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Autore: Old_Memories_of_us    16/10/2014    6 recensioni
Victoria Henderson è una ragazza determinata e spiritosa, pronta a tutto per difendere le persone a cui vuole bene, una di quelle ragazze che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno.
Ashton Irwin è uno dei ragazzi più popolari delle scuola, considerato un ragazzo ribelle che tratta le ragazze come oggetti, ma con il sogno di sfondare nel mondo della musica insieme ai suoi tre migliori amici.
Cosa succederebbe se i due si incontrassero? Victoria darà del filo da torcere ad Ashton? Beh, sta a voi scoprilo.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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VICTORIA’S P.O.V

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Sapevo che si sarebbe messa a ridere. Ma non pensavo che ridesse per addirittura 20 minuti sdraiata sul letto della mia camera, sfacendolo completamente e nascondendosi sotto il piumone bianco.

« Non… posso… crederci… » adesso non riusciva nemmeno a parlare. Iniziò a battere le mani furiosamente continuando a ridere.

« Sel, sembri una foca. »

Lei si fermò di colpo, si girò lentamente verso di me, ci guardammo per un tempo indefinito, e scoppiamo a ridere contemporaneamente.
Il nostro rapporto era particolare. Non amavamo chiamarci con i soliti nominogli tipo “amore” o “cucciola” e non ci dicevamo spesso “ti voglio bene”, ma me lo dimostrava con i fatti ogni singolo giorno, così come io facevo con lei.

Improvvisamente la porta fu spalancata da mia sorella.

« Dio Trina, mi hai fatto perdere 10 anni di vita! »

« Oh che esagerata » disse levandosi le scarpe e lasciandole davanti alla porta per poi sdraiarsi accanto a noi nel letto.

« Accomodati pure » affermai sarcasticamente « vuoi anche un tè o altro? »

« No no, sto bene così grazie » disse muovendo la mano come a farmi stare zitta.

Iniziò a fissarmi, inutile dirvi che era piuttosto inquietante. Eravamo in tre, sdraiate su un letto ad una piazza e mezzo, che di li a poco, si sarebbe rotto. Dopo qualche secondo di silenzio, Sel iniziò a parlare.

« Quindi sei venuta qui perché.. »

Trina distolse lo sguardo da me, per poi passarlo su Sel. Poi iniziò ad alternarlo da me a lei. Dopo uno sbuffo, ormai stufa del suo strano comportamento, gli fermai la testa con le mani.

« Parla. »

Per la prima volta in tutta la mia vita, la vidi arrossire. Era la più esuberante tra le due, se doveva dire qualcosa la diceva, non si vergognava di niente, ma soprattutto di nessuno, eccetto.. Oh aspetta.

« Per caso il nome: Michael Clifford, c’entra qualcosa? » subito sposto lo sguardo ai suoi piedi, mentre Sel continuava ad osservarla curiosa seduta a gambe incrociate con un cuscino rosso tra le mani.

« Ti ha fatto qualcosa? No perché se è così giuro che.. » provai a parlare prima di essere interrotta da lei.

« Vic, non mi ha fatto assolutamente niente, solo che.. credo, credo di provare qualcosa per lui. »

Sentì un tonfo. Sel era letteralmente caduta dal letto, e dato che io ero la cosa più vicina alla quale aggrapparsi, mi trascinò con lei. Le rivolsi un’ occhiataccia, ma lei non se ne curò, continuando a guardare con occhi sorpresi mia sorella.

« MA CHE DAVVERO?! » era la solita.

« Sono venuta qui per chiedervi una mano, strano ma vero » affermò poco dopo Trina tra sé e sé « ho saputo che stasera andranno in discoteca, come tutti i sabati, e noi, NATURALMENTE, ci troveremo li per caso » fischiettando si girava i pollici.

« Solo io la trovo inquietante? » mi girai verso Sel, che cercava di mettere apposto i suoi lunghi capelli inutilmente, così rassegnata mi rigirai verso la pazza.

« E noi cosa centreremmo scusa? » chiesi guardandola dal basso, visto che lei era l’unica ancora nel letto.

« Verrete con me, ovvio. »

Naturalmente rifiutai, non potevo certo presentarmi in discoteca solo perché mia sorella voleva provarci con Michael! Inutile dire che circa 4 ore più tardi eravamo nella punto blu di Sel, tutte “ vestite e profumate ”, almeno così aveva detto Trina, pronte per andare in discoteca. Okay pronte proprio no, almeno, io non lo ero per niente. Ero ancora furiosa con Ashton e gli altri, e sicuramente non gliel’ avrei fatta passare liscia. Ancora non avevo capito la sua ultima affermazione prima di uscire dallo spogliatoio, ci pensai molto, ma senza mai trovare una risposta logica, così alla fine rinunciai. Appena arrivate, e dopo aver parcheggiato nel parcheggio della discoteca, entrammo. Subito cercai di abbassare il cortissimo vestito nero che quelle due mi avevano costretto ad indossare, arrivava a malapena a metà coscia, ed io non ero proprio il tipo da vestito, figuriamo di questo. I loro vestiti avevano all’ incirca la stessa lunghezza del mio, solo che quello di Trina era rosa e quello di Sel bianco. Dovevo ammettere che erano stupende, e se Michael non se ne fosse accorto, ci avrebbe rimesso lui. Neanche a farlo apposta, passarono proprio davanti a noi, non degnandoci di uno sguardo, quando ad un trattò un Luke con una faccia più che sorpresa, fermò gli altri e li costrinse a tornare indietro, davanti a noi.

