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Autore: Devileyes    15/10/2014    4 recensioni
[Seguito de "La Baia degli Schiavi"]
"Notte fonda.
Urla, grida, gente che corre per le strade.
Un esercito di torce e forconi, di mani alzate e armi pronte e uccidere. Sangue dappertutto, una caccia spietata verso sagome indistinte.
Paura, confusione, disperazione.
Nessuna via d'uscita per i Dragon Slayer, solo trappole e vicoli ciechi. Nel cuore e nella mente, solo il desiderio di scappare.
Correre, correre, correre, fino a lasciarsi il mondo alle spalle."
Le immagini e le urla pervadevano la mente di Wendy, dandole una fortissima emicrania.
“C-Charle... che cos'era? Cos'è successo?!” domandò con voce tremula e rotta.
L'Exceed le rivolse uno sguardo terrorizzato.
“Quella era una visione, Wendy. Quello era il futuro”
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Luxus Dreher, Natsu, Un po' tutti, Wendy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNDICI – RIVELAZIONI E STRATEGIE


Laxus correva come se avesse il Diavolo alle calcagna. Dove diavolo era finito Gajeel?
Sting, Rogue, Wendy e Nastu erano stati presi per certo, mentre del Drago d'Acciaio nessuna traccia. D'accordo che in tutto quel caos avevano finito per separarsi e sparpagliarsi per le intricate viuzze di Crocus... ma per la miseria, dov'era andato a cacciarsi?

Laxus pregò che gli Alfieri non avessero preso anche lui, altrimenti avrebbe dovuto trovare da solo il modo per tirarli tutti fuori dai guai. Era stanco e coperto di ferite, dubitava di potercela fare in quelle condizioni con la bellezza di dieci Alfieri alle calcagna e un intero regno che voleva la sua testa.
Svoltò un angolo dietro l'altro, le orecchie tese per captare i suoni tipici di una battaglia in corso. Non sentì niente, però quando attraversò un incrocio di vie non lontano da dove Natsu era stato catturato, vide improvvisamente la folla di cittadini posseduti, in piedi e in silenzio mentre qualcosa stava accadendo nel mezzo.
Saltò agilmente da un muro all'altro e raggiunse una finestra abbastanza alta, da cui poteva vedere bene cosa stava succedendo.

Impallidì quando vide Gajeel in ginocchio con un Alfiere che gli stava tirando i capelli così da costringerlo a piegare la testa all'indietro per mettere allo scoperto la gola.

Stava per ammazzarlo.

Con un ringhio feroce e un'ultima scarica di adrenalina nelle vene, si lanciò all'attacco e concentrò i fulmini nel pugno, e quando fu addosso all'Alfiere lo colpì con tutta la forza che aveva in corpo, spedendolo contro un muro per allontanarlo da Gajeel.
Non aspettò che il wraith si rialzasse e tornasse alla carica, o che altri arrivassero in suo soccorso, si voltò verso il compagno con l'intento di farlo alzare per allontanarsi da lì, ma come ebbe posato gli occhi su di lui vide anche il resto.
Il corpo esanime di una bambina di pochi anni riverso a terra, con il petto completamente squarciato come se qualcosa di grosso e affilato l'avesse trafitto da parte a parte, e Gajeel lì in ginocchio, lo sguardo perso nel vuoto e le mani imbrattate di sangue.
Nella furia del colpo di Laxus, la lama dell'Alfiere era scivolata sul volto del Drago d'Acciaio, aprendogli un taglio obliquo sullo zigomo che ora sanguinava copiosamente.

Gajeel... cosa...?” Laxus non riuscì a trovare la domanda adatta, né il compagno diede spiegazioni. Quando però Gajeel alzò la testa con l'espressione più sconvolta e colpevole del mondo, Laxus vide distintamente i suoi occhi arrossati e lucidi di lacrime.

I-io...” lo sentì balbettare con voce flebile e tremante.

