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Autore: 04_04_2014    12/10/2014    1 recensioni
" Chiedimi come va, sentiti dire che senza te non è più lo stesso perché non passi e sento che mai passerai. Accetta i miei pianti, le mie sofferenze, quel tatuaggio di cicatrici. Dimmi che mi hai pensato almeno una volta, magari anche tre o quattro, che sei mesi sono davvero lunghi se li passi da solo. Riguardami negli occhi, guarda a fondo, abbine il coraggio: vedi i ricordi? Vedili, osservali, tienili a mente. Hai già dimenticato tutto? Mi strugge pensare che non lo saprò mai. "
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E sì, ti ho rivisto: ieri sera, la sera in cui non avrei mai sperato di incontrarti, in quel locale, il locale in cui credevi che non avresti mai potuto trovarmi.
Eri così vicino, però così irraggiungibile, e bello, ma dannato. Ti avrei salutato, ti volevo dimostrare che "è tutto apposto, l'ho superato", ma c'era come un muro, invisibile ed invalicabile, che non mi permetteva di raggiungerti. Non ti auguro mai di essere così tanto vicino ad una persona che ami senza poterla toccare, facendo finta di nulla. Ma io l'ho fatto, l'ho dovuto fare, anche per te.
E così immagino, immagino come sarebbe andata. E mi si stringe il cuore, le labbra mi tremano, gli occhi si riempiono di lacrime.
Volevo sorriderti, magari avresti ricambiato. Volevo rivedere quel tuo fantastico sorriso che, come già ti dissi sei mesi fa, fa invidia al sole. Probabilmente mi sarei avvicinata e ti avrei sussurrato che sei ancora bellissimo, con quel tuo sguardo magnetico che mi rapisce ogni volta, con il verde, il castano ed il turchese, che c'hai dentro il mare, la terra e pure il cielo.
E poi ti avrei sussurrato di tornare: "ti prego, torna, perché no, non passa". Ma sì, tanto ero ubriaca. Già, non te lo saresti mai aspettato eh? Sono cambiate tante cose dall'ultima volta che ci siamo parlati. La tua "bambina" adesso fuma, va a ballare ogni fine settimana e si ubriaca spesso. "Che trasgressiva". No, non lo dire, non prendermi in giro. Non lo faccio per attirare l'attenzione o sembrare più grande, è solo che le persone cambiano, ma tu questo già lo sai, già me lo avevi dimostrato.
Chiedimi come va, chiedimi le novità, sentiti dire che c'è un nuovo Lui, ma che senza te non è più lo stesso perché non passi e sento che mai passerai. Accetta i miei pianti, le mie sofferenze, quella M sul polso, quel tatuaggio di cicatrici. Dimmi che mi hai pensato almeno una volta, magari anche tre o quattro, che sei mesi sono davvero lunghi se li passi da solo. Riguardami negli occhi, guarda a fondo, ancora più a fondo, abbine il coraggio: vedi i ricordi? Vedili, osservali, tienili a mente. Hai già dimenticato tutto? Mi strugge pensare che non lo saprò mai.
Vorrei dirti che ho cambiato telefono ed ho perso tutti i nostri messaggi, quelli belli e quelli un po' meno belli, decisamente meno belli. Non ricordo il tuo ultimo messaggio, l'addio, ma vorrei ricordarlo, parola per parola, perché insomma, è una delle pochissime cose che mi restano di te. Mi sto persino dimenticando la tua voce, quella con cui mi sussurravi i "quanto sei bella" e mi chiedevi di baciarti, quella con cui constatavi che "cavolo, hai le mani ghiacciate" e prontamente me le scaldavi stringendole tra le tue. Altro non mi resta che un audio vocale, per commemorare la tua voce ed il tuo sarcasmo... ed i bei momenti andati.
Non avrei resistito all'irrefrenabile istinto di abbracciarti, così mi sarei stretta a te, un'ultima volta nella tua morsa fatale, magari sotto lo sguardo esterrefatto di tutti.
Scaccio un ultimo ricordo e qualche lacrima... Torno a quel locale. Sto ridendo tra una lacrima e l'altra, sento la gioia che si mischia al dolore, anche se quest'ultimo sembra prevalere. Ma dai, non pensiamoci più e beviamoci su, come due conoscenti che hanno passato tanto insieme e che ora si ritrovano a parlare di sé come se fosse la prima volta, come se non si fossero mai conosciuti davvero.
Ebbene innalziamo gli shot e brindiamo alla tua, perché della mia poco m'importa e perché avrei preferito brindare alla nostra, ma per quella credo sia ormai troppo tardi.
   
 
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