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Autore: redskittles_    14/10/2014    0 recensioni
Raccolta di Oneshots #Larry.
Ogni OS ha un tema diverso ma seguono tutte uno stesso filo, ovvero si rifanno alla definizione a cui si ispirano.
Come già detto i protagonisti sono Harry & Louis, quindi se non siete interessate potete scorrere con il mouse o cliccare sulla X in alto a destra :)
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lemon, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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BREVE PREMESSA:
One Direction' fandom, here we go again! 
Dopo un lunga pausa torno a scrivere in questo fandom!
So che fino ad ora ho scritto solo Het (più o meno) ma non potevo non scrivere anche dei Larry (#sorrynotsorry)
Quindi, come già nell'intro, ripeto, se non siete larry shipper, larry believer, larrycentriche, larryqualunquealtracosa e non vi interessa minimamente leggere di loro, in alto a sinistra c'è la freccia per tornare indietro :)
Per tutti voi altri che invece siete qui proprio per leggere dei Larry, vi spiego la situation:
Questa è una raccolta, quindi saranno tutti capitoli a sè stanti, per lo più OneShots (anche se forse qualcuna sarà una drabble o una flashfic ancora non so) che si basano sul tema delle "Definizioni", ovvero ogni racconto sarà ispirato da una parola e dalla sua definizione che verrà svelata di volta in volta.
Che dire, buona lettura e spero sinceramente che vi piaccia!

Gio. xx

 
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rating: Rosso
Descritte esplicitamente scene di sesso tra due uomini
Sesso non protetto!
circa 3K parole
STIGMATOPHILIA
Someone who is attracted to a person with piercing and tattoos

 
Harry!Rocker (White Eskimos)
Louis!Poet



"[...] Angelo mio, mi dicono ora che la posta funziona tutti i giorni quindi chiudo affinché tu possa ricevere la lettera al più presto. 
Sii calma, solo contemplando con serenità la nostra esistenza potremo raggiungere il nostro scopo di vivere insieme. 
Sii calma. 
Amami, oggi, ieri. 
Quanta nostalgia, quanto rimpianto di te. 
Di te. Di te. 
Mia vita,mio tutto. 
Addio. 
Ti prego continua ad amarmi, non smentire mai il cuore fedelissimo del tuo amato. 

Eternamente tuo 
Eternamente mia 

Eternamente nostri."  (Lettera all'Amata Immortale - Ludwig van Beethoven)


Applaudono all'unisono le mani di tutti i presenti. Sullo sgabello di fronte al bancone un ragazzo è rimasto immobile, con lo sguardo perso sul palco, la bocca socchiusa. Forse è opportuno che applauda anche lui, il ragazzo sul palco se lo merita davvero quel suo applauso.
Questo si riscuote e inizia ad applaudire, solo che gli altri si sono già fermati e risuona nel caffè solo l'eco dei suoi battiti. Si ferma.
Il ragazzo sul palco cerca di guardare oltre la luce puntatagli addosso, ma davvero non riesce a vedere da dove provenga quell'ultimo battito.
Sorride, ringrazia e attraversa il piccolo palco in legno, inciampando sul filo dell'amplificatore. 


"Grazie a questo bellissimo intervento, se mai avrai materiale originale da presentare su questo palco non esitare! Il The Poet' Sound è sempre disponibile!"- esclama Em, la proprietaria del locale -"Ora, prima di far esibire la nostra band, c'è qualche volontario che ha intenzione di leggerci qualcosa? No, nessuno? Bhe allora direi proprio che è ora di un po' di rock!

Il ragazzo dello sgabello si alza, le parole della poesia risuonano nella sua mente, magari ci scriverá una canzone sopra.
Va verso il palco, si aggiusta la canotta, impugna la sua fender nera e da un occhiata al pubblico, giusto per sapere a chi sta cantando. Lo vede, in prima fila c'è il ragazzo della poesia. È distratto, non lo sta guardando come ora lui sta facendo.
Aspetta i suoi compagni di band per salire sul palco, sono pronti. Si posiziona davanti al microfono. Un lungo fischio meccanico risuona ovunque. Se prima non aveva l'attenzione del "poeta" ora sicuro ce l'ha. Tutti gli occhi sono puntati su di lui. Da quando è così nervoso? Si scusa e accenna un sorriso. "Buonasera a tutti, io sono Harry e noi siamo gli White Eskimos"- dice stringendo il microfono con tre dita, visto che con l'indice e il medio tiene il plettro. Sorride ancora, abbassa lo sguardo sul pubblico. Il ragazzo lo sta guardando e sorride. Si gira verso la sua band, sorridendo di nascosto e fa cenno al batterista. 