Un movimento attirò l'attenzione del biondo: l'Alfiere che aveva colpito stava tornando alla carica, e con lui altri due suoi simili. La folla aveva ricominciato a muoversi e ad urlare nella loro direzione, cosa che gli fece capire che era ora di levare le tende.
Prese Gajeel per il braccio e lo fece alzare a forza, perché Acciaio Nero sembrava non avere nessuna intenzione di farlo.

Forza, in piedi!” lo spronò. “Dobbiamo allontanarci di qui alla svelta!”

Laxus... i-io... io non...”

Qualunque cosa Gajeel volesse dire, Laxus non gli lasciò il tempo di finire e lo spinse avanti per la strada.

Ne parliamo dopo, adesso muoviti, cazzo! Quelli ci sono alle calcagna!” sibilò prima di lanciarsi in corsa lungo la prima via deserta che gli capitò a tiro. Dovevano allontanarsi a sufficienza da seminare gli inseguitori, ma non così tanto da essere completamente fuori portata. Gli Alfieri dovevano aver portato Natsu e gli altri Dragon Slayer nell'unica prigione della città, ovvero le celle del palazzo Mercurius. Dovevano trovare un buon nascondiglio in un punto strategico ed elaborare in fretta un piano d'azione. Non sapevano per quanto il nemico avrebbe tenuto in vita i loro compagni.

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La città era in tumulto.
Gerard era appena arrivato nella capitale, aspettandosi di trovarla quieta anche se sotto il controllo di una potente magia di possessione... e invece trovò soltanto il caos. I cittadini posseduti correvano in giro senza freni, battendo le strade avanti e indietro come un immenso branco di segugi a caccia della preda. Era ovvio che stavano cercando qualcuno, e poteva anche immaginare chi.
Con questo aveva la conferma che i Dragon Slayer erano venuti proprio lì a Crocus, e che almeno per il momento erano ancora vivi.

Quando era arrivato a Era, quella mattina, aveva trovato un'aberrante spettacolo ad attenderlo, e insieme a quelle teste impalate davanti alla sede del Consiglio c'era anche un messaggio magico sospeso nell'aria. Non era stato indirizzato a lui, bensì ai Dragon Slayer, i quali si erano dimenticati di distruggerlo dopo averlo letto. La cosa più inquietante era il fatto che quella lettera mostrava il suo ologramma, chiaramente un falso, ed evidentemente era servita da esca per attirare i draghi di Fairy Tail nella capitale. Ora aveva la conferma che erano caduti in trappola.

Percorse a passo svelto la strada principale, il cappuccio ben calcato sulla testa per non farsi identificare. Non che tutto sommato fosse un problema, perché nessuno di quelli che erano caduti sotto l'incantesimo di possessione sembrava riservargli la benché minima attenzione. Il loro bersaglio erano unicamente i Dragon Slayer.
La priorità adesso era trovarli e assicurarsi che stessero bene, così da poter pianificare una strategia d'azione. Chiuse gli occhi ed espanse la propria coscienza in ogni direzione, ascoltando attentamente le onde vibrazionali presenti nell'aria con cui sarebbe stato in grado di identificare la magia dei cacciatori di draghi. Dopo cinque minuti di ricerca e ascolto riuscì a percepirne una parte, anche se molto debole e fragile. Oltre ad essa, però avvertì anche qualcos'altro.

Si fermò in mezzo alla strada e voltò la testa in direzione del Domus Frau, la grande arena di Crocus in cui si erano svolti i Grandi Giochi Magici negli ultimi sette anni.
Riusciva a sentire una forte aura magica provenire da lì, ma non era quella dei Dragon Slayer.

Forse stava succedendo qualcosa di grosso...

Si arrampicò agilmente su un edificio e saltò da un tetto all'altro, muovendosi rapido e silenzioso come un'ombra in direzione dell'arena.
Quando la raggiunse, non passò per l'entrata principale, bensì si inerpicò su per le ripide e scoscese pareti di roccia che la circondavano, per poi salire nel punto più alto sulla testa di una delle quattro grandi statue.
A quel punto, riuscì a vedere cosa stava succedendo all'interno dell'arena.

