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Autore: Marzio C    16/10/2014    1 recensioni
Ho cercato, in 27 capitoli, di continuare la storia di Chuck e Sarah. Incontreranno momenti belli e momenti difficili. Tutti i capitoli sono intrecciati l'un l'altro, ognuno è il seguito del precedente. Non essendo io uno scrittore, anzi mi considero solo uno scribacchino, non sempre sono riuscito a mantenere i personaggi nelle loro caratteristiche per cui me ne scuso e non mi rimane che affidarmi al vostro buon cuore ed alla vostra sensibilità critica. Gradirei conoscere i vostri pareri e le vostre recensioni, per uno scribacchino sono importanti anche se negative.
Grazie et buona lettura.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                              Capitolo 19
 
Gocce di pioggia picchiettavano, ritmicamente, sui vetri della finestra della camera da letto. La natura si stava esibendo in un assolo di percussioni.
Sarah guardava il giardino attraverso il vetro bagnato, era tutto così comicamente distorto che le scappò un risolino. Chuck era in ritardo, avrebbe dovuto fare la sua valigia. Conoscendolo ci pensò lei.  Erano attesi a Camp David.
Qualche decina di minuti prima aveva parlato con sua figlia, era talmente su di giri, che dovette calmarla. George, al termine della cerimonia a West Point, le aveva dichiarato formalmente il suo amore dicendole che presto, appena saputa la destinazione, le avrebbe chiesto di sposarlo. Naturalmente non subito, era conscio della loro giovinezza magari avrebbero aspettato un paio d’anni…..
Era estremamente felice per la figlia, magari suo padre un po’ meno però avrebbe rispettato qualsiasi decisione di Vonnie. Certo che se George fosse destinato in qualche ambasciata estera come consulente militare, avrebbero avuto poche occasioni per vederla. Peggio se inviato in zone di guerra, lei sarebbe rimasta con loro ma in che stato d’animo? Si sarebbe consultata con Chuck, forse potevano fare in modo che George fosse aggregato alla Intelligence.
Chuck entrò in quel preciso istante: “Ciao splendida creatura, un bacio a questo povero uomo?”.
“Vieni qui, sappi che in casa siamo soli.  Ora che ne sei a conoscenza ti accontenteresti solo di un bacio o vorresti qualcosa in più?”
“Tu esagera sono pronto”
Si persero in un mondo tutto loro.
“Sarah, fare l’amore con te è così appagante, ogni volta per me è la prima volta, il tuo odore mi droga.  Ancora?”.
“Grazie Chuck, sì amore mio, ancora”.
Mentre si recavano a Camp David, Sarah espose la sua teoria, il marito disse che poteva essere tranquillamente d’accordo ma, era George che doveva decidere. Pregò la moglie di non parlare di tutto ciò a Vonnie per non darle false aspettative. Anche Zach si intromise nel discorso, era d’accordo su tutto, specialmente su quanto detto dal padre.     
Già a cinque miglia dalla residenza estiva presidenziale, dovettero sottoporsi a controlli capillari, ancora quattro posti di blocco e sarebbero giunti a destinazione. Chuck ordinò di essere messo in comunicazione, via radio, con il comandante della sicurezza al quale disse di inviare una staffetta per essere scortati saltando così gli altri controlli. In un battibaleno raggiunsero la loro meta.
La first lady andò loro incontro, in un inusuale gesto di affetto e di amicizia abbracciò Sarah, dicendogli: ”Sono estremamente felice che tu sia qui e visto che dobbiamo diventare consuocere ti prego diamoci del tu.”
A quelle parole scoppiò un brusio fra gli invitati che, aumentò di qualche decibel quando il presidente accortosi del loro arrivo esordì:” Chuck amico mio, benarrivato, ho bisogno di parlare con te, di certo non subito, magari dopo la festa di questa sera. Sarah sei sempre bellissima è un piacere guardarti. Farò portare i vostri bagagli in camera, beviamo qualcosa insieme, poi il mio cameriere personale vi accompagnerà ai vostri alloggi”.
Zach stava fissando insistentemente a bocca aperta e con espressione da beota, una ragazza stupenda circondata da uno stuolo di suoi coetanei, figli di alti ufficiali e di membri del governo. Lei incrociò il suo sguardo e gli sorrise. Il cuore di Zach partì al galoppo ventre a terra.
 A Chuck stava per andare di traverso l’analcolico, diede di gomito a Sarah dicendo “Ma no!!! anche lui”. Guardando bene la fanciulla gli scappo un
“Apperò” Questa volta fu sua moglie che, ridendo, gli diede di gomito…nelle costole. Non poteva fare a meno di essere un pochino gelosa.