Harry è bravo in tre cose:
  • scrivere buone canzoni
  • suonare la sua chitarra
  • scegliere i disegni dei propri tatuaggi.
Ne ha tanti di tatuaggi ma particolarmente gli piace la farfalla che ha sullo stomaco e le due rondini sul petto. 

Louis è bravo in tre cose:
  • scrivere poesie
  • leggere poesie
  • fare i pompini
La prima canzone è andata, il pubblico sembra gradire. Harry sta già sudando con tutte quelle luci puntate, ma per fortuna ha la bandana intorno la testa che gli tiene su quei suoi ricci ribelli e gli asciuga un po' il sudore. Si fermano giusto il tempo di bere un sorso d'acqua e Harry riguarda li in prima fila. Il ragazzo lo sta guardando ancora, non sta sorridendo, semplicemente lo segue con lo sguardo in ogni mossa. Harry distoglie lo sguardo e si asciuga il viso con il bordo della maglietta. Torna davanti al microfono, presenta la seconda canzone e inizia a suonare. 

La prima volta che si è fatto un tatuaggio è stata una stella, semplice, niente di sofisticato o particolarmente originale,ma a quel tempo ad Harry sembrava davvero una cosa "figa" avere un tatuaggio. 
Louis ama, letteralmente ama, i tatuaggi, ma non ne ha neanche uno, ha troppa paura degli aghi per poterseli fare, sverrebbe solo alla vista probabilmente. Nonostante ciò lo attirano, c'è qualcosa nella pelle marchiata che lo eccita terribilmente e tuttavia non riesce a superare questa sua fobia per gli aghi e farsi un tatuaggio, (forse è per questo che poi li va a ricercare negli altri).

Hanno finalmente finito di suonare. Harry è davvero sudato ora. Continua ad asciugarsi con la canottiera che sicuramente cambierà. 
Si prende i meritati applausi e ringrazia. Si sfila la chitarra e quasi quasi non incastra la fascia con l'orecchino, poggia poi delicatamente lo strumento accanto all'amplificatore. 