C'era un gran numero di persone impegnate a rastrellare la sabbia e ad occuparsi della manutenzione, come se stessero preparando il Domus Frau per altri giochi. Si sarebbe detto che non erano nemmeno posseduti dall'incantesimo imposto dai cristalli di Lacrima, ma Gerard sapeva che non era così. I Giochi erano finiti da settimane e prima di un anno non si sarebbero più svolti, perciò perché preparare l'arena adesso? Cosa stavano architettando?
Gli saltò all'occhio un altro dettaglio che sulle prime non aveva notato: agli angoli estremi dell'arena, proprio davanti gli spalti, altri operai stavano installando nuovi cristalli di Lacrima, ma la magia che proveniva da essi era molto diversa da quella che aveva reso tutti schiavi.

Gerard dovette concentrarsi parecchio prima di identificare il tipo di magia emesso.
Si trattava di una barriera magica, una sorta di contenitore capace di limitare la magia ad un'area ristretta, in modo che non potesse fuoriuscirne. A giudicare da come erano stati posizionati i cristalli, probabilmente tale area era proprio il campo di battaglia dell'arena.

Per cosa lo stavano preparando?

Un brutto, bruttissimo presentimento lo colse.
Mille scenari cominciarono a prendere forma nella sua mente, uno peggiore dell'altro. Alla fine, stabilì che la priorità assoluta era trovare i Dragon Slayer, poiché erano proprio loro i protagonisti di quegli scenari apocalittici.

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Natsu urlò e si dimenò come una volpe presa nella tagliola quando gli Alfieri lo sbatterono in una cella buia e umida e lo costrinsero a sedersi a terra contro il muro, le mani incatenate sopra la testa.

Vi ammazzo tutti, maledetti! Lasciatemi! Lasciatemi ho detto! Affrontatemi faccia a faccia se ne avete il coraggio!” li sfidò, inutilmente, perché i guerrieri non-morti gli davano la stessa attenzione che avrebbero dato a un topo morto per strada.

Anche quando uscirono chiudendosi la cella alle spalle Natsu continuò a combattere per liberarsi, scuotendosi e facendo un casino assurdo.
Nelle sue stesse condizioni ma ben più rassegnati, c'erano Sting, Rogue e Wendy, seduti lì vicino.

Natsu-san... è inutile” tentò di calmarlo Wendy. “Queste sono manette anti-magia, non si possono rompere”

Ovviamente il testardo Drago di Fuoco non le diede ascolto e continuò ad agitarsi in preda alla rabbia. Detestava essere legato, incatenato o imbavagliato! A Fairy Tail lo legavano sempre, quando faceva troppo casino, senza contare che poco tempo fa i maghi della gilda oscura Hellhound lo avevano sbattuto nelle loro prigioni insieme a Gajeel. Che brutta esperienza!

Dann... na... zioneeee!!!” ruggì tendendo i muscoli al massimo, senza alcun risultato.

Vuoi fare silenzio?” lo riprese una voce ruvida e familiare proveniente dal fondo più oscuro della cella. “La tua voce fastidiosa mi sta spaccando i timpani”

Chi è?” scattò sulla difensiva Sting, voltandosi nella stessa direzione.

Natsu conosceva bene quella voce e quell'odore di cui prima non si era accorto.
Sorrise e ricambiò lo sguardo del Dragon Slayer che tecnicamente erano venuti a salvare.

Ci rivediamo, Cobra!”

Il Dragon Slayer del Veleno se ne stava seduto in fondo alla cella, accovacciato in un angolo e talmente immobile da sembrare una statua.
Li guardò tutti per un lunghissimo minuto con il unico occhio color ametista, velato da un'ombra di malinconia.

Alla fine vi hanno presi, eh?” mormorò.

Bah, è successo un casino” replicò Natsu. “Dovevamo incontrarci con Gerard a Era per tirarti fuori di prigione, ma alla fine ci ha detto di venire a Crocus e poi... beh... credo fosse tutto una trappola”

Tirarmi fuori di prigione?” ripeté Cobra, sarcastico. “E cosa vi fa credere che volessi il vostro aiuto? Non ho niente da spartire con voi idioti”

Sting si alterò e strinse i pugni.
Oi, porta rispetto a Natsu-san! Ha rischiato la vita per cercare di salvarti! Saremmo venuti ad aiutarti anche noi, se gli Alfieri non ci avessero teso un'imboscata lungo la strada”

Potevate pensare a voi stessi invece di incasinare la vita a tutti” replicò Cobra, facendo solo irritare di più il Drago Bianco.

