Here’s
to the
night
[Romantico, AU, un po’ OOC, crack
couple]
Se
c’è una cosa di cui una
persona- ogni persona- ha bisogno, è la sicurezza.
Amata,
ricercata, declamata… ma
trovata e apprezzata solo in pochi casi, soprattutto da chi
l’ha cercata per
lungo tempo ed ha alle spalle storie di abbandono e di solitudine. Come lei.
Soi
Fon aveva imparato, fin dalla
tenera età, che la si può trovare anche nei
luoghi e nei momenti più impensati.
Gli
sguardi che Ling lanciava a
sua madre per controllare se fosse stata nel pubblico durante un
incontro di
kung-fu, la piccola mano di Ren che tirava quella ossuta di Yao mentre
passeggiavano nel parco, Chen che chiudeva gli occhi mentre si tuffava
dal
trampolino della piscina, sicuro di trovarsi subito accanto a suo
padre.. e lei
stessa, ogni volta che riponeva piena fiducia in entrambi i
genitori…
Aveva capito che, una volta
conquistata, la
sicurezza non è qualcosa a cui si può rinunciare
con facilità. Dopo tutto
quello che le era accaduto, però, non ci credeva quasi
più.
Anni
di esperienza le avevano confermato
che i ricordi- belli o brutti- sono terribilmente indelebili: rimangono
attaccati anche se non li desideriamo, e si manifestano nelle forme
più disparate,
cogliendoci di sorpresa nel novanta per cento dei casi.
Ad esempio nei sogni.
Detestava
svegliarsi coperta di
sudore, spaventata da qualcosa che, fino a pochi minuti prima, era
esistita
solo nella sua mente. Sentire addosso quella fastidiosa sensazione di
smarrimento, di paura, di incertezza, la rendeva nervosa, lasciandole
la rabbia
pungente per aver mostrato la sua debolezza.
Anche
la notte precedente i suoi
sogni si erano popolati di stanze vuote, voci angosciate e porte
spalancate su
enormi spazi bui, dominati sempre dalla stessa figura: capelli neri,
occhi dorati,
lo sguardo furbo e acuto di un gatto…
Nonostante
stessero intraprendendo
strade differenti, alla ragazza bruciava ancora l’abbandono
da parte
dell’amica, che si era trasferita per un’importante
occasione di lavoro in
un’altra città. Pur sentendosi spesso e
promettendo di vedersi, Soi Fon sentiva
quello di Yoruichi come un tradimento in piena regola: aveva pensato,
almeno
per un momento, alla sua amica d’infanzia?
All’amica con cui aveva condiviso
scherzi, cotte, malattie, tormenti adolescenziali e momenti di gioia?
Ovviamente
no…
[Ora capiva sua madre, quando ripeteva
che, in fondo,
l’amore e l’amicizia profonda sono alterati
dall’egoismo…]
Era
a causa di quei pensieri che
faceva incubi sempre più spesso.
La
tattica che di solito usava per
evitarli era di non pensare né a Yoruichi, né al
passato in generale: liberando
la mente riusciva (almeno temporaneamente) ad isolarsi, sprofondando in
un
sonno breve ma privo di sogni o fastidi di alcun tipo. A volte,
però, non le
riusciva, e si ritrovava ad alzarsi di colpo anche nel bel mezzo della
notte, frastornata
ed impaurita.
Come
quella notte.
Inseguiva
l’amica con un sorriso
gioioso, sprizzando felicità da tutti i pori e tentando di
acchiapparla per la
lunga coda mora. Yoruichi correva, dandole le spalle ma ridendo anche
lei, e la
portava lontana, tra stanze e giardini illuminati dal sole…
il prato dove
giocavano da bambine, la casa dove avevano trascorso tante
vacanze…
All’improvviso,
il sogno cambiava:
nel buoi non vedeva più nulla, tranne la sagoma ombrosa
dell’amica, stagliata
in una stanza sinistra e grande, troppo grande, illuminata da un
minuscolo
squarcio di luce da una finestra nell’angolo. Lentamente
Yoruichi si girò, non
più con il volto disteso da un sorriso lieto, ma con un
ghigno cattivo che le
deformava l’espressione, e iniziava a ridere sguaiatamente.
Come
un abbraccio soffocante,
violento, il buio la schiacciava, togliendole il respiro e impedendole
di
afferrarla, mentre la stanza le cadeva addosso e la risata della
ragazza la
assordava, facendola gridare… gridare a pieni
polmoni…
Si
tirò su, terrorizzata, il
sudore che le colava giù dal viso misto a lacrime.
Era
notte fonda: solo la luna
donava un leggero chiarore alla camera, aggiungendo ombre spettrali a
oggetti
comuni come il letto, l’armadio e la porta. Boccheggiando,
tentò di calmarsi,
inspirando profondamente: sperava solo di non averlo
svegliato…
“Shaoling?”
Troppo
tardi. Una mano dalle dita
lunghe e affusolate cinse dolcemente il suo fianco, seguita da un corpo
snello
(e ben levigato da lunghi esercizi fisici), e da una spettinata chioma
di
capelli scuri e spinosi: Shuuhei Hisagi si era destato, e ora si girava
verso
la ragazza per controllare cosa le fosse successo.
