Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Phobos_Quake 3    16/10/2014    1 recensioni
È una giornata come tante quando, all'improvviso, da sotto la terra spunta fuori un antico castello del Giappone feudale che distrugge completamente la torre di Tokio. All'interno dell'edificio ci sono guerrieri che la dea Atena conosce molto bene. Nemici provenienti dal passato!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Pegasus Seiya, Phoenix Ikki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15:
 
Lo Scontro Finale
 
 


Ikki arrivò all'ultimo piano, ma la stanza era completamente vuota. Non vi era traccia né di Jorgon né di Atena.
-Dove diavolo sono?- si chiese.
-Cercavi me, saint della fenice?- disse una voce.
-Jorgon! Dove sei, maledetto?-
Si sentì il rombo di un tuono venire da fuori. Poi la stanza cominciò ad illuminarsi grazie a numerose torce appese alle pareti. E, in mezzo alla stanza, comparve Jorgon seduto su un trono nero. La sua yoroi, che un tempo era di proprietà del leggendario Oda Nobunaga, era nera come la pece e indossava una maschera rossa da oni, le creature del folclore giapponese, con le orbite vuote e i denti aguzzi.
-Quindi saresti tu Jorgon!-
-In carne ed ossa... se così posso dire dato che sono solo uno spirito demoniaco all'interno di una yoroi!-
-Dov'è Atena?-
Il demone non rispose. Si limitò a indicare un angolo della stanza alla sua sinistra. Saori era seduta all'interno di un'enorme clessidra dalla quale scendevano, lentamente, gocce di un liquido verde fosforescente e aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-Atena!- gridò Ikki.
Lei si girò verso di lui, ma non ebbe altre reazioni.
-È inutile che la chiami. Quel liquido verde l'ha privata di ogni forza. Più la clessidra si riempirà e più il suo inutile corpo umano, ma anche il suo spirito, scompariranno per sempre!-
-Maledetto! Houyoku Tensho!-
Jorgon lo prese in pieno, ma al contrario del suo trono nero che andò in pezzi, non subì alcun danno né si spostò di un centimetro.
-Hai fatto qualcosa? Non ho sentito niente!-
Ikki digrignò i denti.
-Houyoku Tensho!-
Di nuovo, non era accaduto nulla. Jorgon sguainò la sua arma: la Odachi.
-L'arma giusta per te!- disse Ikki.
Jorgon sorrise, anche se a causa della maschera da Oni non si poteva vedere.
-Preparati a morire, fenice!-
-Houyoku Tensho!-
Nulla di fatto.
-Hai finito? Tocca a me!-
Il demone bruciò il suo cosmo di colore viola, la lama della Odachi s'illuminò di nero e lanciò un'onda di energia dello stesso colore che colpì Ikki in pieno. O almeno, così sembrava. In realtà, il saint l'aveva evitata saltando e atterrando poco lontano alle spalle di Jorgon.
-Complimenti per l'agilità!-
-Houyoku...-
Jorgon non lo fece finire. Allargò le braccia e provocò una folata di vento energetico che lo scaraventò contro una parete.
-E ora...-
Bruciò intensamente il suo cosmo, le orbite vuote s'illuminarono di giallo, la terra cominciò a tremare e impugnò con entrambe le mani la sua Odachi.
-Che diavolo...?-
-Idaina Ma Odachi!-
Lanciò da essa un'onda energetica enorme proprio come l'esplosione che ne seguì.
-Addio, bronze saint! Il mondo sarà mio!-
-Aspetta e spera!-
-Cosa?-
Si girò di scatto. Ikki era alle sue spalle.
-Houyoku Tensho!-
Jorgon, però, tagliò il colpo con un semplice fendente. Poi gli disse:
-Mi hai stancato!-
-Di già? Abbiamo appena cominciato!-
Jorgon tornò a bruciare il suo cosmo, ma Ikki cercò di colpirlo con un calcio volante. Il demone, però, gli afferrò la gamba lo sollevò leggermente e lo buttò a terra. Dopodiché, tentò di affondargli la lama della Odachi nel petto, ma Ikki la evitò rotolando. Però, quando la lama toccò terra, creò un'onda d'urto che lo scaraventò lontano.
-Sei... sei proprio forte!-
-Ne dubitavi?-
-Un po' sì!-
Jorgon, con la sua arma, lanciò una lama di energia, ma Ikki la distrusse con il suo colpo. Allora il suo avversario, con uno scatto fulmineo, lo colpì con una gomitata, poi gli afferrò il collo con la mano sinistra, lo sollevò in aria e cominciò a stringerglielo forte.
-Muori!-
Ikki cercò di resistere e, con grande sforzo, riuscì a lanciare l'Houyoku Tensho che servì giusto a fargli mollare la presa.
-Sei un idiota che ancora non capisce che questo colpo con me non funziona.-
-Sei tu l'idiota!-
-Cosa?-
Il coprispalla destro andò in frantumi e anche la Odachi si distrusse.
-Che cosa? La mia amata Odachi è stata distrutta? Come hai osato?-
