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Autore: Cassandra Dirke    16/10/2014    2 recensioni
< Potter... > sussurrò lei con voce tremante. I loro visi erano troppo vicini, i loro fiati si sfioravano.
< Questo... gioco... che tu ti ostini > sussurrava incerta, rapita dal volto di lui così vicino < ... che ti ostini a portare avanti... >
< Potter... > sussurrò Lily Evans con voce malferma, senza riuscire a staccare gli occhi più verdi della forsesta amazzonica dalla sua bocca semiaperta. < È un gioco pericoloso... >
James accarezzò dolcemente la sua guancia, come se stesse accarezzando una bolla di sapone. < Un gioco, Evans? È questo che pensi? >
< Molto... molto percioloso... >
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il mondo si stava tingendo di bianco.
 
Millimetro per millimetro. Centimetro per centimetro... la purezza avanzava sulle ombre del mondo.
 
I fiocchi di neve volavano spensierati. Senza preoccupazioni. Senza meta... contenti di osservare il mondo dalle prospettive più stravaganti. Disegnavano bizzarre linee nel cielo, legavano destini altrimenti sconosciuti tra loro. E cadevano al suolo... leggeri, intoccati, instancabili.
 
Si univano come tanti puzzle, coprendo con il loro straordinario manto la madre terra assopita prfondamente.
 
Alleggerivano questo mondo dal suo terrore.
 
Coprivano l'acqua, sigillandola, affinché rinascesse come si era addormentata, se non più ringiovanita.
 
Occhi verdi come smeraldi osservavano rapiti ogni fiocco di neve che riuscivano a catturare. La meraviglia... la bellezza stessa della natura era celata in quegli occhi così profondi....
 
La sua bocca era aperta in una sorprendente e sorpresa O... osservava ad occhi spalancati ogni cosa, come se desiderasse conservre tutto nella propria mente. Come se considerasse quel ricordo come una cosa preziosa. Più preziosa di un gioiello.
 
Ma mai preziosa quanto lei.
 
James sospirò, tentando di non farsi sentire. Lei... e quei meravigliosi capelli rossi come il fuoco. Così rossi da far sembrare nulla tutto quel bianco. I suoi capelli cancellavano ogni cosa, ogni fiocco di neve, ogni granello di natura. Il mondo era rosso dei suoi capelli.
 
Si voltò all'improvviso, cogliendolo sull'atto del crimine.
 
Il suo sorriso sbiandì. Soltanto per un millesimo di secondo, per poi splendere come il sole.
 
< Che cosa guardi, Potter? > domandò socchiudendo gli occhi.
 
James la guardò senza muovere un muscolo. < Guardo la meraviglia più straordinaria che sia mai esistita > sussurrò appoggiando il mento sul dorso della mano e guardandola con la testa inclinata.
 
Le sue guance si tinsero di rosso. Un rosso più chiaro dei suoi capelli, ma altrettanto delizioso.
 
Distolse lo sguardo, imbronciandosi. < A volte mi confondi, Potter > si lamentò.
 
< A volte? > domandò James Potter guardandola assorto.
 
Una folata di vento parve alzarsi dalle profondità della terra stessa. Turbinò in circolo e si avvicinò a loro. I fiocchi di neve vibrarono nell'aria adirati, e si incastrarono tra i suoi capelli soffici e freddi che le incorniciavano il volto. Quando il vento cessò, i suoi capelli caddero suelle sue spalle, lasciandosi dietro una ciocca ribelle che si era insinuata tra le sue labbra.
 
James alzò piano la mano, facendo catturare il proprio gesto dagli occhi di lei. Le accarezzò la guancia, prima di giungere a quei soffici fili rossi, poi li strinse delicatamente, liberandoli dalla loro prigione.
 
< Potter... > sussurrò lei con voce tremante. I loro visi erano troppo vicini, i loro fiati si sfioravano.
 
< Questo... gioco... che tu ti ostini > sussurrava incerta, rapita dal volto di lui così vicino < ... che ti ostini a portare avanti... >
 
Distolse lo sguardo, con le guance in fiamme.
 