Bel ringraziamento per i nostri sforzi!”

Già, e si sono visti i risultati”

Brutto...!”

Sting, basta” Rogue fermò il compagno, toccandolo leggermente col ginocchio per calmarlo.

Comunque” intervenne Wendy. “Perché ci hanno messo in prigione? Cioè... non hanno esitato a uccidere gli altri due Dragon Slayer, quindi perché tenerci in vita?”

Bella domanda, se la stavano ponendo tutti. Nemmeno Cobra conosceva la riposta, perché le pareti della cella erano state costruite in modo da essere insonorizzate. Il suo udito, per quanto ampio, non poteva raggiungere i pensieri del loro carceriere.

Hanno ucciso due Dragon Slayer?” ripeté Rogue, allarmato. “Gajeel...”

No, Gajeel è vivo, per quanto ne so” lo tranquillizzò Natsu. “E anche Laxus. Però a Era... c'erano le teste di due Dragon Slayer, impalate davanti alla sede del Consiglio. Siamo arrivati troppo tardi”

Spostò gli occhi su Cobra, il quale taceva e aveva distolto lo sguardo.
Tu li hai visti, quando ti hanno portato qui?”

Il Drago del Veleno non rispose. Il suo silenzio fu lungo e pesante, e poiché Natsu non ne capiva il motivo, insistette.
Cobra? Hai visto le teste?”

Il diretto interessato annuì lentamente, e Salamander vide nel suo sguardo l'ombra della colpa.
Le ho viste” affermò con un filo di voce. “Sono stato io... a consegnarli a loro

Natsu si irrigidì. Tutti e quattro si irrigidirono, mentre Cobra continuava ad evitare il loro sguardo, probabilmente vergognandosi lui stesso delle proprie azioni.

Che cos'hai fatto?” domandò il Drago di Fuoco, mortalmente serio.

L'Oraciòn Seis scosse la testa. “Nelle mie condizioni, cosa avrei dovuto fare? Quel bastardo ha cercato in tutti i modi di costringermi a dirgli dove trovare gli altri Dragon Slayer. Sapeva del mio udito, e voleva sfruttarlo per cercare vendetta. Ovviamente mi sono rifiutato, però... quando ha minacciato di torturare e massacrare i miei compagni, ho dovuto cedere. Non potevo fare altro”

Natsu si sentì un nodo in gola. Ora che si era abituato alla semi-oscurità riusciva a vedere meglio il corpo di Cobra, che portava i segni di pesanti violenze. Non gli erano state risparmiate le frustate né i più svariati pestaggi, era ammirevole il fatto che avesse sopportato tutto il dolore fisico senza cedere. Non doveva niente a nessuno di loro... eppure aveva preferito lasciarsi torturare piuttosto che rivelare al nemico la loro posizione.

Mi dispiace per Aurum e Petra” sussurrò il Drago del Veleno. “Avrò le loro vite sulla coscienza per sempre... insieme a tutte le altre che ho preso in passato”

Seguì un lungo silenzio nel quale ognuno dei cinque draghi rimase immerso nei propri pensieri e nel proprio lutto. Solo dopo qualche minuto Sting osò porre la domanda che più gli premeva.

Ce lo stiamo chiedendo tutti da un bel po'” esordì. “Ma chi diavolo è che ti ha costretto a farlo? Chi è quel bastardo che ce l'ha con i Dragon Slayer?”

Cobra sbuffò e guardò il Drago di Fuoco. “Oh, beh... una vecchia conoscenza mia e di Natsu. Uno che abbiamo avuto la sfortuna di conoscere alla Baia degli Schiavi”

Natsu sgranò gli occhi, stordito. Che ricordasse, alla Baia degli Schiavi era sopravvissuto un solo mago di Hellhound... che aveva finito per unirsi a Fairy Tail.

