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Autore: daylighter    13/10/2014    3 recensioni
« Dici che sarà divertente? » chiese Jamie, guardando degli uomini vestiti di nero dirigersi verso il cortile, sembravano dei becchini con la passione per la moda. « Tutta questa storia intendo, secondo te riesco a vendere una di quelle lettere secolari a qualche idiota? »
Scarlett però non lo stava ascoltando, guardava altrove, dal lato opposto della scuola. Appoggiato ad un muro graffitato, c’era un ragazzo biondo, munito di occhiali da sole all’ultima moda e vestiti di pelle di chissà quale marca famosa. Non gli vedeva gli occhi, ma era sicura che la stavano scrutando da lontano. Il suo sguardo puntava nella sua direzione. Si dileguò qualche secondo dopo, in sella alla sua moto.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Came from the future
Capitolo 11: First kiss. Be brave. 

 
Kay e Scarlett erano davanti alla fila, che parlavano di quanto fosse strano essere legati a qualcuno senza nemmeno conoscerlo. Scarlett trovava Kay davvero simpatico, ma per quanto si sforzasse di accettarlo completamente, lo vedeva come un ostacolo da superare, non come un ulteriore aiuto.
Da quando il Justin del futuro le aveva detto il motivo per cui era tornato indietro nel tempo, lei non faceva altro che domandarsi come, quando e perchè era successo ciò che era successo. Rapita e sfruttata per scopi malvagi? Chi l'avrebbe rapita? Queste domande frullavano nel cervello di Scarlett come una girandola durante una giornata molto ventosa.
Non poteva fidarsi di Kay, a malapena si fidava di se stessa, non ci sarebbe cascata. Avrebbe fatto ciò che Justin le aveva detto: sarebbe stata discreta.
«Allora Kay» disse, continuando la conversazione che aveva iniziato quando erano usciti. «Da quanto lo sai di avere questi "poteri"?»
Il ragazzo alzò le spalle. «Non saprei, da sempre credo» disse. «Fin da quando sono piccolo sono stato abituato a conviverci».
Scarlett si chiese come poteva un genitore caricare il figlio di un peso così grande fin da bambino, ma poi si sentì un po' invidiosa di Kay, perchè ora lui era pronto, mentre lei si trovava in grande difficoltà.
«E questo non ti ha mai disturbato?» chiese lei.
«No» disse Kay. «Anzi, ho sempre creduto mi rendesse speciale, diverso dalla solita massa di persone tutte uguali».
Diverso. Anche Scarlett si sentiva diversa, ma non diversa positivamente, avrebbe preferito lasciare tutta questa storia del tempo ad una persona che aveva tempo da perderci. Lei era curiosa, si, ma era anche un po' spaventata.
Jamie, che era stato affianco a loro per tutto il tempo, disse: «Fa freddino qui eh» facendo ridere Scarlett. Certe volte era così fuori luogo che risultava divertente.
Dopo un po' di ore di camminata, tornarono all'appartamento di Kay, e dopo aver salutato il ragazzo, si diressero verso il loro.
«Come ti sembra?» chiese Scarlett a Talia, una volta a casa. Riferendosi ovviamente a Kay.
«Non lo so» rispose la ragazza. «Secondo me non è una minaccia. E' nella nostra stessa condizione, no?»
Scarlett annuì leggermente, con un'espressione indecisa sul volto. «E' solo che non capisco perchè lui sia stato avvertito fin da piccolo di questa cosa mentre noi no».
Robert, nel frattempo, si lanciò a peso morto sul divano, tra la sua gemella e la sua quasi ragazza, facendole sbuffare entrambe.
«Fratello, perchè ogni volta che qualcuno cerca di fare una conversazione seria, sbuchi tu a rompere le palle? Sei peggio di un fungo!» disse Scarlett al fratello, che si era messo a sedere.
Il ragazzo guardò Talia, cercando conforto, ma lei in tutta risposta disse: «Quoto Scarlett, sei odioso. E puzzi, vai a lavarti».
Robert, fintamente offeso si alzò dal divano e a passo pesante raggiunse la sua stanza, dove Jamie stava sdraiato sul letto.
«Mamma mia, quanto sono permalose le ragazze» disse, lanciandosi di nuovo a peso morto sul suo letto.
«Sono ragazze, amico, perchè credi che non stia con nessuna?» rispose il biondo.
«Perchè nessuna ti caga?» scherzò il riccio, facendo imbronciare Jamie. «Scherzo James, scherzo sempre io».
Jamie sapeva che sotto sotto Robert non scherzava affatto, ma non gli importava più di tanto, perchè una ragazza, in quel momento, era l'ultima cosa a cui voleva pensare.
Impegnarsi non faceva proprio per lui, e nonostante tutti gli avessero sempre detto "devi solo trovare la persona giusta", a Jamie non andava nemmeno di cercarla.
«Approposito» disse poi, dopo qualche minuto di silenzio. «Tu cosa ne pensi della storia di Scarlett e il biondino sfigato?».
 
