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Autore: DrFlvke    14/10/2014    4 recensioni
Luke non era pronto a lasciare che Emma se ne andasse.
Teneva troppo a lei.
Non le aveva ancora detto "ti amo".
Non le aveva ancora detto che gli sarebbe mancata.
Tutte le ore che aveva perso, tutti i momenti che non si era goduto con lei, ora avrebbe voluto riportarli indietro.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.

"Te lo avevo detto io, che abitavate più vicini di quanto tu pensassi!" disse Calum ad Ashton. 
"Non me lo immaginavo, e non volevo illudermi. Tutto quì." 
"Secondo me è il destino - cominciò l'amico - cioè, non la hai conosciuta mica per caso. Tutto ciò che succede, succede per una ragione."
"Fin dove vuoi arrivare? Non ti seguo." disse lui, anche se, in realtà, lo seguiva benissimo.
Calum andò dritto al punto. 
"È che vi siete conosciuti per incontrarvi, per diventare amici. E chissà, magari lei ha pure una cotta per te, o tu per lei!" disse con un tono leggermente malizioso.
Ashton si sentì andare a fuoco "Non..Non è vero!" disse, tentando di rimediare al danno che, però, era già fatto.
"Certo." 
"Ti propongo un patto, stronzetto. - disse Ashton, pensando velocemente. - io non dico in giro della tua cotta per Emma e tu non dici in giro della mia cotta per Jamie, intesi?" 
"Woh rallenta! Si chiama Jamie, la fortunata? - chiese Calum - Comunque d'accordo. Muto come un pesce!"
Ashton dubitava che il suo amico fosse rimasto zitto. Lo avrebbe almeno detto a Luke, che lo avrebbe detto a Emma, che avrebbe telefonato alla sua amica Sam, che - lo sapevano tutti - non riusciva a mantenere i segreti. Ma cosa ci poteva fare? Assolutamente niente. Poteva solo aspettare. Col tempo, magari, si sarebbe sistemato tutto. 
Annuì, poi decise di cambiare argomento. Non voleva continuare a parlare di Jamie.
Non era colpa della ragazza, ovviamente. Era esclusivamente colpa sua. Come poteva piacergli una persona che nemmeno conosceva? A volte provava ad immaginarsi il suo aspetto, ma lei non gli aveva mai dato alcun indizio, perciò era stato piuttosto difficile. 
"Allora, mica dovevamo andare a casa di Luke?" disse, rompendo il silenzio che si era creato. 
"Sì, dai, andiamo a rivedere Michael."
Ora, in teoria ci avrebbero messo poco tempo per arrivare a casa del biondo. Circa cinque minuti di passo normale.
Con Calum, però, era difficile andare ad una velocità normale.
Si distraeva per ogni scemata.
Ashton ormai ci era abituato, quindi uscirono un po' di tempo prima. 
Si fermarono più volte, per diversi motivi.
"Hai visto? quell'irrigatore perde acqua" gli aveva detto l'amico, avvicinandosi all'oggetto. Naturalmente, si bagnò tutto. Per fortuna cominciava a fare abbastanza caldo, così si sarebbe asciugato durante il tragitto, senza dover andare a casa a cambiarsi.
Il cellulare di Ashton vibrò.
Il ragazzo lo afferrò dalla tasca dei pantaloni e sbloccò lo schermo inserendo la password, per poi notare che era un messaggio da parte di Jamie.
Oddio, Jamie, proprio ora mi devi scrivere? Mentre sono con Calum?, Pensò lui.
Lesse il DM da parte della ragazza 
Uhm
Scosse la testa e rimise il cellulare in tasca.
Guardò l'amico, che gli faceva sempre quel sorrisetto so-con-chi-stai-parlando, mentre si infilava nel vialetto della casa del biondo. Aspettò che lo sorpassasse, poi lo seguì e suonarono il campanello.
Ad aprire la porta fu la madre di Luke, Liz.
"Ciao ragazzi!" disse, con uno dei suoi soliti sorrisi accoglienti.
I due la salutarono, poi chiesero di Luke e Michael.
"Dobbiamo mostrare a Michael la città" spiegò Calum.
"Ah, certo. Credo sia in camera con Luke, andate"
I due sorrisero e salirono le scale, diretti verso la stanza di Lucas. 
Lì, ovviamente, trovarono i loro amici. 
Il primo pensiero di Ashton nel vedere Michael fu: Ha i capelli verdi? 
Ma probabilmente è stato il primo pensiero anche di Calum, dato che guardò come per dire "Me lo ricordavo con dei capelli normali"
Dopo qualche attimo, fu proprio Ashton a parlare.
"Ehi" disse.
"Ciao!" rispose il verde.
Ci fu il solito giro dei saluti, poi cominciò la conversazione.
"Perchè sei quì?" chiese Calum.
"Lunga storia"
"Bene - disse Luke alzandosi dalla sedia - Ce la puoi raccontare mentre facciamo questo tanto atteso giro della città. Non che sia questa grande o bella città. Potremmo andare in spiaggia." 
"D'accordo - disse il moro - sembra una buona idea."
Tutti e quattro si diressero verso il portone principale, salutarono Liz e uscirono.
Ashton non era quel tipo a cui piaceva uscire, lo faceva soprattutto per i suoi amici. 
Non amava le feste, ci era andato solo qualche volta, in cui era finito a farsi un giro per il quartiere per conto suo. Nonostante tutto, a scuola era popolare. Lo conoscevano tutti, soprattutto perchè stava con Luke e Calum. Quei due erano famosi in tutta a scuola. Di conseguenza lo era anche lui. Non che gli piacesse esserlo. 
Di colpo, si trovò a pensare a Jamie. 
Viveva a Sydney.
Quell'informazione gli aveva completamente cambiato la giornata. 
Insomma, si aspettava che vivesse in Australia, ma proprio a Sydney, la sua stessa città.
Magari si conoscevano ma non se ne erano mai accorti.
Magari l'aveva vista per strada.
La devo smettere, Pensò.