Vergognandosi
per quell’attimo di
vulnerabilità, lei abbassò gli occhi, sentendo le
guance e la fronte diventare
istantaneamente rossi (peggiorando solo la situazione di imbarazzo in
cui si
trovava). Il ragazzo la voltò verso di sé,
alzandole il viso per guardarla
dritta negli occhi.
“Ancora
quegli incubi?”
Una
piccola lacrima ingenua le scese
dagli occhi scuri, quasi a mo’ di risposta. Shuuhei la
strinse a sé,
distendendosela accanto e asciugandole il viso con gesti affettuosi.
“Non
è solo per l’incubo… è per
tutto il resto” borbottò, il viso schiacciato
contro il petto del ragazzo. “Non
ce la faccio più a vederla ogni volta che chiudo gli occhi,
a ricordarla in
questo modo, a non poter mai dormire tranquilla… e poi mi
dispiace svegliarti
la notte”.
Si
staccò dalla sua stretta, come
per mettere distanza tra la sua debolezza e la dolcezza di lui. Era
sempre
stato così, Shuuhei… dietro alla scorza energica
e combattiva, nascondeva un
lato premuroso, dolce, dedicato solo a lei.
Non
glielo aveva mai detto, ma
adorava quel suo modo di chiamarla col nome di battesimo che non
sentiva quasi
mai pronunciare. La maniera in cui la faceva addormentare, posando la
mano tra
i capelli neri (per giocare con l’estremità della
treccina); trovarlo in cucina
quando tornava a casa la sera, la tavola apparecchiata e qualcosa di
buono da
mangiare sul fuoco… si nutriva di quei gesti quotidiani,
aggrappandosi al
desiderio di amore e protezione che la permeava.
Shuuhei
non si preoccupò di
quell’atteggiamento: la conosceva bene, e sapeva che momenti
simili erano
destinati a finire presto. Chinandosi verso di lei, la cinse con le
braccia da
dietro, facendo scivolare il mento appuntito nell’incavo tra
la spalla e il
collo della ragazza; le posò un bacio lieve dietro
l’orecchio, gustando a fondo
il profumo di vaniglia che la sua pelle emanava.
“L’importante
è che ricordi che io
ci sono, chiaro? Dammi almeno il piacere di poter pronunciare per una
volta la
frase «è tutto finito, sono qui con
te…»” scherzò, continuando a
stringerla a sé
(come se temesse di perderla).
“Condividi
un po’ con me i tuoi problemi… sennò, a
che serve stare insieme?”
Lo
guardò a lungo, soffermandosi ad
ammirare i raggi di luna che tracciavano arabeschi argentei sulla pelle
bruna
del suo ragazzo… e perdendosi in pensieri più
grandi lei. Ma questa volta lo
faceva con serenità.
[A cosa portava, in fondo, farsi
sommergere da quel passato
doloroso? La vita vera era lì, tra gli impegni, i problemi,
la felicità… e
Shuu, sopra ogni altra cosa.
E poi, chi diceva che a una fine non
seguisse un inizio?]
“Non
cambiare mai, Shuu…” sussurrò
appena. Lui le sorrise.
Girandosi
verso il ragazzo, gli
posò la testa sul petto, fino ad udire chiaramente il
battito dolce e
rassicurante del suo cuore. Cullata da quel suono, continuò
a percepirlo mentre
si assopiva, completamente abbandonata, sicura,
tra le sue braccia.
[Dopotutto non era poi così
difficile trovare la propria
sicurezza.]
****
Dopo
tanti giorni di stress
scolastici, ecco un nuovo capitolo… =__=
Questo
davvero non mi piace. Non
so perché, ma non mi convince granché..
sarà una delle mie solite impressioni
XD comunque,
Colonna
sonora ideale: “Here’s to
the night” degli Eve 6, da cui il capitolo prende il titolo.
È bellissima!
Per
il prossimo capitolo…
probabilmente sarà un IchiRuki! Finalmente mi
dedicherò a scriverne una XD
Un
grazie e un bacione a tutti! Alla
prossima :)
Ino
PunkyMarty: grazieee
#^__^# eh, capita un sacco di volte di essere indecisi tra due coppie..
a me
sempre XD un bacio! :*
Alessandra: ti
ringrazio! X3 che dire.. come sempre sono felicissima e onorata di
scrivere
qualcosa che possa portare sensazioni positive.. e il vostro entusiasmo
mi
incoraggia! Un bacione :*
Viviane Danglars: ma..
ma.. altro che rimangiare, mi fa tantissimo piacere che tu abbia letto
e
apprezzato il capitolo! Mi hai resa felicissima *__* non solo per i
complimenti, ma per il fatto che ti sia veramente piaciuta, e che abbia
significato qualcosa per te…il tuo capitolo mi ha colpita un
sacco, e volevo
renderti un piccolo “tributo”. Insomma, grazie! Un
bacione :*
Valeriana: scoprire i “lati
nascosti” dei personaggi è uno dei miei obiettivi
quando scrivo *__* e sapere
che ti sia piaciuto mi rende felice! C’è bisogno
di un Byakuya più umano XD
baci! :*
PikkiSakuraChan: Grazieeeeeeeeee
X3333333 *saltella pazzamente* cercherò di essere sempre
all’altezza, allora! Vedere
che apprezzate ciò che scrivo mi commuove tantissimo
:’) un bacione! :*