Fumetti/Cartoni americani > Batman
Segui la storia  |       
Autore: ChristineMGreenLeaf    13/10/2014    1 recensioni
Nel tentativo di far rimanere i detenuti nell'Arkham Asylum, Bruce Wayne fornisce loro i fondi per fare una personale versione del film "Titanic". Nessuno è preparato al risultato finale.
Traduzione.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joker, Un po' tutti
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Vorrei ringraziare tutti voi per essere venuti alla nostra proiezione”, disse Joker agli spettatori, ovvero i suoi compagni detenuti, i dottori e le guardie di Arkham e Bruce Wayne. “Bene, vorrei ringraziare quanti di voi hanno avuto una scelta in merito, e penso si tratti solo Bruce Wayne”, rise. “Comunque, è bello avere una celebrità alla nostra prima. C'è stato un lavoro amorevole di tutti noi durante i pochi mesi passati, anche se state per essere testimoni solo del prodotto finito”, disse, gesticolando verso il grande schermo. “Vorrei ringraziare ogni persona coinvolta, inclusi i dottori e le guardie che hanno interpretato tutte le comparse. Questo è il primo film professionale delle Produzioni Joker, ma sono fiducioso che non sarà l'ultimo. Voglio dire, ho realizzato qualche video occasionale e roba del genere prima, anche qualche spot pubblicitario. Tutti si ricordano lo spot del pesce Joker? È un classico”.

“Me lo ricordo, puddin'!” si fece sentire Harley. “Mi ha disgustato, ma è stato grandioso!”

“Comunque, quelli non erano veramente importanti”, continuò lui. “Se alla gente piace questo film, magari potremo trovare un distributore e fare qualche sequel. Bene, lasceremo che il materiale parli da solo senza ulteriori indugi. Spero veramente che vi piacerà guardarlo quanto a noi è piaciuto produrlo. Signore e signori, My Smile Will Go On!”

Tutti applaudirono, e Harley lo fece dalla prima fila, saltando in piedi e facendogli una standing ovation. “Aspetta fino alla fine del film, Harl”, disse lui, pizzicandole la guancia e sorridendo mentre le si sedeva accanto. “Spero che piaccia a tutti”.

“Lo adoreranno, puddin'”, miagolò lei, baciandogli la guancia.

“Scommesse su quanto ci vorrà prima che uno di noi esca fuori?” sussurrò Ivy, seduta dietro di loro in seconda fila con Due Facce, Crane, Tetch e Nygma. “Qualcuno che pensa che ci vorranno più di cinque minuti?”

“Dovrò consultare la monetina”, replicò Due Facce.

“Se la scena iniziale sembra così finta come penso che sarà, me ne andrò subito dopo”, disse Crane, annuendo.

“Credo che mi piacerebbe restare fino alla mia performance iniziale”, disse Tecth. “Ma probabilmente non dopo”.

Le luci si abbassarono, e Bruce Wayne si appoggiò allo schienale, preparandosi al peggio mentre la musica iniziava a suonare e la faccia di Joker appariva sullo schermo, ruggendo come il leone della MGM, con la scritta “Produzioni Joker” sotto.

“Oh Dio, sarà un inferno”, sussurrò a sé stesso.

Poi la schermata iniziò a dissolversi, e un'ammaliante musica celtica iniziò a suonare mentre la camera faceva una panoramica in basso e si focalizzava sul Titanic ancorato nel porto. La mascella di Bruce si spalancò, come quella di tutti i detenuti di Arkham. Il porto e la nave sembravano incredibilmente realistici.

“Oh... mio Dio!” boccheggiò Ivy. “Sono degli effetti speciali sorprendenti!”

“Te l'ho detto, Pammie, questi ragazzi dei computer sono geniali!” ridacchiò Joker.

“È bello!” sussurrò Crane. “Tutto questo è semplicemente... bello!”