Vuoi dire... Lucifer?”

Gli tornò in mente poco tempo prima, quando aveva chiesto apertamente a Drago degli Inferi se avesse intenzione di tradirli. Che alla fine la sua intuizione fosse stata esatta?

Cobra però scosse stancamente la testa.
No, non Lucifer. Silvermine

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Laxus salì stancamente i gradini di legno di quella vecchia stamberga abbandonata.

L'avevano trovata per puro caso mentre correvano come pazzi in giro per la città, cercando di sfuggire ai loro inseguitori, e dopo averne visto l'aspetto logoro e trasandato, avevano deciso che sarebbe stata un nascondiglio perfetto. Si erano presi l'attico, ovvero l'ultima stanza all'ultimo piano, che comunque non era un granché: un letto infestato dalle tarme, un tavolo sgangherato con un paio di sedie e poco altro. Dall'ampia finestra, tuttavia, si poteva vedere buona parte di Crocus, compreso il palazzo Mercurius e il Domus Frau. Un punto strategico perfetto per l'incursione che avevano in mente.
Quando arrivò in cima alle scale, il Dio del Tuono si sfilò la pelliccia di dosso e la gettò su una sedia, tenendo con sé solo il plico di fogli che era riuscito a recuperare.

Ho trovato le mappe della città e del palazzo” sentenziò rivolto a Gajeel, il quale se ne stava seduto sul bordo del letto, girato di spalle rispetto a lui.

Ho dovuto mettere al tappeto quel capitano delle guardie per prenderle. Quel... Arcadios, o come diavolo si chiama” continuò il biondo, posando le mappe sul tavolo logoro e lanciando un'occhiata al compagno. Gajeel continuava a starsene chiuso in un ostinato silenzio, apparentemente disinteressato.

Hai sentito cos'ho detto?” lo rimbeccò.

Il Drago d'Acciaio non rispose ancora, quindi Laxus si vide costretto a raggiungerlo e a farlo voltare a forza. Si rese conto che aveva pianto da poco. Di nuovo.

Gajeel...” sospirò a metà tra la pietà e l'esasperazione.

Era andato a cercare da solo la mappa della città, lasciando il Drago d'Acciaio ad auto-compiangersi in pace, sperando che riuscisse a calmarsi un po'. Non era servito a nulla. Gajeel non era certo tipo da pianti disperati e singhiozzi, però soffriva in silenzio, con gli occhi arrossati e il volto rigato di lacrime mute. Il motivo Laxus l'aveva intuito quando lo aveva trovato in ginocchio in mezzo alla strada, con il corpo di una bambina morta tra le braccia e le mani inzuppate di sangue.
Doveva essere successo per errore, nella foga del combattimento... beh, in ogni caso non avrebbe mai pensato che Gajeel potesse avere una reazione simile, proprio lui che aveva un cuore e un carattere più duri dell'acciaio e che aveva affrontato situazioni simili mille volte.

Notò che aveva ancora il taglio aperto sullo zigomo, non se l'era curato, e ormai stava gocciolando sangue sul pavimento.
Sospirando, il Dio del Tuono raggiunse una bacinella d'acqua nell'angolo della stanza e prese una pezza bagnata, che strizzò prima di tornare dal compagno e sedersi davanti a lui.

Gli tamponò la ferita senza che Gajeel facesse nulla per impedirglielo.
Non è colpa tua” cercò di rassicurarlo, quanto meno per farlo uscire da quello stato catatonico. “Sono cose che capitano, tanto più in situazioni come queste. È successo e basta”

Gajeel dischiuse lentamente le labbra screpolate, e quando parlò lo fece senza guardarlo negli occhi, come se non riuscisse a sostenere il suo sguardo.

Io... non volevo farlo” mormorò con una voce così flebile da essere difficilmente udibile.

Lo so”

Sono entrato in modalità Acciaio e Ombra e non ho capito più niente. C'era l'Alfiere, la gente che mi attaccava... non avevo spazio per muovermi...”