 

Michael era felice. 
Cioè, per quanto potesse essere felice un ragazzo che aveva appena abbandonato il suo paese, la sua casa e i suoi amici.
Almeno ne aveva trovati altri tre.
Quindi sì, si reputava felice.
Guardò l'oceano, la linea dell'orizzonte. 
Troppo dritta e imponente per non fargli paura.

Si passò una mano fra i capelli, era un gesto che faceva sempre, soprattutto quando era nervoso.
Sperava solo che quell'anno passasse in fretta. 
Non aveva davvero voglia di mettersi a studiare, tra un mare di libri.
Avrebbe preferito uscire, viaggiare.
Guardò gli altri, che nel frattempo si erano spostati verso la strada. 
"Torniamo a casa?" Gli urlò Luke.
Annuì in modo quasi impercettibile e si alzò, sfregandosi i pantaloni per far cadere la sabbia, poi si avvicinò al gruppetto, e tutti si incamminarono, ognuno verso la propria casa.
Lui e Luke andarono verso casa Hemmings.
C'era un po' di silenzio.
Il silenzio è imbarazzante, soprattutto di notte, quando non c'è nessuno che può parlare, oltre a te.
Quindi disse la prima cosa che gli venne in mente.
"Voglio cambiare colore di capelli, si stanno sbiadendo." 
Aveva rotto il ghiaccio.
Luke rise silenziosamente, poi gli chiese:
"Se posso chiedertelo, da quanto tempo te li tingi?"
"Da abbastanza tempo, fidati, non lo vuoi sapere"
"E quanti colori hai provato fino ad ora?"
Michael ragionò. Ora li aveva verdi, prima aveva provato a tingerli di diversi colori. Ormai aveva perso il conto.
Cioccolato, Neri con il ciuffo azzurro, viola, rosa, chi se li ricordava più.
"Giusto qualche volta" 
"Quali?"
Almeno avevano trovato qualcosa di cui parlare. 
Meglio parlare dello strano argomento 'capelli' che non parlare affatto.
"Non li ricordo tutti. Quelli che ho preferito sono stati Viola, Marrone, Chiari con il ciuffo viola e Azzurri" 
"Ah, e non sono tutti?"
"No"
"Alla faccia del 'Giusto qualche volta! - rise - E, sentiamo, di che colore hai intenzione di farli, quando troverai un parrucchiere disposto a tingerti i capelli?"
"Mhh, credo rosso acceso" rispose
"Tu sei pazzo" rise di nuovo Luke.
"Sì, lo so" confermò il futuro ragazzo con i capelli rossi.
"Possiamo tingerteli io e i ragazzi"
Erano arrivati, Luke infilò le chiavi nella serratura della porta principale.
"No, grazie - rispose Michael - non ci tengo particolarmente a fare da cavia per le vostre esperienze da parrucchieri. Chiederò a qualcuno."
"Okay" 
"Domanda: dove dormo?"

Alla fine, si decise che Michael avrebbe dormito su una specie di letto gonfiabile nella camera di Luke.
"Questo letto è una figata!" disse, entusiasto, mentre si stendeva.
"Vedo!" confermò il biondo.
"Bene"
Solito silenzio imbarazzante.
Stavolta, però, fu Luke a parlare.
"Ti prego, dimmi che non russi."

 

 

EHM, CIAO.

Dopo tipo due, tre mesi dall'ultimo aggiornamento, eccomi quì, salve a tutti. 

Vorrei chiedervi se qualcuno si ricorda di me, ma ne dubito (Quindi ciao, Elena, Ellen, 14, 5sos e pizza, xprfirwin su twitter (ho cambiato nick@)).

No, questo spazio autrice fa schifo.

Ricomincio.

Ciao!
Vi ricordate di me?
Se sì, aw che bellini.
Se no, ciao, sono Elena, o Ellen, ho 14 anni e su twitter sono @xprfirwin.
Come state?
Io male, perchè mi sento dannatamente in colpa per non aggiornare questa fan fiction da tipo due mesi.
Okay, ora che mi sono 'scusata' posso cominciare a parlare della storia.
Jamie e Ashton mi fanno morire.
Calum mi fa troppo ridere, boh, lo adoro.
I Muke aw, che bellini. 
Non riesco a stare al passo con le tinte di Michael, perciò gli ho fatto saltare quella viola e gli faccio direttamente i capelli rossi.
Poi boh non so cosa scrivere, hope u like.
Vado a ripassare greco perchè sul gruppo della classe hanno già ripassato tutti e poi ci sono io che non ho fatto ancora un cazzo.
Visto quanto ci tengo ai miei lettori? 
Mi dispiace ancora, ora me ne vado.
Recensite se volete, come dico sempre, potete scrivere di tutto.
Ellen

Ps: Grazie mille a tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Ily.

Pps: Ciao alla Brennina che mi rompe sempre dicendo che devo aggiornaree tvttb <333

Ppps: le frasi che ho sottolineato le ho sottolineate senza un motivo preciso, boh. Volevo solo farvi notare quanto sono poetica eheh.

   
 
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