La vacanza a New York passò così in fretta, che il giorno della partenza fu abbastanza tragico. Dopo aver salutato Kay, i quattro ragazzi si prepararono a partire per tornare a casa.
Il giorno seguente, a scuola, come prima cosa Scarlett cercò Justin. Aveva sentito l'impulso di parlare con lui in quei giorni, come se gli fosse... mancato.
Quando lo trovò, trattenne un sorriso. Era seduto da solo - come al solito - e stava leggendo un libro. Aveva i capelli biondi che si muovevano a ritmo con il vento che c'era e lo sguardo concentrato sulle parole. A Scarlett quasi venne voglia di non interromperlo, ma quando si sedette accanto a lui sull'erba, chiuse il libro e la fissò, senza dire una parola.
«Ciao» disse lei, sorridendo. «Come stai?».
Il ragazzo sospirò e poi rispose: «Bene». Era ovvio però, che non fosse davvero così.
«Sicuro? Non mi sembra che tu stia benissimo» rispose lei, pentendosi però quasi subito, non voleva sembrare invadente nei suoi confronti.
«Sto bene. Tu invece? Come è andata a New York?» rispose lui, evitando il discorso. Scarlett sapeva quanto tempo ci volesse prima di fidarsi di una persona, quindi lasciò correre.
«Anche io sto bene. Mi sono divertita, grazie» fece lei.
Scarlett sentiva che quella conversazione stava diventando imbarazzante, voleva davvero legare con lui, ne era del suo futuro. Ma perché è successo a me? si chiese, non potevo semplicemente innamorarmi di qualcuno di normale? No, dovevo per forza cascarci con un tizio tutto occhiali da sole, fantastico.
«Sai.. stavo pensando» disse lui, interrompendo il silenzio. «No, nulla».
«Dai, dimmi!» disse lei, incitandolo a non essere sempre così timido.
«Uhm, se ti va, magari...» cominciò lui, esitando. «Ecco, potremmo... andare a prendere un gelato, un giorno...»
A Scarlett si scaldò il cuore, era così carino. «Certo che si! Quando vuoi io sono libera» disse, forse con un po' troppa esaltazione nella voce. Era felice che qualcosa si stesse muovendo, che piano piano stava raggiungendo il suo obbiettivo.
«Oggi pomeriggio andrebbe bene?» fece lui, ora un po' più sicuro. Scarlett sorrise e annuì.
 
