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Autore: KimberStormer    13/10/2014    1 recensioni
Una song-fic tratta dalla canzone Umbrella acoustic di Rihanna unita all'amore di Ruby e Belle di OUAT! Quello che volevano farci vedere nella 2 stagione e che non hanno concretizzato mai -_- (per colpa di chi chi chi chiiii...)
[Rubelle-RedBelle/Ruby+Belle]
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Belle, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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5 
quando c'è la luce del sole,
brilleremo assieme
ti ho detto che sarò qui per sempre
ho detto che ti sarò per sempre amica
ho fatto un giuramento,
lo manterrò fino alla fine 

Due gocce di pioggia facevano a gara scendendo l'una più velocemente dell'altra sul vetro della finestra di casa di Snow. In un attimo finirono col congiungersi scivolando con più rapidità. 

Ruby sospirò e poggiò la testa sul braccio. 

-Non ti piace la cioccolata? 

-Beh sai, a noi cani fa male… - sorrise mesta rialzando il capo. 

-Vedo che il buon umore non se n’è andato. Red…- le si sedette accanto poggiando la cioccolata sul tavolo.- devi dirmi qualcosa? 

-Tu piuttosto! – assaggiò la bevanda dolce- raccontami com’è andata dall'altra parte. Posso farmi raccontare tutto direttamente da una delle protagoniste della fiaba! 

Snow la guardò triste, sospirò e le voltò le spalle: 

-Non c’è niente da dire, sono riuscita a tornare per la mia famiglia. Il pensiero del nostro lieto fine mi ha spinta a perseverare, e alla fine ho vinto.

Snow era una guerriera. Non importava come i vari libri dipingessero la piccola principessa Biancaneve : dolce, ingenua, amabile…lei era sì tutto questo, ma era anche molto coraggiosa, una ragazza che si sarebbe fatta in quattro per chi amava, non lasciando mai nessuno indietro.

E lei com’era invece?

Pensò ai suoi amici, a quello che James aveva fatto per lei quando aveva creduto di aver ucciso il povero Gus trasformata in lupo. A Snow stessa, che le aveva insegnato il vero valore dell’amicizia rimanendole accanto nonostante tutto e tutti. Pensò ad Henry, non aveva mai avuto paura di lei, era un ragazzino molto coraggioso, degno figlio di una Principessa. E poi c’era Belle. Cosa dire di lei? Dolce, sincera, intuitiva...l'unica che, a parte Charming, le aveva creduto al punto da rischiare la propria vita… quella ragazza era diventata man mano davvero molto importante nella sua vita.

Chi era lei per Belle invece? Una persona che le aveva trovato casa in un momento di difficolta? Un’amica con la quale parlare di libri ed avventure?

-E’ inutile che ti arrovelli in quel modo. – Snow le mise dolcemente un braccio sulle spalle.- se c’è una cosa che ho imparato da te, è che quando vuoi qualcosa, tu combatti per averla. Non ti arrendi finchè non l'hai avuta vinta. 

-E lo avresti imparato da me? Quando scusa? 

-Quando mi hai aiutata il giorno in cui fuggii dal castello. O quando aiutasti James a ritrovarmi… Red, tu sei una grande persona. Non sminuirti per colpa di qualcuno che cerca in ogni modo di portarti via qualcosa di prezioso e puro. 

-Gold… 

-Esatto. Gold. – annuì. 

-E’ innamorato di Belle- si lasciò sfuggire infine. E si sentì lievemente meglio, con un peso sullo stomaco in meno. 

-Non è amore quello, è possesso. Amare vuol dire sacrificarsi, soffrire certo, ma anche essere felici per chi si ama se quella persona ha davvero trovato la sua felicità. E credimi, non è così tra Gold e Belle… 

Ruby tornò a guardare fuori dalla finestra, un lampo e poi un tuono molto forte troncarono il discorso. 

-Tu invece? Ne sei innamorata? 

Ruby arrossì. 

-No, non dirmelo, la persona alla quale lo dirai dev’essere la diretta interessata, non io. 

Le strinse il braccio con la mano sorridendo. Con le sue parole cadenzate e ben misurate, Snow era la cura adatta alle sue sofferenze, meglio della cioccolata. La sua voce flautata la metteva sempre a proprio agio. 

