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Autore: Eulalia_writer    13/10/2014    2 recensioni
Piccola raccolta di idee malsane causate da prompt improvvisamente strillati da un capo all'altro della casa.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{Prompt: gatto}

Casa sua era esattamente come me l'ero immaginata dai suoi racconti, l'unica cosa alla quale non ero preparata era la palla di pelo che mi stava artigliando i piedi.
«Goku, smettila» lo richiamò lui.
«Goku?»
«Mh-mh» si abbassò ed afferrò il micio, tenendolo poi delicatamente stretto a se'.
Mi invitò a seguirlo per il corridoio fino alla sua camera verde-dentista: mi accomodai sul letto -scarseggiavano i trespoli in quella stanza- mentre lui si lasciò cadere con poca grazia sull'unica sedia girevole presente. Regnava il silenzio.
«Dovremmo fare i compiti» suggerii dopo poco.
«Vero» ribatté; si avvicinò al letto e mi poggiò il gatto in grembo: - «Tienilo mentre cerco i quaderni» mi ordinò.
Goku mi fissava con gli occhioni verdi spalancati e non riuscii a resistergli: cercai di accarezzarlo e mi lasciò fare, acciambellandomisi in braccio.
- «Mi hai corrotto il gatto! Era la mia arma letale!» si lamentò il mio amico sedendosi accanto a me e spostando Goku nella cesta a lui assegnata.
- «Oh, ma sta' zitto: è adorabile»
«È letale. Come me»
«Ah, tu saresti letale?» lo schernii.
«Certo» si vantò.
Mi avvicinai a lui e cominciai a fargli il solletico: lui rideva e cercava di difendersi, ma con scarsi risultati. Alla fine riuscì a bloccarmi i polsi e ci fermammo a riprendere fiato: mi resi conto solo allora che stavo letteralmente sdraiata sopra di lui. Feci per spostarmi ma liberò i miei polsi dalla stretta delle sue mani ed avvolse le braccia intorno a me, in modo che non potessi muovermi.
Goku -che durante la “lotta” era rimasto a guardare dalla cesta- zampettò fino a noi e si sedette composto, studiandoci con curiosità.
«E tu che vuoi?» gli chiese il mio amico. Il gatto, quasi volesse rispondere, miagolò.
- «Coccole? Non pensi di averne ricevute abbastanza? Lasciamela: ora è mia. Ora deve coccolare me».

Mentre una strana sensazione di calore si irradiava dentro di me e uno stupido sorriso ebete prendeva forma sulle mie labbra, il batuffolo nero si acciambellò e chiuse gli occhi.
«L'hai addestrato sul serio!»
Lui rise: - «L'ho reso letale, ma tu sei l'eccezione e l'hai corrotto»
«Le mie coccole hanno effetti destabilizzanti sul tuo gatto» dissi appoggiando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
- «Non solo su di lui -sussurrò in risposta- non solo su di lui».

  
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