Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: pinky_neko    13/10/2014    4 recensioni
"Questa sera festeggio il mio trentanovesimo compleanno e i problemi, beh, quelli sono esponenzialmente aumentati."
Cosa succede quando la linea sottile della razionalità si spezza?
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Ricordo ancora il giorno del mio diciottesimo compleanno. Allora ero soltanto una ragazzina, senza un problema nella vita o un dubbio per la testa. Quella sera, l’unica cosa a cui pensavo era ballare. Ballare come mai avevo fatto e scatenarmi sulla pista, perché non avrei più avuto diciotto anni e non potevo certo sprecarli senza divertirmi.
Non penso di aver mai avuto più ragione come quel giorno.

Sono passati esattamente ventun anni. Questa sera festeggio il mio trentanovesimo compleanno e i problemi, beh, quelli sono esponenzialmente aumentati.

Non so come mi sia ritrovata qui, seduta sull’asfalto di una lurida strada di periferia, illuminata soltanto dalle luci a neon dei locali notturni che sanno solo di fumo e alcol. Non so, forse se non fossi scappata di casa a vent’anni o se non fossi diventata medico contro il volere dei miei genitori, tutto questo non sarebbe successo. Se non avessi mai iniziato a lavorare in quell’ospedale, forse non lo avrei mai conosciuto.

Guardo di nuovo il corpo dell’uomo che ho amato per quasi dieci anni ad un passo da me, un rivolo di sangue cola lentamente da un angolo delle labbra leggermente schiuse. Quelle labbra che, per troppo tempo, hanno baciato un’altra donna, quell’infermiera. Non lo potevo sopportare, ero diventata lo zimbello di tutto l’ospedale, la moglie tradita del primario di chirurgia.

«E lui pensava anche che non lo sapessi. Pensava anche… che non lo sapessi.»

Giace immobile da ormai una quindicina di minuti, in una pozza di sangue, del suo sangue, mentre io continuo a fissarlo, consapevole del fatto che non ho adempiuto il mio dovere di medico, come invece ho sempre fatto. Ma questa volta, proprio non potevo.

Perché, dopo aver premuto la lama fredda di quel coltello contro la sua giugulare, i miei occhi sono stati catturati dalla vista del liquido scarlatto che fuoriusciva dalla sua gola. Non ho potuto far altro che seguire il movimento lento e pesante del suo corpo cadere al suolo e morire agonizzante.
Non ho potuto far altro perché non volevo fare altro. Non volevo salvarlo e non volevo nemmeno perdonarlo.

Forse se non mi fossi mai innamorata, non sarei passata dall’essere una dottoressa ad essere un’assassina.




 
Note dell'autrice: Salve a tutti! Questa è la prima storia originale che ho il coraggio di pubblicare. La cosa che mi preoccupa più di tutte è di aver messo bene i generi - non sono proprio un'esperta a classificare le storie, per cui chiedo venia in caso di un mio possibile errore! ^^"
Detto questo, ho scritto la storia tutto d'un fiato, partendo da un'idea che mi è venuta ieri sera. Spero vi sia piaciuta e, per qualunque commento o critica, non esitate a farmelo sapere!! :)
Un bacione, pinky_neko
 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: pinky_neko