All'uscita da scuola, Justin stava aspettando Scarlett, quando vide suo fratello e una ragazza dai capelli neri che si scambiavano effusioni. Gli sarebbe piaciuto poter essere così aperto, meno timido.
Quando Scarlett lo raggiunse, sorrise leggermente. Non sapeva cosa pensare di quella ragazza, era attratto da lei? La trovava interessante? Era solo un'amica? Ma se fosse stata solo un'amica non le avrebbe chiesto di uscire, avrebbe potuto vederla a scuola. No, era sicuramente qualcosa di più. Forse aveva una piccola cotta per lei, come alle elementari, quando chiedi alla bambina che ti piace se vuole stare con te su un pezzo di carta.
«Ehi, ciao!» disse, interrompendo il silenzio e facendosi largo tra i pensieri del ragazzo.
Gli piaceva la sua voce. Era sempre così gentile.
«Andiamo?» proseguì lei, incamminandosi verso la strada che portava fuori dalla scuola.
«Si, arrivo».
Parlarono durante tutto il tragitto, Scarlett era a suo agio con lui, mentre Justin non riusciva a formulare una frase di senso compiuto. Non era mai uscito con una ragazza prima, nessuna aveva mai accettato, e non sapeva cosa fare.
«Che vuoi fare?» chiese lei. «La gelateria è da quella parte, ma sinceramente non mi va il gelato. Ti va di fare un giro in città?».
Justin annuì, in fondo era lì da poco e una passeggiata in città gli avrebbe fatto bene per ambientarsi meglio. Scarlett gli sorrise, entusiasta.
Raggiunsero il centro in una ventina di minuti, durante la quale parlarono del più e del meno.
«Perché mi hai chiesto di uscire?» gli aveva chiesto Scarlett, dopo un po' che camminavano. Justin era arrossito un po' e poi aveva risposto: «Perché mi andava di uscire con te» si sentì fiero di se stesso per quella risposta così concisa.
«Sono contenta» disse lei, in tutta risposta. «Mi piace stare con te» aggiunse, ed era vero, almeno in parte.
Justin tossì e poi arrossì di nuovo, questa volta però di meno. Piano piano si stava tranquillizzando e la passeggiata gli sembrava molto più piacevole. Se solo avesse trovato il coraggio di avvicinarsi un po'...
«Da questa parte c'è l'unico monumento un po' antico di questa città. E' una scarpa gigante in pietra, l'ha fatta costruire uno dei vecchi sindaci per l'annuale fiera dello stivale» disse Scarlett, ridendo al pensiero. Quando erano piccoli lei e Robert amavano la fiera dello stivale.
«La fiera dello stivale?» ripetè Justin, stupito. Quale razza di posto aveva una fiera dello stivale?
«In pratica è una settimana in cui la gente vende i vecchi stivali comprati l'anno prima e si prepara a comprare quelli nuovi. Ma la cosa veramente bella sono i giochi e le tavolette di cioccolato gratis a forma di stivale. A sette anni ho fatto indigestione di quelle e Jamie e Robert dovettero portarmi a casa di corsa» rispose Scarlett, sorridendo.
Erano seduti, l'uno affianco all'altra, Justin provò l'irrefrenabile impulso di baciarla, ma aveva timore di essere respinto, Scarlett era l'unica amica che aveva e non voleva rovinare il rapporto che si stava creando.
Però forse era questo il suo problema, pensava troppo. Doveva agire, altrimenti non avrebbe mai raggiunto nulla. Con quel poco coraggio che aveva, si avvicinò a lei e la baciò.

AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAH CIAO!
Scusate, ma mi sembrava opportuno iniziare questo Angolo Autrice con una bella risata, perchè mi merito che mi ridiate in faccia, davvero.
Abbiamo capito tutti che questa storia è destinata ad avere due capitoli all'anno, ma non temete, prima o poi la finirò. Giuro. 
Comunque, visto che il capitolo l'ho scritto, facciamo quello per cui è stato inventato questo spazio. Come potete vedere, Justin ha trovato un po' di coraggio e ha baciato Scarlett, è successo tutto così all'improvviso che anche io mi sono stupita :o
Il fatto è che sto povero cristo ha bisogno di una doccia fredda perchè è un po' lentino, hahah
Come potete vedere, PER ORA, tra Robert e Talia va tutto bene, e niente, li shippo. Non shippateli troppo però. Ehehehe. 
Visto che ho aggiornato, mi farebbe piacere ricevere un vostro parere, se vi va ovviamente, altrimenti va bene così!
Buona lettura a tutti <3
Rebecca.
  
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