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Autore: vagabondspirit    14/10/2008    2 recensioni
Un caffè tra due vecchie amiche... Ma non è così semplice la vicenda... Un caffé... Quanti ricordi, quante emozioni riaffioriranno... Cosa ci sarà dietro la domanda "Posso offrirti un caffé?"...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un_caffé
Un caffé
 
 
 
 
- …Posso offrirti un caffé? -
- Si… -
Ci sediamo in un bar.
Una di fronte all’altra… Ci conosciamo da molto tempo ma… Io sono sempre scappata da te. In tua presenza mi sentivo in trappola. La mia unica difesa: tenerti lontana da me.
Forse lo avevi capito che avevo paura di te… Si, proprio così: avevo paura di te. Temevo le emozioni che provavo standoti accanto. Ero confusa. Ciò che mi spaventava di più era che tu ti potessi accorgere del mio disagio… dei brividi che sentivo in tua presenza.
Ordiniamo due caffé.
Tu sorridi, sei a tuo agio. Io no, sono sempre stata un tipo timido. Ho sempre cercato di nascondere i miei sentimenti. Quante maschere ho indossato per scappare da te… E adesso siamo qua, ti ho chiesto io di bere un caffé insieme. Ho fatto il primo passo… Non lo so perché ti ho invitata. So solo che ho sentito il bisogno di passare un po’ di tempo con te.
Chiacchieriamo un po’ dei nostri impegni… Il tuo sguardo è sempre lo stesso… così malizioso. Non sei cambiata. Ho sempre avuto il sospetto che tu sapessi leggermi dentro, che non potevo avere segreti per te. Forse è per questo che sono sempre scappata da te. Ti ho evitata sempre e forse… ti ho anche fatta soffrire per questo. Non avrei voluto mostrarmi indifferente a te, alla tua amicizia ma…
Credevo fosse la soluzione migliore.
Avevo paura che la tua amicizia non mi sarebbe bastata… Avevo il terrore di… me…
Arriva la cameriera… è carina, penso.
Appoggia i due caffé sul tavolino e se ne và.
La ringrazio e mi accorgo che mi stai guardando e… sorridi con quella espressione tutta tua.
A cosa stai pensando? Tu… hai capito tutto.
Non dici nulla però. Ti limiti solo a continuare il discorso interrotto dal suo arrivo.
Sento che tu hai ben chiaro quali sono i miei sentimenti. Lo sapevi ancora prima che me ne rendessi conto io. A essere sinceri basta guardarmi per capirlo. Non sono poi un mistero…
Prendi la bustina dello zucchero e la scuoti prima di strapparle un angolino. Versi lo zucchero nel caffé e lo mescoli.
Io lo preferisco amaro…
Rimani un momento in silenzio…
Vuoi giocare con me… Ti conosco bene. Mi stai mettendo alla prova… vuoi tenermi sulle spine un po’. Me lo merito…
Ti sei sempre divertita con questi giochetti. Tu sai quali sono i miei sentimenti e ti sei sempre divertita a stuzzicarmi. Le tue carezze innocenti, quelle tue domande un po’ troppo personali… Mi facevano impazzire. Non ti ho mai risposto… Ero timida, la mia scusa.
Chissà… magari mi volevi portare al limite… volevi vedere fino a che punto arrivava il mio autocontrollo…
Ne ho tanto, hai visto?
Mai una mossa falsa… Non mi sono mai sbilanciata con te.
Prima volevo capire bene cosa volevo dalla vita. Dovevo fare le mie scelte…
Mi sono chiesta tante volte se mi sarebbe bastata la solitudine per sopravvivere… Si, sopravvivere. Non è vita la mia. Quando ritorno a casa non c’è mai nessuno ad aspettarmi. Non c’è nessuno con cui possa sorridere o piangere. Le mie emozioni muoiono nel mio cuore perché sono avvolta dalla solitudine… la mia solitudine. Quante volte mi sono ripetuta questa frase…
Mi stavo anche per convincere che andava bene così, che era giusto… Ma poi sei ritornata tu. Per caso ci siamo riviste dopo tanto tempo. Ho tremato nel rivederti…
Ti porti la tazzina alle labbra. Non riesco a distogliere lo sguardo da te.
Mi sono incantata sulle tue mosse.
Io ho già finito il mio caffé.
Non so… Sei la stessa di sempre ma…
C’è qualcosa di diverso in te… Non sei più la ragazza sfacciata che mi ricordavo.
Forse è solo una sensazione ma…
A prima vista non sembri cambiata ma…