Beve di nuovo dalla bottiglietta ma pensa che prenderà una birra fredda ora. Scende dal palco, va in direzione del bancone, butta l'occhio sul posto in prima fila, il ragazzo non c'è.
Arriva al bancone e ordina una birra. Si volta e si sistema con i gomiti sul bancone, giusto il tempo di voltarsi alla sua destra che vede il ragazzo seduto sullo sgabello occupato da Harry in precedenza.
"Siete bravi"- dice quello sorseggiando quello che sembra essere vino rosso.
Harry sorride -"Bhè anche tu"- dice ammiccando e prendendo la birra che gli è appena stata data.
"Devi saperne molto di letteratura e queste cose qui"- continua Harry.
"E tu devi saperne molto di musica"- risponde l'altro continuando a sorseggiare.
"Bhè alla fine poesia e musica non sono simili? La poesia non è la musica dell'anima? 
(De André)"- continua il ragazzo sorridendo verso il fondo del proprio bicchiere. Harry si sta davvero concentrando per non saltare su quelle labbra da poeta. Crede che se dicesse una qualsiasi altra cosa lo farebbe seduta stante -"Dicono che per fare musica tu debba amare (Louis Armstrong), tu ami Harry?". I due si guardano per un istante. "Vieni"- dice Harry prendendo la bottiglia di birra e andando verso la porta con su scritto "solo personale". Beve l'ultimo sorso e apre la porta, trascinando il ragazzo dentro con lui.
"Come ti chiami?"-domanda Harry. Il ragazzo lo guarda un po' confuso dall'inaspettata situazione -"L-Louis"-riesce a dire terribilmente eccitato. "Non ti dispiace se mi cambio vero Lou?"- dice Harry -"così possiamo continuare a parlare"- continua sorridendo. Louis nega con la testa. Harry prende da un borsone lasciato li nel bagno un'altra canottiera. Si sfila quella sudata e la lancia sopra la borsa. "Cos'è? Non hai più voglia di parlare Lou?"- domanda il riccio. "Sono bellissimi"- dice solo Louis guardando i tatuaggi sul corpo asciutto di Harry. Harry fa un passo verso di lui -"Ti piacciono?" - domanda toccandosi i tatuaggi sull'addome. Louis tende la mano verso la pelle marchiata, ma decide, per suo buonsenso di fermarsi, riponendo la mano nella tasca dei pantaloni blu. Harry lo guarda confuso, poi sorride sghembo -"Tu ne hai?"- chiede mentre si volta in direzione del lavandino e aprendo il rubinetto. "Oh nono, non riuscirei"- ridacchia Louis -"Paura degli aghi?"- continua Harry affondando subito dopo la faccia in una manciata d'acqua, quando riemerge Louis annuisce. "Capisco"- aggiunge Harry prima di sciacquarsi ancora.
Harry si volta verso Louis, con le gocce d'acqua che gli scivolano dalla fronte fino al collo, sulla gola, tra le clavicole e giù fino l'ombelico e il bordo dei jeans scuri e strappati. Ora i suoi tatuaggi sembrano brillare sotto l'acqua. Harry sistema un paio di ricci tra la bandana e si avvicina a Louis, che lo osserva muoversi verso di lui. È come paralizzato, gli occhi fissi in quelli verdi del ragazzo che ha di fronte, sempre più vicini. Harry è talmente vicino che può sentire il suo fiato sulla faccia. Non sa bene cosa stia succedendo Louis, tutto sembra rallentare mentre Harry allunga il braccio, il destro, verso il suo viso. La mano supera il suo volto, si aggrappa a qualcosa, Louis si volta e vede la mano del riccio chiusa intorno l'asciugamano appeso sulla porta. Si volta nuovamente verso Harry che sorride e si porta l'asciugamano al volto. Louis torna a respirare, pensando alla figuraccia appena fatta, riesce ad immaginare la propria faccia nel pensare che Harry lo stesse per baciare. Si porta una mano al volto sorridendo dentro di essa, mentre Harry torna al lavello e si asciuga.
"Comunque la risposta è no"- dice poi Harry.
"Come scusa?"-domanda Louis non capendo -"La risposta alla tua domanda, quella riguardo al fatto se io ami o no"- spiega gesticolando -"Mi correggo, per lo meno al momento è no"- dice distratto infilandosi la canotta pulita -"Questo fa di me un cattivo musicista?"- domanda ridendo. Louis scuote il capo vigorosamente -"Assolutamente".
"E tu, ami?"-chiede senza neanche guardarlo riponendo le sue cose nel borsone. Louis avvampa e in silenzio pensa a cosa rispondere, mentre osserva Harry intento a richiudere la borsa e poggiandola in terra, mostrando dalle larghe maniche i tatuaggi di due maschere e una gabbia sul costato. Poi Harry si rialza, osservandolo in attesa.
"Ben poco ama colui che può esprimere a parole quanto ami (Dante)"- cita Louis.
Harry freme, soppesa una ad una le parole appena uscite dalla bocca di Louis, e si trattiene, oh se si trattiene,dal fiondarcisi sopra. Louis sa di aver scelto le parole giuste, ed è solo un questione di tempo prima che Harry se ne renda conto. Assottiglia lo sguardo -"Allora mostramelo"- esordisce Harry con un sorriso sghembo. Louis sorride di rimando, muove un passo in direzione di Harry che sembra attenderlo li poggiato contro il lavandino. Louis è davanti a lui, l'aria si carica di tensione, Harry si spinge ancora più contro il lavandino, poggiando le mani sulla ceramica bianca. Louis si avvicina lento, lo guarda da sotto le ciglia. Il suo sguardo scorre dalle labbra di Harry al suo collo, alle clavicole scoperte e da cui la canotta fa intravedere il tatuaggio delle due rondini. Torna a guardare Harry, negli occhi che attende una sua mossa a labbra schiuse pronte a ricevere quelle dell'altro. A vederli sembrerebbero due bambini alle prime armi.