Laxus annuì in silenzio.
Lo capiva benissimo, era stato frustrante e degradante dover combattere contro avversari che non possono morire senza poter neanche togliere di mezzo quelli che invece potevano morire. Se poi si entrava in modalità Dragon Force o simili, si diventava più furiosi e incontrollati di una belva, e si attaccava senza distinzione tutti coloro che ostacolavano il cammino. Non era poi così strano che Gajeel avesse finito per prendere involontariamente una vita, soprattutto quella di una bambina.

Finì di ripulirgli la ferita e applicò sul taglio un cerotto spiegazzato che aveva per caso nelle tasche dei pantaloni.

Sarebbe potuto succedere a chiunque”

Non è solo questo” replicò Gajeel, il cui tono era divenuto carico di amarezza. “Avevo promesso al Master... quel giorno, quando è venuto a prendermi... gli avevo promesso che non avrei più fatto del male a un innocente. Ho giurato che non mi sarei mai più comportato come il mostro che ero a Phantom Lord... e il Master ha detto...” si interruppe un attimo, come se non riuscisse ad andare avanti.
Il Drago del Fulmine ascoltò in silenzio e gli lasciò pazientemente il tempo di finire la frase.

... ha detto che non ci avrebbe pensato due volte a buttarmi fuori dalla gilda, se l'avessi rifatto”

Laxus lo vide tremare leggermente in un misto di frustrazione, rabbia e sì, anche paura.
Anche se era troppo orgoglioso per ammetterlo a voce alta, era chiaro che Acciaio Nero teneva a Fairy Tail con tutto il cuore, ed era spaventato a morte all'idea di essere espulso come era successo a lui. Ricordavano entrambi la solitudine, il vuoto, la sensazione opprimente di non avere un luogo a cui fare ritorno, di non avere più un futuro. Vivere alla giornata, spostandosi da un luogo all'altro senza sapere cosa fare il giorno dopo... un'esperienza che era servita loro di lezione affinché apprezzassero il valore dei compagni e dei legami.

Laxus sospirò e gli diede una leggera pacca sulla spalla.
Nessuno ti butterà fuori. Parlerò io col vecchio, non pensarci. Adesso va' a lavarti la faccia e datti una sistemata, abbiamo una strategia da pianificare”

Gajeel annuì debolmente e finalmente accettò di alzarsi e andare a sciacquarsi il viso nella bacinella accanto alla finestra, mentre Laxus tornava al tavolo e cominciava a sparpagliare le mappe.

In quel momento, un intruso fuori dalla porta manifestò la propria presenza.
Anche se non fece nulla attivamente, entrambi i Dragon Slayer percepirono la sua aura magica proprio fuori dalla stanza.

Laxus scattò sulla difensiva e strinse i pugni, mentre Gajeel si mise in posizione di guardia senza nemmeno curarsi di asciugarsi la faccia.
Si aspettavano da un momento all'altro che una schiera di Alfieri sfondasse la porta e saltasse loro addosso, ma al contrario niente di così terroristico accadde. Semplicemente, l'intruso bussò alla porta.

Sono Gerard” affermò.

Nessuno dei due abbassò la guardia, lo scherzo tirato da Ivan poco prima li aveva lasciati abbastanza diffidenti riguardo all'ex Mago Sacro.

Entra” ordinò serio Laxus, pronto a colpire in caso fosse una trappola.

Tuttavia, quando la porta si aprì e Gerard fece il suo ingresso, poterono confermare che stavolta si trattava davvero di quello vero. L'odore non mentiva mai.
Si rilassarono leggermente, ma subito dopo Laxus prese il nuovo arrivato per il bavero e lo inchiodò bruscamente al muro.

Cosa cazzo credevi di fare, eh? Quella tua fottuta lettera ci ha quasi fatti uccidere!”