Videro Harley scendere da un'auto di vecchio stile e salire sul Titanic da una passerella. Sembraa elegantissima nel suo costume edoardiano. “Penso che potrei piangere”, sussurrò Tetch, raggiungendo il suo fazzoletto.

Fu seguita da Ivy e Due Facce, anch'essi incredibili nei loro costumi. La telecamera poi fece una panoramica sulle strade e si fermò in uno squallido bar sul lungomare, dove un uomo ben noto era seduto davanti a un gioco di carte.

“Sei così bello, puddin'!” miagolò Harley in prima fila, baciandogli di nuovo la guancia. “Anche con la pelle normale e i capelli neri!”

“Shh, Harley, ti perderai la trama!” sibilò Joker, coprendole la bocca con una mano. “Tutta la roba importante sullo sviluppo dei caratteri!”

“...quindi penso che sarebbe piuttosto conveniente per te lasciare la città per un po', no, Jack?” disse l'uomo di fronte a lui, fumando una sigaretta e sorridendo.

Jack accese la sua sigaretta e gli sorrise a sua volta. “Puoi ben dirlo, Buzz”, fu d'accordo. “Mi hai visto sul manifesto da ricercato?”

“Sì. Duecento dollari è un buon prezzo per la tua testa”, replicò Buzz, annuendo mentre Jack dava le carte. “I ragazzi che hai fatto fuori valevano così tanto?”

“I poliziotti di sicuro la pensano così”, annuì Jack, ghignando. “E francamente è tutto ciò che mi è rimasto per la mia quota”, disse, gettando una mazzetta di banconote sul tavolo. “Ma è più o meno così che vale un biglietto d'emergenza per una nave, vero? Dai, Buzz, aiuta un vecchio amico e un compagno criminale. Gordon mi sta alle calcagna, e sai quanto può essere persistente”.

Buzz diede un'occhiata al suo amico Chuckie. “Bene, guarda a caso, ci è capitato di avere un biglietto per quella barca là fuori”, disse lui, indicandola fuori dalla finestra con un cenno del capo.

Jack si girò a guardare. “Cosa, quella inaffondabile?” chiese. “Titanfall?”

Titanic”, lo corresse Buzz. “Sì. È in terza classe, il che significa che sarai sul fondo della nave...”

“Meglio sperare che queste dicerie sul fatto che sia inaffondabile siano vere, allora!” ridacchiò Jack.

“Lo sono”, replicò Chuckie, sicuro di sé. “Se hai letto i giornali, dicono che è diversa da qualsiasi nave che abbiano costruito prima. Il tipo che l'ha progettata, Crane, è una specie di genio. Ha la grandezza, la velocità e la completa invulnerabilità”.

“Suona troppo bello per essere vero”, disse Jack. “Dov'è diretta?”

“Che importa?” chiese Buzz. “Ti porterà fuori da Gotham. Di certo puoi sempre stare qui e tentare la fortuna contro Gordon, se preferisci”.

Intascò i soldi e tese il biglietto. “Che ne pensi, Jack?” chiese. “Ti senti fortunato?”

Jack ghignò. “Mi conosci, Buzz”, disse, prendendogli il biglietto. “Sono un ragazzo fortunato”.

La nave fischiò all'improvviso. “Faresti meglio a muoverti se non la vuoi perdere”, disse Buzz, rigettando le carte a Jack.

Jack prese il bicchiere, finendo il Whisky che rimaneva in un sorso. “Bene, è stato un piacere fare affari con voi, gentiluomini”, disse, raccogliendo le carte con il Joker in cima, e infilandosele in tasca. “Ci vediamo in giro!”

Corse fuori dal bar, precipitandosi verso la passerella della nave e mostrando il suo biglietto alla guardia. “Sì, ciao, Jack Napier, terza classe”, disse.

La guardia esaminò il biglietto e annuì. “Segua le indicazioni, signore. È un po' di strada”.

Jack si affrettò a salire sulla nave, guardandosi intorno e fischiettando. “Ragazzi, non scherzavano riguardo alla grandezza”, disse. “Guardate questa cosa!”

