Serie TV > I Cesaroni
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Autore: drem_of_love    15/10/2014    2 recensioni
Li avevamo lasciati così. Lei in attesa al molo con il cuore in mano, lui distrutto che piange sul letto. Entrambi non hanno più lacrime e non immaginano il loro stato d'animo. Sono entrambi in attesa di una mossa. Sfortunatamente i nostri giovani amici non sono mai sulla stessa lunghezza d'onda. Un anno prima lei si era segretamente innamorata di lui. Lui sciocco e immaturo era troppo preso dalla solita svampita bionda per accorgersi di quello che aveva sempre avuto sotto gli occhi. Lo scontro e l'allontanamento e finalmente anche lui aveva capito ciò che anche Miriam sapeva. Il cuore di Rudi era sempre appartenuto ad Alice. Ci aveva messo quasi un anno a capirlo e quando finalmente si era deciso ad aprirle il suo cuore nella vita della bella Cudicini era apparso Francesco. Il mondo gli era crollato addosso, era arrivato tardi un'altra volta.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Marco Cesaroni, Rodolfo Cesaroni
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Nda: Eccomi con questo quindicesimo capitolo. Spero che vi piaccia e che vi fermiate a lasciarmi la vostra opinione.
Ringrazio le persone che seguono la mia storia:

1 - angelamaggi296 [Contatta]
2 - Aoi Bara [Contatta]
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Spero sempre in una vostra recensione, vorrei tanto sapere cosa vi ha spinto, a inserire nelle seguite la mia storia.
Inoltre vi lascio i link delle mie storie originali, chissà che non vi faccia piacere leggerle e lasciarmi una vostra opinione. Un bacio…

ancora tu:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2825224&i=1


This is my life:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2847533&i=1
 


 
Capitolo 15
Metodo Cesaroni


La garbatella era un via vai di gente. Persone che partivano, altre che tornavano. Il povero Rudi era lì a maledirsi in tutte le lingue, si sentiva un coglione. Uno di quelli grossi... Era in bottiglieria che attendeva Zio Annibale e il padre lo fissava.

" Cavolo avrà da fissare? Non vede che sono nervoso?"

All'ennesimo sguardo indagatore, il ragazzo scattò.

<< Ti prego pà, cavolo hai da fissare?>>

Giulio incatenò i suoi occhi a quelli del figlio.

<< Non capisco in quale sera sia potuto succedere, non sei mai uscito. >>

Il ragazzo si fermò di colpo, aveva dei ricordi così sfuocati di quella notte. L’unica cosa che ricordava era Miriam che entrava in bottiglieria. Il giorno seguente si era svegliato lì come uno sciocco con lei che ridacchiava. Le aveva raccontato per filo e per segno la notte trascorsa e com’erano tornati al negozio.
In quel momento a interrompere il flusso dei suoi pensieri, arrivò il quarto Cesaroni.

<< Ave Cesaroni.>> Esclamò sorridente Annibale.

<< Siamo allegri stamane, fratellino.>>

<< Beato te zii che sei contento.>>

L’uomo si avvicinò al nipote e gli scompigliò i capelli.
<< Tranquillo caro, il mio investigatore sta seguendo la mammina.>>

Giulio si avvicinò ai due e chiese.
<< Davvero? Che cosa ha scoperto?>>

Annibale con fare cospiratore pronunciò.
<< Che la “zoccola” abita nella casa della madre e non è sola.>>

In Rudi si accese una speranza. Corse fuori e afferrò il cellulare.

<< Pronto Ali, come stai?>>
Dall’altro lato la voce imperiosa del Cudicini, gli comunicò.

<< Mia figlia non vuole parlare con te.>>

<< Lei non può farmi questo, io ho bisogno di Alice.>> Urlò il ragazzo frustrato.

<< Ci pensavi prima mio caro. Non ingravidavi giovani donne a destra e a manca.>>

Con quell’uscita infelice, il futuro suocero gli riattaccò il telefono. Chissà come sarebbe finita.

 
 
Nel frattempo a casa Cesaroni, il giovane Mimmo era alle prese con i primi problemi di cuore. Da qualche mese il giovane liceale, usciva con Olivia. Una sua coetanea molto carina. Allenata, sorridente e accondiscendente. La bella brunetta era pazza di lui ma da un mese nella casa accanto, era arrivata Irene. Un anno più grande di lui, bionda e ribelle. Già dal loro primo incontro, il nostro Mimmo si era sentito subito attratto da lei. Un pomeriggio, durante le riprese della webseries, Olivia iniziò a litigare con il suo ragazzo.