Gerard sostenne il suo sguardo e non diede segno di voler buttare benzina sul fuoco.
Non l'ho scritta io” ammise con sincerità assoluta. “Quando sono arrivato a Era ve n'eravate già andati, lasciando lì la lettera e il suo contenuto. È ovvio che fosse una trappola. Sono venuto a Crocus appena ho potuto”

Laxus lo guardò con diffidenza ancora per qualche istante, ma alla fine accettò la sua spiegazione e lo lasciò andare con un sospiro.
Cos'è successo? Avresti dovuto raggiungerci subito”

Scusate. Il vostro amico Lucifer mi ha dato più problemi del previsto”

Ma non mi dire” commentò Gajeel prima di dare loro le spalle e tornare a lavarsi la faccia con più calma.

Laxus ridacchiò. “Non è nostro amico, anzi, per l'esattezza non credo sia amico di nessuno, però se sei qui significa che almeno gli stavi abbastanza simpatico. O più facilmente ha trovato qualcosa di più interessante di te e se n'è andato”

Proprio così” annuì Gerard. “In effetti c'è da dire che è un tipo piuttosto incostante. Però non si può affermare che non sia bello. Da come me ne parlavate mi aspettavo un mostro”

Lo è infatti, tranne che nell'aspetto” confermò Laxus.

Gajeel si asciugò la faccia e si voltò con stizza verso entrambi.
Sentite, vogliamo parlare di cosa cazzo fare con quegli Alfieri o volete continuare a fare complimenti a quel tipo odioso?!”

Entrambi lo guardarono perplessi, ma prima che potessero ribattere il Drago d'Acciaio scostò bruscamente una sedia e si sedette al tavolo, rovistando tra le carte.
A quel punto Laxus e Gerard non poterono fare a meno di lasciar perdere la questione e raggiungerlo. L'ex Mago Sacro si sedette sull'altra sedia disponibile, mentre Laxus rimase in piedi e studiò a sua volta le carte.

Sono riuscito a procurarmi sia le mappe della città che del palazzo Mercurius. Credo sia lì che tengono Natsu e gli altri” affermò il biondo.

Gerard annuì. “Quindi sono stati catturati. Non sarà facile entrare nel castello del re, anche se fortunatamente siamo in pochi. Tecnicamente dovremmo riuscire a passare inosservati”

Prima di questo” lo fermò Gajeel, guardandolo storto. “Cos'hai scoperto da quel pazzo scatenato?”

Gerard fece spallucce. “Non molto, in realtà, però quello che basta per avere la certezza che non sia lui il nemico. Per fortuna” aggiunse ironicamente. “Tuttavia... dovrete essere voi a confermarmi la veridicità delle sue parole”

Cosa ti ha detto?” volle sapere Laxus.

Beh, quantomeno è stato sincero. Ha detto che ci sono molte persone che potrebbero avercela con lui a causa della sua crudeltà e della scia di morti che si è lasciato dietro, però ha fatto con certezza soltanto un nome: Silvermine

Laxus e Gajeel sgranarono gli occhi.
Avevano sentito bene? Aveva nominato proprio quella persona?

S-Silvermine...?” ripeté Gajeel.

Gerard spostò lo sguardo dall'uno all'altro.
Lo conoscete?”

Lo conoscevamo” precisò Laxus. “È morto alla Baia degli Schiavi meno di un mese fa. Voleva resuscitare l'Armatura Scarlatta forgiata da Zeref e usarla per chissà quali scopi, ma noi due, insieme a Natsu, Cobra e Lucifer, l'abbiamo distrutta. Poi è stato Lucifer stesso a dare il colpo di grazia a Silvermine”

Secondo Lucifer, Silvermine è l'unico che potrebbe avercela con i Dragon Slayer tanto da arrivare a questo”

Ma Silvermine è morto” ripeté Gajeel. “L'abbiamo visto tutti, e fidati, è morto in un modo da cui neanche il più potente degli incantesimi avrebbe potuto salvarlo. Lucifer ha bruciato la sua anima con le fiamme degli Inferi”

A questo punto le possibilità sono due: o Lucifer ha mentito, oppure Silvermine ha trovato un modo per sfuggire alla morte ed è sopravvissuto per vendicarsi di voi”