– Carina la cameriera?… –
– Cosa? –
– Ho visto che prima la fissavi… –
Mi sbagliavo?… Sei quella di sempre?
Non posso far a meno di arrossire.
Tu sorridi al mio imbarazzo… Sei sempre tu… Forse mi sbaglio ma…
Appoggi la tazzina sul piattino.
– Non sei cambiata… –
Mi dici.
Io? Già, non sono cambiata nemmeno io.
C’ho provato ma non c’è stato niente da fare. Sono rimasta quella di sempre…
Incatenata dalle mie paure…
– Nemmeno tu. –
Ti dico.
Continui a guardarmi sorridendo.
Avrei voluto cambiare… riuscire a difendermi da te…
Ti osservo con più attenzione e… sbaglio o ho intravisto un velo di tristezza nei tuoi occhi?
Rimaniamo in silenzio per un po’…
Il solito disagio.
…Ma questa volta mi sembra di condividerlo con te.
– Posso portarvi qualcos’altro? –
Ecco qua di nuovo la cameriera.
– Per me no… Tu vuoi qualcosa? –
– No, grazie –
Rispondi gentile sorridendo alla cameriera che si allontana dal nostro tavolino.
Tra noi è cambiato qualcosa… tutto questo tempo…
C’è qualcosa che ti blocca… Non sei la solita sfrontata.
Ti conosco…
Sembri la solita ma c’è un velo di tristezza nei tuoi occhi. Mi credevi cambiata e invece… Sei delusa. Ho capito…
Credevo anch’io di essere cambiata ma a quanto pare…
Ti alzi
– Vado un momento al bagno… –
– Ok –
Adesso ti vai a rinfrescare un momento… Devi ritornare quella di sempre.
Sfacciatamente tu…
Faccio un respiro profondo. Io sono cambiata e te lo dimostrerò… Come? Ancora non lo so…
Faccio un cenno alla cameriera.
Le chiedo il conto.
Lei mi sorride e va verso il bancone.
– Ecco qua –
Mi porge lo scontrino.
Prendo i soldi e pago…
– Grazie –
Solo adesso mi accorgo che tu sei già ritornata e ti sei fermata dietro la cameriera.
Quel tuo sorriso… A quanto pare ti sei ripresa.
Aspetto il tuo commento…
La cameriera se ne và.
– Allora avevo ragione… –
– Riguardo alla cameriera? –
Adesso gioco anch’io.
…Questo tuo momento di silenzio mi fa sorridere. Non te lo aspettavi.
Bene così…
Vediamo se sono  veramente cambiata.
Tocca a te…
– Si... Ti piace. –
La guardo un momento
– Non è male… –
Dicendo questo mi alzo.
Tu sei rimasta a bocca aperta.
Ok, posso giocare questa partita… ma sarà la prima e l’ultima. Non voglio più “giocare” con te.
– …Ma qua dentro c’è una persona che mi piace di più! –
– Cosa? –
– Andiamo? –
– Aspetta! –
No, non aspetto. Esco dal bar.
Questa volta il gioco lo conduco io… e non ho intenzione di parlare dei miei sentimenti in mezzo a tutta quella gente.
Ho bisogno di tranquillità…
Ti sento alla mie spalle.
– Ti vuoi fermare un momento?! –
Credo di no, ma… rallento.
Finalmente mi raggiungi.
Non ti ho mai vista così… Non sai come muoverti in questa situazione. Si sono ribaltati i ruoli.
Le regole le hai dettate tu… anni fa…
Mi afferri un braccio.
– Mi vuoi spiegare… –
– Non qui! –
Non riesci a capire…
Questa volta non riesci a capirmi.
Allora te lo spiego io…
– Dobbiamo parlare, ma non qui… –
– E dove allora? Cos’è che mi devi dire? –
– Beh, cosa devo dirti forse lo hai capito da tempo… E… Pensavo di andare a casa mia… Ti va bene? –
– … –
Il tuo silenzio…
– Va bene –
Va bene… Ti è tornato il sorriso.
Adesso basta giocare: è arrivato il momento di chiarirci.
Ho sempre provato qualcosa per te… qualcosa che in tutti questi anni non è cambiato. E questo tu lo hai sempre saputo.
Hai avuto il coraggio di aspettare…
Ma adesso basta, non mi nasconderò più da te.
…Questo ti dirò… e forse qualcos’altro… ma meglio andare piano… un passo alla volta.
 
 
 
Appena ieri ho pubblicato una fanfiction (grazie per le recensioni J ) ed eccomi qua di nuovo… Non abituatevi però… Questa fanfiction l’avevo cominciata tempo fa e finalmente ho avuto l’ispirazione per concluderla. Ok, alla prossima… Ciao ciao!
 
P.S. … chiarucciapuccia, ti ringrazio molto per le tue recensioni… grazie per seguirmi così assiduamente… Spero di essere sempre all’altezza delle tue aspettative ;)
   
 
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