Va bene, poche parole che già sto aggiornando con immenso ritardo.
Non ho potuto fare di meglio, sorry.
Questa è molto più di una drabble, è decisamente una flash, ma doveva essere così e non più corta.
Spero vi piaccia lo stesso.
Happy reading ~

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Drabble n°12: 300 parole.

Ambientazione: 3x02

Citazione iniziale: Elton John, Your song

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ohyIt’s a little bit funny, this feeling inside.

How wonderful life is, while you’re in the world.qwm

È un’abitudine che hai preso da bambino.

Avrai avuto sì e no cinque anni. Era il periodo in cui sommergevi chiunque di domande, e di ogni risposta chiedevi il perché.

Finché Mycroft non si è stufato e - sbottando «Cercatelo da solo!» - non ti ha gettato tra le braccia esili un enorme vocabolario, tanto pesante che le gambe quasi ti hanno ceduto.

Ci hai passato sopra settimane intere, chiuso nella tua camera, anche di notte, leggendo a lume di candela per non farti scoprire.

Ti annotavi ogni parola nuova su un foglietto, copiando la voce e il significato, aggiungendo riflessioni personali tra parentesi. Poi te lo portavi in tasca e lo leggevi di tanto in tanto - anche dopo averlo imparato a memoria - finché non l’avevi interiorizzato e sapevi usare il vocabolo al momento giusto o fare una cosa nel modo corretto.

Alla fine facevi di tutto per dimostrare - casualmente - a Mycroft cos’avessi imparato. Aspettavi la sua gratificazione, che arrivava puntualmente, con un veloce luccichio nello sguardo e un lieve accenno di sorriso mentre pronunciava un’unica parola.

Quel breve moto di orgoglio ti è sempre bastato.

John e Mary stanno discutendo del colore dell’inchiostro da usare per gli inviti - nero di Prussia o nero fumo? - e non badano a te, seduto sul divano a Baker Street.

Tiri fuori un pezzettino di carta dalla tasca. Leggi le parole tremolanti scritte con un nero qualsiasi.

Amòre, s.m.: sentimento di affetto intenso e fortemente radicato verso una persona, che si manifesta come desiderio di ricercarne la compagnia e procurare il suo bene (e la sua felicità, anche a discapito della propria).

Fissi John con occhi scuri, lucidi, e senti la voce di Mycroft nella tua testa pronunciare il suo soddisfatto «Esatto».

Ma la morsa che senti al cuore, questa volta, non è affatto di gioia.