“Amore, mi aiuti? Per cortesia tirami su la lampo del vestito e poi agganciami la collana di perle”.  
“Arrivo, eccomi qua al vostro servizio mia signora”
“Chuck tira via quelle mani, smettila di accarezzarmi il seno, no dai non scendere più in basso accidenti se vai avanti così alla festa non ci andremo. Ma che ti prende?  Per favore fai il bravo… Mi stai facendo perdere la testa. Amore aspetta, più tardi dai”. Mentre diceva così si avvinghiò a lui cercò le sue labbra e tremando raggiunse l’orgasmo.
“Chuck sei un adorabile mascalzone… e non guardarmi così, mi fai vergognare. Lo so che sono tua moglie e non dovrei però… Sono anni che siamo sposati eppure ogni volta provo sensazioni così forti, così dolci, così eroticamente appaganti. Ti amo, sono folle di te, mi fai sempre sentire una ragazzina.
Vado a rifarmi il trucco. A festa finita ti renderò pan per focaccia, è una promessa”
“Sarah, ci conto”      
Con i capelli raccolti, un leggero trucco e l’abito lungo che le cadeva alla perfezione Sarah era pronta a dare il braccio al marito.
Chuck nel suo elegantissimo smoking si sentiva come James Bond con la sua Bond Girl. 
Mentre scendevano le scale, un’altra copia li affiancò, George in alta uniforme e Vonnie, anche lei in abito lungo, rivaleggiava con sua madre per bellezza ed eleganza. I due uomini pensarono che erano le donne più belle che avessero mai visto, tutte le altre…normalità. 
A metà scalinata udirono i commenti che li riguardavano. Tutti lusinghieri, solo qualche vecchia invidiosa carampana li criticò.
Comparve Pamela, che si piazzò davanti a George, lo abbracciò e commentò:
 “Sei bellissimo, ti terrei per me tutta la sera ma non demordo, stanotte ti raggiungerò nella tua camera”.
Chuck vide gli occhi di sua figlia liquefarsi, l’iride espandersi a dismisura e diventare completamente nera, due blocchi di ossidiana, gli occhi di un gatto inferocito. Se fosse stata gelosa la decima parte di sua madre sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale. Anche George intuendo la probabile esplosione si affretto a dire “Amore, ti presento mia sorella Pamela”
“Ciao Vonnie, benvenuta in famiglia” disse lei abbracciandola. “Di la verità, ti ho messo paura vero?”
Scoppiarono a ridere fragorosamente, la tensione sparì di colpo. L’unico che non rideva era Zach, si era già visto tagliato fuori ed essendo alquanto timido si tolse del tutto ogni velleità dalla testa. Prese da un vassoio un bicchiere di succo di frutta ed uscì a passeggiare nei vialetti del giardino.
Si sedette su una panchina ad osservare la volta celeste. Era così immerso nei suoi pensieri che si spaventò quando dietro di lui una voce melodiosa gli chiese: “tu sei Zach vero?”  Si voltò, mamma mia, era lei. In quel momento capì zio Morgan e la sua “imbranaggine”. Fece fatica ad articolare una risposta, un semplice “Sì”.
Lei fraintendendo il suo comportamento gli chiese di scusarla per il disturbo e che se ne sarebbe andata subito.
Zach sbottò tutto d’un fiato:” No, no ti prego non te ne andare è…. che sei talmente bella che mi intimidisci, non vorrei dire una scemata ma credo di essermi innamorato di te, beh… l’ho detto, non ci posso credere ma l’ho detto… Ecco ora lo sai, se lo ritieni opportuno puoi anche ridere mentre ti allontani”.
“Zach anch’io provo qualcosa per te, l’alchimia che regola la chimica dei sentimenti, tra i giovani delle nostre due famiglie, è veramente forte. Sono prepotentemente attratta da te, mi fai pulsare il cuore come se fosse in tachicardia. Tu mi parli di innamoramento, io non lo so ancora o forse sì? ... Posso baciarti?”
Le loro labbra si incontrarono, fu un bacio molto timido si guardarono negli occhi e vi lessero tante cose. Sorrisero felici.
Avrebbero potuto fare l’amore in quel preciso istante ma lui ebbe paura di rovinare tutto. Tornarono mano nella mano nel salone.
Vonnie chiese al fratello se la faceva ballare. Danzarono e parlarono. Zach raccontò quello aveva provato per Pamela appena vista, Vonnie disse che lo stesso era successo a lei con George. Non ebbero modo di continuare, furono reclamati dai rispettivi partners.
A casa si sarebbero confidati…
                                                   Continua
                                                                      Marzio C.
 
   
 
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