Beh, quanto a pazzia e megalomania il vecchio Master di Hellhound potrebbe esserne benissimo capace” annuì Laxus. “Però non saprei... anch'io l'ho visto morire. È bruciato per intero, e di lui non è rimasta che la cenere”

Gerard annuì in silenzio. “Comunque sia, c'è un'altra cosa che mi preoccupa. Prima, quando sono arrivato in città, sono passato per il Domus Frau e ho visto che lo stavano preparando. Hanno installato una barriera magica per separare l'arena dagli spalti e si stanno attrezzando per qualcosa. Ora che mi avete confermato che ci sono già quattro Dragon Slayer in prigione, cinque, contando Cobra, posso ipotizzare che Silvermine – o chi per lui – stia preparando una qualche esecuzione esemplare per voi Dragon Slayer. Forse aspetta solo di avervi catturati tutti prima di cominciare”

Gajeel si alzò e andò alla finestra, da cui si vedeva l'intera città fino alle lontane montagne. Anche nell'oscurità della notte poteva vedere chiaramente i cittadini di Crocus che correvano avanti e indietro per le strade, alla loro sfrenata ricerca.

Di sicuro non si fermeranno finché non ci avranno trovati”

Allora vediamo di studiare in fretta un modo per entrare a palazzo” concluse Laxus.

C'è anche un'altra cosa che dobbiamo fare” lo interruppe Gerard. “Dobbiamo trovare il cristallo di Lacrima madre, ovvero quello che controlla tutti gli altri. Se riusciamo a distruggerlo, la possessione sugli abitanti del regno cesserà all'istante”

Laxus annuì e guardò le mappe.
Erano molto complicate, per come le vedeva lui apparivano come un'intricata rete di labirinti che si intrecciavano senza alcun ordine, con segni, icone e didascalie che rendevano impossibile capire quale parte della città o del palazzo stessero indicando. Anche Gerard faceva fatica a leggerle. Trattandosi di una capitale costruita in una valle tra mare e montagne, la planimetria non era affatto regolare e semplice da decifrare.
Dopo dieci minuti buoni che la studiavano e rigiravano da tutte le parti, Gajeel sbuffò e li raggiunse, strappando loro di mano la mappa e ruotandola nella direzione giusta, per poi darle un'occhiata veloce.

Qui” indicò un punto imprecisato in mezzo al groviglio di linee. “Noi siamo in questo punto, all'incrocio tra la settantaseiesima strada nord e la trentaduesima ovest. A due miglia in linea retta di fronte a noi c'è Mercurius, ma le entrate sono ben sorvegliate su tutti i lati con un cambio regolare della guardia ogni quarantacinque minuti. Il modo migliore per avvicinarsi è passare nella galleria sotterranea che attraversa tutta la città, uscire in prossimità della dodicesima strada nord ed entrare attraverso i canali di scolo situati sul lato est del palazzo. Da lì in poi la strada è facile perché spostandosi attraverso i sotterranei si arriva più velocemente alle prigioni senza il rischio di venir beccati”

Gerard e Laxus lo guardarono ad occhi sgranati e bocca aperta, sconvolti dalla sua evidente esperienza.

Cazzo... e io che ti credevo un'idiota” commentò Laxus, colpito. “Pensavo non sapessi nemmeno leggere”

Gajeel sbuffò. “So leggere benissimo, ma le mappe sono il mio forte. Non hai idea di quante missioni di spionaggio a Raven Tail mi abbia affidato tuo nonno”

Questo facilita le cose” constatò Gerard. “Se siete d'accordo, faremo così: ci infiltreremo al castello tutti insieme, guidati da Gajeel, poi, una volta dentro, voi due cercherete i vostri compagni e troverete il modo di liberarli, mentre io andrò in cerca della Lacrima madre e la distruggerò”

Mi sembra sensato” annuì Laxus.

Comunque” intervenne Gajeel. “C'è sempre la possibilità che ci prendano. Qui non si tratta solo delle guardie e dei cittadini posseduti, ci sono anche quei maledetti Alfieri a metterci i bastoni tra le ruote”

Gerard sorrise. “Ecco perché adesso studieremo il piano B

  
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