Corse alla prua della nave, alzò le mani in alto e urlò: “Sono il re del mondo!”

“Cosa diamine stai facendo?” scattò una voce. Jack si girò per vedere Jonathan Crane che lo fissava in piedi dietro di lui.

“Solo i membri della ciurma sono ammessi qui”, scattò lui. “È un pericolo per la sicurezza”.

“E tu cosa sei, il poliziotto della nave?” domandò Jack.

“Sono l'architetto di questa nave”, replicò Crane, freddo. “Ma se preferisci confrontarti col capitano, sono sicuro di poterlo trovare”.

“Oh, tu sei Crane!” disse Jack, sorridendo. “Ehi, è vero che questa cosa è inaffondabile?”

“Abbastanza inaffondabile, sì”, replicò Crane. “È l'ultima tecnologia di galleggiamento. In caso di una breccia nello scafo, delle porte stagne possono essere chiuse per contenere la fuga. In effetti, sono così sicuro dell'invulnerabilità di questa nave che ho tagliato sulle scialuppe di salvataggio, siccome sono completamente inutili”.

“Mi sembra che tu stia provocando il fato”, replicò Jack.

“Sono un uomo di scienza- non credo nel fato”, disse Crane.

“Beh, sarebbe uno scherzo se affondassi, no?” ridacchiò Jack. “Tu e tutti quanti qui dentro! Non uno scherzo divertente, in effetti”.

“È completamente impossibile”, scattò Crane. “Dio in persona non potrebbe affondare questa nave”.

Una musica inquietante iniziò all'improvviso a suonare da qualche parte, e si guardarono entrambi attorno, confusi, per un momento. “Oh, è solo la banda che si accorda”, disse Crane, facendo un cenno alla vicina banda della nave.

“Stiamo per partire, Jonathan, se mi vuoi raggiungere al timone”, disse Jervis Tetch, per venire ad unirsi a loro.

“Certamente, capitano Tetch”, disse Crane, annuendo. Si girò per fissare Jack con disprezzo fulminante. “Vada per la sua strada, signore. Terza classe, giusto? Faresti meglio a tornare da dove vieni”.

“Sì... certo... non voglio dare un'occhiata in giro sulla tua preziosa nave o cose del genere. Cretino”, mormorò Jack, dirigendosi verso le scale e accendendosi una sigaretta. “Spero che affondi”.

“La rotta è impostata, Capitano, ci dirigiamo dodici gradi e tre verso est”, disse un membro della ciurma, salutando Tetch e Crane mentre raggiungevano il timone.

“Eccellente. Spingiamola al largo e vediamo come va”, disse Tetch, guardando verso l'orizzonte.

“Ho davvero un buon presentimento riguardo a questo viaggio inaugurale, Jervis”, disse Crane, sorridendo. “Cosa potrebbe andare storto?”

In quel momento, il film si fermò di colpo con un stridore del nastro. “Oh, Cristo, si è sbrogliato!” esclamò Joker, alzandosi e correndo verso il proiettore. “Datemi un secondo per metterlo a posto...”

“Joker, come hai fatto... come... è fantastico!” ansò il Dr. Leland. “Voglio dire, sembra così... vero e professionale!”

“Beh, cosa ti aspettavi, Dottore, un lavoro di seconda classe?” chiese Joker, con un'alzata di spalle. “Sono un ragazzo dedito, sai, e un perfezionista quando si tratta della roba a cui sono dedito. Certo che è fantastico! L'ho fatto io!”

Ivy, Due Facce, Crane, Tetch e Nygma si scambiarono un'occhiata. Non sembrava che qualcuno stesse per andarsene. Anche Bruce Wayne se ne stava intontito in silenzio, chiedendosi perché non avesse pensato a questo modo per distrarre il Joker anni prima.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Batman / Vai alla pagina dell'autore: ChristineMGreenLeaf