-Ti ringrazio Snow. Anche di avermi ospitata per questa sera… sai, non credo di riuscire a farcela nella pensione…da sola… 

-Te lo ripeto Red, non sei sola. Non lo sarai mai. 

-Già, ma almeno possiamo abbassare un po’ la voce? Qualcuno sta cercando di dormire quassù! 

La voce di Emma che giungeva dalla stanza da letto sul soppalco le fece sobbalzare e scoppiare a ridere. 

-Non spaventarti Red, mia figlia quando non riesce a dormire diventa nervosa! 

-Altro che non riuscire a dormire. – si alzò a sedere la bionda. – con tutto il baccano che fate vorrei essere colpita dalla maledizione del sonno eterno. – sprimacciò il cuscino e si rimise giù. 

-Scusami Em! – sorrise Ruby. 

-Scuse accettate. Andate a dormire è tardi! E poi, un consiglio…se la ami veramente non puoi permettere che Gold la riempia di menzogne. Devi dirle la verità, sia come amica che come…innamorata… oh Dio sdolcinate! 

Seguì un tonfo, Emma chiuse gli occhi ficcando la testa sotto il cuscino. Intanto Snow aveva preparato le coperte sul divano, e dopo aver messo le tazze nel lavello era andata a coricarsi nel letto con la figlia. 

-Buona notte Red. – bisbigliò. – spero che il sonno ti porti consiglio! 

E consiglio glie lo aveva portato. Dopo tutta quella chiacchierata sul come avrebbe potuto continuare ad esserle amica essendone invece innamorata e dopo tutti i consigli dati e ricevuti, Ruby aveva fatto lo stesso e solito sogno su Belle. 

Era una persecuzione! 

Non riusciva a chiudere gli occhi senza vedere il suo sorriso, le sue labbra e le sue piccole mani sul proprio corpo… Era davvero una persecuzione! 

Quindi si era alzata di buon ora ed era andata al locale, ad aiutare la nonna. Sicuramente dopo la festicciola del giorno prima, c’erano parecchie cose da riordinare. E a lei non andava di beccarsi i suoi rimproveri se non l’avesse trovata lì. 

Ciò a cui non aveva pensato era che avrebbe trovato qualcun altro nel locale. 

Seduta al bancone, con un sorriso felice, Belle mangiava le focaccine che la nonna aveva preparato per la colazione. 

-Mi dispiace signora, ma continuo a pensare che quelle di Ruby siano più buone delle sue, anche se… - ne addentò un’altra.- anche le sue sono favolose! 

-Ah voi giovani d’oggi…ecco cosa succede alle belle ragazze a frequentare una spiantata come mia nipote. 

Evidentemente Belle non aveva capito il tono scherzoso dell’affermazione, perché, senza neanche voltarsi a guardare dietro di lei la diretta interessata entrare, aveva ripreso l’anziana signora: 

-Nonnina per favore non siate così dura con Ruby. Si da tanto da fare per voi e anche per me. Non posso dimenticare che mi ha salvato la vita quando ero rimasta senza un posto dove stare…- abbassò lo sguardo sul suo piatto sorridendo lievemente. – è una ragazza d’oro e lei è fortunata ad averla sempre accanto… 

Aveva sentito bene? Belle l’aveva non solo difesa ma addirittura elogiata davanti alla nonna!

-D’oro sì, ragazza non saprei…sai, noi lupi siamo un mondo a parte. – s’intromise nel discorso prima che questa potesse dire altre cose che le avrebbero spaccato il cuore in due. – allora Belle! Cosa ti porta da noi stamane? 

Belle si votò di scatto arrossendo lievemente, forse perchè Ruby l’aveva sentita. Bè che s’imbarazzava a fare? Non aveva detto niente di male! 

-Ru…come stai? –chiese tradendo nella voce una nota forzata. 

Eccoci al dunque, se fa così tanta fatica a parlarmi, devo averle fatto qualcosa di davvero grave… 
Il problema era che lei non sapeva cosa le aveva fatto, nè perchè la sera prima la ragazza se n'era andata via senza neanche salutarla.

Decise di fingere fosse tutto a posto. Infondo anche la stessa Belle stava fingendo con lei. O no?