« Ragazze, che piacere avervi qui! » urlò Luke per sovrastare il volume della musica, rimanendo però concentrato a fissare la mia amica, che, stufa, alzò gli occhi al cielo.

« Si, visto che casualità? » avevo mai detto qualcosa riguardo la stupidità di mia sorella?

Ad un tratto sentì picchiettarmi alla spalla. Mi girai trovando un ragazzo abbastanza alto, moro con un ciuffo all’ insù e la pelle olivastra.

« Ehi dolcezza, sono Zayn, ti andrebbe di ballare? » mi chiese porgendomi la mano.

Le altre due iniziarono a darmi gomitate ai fianchi, incitandomi ad andare, cercando, inutilmente, di non farsi vedere. Siamo qui per divertirci no? Così accettai e afferrai la mano del moro, sotto i fischi di approvazione di mia sorella e della mia migliore amica. Mentre ci avviavamo al centro della pista, sentivo uno sguardo perforarmi la schiena, ma non me ne curai, pur sapendo di chi fosse. Sapevo di provare qualcosa per Ashton, ma conoscevo la sua reputazione, e anche se speravo che cambiasse per me, non sarebbe mai accaduto. Riportai la mia attenzione sul ragazzo davanti a me, che intanto aveva poggiato le mani sui miei fianchi, socchiudendo gli occhi a causa delle forti luci di vari colori che continuavano ad alternarsi nella stanza.

« Non credo di aver capito il tuo nome.. »

« Forse perché non l’ho detto » gli sorrisi, incrociando le mani dietro il suo collo « chiamami Vic »

« Vic.. mi piace » sorrise a sua volta. Parlammo molto, scoprì che oltre ad essere davvero un bel ragazzo, era anche molto simpatico. Avevamo molti gusti in comune, solo che, non so per quale motivo, non mi sentivo totalmente a mio agio, forse perché non ero abituata ad avere contatti così intimi con un ragazzo già dalla prima volta che lo incontro. Ad un tratto lo vidi avvicinarsi piano al mio viso, alle mie labbra, ero come paralizzata, lo volevo? Non feci in tempo a decidere, perché una mano mi afferrò saldamente il polso e mi trascinò via, sotto lo sguardo stranito di Zayn. Dopo qualche secondo, mi accorsi che la persona in questione era Ashton. Così, impuntai i tacchi a terra, riuscendo a fermarmi, facendo fermare così anche lui, che si girò e mi guardò furioso.

« Mi spieghi che cavolo ti prende?! » gli urlai contro, se prima ero furiosa, ora lo ero anche di più.

« Ti prego dimmi che stai scherzando. » e mentre lo disse, si avvicino di più a me, attaccando il suo corpo al mio. A quel contatto sobbalzai.

« Io non riesco a capirti, un giorno sembra che tra noi possa esserci qualcosa di più di una semplice amicizia, e il giorno dopo ti comporti come se mi odiassi, io davvero non so più cosa fare.. » sentii le lacrime impossessarsi dei miei occhi, ma non dovevo piangere, non in quel momento almeno.

« Lo sai anche tu che non ti odio, Dio » sbattè i pugni al muro dietro la mia schiena, tenendomi intrappolata tra le sue braccia « io.. io non so perché, insomma, sei acida, stronza.. »

« Hai intenzione di continuare a lungo? » sbottai, guardandolo negli occhi.

« Però sei anche tremendamente bella, bella da togliere il fiato, talmente bella che non te ne accorgi nemmeno, non ti accorgi dell’ effetto che fai. »

Rimasi paralizzata. Non sapevo cosa dire. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma la richiusi subito. Quegli occhi, mi ci perdevo dentro, non riuscivo a pensare ad altro. Che mi stava succedendo? Sapevo che Ashton non mi era indifferente, ma non credevo possibile che mi facesse provare tutto questo. E se mi stavo.. innamorando? No, non potevo, anzi, non dovevo, insomma, lui era Ashton Irwin, poteva avere qualunque ragazza ai suoi piedi, perché proprio me?

« Perché mi hai trascinata qui? » sussurrai, abbassando lo sguardo, non appena ebbi ripreso conoscenza dai miei pensieri. Lui mi alzò il mento con il pollice e l’indice, facendo incontrare di nuovo i nostri sguardi.

« Hai visto quello? Ci stava provando spudoratamente con te! Insomma, non ti conosce nemmeno, come cavolo si permette di.. »

« Ashton.. » lo interruppi « sei, sei geloso? » non so con quale coraggio riuscii a chiederglielo.

Ma la sua risposta non tardò ad arrivare.

« Cazzo se lo sono! » cosi dicendo, mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Anche se non lo ammetterò mai, era il bacio che aspettavo da sempre, e me ne resi conto solo in quel momento. Lo sentii sorridere sulle mie labbra.

« Questo cosa significa? » gli chiesi, tra un bacio e l’altro.

« Che lei » bacio.

« Signorina Henderson » bacio.

« da oggi sarà la mia ragazza » mi diede un ultimo bacio a stampo.

« Allora accetta? » mi chiese con quel suo sorriso furbo, che farebbe innamorare il mondo intero.

Senza che se lo aspettasse lo baciai io, questa volta con più passione.

« Questo le basta come risposta? »

« Mmh.. credo di non aver capito bene.. » disse accorciando lentamente la poca distanza che ci separava.

Portai le mani tra i suoi capelli, e lui mise le sue nei miei fianchi. Iniziò un bacio che volevo non finisse mai, un bacio pieno di passione, ma soprattutto, di amore.
  
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