Le mani di Louis, inaspettatamente fredde, si posano sulle guance di Harry e un secondo dopo le sue labbra, queste calde, toccano quelle di Harry. Sembrano sfiorarle appena prima che Louis si allontani. Ma neanche un secondo dopo che Harry si riappropria di ciò che a lui sembra appartenere da sempre. Le labbra rosa e piene di Harry sembrano combaciare alla perfezione con quelle sottili di Louis che si schiudono al suo tocco. Harry avvicina a sè Louis, stringendogli una mano sulla nuca e Louis non esita a fare lo stesso. Louis sfila la canotta pulita dal corpo di Harry, interrompendo il bacio giusto il tempo di far passare il cotone tra i due e gettarlo a terra. Una mano sul petto di Harry ed ecco che questo è spinto di nuovo verso il lavandino. I baci consumano voraci il desiderio di entrambi.
Le mani di Louis tracciano il profilo del volto di Harry e si ripongono nuovamente sul petto scoperto. I polpastrelli toccano e premono la pelle di Harry, soprattutto quella resa vellutata dall'inchiostro. Si stacca da Harry proprio per baciare quella pelle. Le mani di Harry, grandi e possenti aripionano il fondoschiena di Louis stringendo il corpo dell'altro sempre più addosso, poi tirano indietro i capelli di Louis scoprendogli il volto per poterlo baciare senza impedimenti. Quelle di Louis scendono lungo il corpo di Harry tracciando i contorni di ogni tatuaggio, per poi ancorarsi sui suoi fianchi. Dettata dal desiderio, una mano di Harry scende sul collo di Louis, forse stringendo un po' troppo, e Louis emette un mugolio, che fa eccitare terribilmente Harry e che prende a baciare Louis lungo la mandibola e verso il collo, mordendolo appena. Louis bacia un'ultima volta Harry prima di scendere con le labbra verso il collo, mordicchiando le clavicole, baciando le due rondini, leccando il corpo della farfalla e infine baciando quella striscia di peluria al di sotto dell'ombelico che confluisce con il bordo dei jeans scuri.
Slaccia la cinta di cuoio e sbottona i jeans mentre Harry, con una mano nei suoi capelli e l'altra serrata sulla ceramica del lavandino lo incita a muoversi. Louis tira giù i jeans e avvicina il volto alla stoffa degli slip neri di Harry, baciando la crescente protuberanza. Louis vuole davvero dimostrare ad Harry la sua terza cosa in cui è bravo.
Il tessuto è umido e Louis già ne gode. Arpiona i glutei del riccio spingendo ancora il volto contro la sua eccitazione ed Harry geme malamente, vorrebbe decisamente di più. Le nocche si sono fatte bianche e lo saranno sempre di più. Finalmente gli slip sono portati a terra e Harry quasi tira un sospiro di sollievo, ormai libero da quella costrizione e proiettato con la mente a quello che sta per succedere.
Louis osserva il volto rilassato di Harry e vorrebbe che lo guardasse. Per questo -"Guardami"- sibila Louis troppo vicino all'intimità dell'altro e intento a slacciarsi i primi tre bottoni della camicia. Harry lo guarda ora, e tutto ciò che vede è il suo seme sulla sua bocca da poeta e vorrebbe davvero che andasse a finire così.
Ora Louis è contento, perché gli occhi di Harry lo guardano e possono guidarlo nel conferirgli il più grande piacere mai ricevuto. Louis ama quando può leggere negli occhi il piacere che solo lui può provocare, lo rende potente, nonostante sia lui quello in ginocchio, ma sa benissimo che in realtà è lui a detenere il potere.
Non distoglie lo sguardo, neanche mentre schiude la bocca e afferra saldamente il membro del riccio, che di tutta risposta si morde il labbro inferiore. Neanche lui osa guardare altrove perché una volta immerso nel mare che contengono gli occhi di Louis non può tornare indietro, soprattutto quando li vede brillanti di lussuria.
Schiude le labbra, già umide e calde. Sfiora appena la lunghezza, ed Harry ha un brivido. Il fiato caldo si infrange sulla pelle tesa. Un bacio, sulla più sensibile estremità ed Harry freme ancora. Schiude le labbra, ingloba lentamente, anche troppo. Il riccio chiude gli occhi nel sentire il palato di Louis, caldo e accogliente. Torna alla punta con uno schiocco volgare. Harry quasi lacrima dalla voglia di prendere quella sua testa e spingersi ancora a fondo nella sua bocca e guardarlo senza mai staccargli gli occhi di dosso inglobare tutto, fino a riversarsi in lui. Louis evidentemente ha le sue stesse intenzioni. Per questo inizia di nuovo, lavorando più di lingua e più lentamente.