< No > sussurrò James sfiorando il suo mento per riportarla a sé. Si avvicinò a lei ulteriormente, trasportato da un'elettricità magnetica. Sentiva il suo calore sulla propria pelle che lo scaldava, diffondendosi ovunque nel suo corpo. Il suo dolce profumo lo stuzzicava, invitandolo ad avvicinarsi sempre di più. Così fece. Ignorare quel richiamo era impossibile.
 
< Potter... > sussurrò Lily Evans con voce malferma, senza riuscire a staccare gli occhi più verdi della forsesta amazzonica dalla sua bocca semiaperta. < È un gioco pericoloso... >
 
James accarezzò dolcemente la sua guancia, come se stesse accarezzando una bolla di sapone. < Un gioco, Evans? È questo che pensi? >
 
< Molto... molto percioloso... >
 
< Non sai cosa sia il pericolo, Evans > la beffardò James con un sorriso sghembo. Quello che lei detestava. Quello che lei preferiva.
 
Quello che c'era tra loro era un continuo cammino sulla lama del coltello. Da una parte c'era l'odio. Quello rabbioso, passionevole che li spingeva a cercarsi, a volersi e a volersi distruggere. Dall'altra parte c'era quella passione più calma, più profonda se possibile. Più sana. Più duratura. Come un fuoco che non smette mai di bruciare, che non smette mai di riscaldare.
 
Ma il destino li legava insieme. Potevano continuare a camminare sull'orlo del precipizio, tenendosi per mano. Ma anche se fossero caduti, sarebbero caduti insieme. Una sola mano, un solo corpo, un sono grande ed infrangibile cuore.
 
James afferrò Lily dietro il ginocchio e le tirò la gamba dietro la schiena, avvicinando così il loro corpi fino all'estremo.
 
Lilly trattenne il respiro mentre James le baciava il mento dolcemente.
 
< Hai paura, Evans? > sussurrò contro la sua pelle perfetta. Risalì, sfiorandole le labbra con le sue, e raggiunse la punta del suo naso. Le lentiggini sulle sue gunace e sul suo naso disegnavano intrecci scritti dal destino, figure strane, mai viste, ma sorprendenti. James si perdeva ogni volta che le guardava.
 
Attraversò la guancia con baci leggeri e spezzati, raggiunse l'orecchio, discese fino al collo. Lily Evans inclinò all'indietro la testa, perdendosi nell'oscurità dei suoi occhi chiusi. Strinse, aggrappandosi, forte il corpo di James.
 
Poi il ragazzo si fermò. < Evans, non mi hai risposto... >
 
< No >
 
Lily, con un sospiro infastidito, riprese fiato e aprì gli occhi.
 
< No cosa? >
 
Lei alzò le mani, unendole dietro il collo di lui... lo guardò intensamente. 
 
< No, signor Potter. Non ho paura di lei >
 
Lo baciò. Le loro labbra si fusero nel loro stesso calore. Si cercarono, si riconobbero, si trovarono. L'elettricità li circondava visibile, i fiocchi di neve disegnavano il loro legame: insolito, unico e prezioso.
 
Il loro bacio sembrava durare all'infinito... poi James scattò con un grido.
 
Lily scoppiò a ridere. < Forse sei tu ad avere paura, Potter! >
 
James si scrollò di dosso la neve che Lily gli aveva infilato sotto la maglietta sotto gli occhi divertiti della Grifondoro, accompagnato dalla sua risata melodiosa.
 
Rinunciò dopo alcuni momenti, quando sentì la sua maglia bagnata.
 
Non sentiva freddo, non quando la sua risata lo riscaldava come un falò alto fino al cielo.
 
Si unì a lei nella risata.
 
Quel momento era talmente perfetto, talmente pazzo e strepitoo.
 
Indimenticabile.
 
Risero fino alle lacrime, fino a spingersi l'uno contro l'altro, come due folli.
 
E andava bene così. 
 
Oggi non sarebbero crollati. 
 
Oggi sarebbero volati sopra l'orlo del precipizio. 
 
Come due fiocchi di neve puri e solidi.






 
 
N.d.A
 

Ciao a voi, divoratori di storie...
sto bazzicando in terrotiri fertili di tenerezze e romanticismo.
Spero che questa mitica coppia emozioni voi, quanto riesce a sciogliere me.
Tuffarsi nelle gioie del passato a volte ci ripulisce delle insidie del presente.
Liberate la mente e divertitevi ^-^
Buona lettura....

Cassie 
 
   
 
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