<< Proprio non ti capisco, sbavi ogni volta che la vedi.>> Urlò nervosa la ragazza.

<< Che cosa dici? Stai diventando paranoica.>> affermò il ragazzo, sedendosi al pc.

La ragazza afferrò la sua borsa e andò via. Non sopportava più quella situazione. Di corsa si precipitò per le scale quando, se la ritrovò di fronte.

<< Mimmo è il mio fidanzato.>> Le urlò, fulminandola.

<< Chi te lo tocca, sono interessata ad altro.>>

Affermò la bionda salendo le scale. Infatti, era vero, lei non perdeva occasione di gironzolare in quella casa con la speranza di beccare Rodolfo Cesaroni tutto da solo. Chiacchierando con l’ignaro Mimmo, aveva scoperto che il bel moro aveva litigato con la sua bella.
Arrivata davanti alla camera dei ragazzi, vi entrò dentro senza bussare, beccando il ragazzo intento ad ammirare delle sue foto. Lui era di spalle, non l’aveva notata, lei si avvicinò e poggiandogli le mani sulla spalla chiesa minacciosa.

<< Cos’è questa storia? Quindi ha ragione la fissata?>>

<< Ohi Irene, ecco vermente…>> Incespicò il ragazzo, guardandosi intorno.

<< Allora? Aspetto una risposta.>> Pronunciò incrociando le braccia al petto.

Mimmo si avvicinò speditamente e afferrandola per le braccia la scosse.

<< Sono innamorato di te va bene? Fin dal primo giorno che ti ho visto entrare in questa maledetta casa. Ogni volta che mi sorridi o per caso mi sfiori. Perfino Olivia l’ha capito, solo tu sembri non accorgertene.>>

Decise che doveva provarci, si abbassò sulle sue labbra e la baciò, il tutto durò pochi attimi fin quando Irene scossa lo spinse via.

<< Per me sei solo un amico. Sei carino, simpatico, dolce ma sono interessata a un altro ragazzo.>>
 
Stava uscendo quando la voce del giovane Cesaroni la paralizzò sul posto.

<< Credo di aver capito a chi ti riferisci, mi dispiace dovertelo dire ma non hai speranze con Rudi, lui vuole solo Alice e poi di zoccolette disposte a ficcarsi nel suo letto ne ha fin troppe.>>

Irene gli alzò il dito medio e scappo via.
Fanculo Cesaroni, Irene scaramozzino vi darà delle belle gatte da pelare. Pensò la giovane scendendo di corsa le scale.

 

In albergo Alice scarabocchiava nervosamente sul suo blocco da disegno. Aveva sentito qulche ora prima suo padre urlare con Rudi al telefono. Si sentiva distrutta, com’era possibile che il suo Rudi fosse andato a letto con quella? Non poteva avercela con lui, in fondo lei era partita con un altro uomo. Eppure gli sembrava così strano, secondo i racconti di Marco lui non usciva mai, lavorava fino a tardi, quando aveva trovato il tempo?In cuor suo era sicurissima che il giovane fosse innocente ma come provarlo? Aveva seguito suo padre con la speranza di trovare qualcosa tra le sue carte. Iniziò a frugare nei cassetti quando qualcosa attirò la sua attenzione, un biglietto da visita:

Dottoressa Emma di Stefano – Psicologa.
335 67 88 202

Oh mio Dio, suo padre come faceva ad avere il numero della zia di Miriam, cosa centrava in questa storia? Doveva indagare, non poteva essere tutto un caso. All’improvviso un’idea geniale, la bottiglieria da qualche mese aveva le telecamere. La risposta era nelle registrazioni, forse c’era ancora una speranza, doveva correre dal suo uomo.
 


Rudi e Annibale stavano discutendo animatamente la situazione quando, il telefono del più giovane squillò. Il ragazzo portò svogliatamente l’apparecchio all’orecchio e rispose.

<< Pronto?>> Sembrava un condannato a morte.

<< Tra cinque minuti sono in bottiglieria, ho bisogno di parlarti.>>

Rudi sembrò riscuotersi da un lungo letargo, non credeva alle sue orecchie la sua Alice gli stava parlando.

<< Ali ti prego credimi, io non ricordo quella maledetta notte, l’unica cosa che ricordo e di essermi svegliato in bottiglieria.>> Ripeté esasperato.

<< Ti credo amore mio e forse possiamo dimostrarlo.>>

Rudi chiuse la telefonata e sorrise.
<< Zio sta arrivando Alice, dice di avere un’idea.>>
   
 
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