Se l’aveva davvero sentita quella sera in biblioteca entrare sotto forma di lupo e poi baciarla…e se alla fine quella mattina era comunque passata al Granny’s…allora toccava a lei darle una rassicurazione sul loro rapporto. Doveva farle capire che per lei non era cambiato nulla, che le era e le sarebbe rimasta amica per sempre, qualsiasi cosa fosse accaduta tra loro…o non accaduta.

Se Belle voleva aicizia da lei, amicizia avrebbe avuto. Era sempre meglio che starle lontana, decise.

-Tutto a posto. Come mai da queste parti? – indicò il piatto. – le focaccine? Se vuoi posso portartele tutte le mattine in biblioteca. 

-Come? Oh…beh, si! – rispose quasi senza pensare. Poi la fissò e rise.- sono stata un po’ troppo precipitosa eh? Volevo dire – impostò la voce come una vera signora – se non ti crea disturbo… 

Ruby alzò un sopracciglio, poi entrambe scoppiarono a ridere. 

Adesso era tutto a posto, Belle si era tranquillizzata. Ora era tutto a posto… 

-Red,adesso lasciala mangiare in pace…e vieni ad aiutarmi a riordinare questo caos. 

-Non chiamarmi Red! 

-Io vado! Ho ancora molte cose da mettere a posto e devo fare degli ordini per alcuni libri… ci vediamo stasera! 

Le salutò ed uscì allegra. Ruby era rimasta a guardarla, e la vide dalla vetrina svoltare l’angolo. 

-Mia nipote è davvero senza speranze…ma devo ammettere che ha buoni gusti. 

-Come? Nonna cosa dici? 

Con un’alzata di spalle l’anziana donna ignorò le sue domande tornando in cucina. Ruby non si era ancora voltata, era troppo occupata a riflettere su quell’ultima affermazione dell’amica: 

Ci vediamo stasera 

Voleva forse dire che sarebbe tornata stavolta? Che non se ne sarebbe andata via da Gold?


Quella sera Ruby aveva preparato tutto: un plaid di pelliccia accanto al caminetto, anche se non era freddo, leggere accanto al fuoco era di sicuro più piacevole, e poi in quel modo Belle sarebbe rimasta un po’ più a lungo. Forse si sarebbe addormentata e lei avrebbe potuto guardarla dormire.

Sistemò meglio i libri, tutti quelli che l’amica le aveva consigliato la volta prima, tutti quei libri che la ragazza aveva amato: Orgoglio e Pregiudizio, Piccole Donne, Cime Tempestose e Il Vecchio e il Mare, che lei aveva finito di leggere in giornata per l'occasione. 

-…quindi il ragazzino…sarebbe una specie di…speranza per il vecchio…? 

Belle rise, e Ruby si ritrovò di nuovo, a guardarle le labbra incantata: 

-Diciamo che più o meno ci sei. – chiuse il libro – ma il punto è che quando tutto sembra difficile, quando sembra ormai che la speranza ci abbandoni, non bisogna mai smettere di lottare e di credere in se stessi! Solo in questo modo si vince. E il ragazzo, non fa altro che ricordare al vecchio che non si è mai soli se si è dalla parte giusta.- guardò l’orologio a pendolo appeso alla parete. – Oh,è molto tardi…-si alzò in piedi stiracchiandosi. 

-Già, domattina dovrò aprire io altrimenti la nonna…mi mangerà viva. 

Erano quasi le due di notte ed avevano passato tutta la serata come avevano programmato: a parlare di libri ed a confrontare le loro idee, e nonostante la ragazza lupo pensasse di essere alquanto rozza ed ignorante se paragonata alla cultura che aveva Belle, la sua amica le aveva fatto intendere tutto il contrario, dimostrandole con poche semplici domande su ciò che avevano letto, come in realtà dalle sue risposte, Ruby avesse un intuito alquanto spiccato, e come ragionasse per conto proprio senza imposizioni.

-Tu sei diversa da tutte le persone che ho incontrato Ru. Sei bella e scaltra e inoltre sei dotata di uno spirito di osservazione fuori dal comune. -raccolse tutti i libri da terra. -forza, andiamo a dormire, domattina la città si sveglierà, e non dovremmo essere noi le uniche due pigrone giusto? 

