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Autore: Hayhey    13/10/2014    2 recensioni
Il buio.
Un ragazzo e un demone.
Una piuma nera.
Una bambina e una ragazza.
Un aiuto.
La paura e la fiducia.
Una festa.
Halloween.
SOSPESA FINO A DATA DA DESTINARSI. CAUSA: MANCANZA D'ISPIRAZIONE -.-"
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Capitolo 3

“Sel! Sel!”

“...”

“Sel! Apri sono solo io, Stacy!”

Si sentì un rumore dietro la porta chiusa, poi questa si aprì, rivelando una ragazza stravolta, irriconoscibile. Era Selene.

Stacy le si gettò, letterlamente, addosso, la strinse come non aveva mai fatto prima, dato che era sempre stata Selene la parte forte del gruppo, quella che consolava Stacy, che dava consigli. Ora i ruoli erano invertiti, perchè la ragazza dark non aveva mai provato una cosa simile, non sapeva neanche lei perchè si sentiva in questo modo devastante, solo per la freddezza del ragazzo che aspettava, senza saperne bene il motivo, da una vita.

“Dai Sel, non ci pensare, è solo uno stronzo! Ora pensiamo ad un modo per entrare a controllare la casa dei Van Heivather, dobbiamo scoprire se ci sono ancora tutti i nostri oggetti ricordi!” esclamò con entusiasmo l’amica colorata.

“O-ok...” balbettò cercando di riprendersi, Sel.
 


 
Era notte, esattamente, erano le due di notte, sopra la collina dei Van Heivather, dietro il cimitero con le sue statue lugubri e inquietanti di angeli neri nella notte.

Si videro due figure magre avanzare nella notte. Le due figure si addentrarono nella casa attraverso un’entrata secondaria che portava nella cantina, umida e piena di ragnatele. In quel posto, in un angolo buio, c’era una scatola; nella scatola, c’erano tanti oggetti che appartenevano a tempi passati, che raccontavano ricordi, che facevano immaginare due bambine mentre si  raccontavano segreti nell’angolo riparato dal mondo crudele di fuori.

Le due figure erano quelle di Sel e Stacy che andarono subito a recuperare quella scatola, quando sentirono qualcuno di sopra scendere le scale, venendo verso la cantina. Erano passi lenti, quasi si sentiva che erano di una persona annoiata. Le ragazze videro una luce fioca di una lampadina ormai vecchia, anch’essa ricoperta di ragnatele, poi la porta si aprì con un cigolio e le due si rifugiarono dietro uno scatolone.

Un vecchio che sembrava spaventato quanto loro per i suoi occhi sgranati, entrò nella cantina, cercò qualcosa e appena la trovò –era una bottiglia di vino del ’78- tornò di sopra trascinando quei piedi ormai stanchi per l’evidente età che si ritrovava sulle spalle.

“Signorino Kay, l’ho trovata” disse con voce flebile.

“Ottimo Arthur, ha sentito niente di strano là sotto?” era una voce profonda e decisa. Era la voce di Kay Van Heivather.

“No signorino, era solo un pipistrello quello che ha sentito. La cena è pronta, si vuole accomodare?” sembrava quasi più nervoso delle ragazze, ora. Sel aveva notato lo sguardo che aveva lanciato loro prima di uscire. Aveva quasi visto un lampo di apprensione in lui, come se le stesse dicendo “Presto! Fate in fretta!”.

Le due voci man mano si allontanarono e salirono di nuovo le scale.

“Stacy? Hai visto anche tu lo sguardo del vecchio? Penso ci volesse aiutare, in più noi l’ultima volta non avevamo lasciato tutto così in ordine...”

“Hai ragione Sel... sarà meglio raccogliere tutto e muoversi.”

Detto questo, presero lo scatolone e uscirono da quella casa misteriosa. Fuggirono giù per il colle, non si voltarono. Anche se Selene aveva sentito il cuore fermarsi un attimo al suono della sua voce. Ma doveva farlo almeno per Stacy. Non poteva abbandonarla per il quello che le diceva il suo stupido cuore.

Quando arrivarono ai piedi della collina, una macchine venno loro incontro. Le due spaventate si nascosero dietro un cespuglio, ma la voce rassicurante del miglior cugino del mondo le chiamò.

“Ragazze sono io, vi porto a casa.”

“M-ma tu che ci fai qua? Come lo sapevi? E come sapevi l’ora?”

“Vi conosco Sel, vi conosco.” Le prese entrambe per mano, dato che erano troppo sconvolte e le fece salire in macchina.

Intanto un vecchio maggiordomo, con la pelle quasi cadente, guardava una macchina allontanarsi velocemente.

“Solo lei potrà salvare lui e la sua anima”.

Poi tornò dal suo signore che lo stava chiamando.
 


 
ANGOLO AUTRICE MINACCIATA E RICERCATA PER LA SUA SPARIZIONE:
Bonsoir:3
Lo so che mi odiate, non è necessario fare quelle facce. Ora sono qui (non c’entrano per niente le minacce che ho ricevuto se non aggiornavo).
Beh che dire.. cosa ne pensate? Vi piace il nostro nuovo personaggio misterioso, Arthur?
Alla prossima (evitiamo di dire quando sarà)!
Hayhey
   
 
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