OHANA
Capitolo
1
Ohana
significa famiglia, e
famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato.
Avevo
dimenticato questo insegnamento. Avevo dimenticato il mio motto di
sempre. La
famiglia non si abbandona, mai.
Eppure
non riuscivo a pentirmi di aver abbandonato Draco, di averlo lasciato
solo a
fissarmi sulla porta mentre scappavo via, lontano da quel passato che
non
riuscivo a dimenticare, stringendo forte a me la dolce Cassandra.
Ora
la guardavo, dolce con i suoi grandi occhi verdi, dolce con i suoi fini
boccoli
biondi. Un perfetto mix tra lui e me. Una vera Malfoy nello sguardo e
nel
portamento, una vera Granger nel carattere.
Aveva
ormai 4 anni, a solo sei mesi l'avevo strappata dalla sua famiglia per
condurla
con me nel mondo babbano.
Draco
non mi aveva mai cercato, o forse ero stata troppo brava a cancellare
ogni
traccia di me.
Mi guardai allo specchio: i
capelli mossi e
ribelli erano sostituiti da lisci capelli rossi, gli occhi color ambra
erano
nascosti da lenti a contatto verdi. Data la mia ancora giovane
età, solo 24
anni, tutto il palazzo aveva creduto alla commuovente storia delle due
sorelline rimaste orfane dopo un incidente d'auto dei genitori.
I
miei genitori.
Nn
mi vedevano da quattro anni.
Non
potevo correre il rischio di andare da loro, Draco e gli Auror
sorvegliavano
costantemente la casa.
Gli
Auror, si. Harry Potter mi dava la caccia. La legge magica vietava che
una
madre privasse il padre della figlia. E per i Malfoy questo valeva
ancora di
più: li avevo privati della loro unica erede.
Ma
questo ormai non contava più: ero Masha Lloyd, orfana di 24
anni che doveva
lavorare alla sera come ballerina in discoteca e alla mattina come
lavapiatti
solo per mantenere la sorellina, la piccola e dolce Mila.
Lisciai
la stoffa della gonna che si era arricciata e mi alzai, pronta per
quell'ennesima notte di lavoro.
Sorrisi
allo specchio e usci decisa e determinata.