all'altezza dell'armadietto aperto. Volti il capo verso di lui, questa volta verso il basso perchè ti tiene in modo da essere più in alto di lui.

-C-che fai?- chiedi, sorpresa.

-Ti sto aiutando- risponde semplicemente lui -Prendi lo zucchero-

Prendi tra le mani il sacchetto, quindi ti mette giù con delicatezza, per poi allungare un braccio e chiudere l'anta del mobiletto.

-Grazie, Mikoto!- sorridi.

-Non è nulla- 

Ti giri e appoggi il sacchetto dello zucchero accanto a quello della farina, quando senti di nuovo la sua voce.

-Non arrampicarti più in quel modo. Potresti davvero cadere prima o poi-

Torni a guardare il suo viso. E' sempre stato così: è un ragazzo silenzioso, sembra perennemente annoiato, ma con te mostra il lato premuroso che tiene nascosto agli altri. Si preoccupa che tu possa farti male, anche per le più piccole cose, come in questo momento. Se nelle fredde sere d'inverno siete seduti l'uno accanto all'altra sul divano, magari per vedere un film, ti avvolge un braccio intorno alle spalle per stringerti a lui e scaldarti con la sua aura rossa, meglio di quanto possa fare il camino acceso nel salotto. Se camminate in una strada molto affollata, stringe forte con la sua grande mano la tua, in modo da evitare che ti possa allontanare da lui o perderti. Tutto questo senza mai dire una parola, come se per lui proteggerti fosse naturale come lo è respirare.

Ricordando quegli episodi, senti che sei davvero fortunata ad avere Mikoto al tuo fianco. Ti avvicini di più a lui e lo abbracci, appoggiando il capo al suo forte petto.

-Va bene- rispondi gentilmente -Da adesso se avrò bisogno verrò a chiamarti, promesso!- 

Lui sorride e avvolge le braccia intorno alla tua vita, stringendoti delicatamente come se fossi fatta di cristallo e potessi romperti in mille pezzi proprio contro il suo petto se avesse usato troppa forza. E' confortevole stare tra le sue braccia. E' un abbraccio caldo, ti fa sentire al sicuro.

-Mikoto?- lo chiami, con voce calma.

-Hm?-

-E' stato bello poterti guardare dall'alto per una volta!- dici, rannicchiandoti di più tra le sue braccia, mentre lo senti ridere leggermente.

Extra

-Finito!- esclami soddisfatta.

-E'... molto rossa...- dice Mikoto, osservando la torta rossa decorata con fili di cioccolato bianco e ciuffi di panna.

-Esatto! L'ho preparata pensando a te!- confermi soddisfatta.

-Perchè c'è un leone sopra la torta?- chiede, indicando il leone addormentato di pasta di zucchero che hai creato e posizionato sul dolce.

-Come perchè? Sei tu! Guarda, sta dormendo! E ha anche due ciuffetti di criniera che gli ricadono sul muso! Come i tuoi capelli!- 

-Oh... Capito... Però manca qualcosa-

-Che cosa?- chiedi confusa.

-Tu- risponde semplicemente, sorprendendoti. Quindi prende il gattino bianco addormentato che avevi creato prima con la pasta di zucchero, ma che avevi scartato pensando che un leone potesse rappresentare meglio il re, e lo poggia sulla torta, accanto all'altro felino.

-Mikoto, quel gattino...-

-Sei tu. Adesso quel leone mi assomiglia davvero- dice, mentre ti senti arrossire. 

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Ed ecco un altro capitolo! La trama non è nulla di troppo fuori dal comune, ma personalmente trovo questa storia carina proprio per la sua semplicità: uno stralcio di vita quotidiana, ricco di fluff~ Spero possa piacere anche a voi~
  
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