Mentre Belle tornava in camera sua, Ruby la guardava salire lentamente la scala che portava al piano superiore e soffocare uno sbadiglio. I suoi capelli erano del tutto scarmigliati a differenza dei propri, ma era bellissima ugualmente. Anzi, forse anche di più. 

-Aspetta! Ti aiuto! 

Prese dalle sue braccia i volumi più pesanti e salì insieme a lei. Quando entrò nella stanza dell’amica, non si stupì di trovarla piena di volumi di ogni tipo, ma di vedere tutte quelle luci accese invece sì. 

Due ai lati dei comodini, una sul tavolo, un’altra sull’armadio ed una a terra. Ne spense una senza neanche riflettere. 

-Come mai tutta questa luce? – poggiò i libri sul tavolo accanto all’ennesima abatjour accesa- paura del buio?- spense anche quella. 

-In realtà… un poco. - Belle si sedette sul bordo del letto.- Non l’ho mai detto a nessuno – esordì nervosa- neanche a Rumple ma, - prese un respiro- da quando Regina mi ha rinchiusa, non riesco più a dormire bene la notte. I ricordi di quella vita, nella quale non sapevo chi fossi né perché mi trovassi lì... e la sera poi ad un certo punto spegnevano sempre le luci. Sai, quando il maleficio è stato spezzato, i ricordi di 28 anni passati sempre uguali si sono accavallati. Fino ad allora non sapeva nessuno di stare vivendo lo stesso identico giorno per 28 anni, ma dopo... è stato come se nella mia testa, la Belle che ero stata nel mondo fatato, e quella che aveva vissuto qui per 28 anni, si mischiassero. E' difficile da spiegare... 

Ruby le si sedette accanto. Non aveva mai pensato a Belle come una donna fragile, nonostante agli occhi di tutti apparisse come una ragazza un po’ svampita, dato che andava dietro a uno come Gold. 

Ora che la guardava negli occhi, vedeva attraverso di essi la solitudine e la paura, così simile a quella che lei stessa aveva provato nel mondo delle fiabe quando tutti la giudicavano per ciò che appariva loro, e non per quello che era veramente, o che provava. 

Snow. Lei era stata l’unica che era riuscita a scavare nel profondo del suo cuore, l’unica che l’aveva capita e amata per quella che era. 

Belle era stata altrettanto fortunata come lei? 

Belle aveva avuto una famiglia come le aveva raccontato, che non l’aveva più cercata una volta che Gold l'aveva presa con se, salvo poi, a Storybrooke tentare di farle oltrepassare il confine per farle vivere una vita che lei non voleva. Aveva avuto accanto solamente Gold, un uomo che l’aveva rinchiusa come una rosa in una teca di cristallo. Una splendente e meravigliosa teca di cristallo, ma sempre di una prigione si trattava. 

Tutti con lei avevano agito per i loro scopi, senza pensare al dolore che invece le avevano provocato. Alla sua paura, il risentimento, la solitudine… 

-Sono stata sola per 28 anni, dei quali vorrei dire di non ricordare nulla ma…non è così. – alzò lo sguardo verso l’altra, nonostante sorridesse, i suoi occhi non esprimevano la minima felicità.

Ruby le passo un braccio attorno alle spalle e l’attirò a se, Belle si sentiva molto stanca, posò il volto sul petto della ragazza lupo socchiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dai suoi respiri profondi. 

-Non devi avere paura, ci sono io con te, e il buio certo non mi spaventa. 

Belle si rannicchiò più stretta al suo petto chiudendo definitivamente gli occhi. 

-Rimarrò qui fino a che non ti addormenterai. 

Nessuno ti farà del male finché io ti sarò accanto… 

Lo aveva pensato? Lo aveva detto? Allungò un braccio e spense anche l'abatjour sul comodino, rimanendo in penombra. Il volto della sua bella non le era mai sembrato così perfetto sotto il pallido chiarore della luna che filtrava dalla finestra. 

Ringraziò la Dea Luna, colei che era stata così tante volte crudele con lei che adesso si dimostrava magnanima facendole ammirare il volto della donna di cui si era innamorata. 


Quando la mattina dopo Belle si svegliò, sotto le coperte del proprio letto, giurò di non aver mai dormito così bene in tutta la sua vita. 
...continua...
   
 
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