Harry non chiude più gli occhi per non perdere la vista di Louis. La grande mano di Harry va ad intrecciarsi con i capelli di Louis premendo sulla sua cute, ogni volta che lui arriva in fondo. I movimenti di bacino di Harry hanno aiutato a trovare un ritmo per entrambi che sembra funzionare. Louis è arrivato anche ai suoi testicoli ed Harry non può smettere di guardarlo, ansimando quando si scontra con la gola di Louis. È cosí vicino all'orgasmo che già sente le gambe tremare. Non tarda ad arrivare. Come previsto, e voluto, Harry si riversa nella bocca di Louis, ma anche un po' sul suo viso.
Louis non ha mai staccato gli occhi da quelli di Harry neanche quando venendo, questi si sono quasi girati all'indietro mostrando il bianco. La bocca di Harry è ancora semiaperta e la sua ancora piena, attende che lui lo guardi per farlo. Harry geme un'ultima volta chinando il viso, ora lo guarda e lui finalmente può inghiottire. Harry gli prende il volto con una mano e lo guida tirandolo su.
Harry ha il fiato corto e sorride, con il pollice pulisce il mento e la guancia di Louis per poi lasciare che questo prenda il dito tra le labbra e pulisca. Il pollice si sofferma tra le labbra di Louis, poi Harry spinge verso di sè il volto del castano, impadronendosi delle sue labbra, ormai rosse e gonfie.
Preme con le dita sulla sua nuca e velocemente ruota le posizioni, scende sul collo chiaro di Louis e morde appena. Lo fa voltare e con una mano tra le sue scapole piega il busto esile contro il lavandino. Louis si aggancia alla ceramica ed Harry si struscia sul fondoschiena dell'altro, mentre con una mano gli arriva alla patta dei pantaloni per slacciarglieli. I movimenti sono frenetici e rudi. Louis interviene nell'aiutare Harry ed insieme fanno cadere fino alle caviglie i pantaloni. La mano di Louis torna sul lavandino quando l'altro infila la mano nei boxer e raggiunge la sua erezione, facendola uscire dall'intimo.
La fronte di Harry si posa sulla nuca del castano e morde la sua pelle. Harry sfiora l'estremità con il pollice, massaggiando lentamente. Louis geme perché la mano di Harry è fredda.
Alza il viso e vede il loro riflesso nello specchio, non ha mai visto nulla di più erotico. Vuole sentirlo, lo vuole dentro. Con una mano si scosta malamente il boxer sul posteriore e si spinge indietro ad incontrare Harry che non se lo fa ripetere due volte ed elimina anche l'altro indumento di mezzo. Fa scontrare di nuovo le loro pelli e Louis inarca la schiena perché seriamente vorrebbe di più. La mano di Harry arriva al viso di Louis, si serra sulla sua mandibola e muove scomodamente il suo volto indietro, dove Harry lo accoglie baciandolo. Louis torna in una posizione decisamente più comoda e l'indice e il medio del riccio si fanno strada nella sua bocca. Louis continua a guardare la scena dallo specchio, incontrando lo sguardo di Harry quando sputa sulle sue dita. 
La mano torna poi sul suo corpo e tra le sue natiche. Stringe il lavandino tra le dita quando inizia a prepararlo. La procedura sembra durargli un'eternitá. -"Scopami"- dice impaziente. Harry non sa davvero come sia possibile che anche una frase rozza come quella detta da quella bocca lo ecciti allo stesso modo di una citazione, se non di più.
Senza preavviso sostituisce le dita con il suo membro. Lentamente entra in Louis che trattiene il respiro e serra gli occhi. -"Mio Dio"- soffia Harry sul suo collo. Louis torna a respirare quando sente che sono pelle contro pelle. Harry gli da la possibilità di abituarsi e prepararsi. Si muove poi, prima circolarmente e poi a ritroso. Inizia poi d'accapo.
I movimenti si fanno più veloci, ma sono anche lenti alle volte.
Il vetro davanti il suo viso è appannato ormai e Louis ci poggia la fronte contro quando la mano di Harry torna sulla sua erezione. Harry vuole davvero soddisfarlo così come ha fatto prima lui. Louis si morde il labbro, riesce quasi a sentire il sapore ferroso del sangue. Harry si spinge in lui con regolarità e allo stesso modo muove la sua mano. Il rumore delle loro pelli che collidono coprono il rumore dei gemiti silenziosi di Louis.
Le gambe di Louis iniziano però a cedere e l'ultimo gemito non riesce a rimanere tra le sue labbra infrangendosi contro lo specchio. Harry lo segue dopo un paio di stoccate e si aggancia al corpo del castano cingendolo con le braccia. Louis mantiene il suo peso e quello di Harry con le braccia sul lavandino, ma non può resistere ancora per molto. Harry finalmente si sposta e si appoggia alla parete opposta.
Hanno entrambi il fiato corto e le gote rosse. Louis si tira su le mutande prima di voltarsi verso Harry e vederlo fare altrettanto, con una risata sul volto.
Si tira indietro i capelli lunghi e si allaccia i jeans -"Scusa se sono stato un po' rude e poco romantico"- dice sorridendo. 

"Il romanticismo non esiste senza del buon sesso"- cita ancora Louis riallacciando l'ultimo bottone della camicia. -"E questa di chi è?"- domanda il riccio -"Miranda, Sex & The City"- ride Louis insieme ad Harry mentre si infila la canotta. Si avvicina a Louis e gli circonda le spalle con un braccio avvicinandoselo addosso.
"Posso essere anche romantico"- dice prima di stampare un bacio sulle labbra di Louis.

 
  
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