13/10/2014
2 recensioniDrunk in love.
Quella sera forse sarei dovuto rimanere a casa. A stringerti tra le braccia e dirti che mi dispiaceva per la nostra lite. Che era colpa mia e che ero un idiota. E lo ero davvero.
Ma si sa che l'orgoglio ci fa dire e fare cose che non vorremo, per questo sono uscito da quella porta come una furia.
Ero arrabbiato, con il tuo orgoglio, con il tuo essere così pignola, con i tuoi occhi che mi chiedevano di smetterla mentre la tua voce urlava gli insulti più assurdi che abbia mai sentito. Ero arrabbiato con te.
Quindi ero corso fuori e adesso mi ritrovo in questo squallido bar, alle tre e cinquantasette del mattino, con un bicchiere di whisky tra le mani. Vedi cosa mi fai? Vedi cosa mi succede quando sono lontanto da te? A me nemmeno piace il whisky, e tu lo sai. Infatti la tua voce mi rimbomba nella testa e mi dice «Non devi bere questa schifezza, nemmeno ti piace!» ed io lo butto giù tutto di un colpo, perché sono ancora arrabbiato ma ti amo da morire, Li. Sai anche questo.
Alle quattro e diciassette esco da qui, non credo di potermi reggere in piedi ma non sono lontano da casa, quindi cerco di fare qualche passo cercando di non cadere rovinosamente a terra.
Le luci sono tutte spente quando arrivo, ma io lo so che non stai dormendo. Lo so che mi stai aspettando in camera, seduta sul bordo del letto, maledicendomi in tutte le lingue che conosci. E ti stai mangiando le unghie, lo fai sempre quando sei nervosa o in ansia.
Vedi come ti conosco? So tutto di te e so anche che non sei più arrabbiata, ma io lo sono ancora così tanto.
Prima di bussare ho cercato di fare mente locale per capire perché fossi arrabbiato, poi ho ripensato al tuo orgoglio, al tuo essere pignola e ai tuoi occhi che mi risucchiavano l'anima.
Ho suonato. Sei corsa ad aprire.
Ed ero ubriaco è vero.
Ho gridato di odiarti per le strade del quartiere, sono arrivato fin sotto casa e ho suonato il campanello ripetutamente.
Volevo dirtelo in faccia che ti odiavo, poi hai aperto e cazzo, io ero ubriaco ma tu eri ugualmente bellissima con la tuta troppo larga e la mia maglietta sgualcita, e ti amavo.
E così quando mi hai chiesto dove fossi stato, al posto di un 'vaffanculo ti odio' mi è uscito un «Vaffanculo ti amo.»
E tu mi hai dato un pugno sul petto e mi hai baciato e mi hai detto che mi ami anche tu, anche se ero ubriaco e puzzavo di whisky.
Ero lo stesso innamorato e tu, sapevi anche questo.
Ciaooo, non sono nuova a questo sito, questa è la prima one-shot che pubblico (sotto consiglio/pressione della mia migliore amica e.e). Spero vi piaccia e, dio non so che dire! Magari potete dirmi cosa ne pensate con una piccola recensione. Okay... si, ecco.. alla prossima,
greeneyes_writer.xx
greeneyes_writer.xx