Ikki sorrise, ma si spense subito. Jorgon stava bruciando il suo cosmo in maniera molto più intensa di quanto avesse fatto finora.
-Questa me la paghi, saint! Idaina Jaakuna Ma Shogun Ken!-
Dalla mano destra, chiusa a pugno, lanciò una sfera di energia rossa che Ikki prese in pieno e il suo cloth andò in frantumi.
-Stavolta sei davvero finito!- disse il demone soddisfatto.
Ikki, invece, si rialzò.
-Che? Sei ancora vivo? Ma come è possibile?-
-Ricordati che io sono una fenice!-
Jorgon finalmente realizzò e annuì.
-Capisco. Sei davvero un tipo interessante. Quasi mi dispiace farti fuori!-
Ikki si mise in posizione d'attacco e il suo avversario cominciò a ridere.
-Vuoi ancora combattermi nonostante sei senza più il cloth? Credo che il mio colpo ti abbia fatto perdere qualche rotella del cervello!-
-Per essere uno spirito demoniaco, sei un po' troppo chiacchierone!-
Jorgon scosse la testa e compì un altro scatto fulmineo. Ikki, però, non si fece colpire stavolta. Lo evitò e fu lui a colpirlo con un calcio rotante che lo lasciò sorpreso.
-Incredibile!-
-E non è ancora tutto!-
-Davvero?-
Ikki sorrise, il suo corpo s'illuminò e il cloth della fenice tornò sul suo corpo.
-È vero!- disse Jorgon con tono per nulla sorpreso.
-Il cloth della fenice è in grado di tornare dalle sue ceneri proprio come l'uccello mitologico che rappresenta!-
-Houyoku Tensho!-
Jorgon parò il colpo e colpì Ikki con un violento pugno allo stomaco che lo costrinse ad inginocchiarsi.
-È ora di porre la parola fine sulla tua esistenza, saint di Atena!-
-Great Capture!-
Jorgon, con sua sorpresa, si ritrovò incatenato. Questo, permise a Ikki di compiere un leggero salto, colpirlo con una ginocchiata al mento e poi raggiungere il fratello compiendo un altro grande salto.
-Ciao!- gli disse Shun con un sorriso.
-Sei in ritardo fratellino!- gli rispose anche lui con un sorriso.
-Patetico!- disse il demone distruggendo le catene liberandosi.
Si girò verso i due bruciando il suo cosmo.
-Vi ammazzerò entrambi!-
-Diamond Dust!-
L'aria congelante di Hyoga lo raggiunse, ma la parò con una sola mano senza ghiacciarsi.
-Eccone un altro. Vi state riunendo?-
-Proprio così! Rozan Shoryuha!-
Il colpo andò a segno, ma Jorgon non si spostò di un millimetro.
-Se non sbaglio, ne manca uno!-
-Eccomi! Pegasus Suiseiken!-
Anche il colpo di Seiya andò a segno, ma senza risultati.
-Eccolo, appunto. Ora siete tutti e cinque riuniti! Pronti per essere uccisi tutti insieme!-
-Non ci sconfiggerai. Non ci è riuscito Poseidon, non ci riuscirai neanche tu!- disse Seiya.
-Illusi!-
Il demone bruciò il suo cosmo facendo passare un leggero brivido a Seiya e gli altri tre, mentre Ikki rimase impassibile.
-Ma Doryoku!-
Allargò le braccia e i cinque bronze saints furono scaraventati lontano da un'esplosione di energia. Un esplosione particolarmente potente, eppure i loro cloth erano ancora intatti.
-Maledizione! Il sangue di Atena è proprio miracoloso. I vostri cloth sono diventati davvero resistenti!-
Seiya si rialzò e tornò a bruciare il suo cosmo.
-Tu devi essere il saint più forte. Ho indovinato?-
-Probabilmente! Pegasus Ryuseiken!-
Il colpo non ebbe alcun effetto. Jorgon sorrise.
-Voglio mostrarti una cosa interessante. Consideralo un omaggio da parte mia!-
-Un... un omaggio? Sicuramente non sarà niente di buono!-
Jorgon tornò a bruciare il suo cosmo, ma stavolta aveva qualcosa di strano. Il suo colore era rosso come il fuoco e ne emanava lo stesso calore. Seiya ebbe un sussulto.
-Ma questo cosmo è...-
-Futago Hono!-
Da entrambi i pugni, lanciò due fiammate che, però, Seiya evitò con un salto.
-Non... non ci posso credere! Questo è uno dei colpi del samurai del fuoco! Com'è possibile?-
-Non lo hai capito?-
-Cosa?-
-Ho assorbito le anime di tutti gli Shogun che avete affrontato. Di conseguenza so usare tutti i loro colpi!-
-Che... che cosa schifosa!-
-Ma divertente! Osserva!-
Stavolta, il suo corpo cominciò a emanare elettricità.
-Denki Arashi!-
Girò su se stesso come una trottola e lanciò numerosi fulmini che colpirono Seiya facendolo soffrire. All'ennesimo fulmine preso in pieno, Seiya cadde a terra.
-Terrificante!- disse rialzandosi a fatica.
-Ti vedo accaldato. Lascia che ti rinfreschi! Tsuyoi Kaze Ken!-
Fu colpito da una violenta folata di vento che lo scaraventò contro una parete. Ciò nonostante, tornò in piedi.
-Hai ancora voglia di combattere? Che patetico! Moretsu Genko!-
Di nuovo, fu scaraventato addosso al muro, eppure si rialzò.
-Ti rialzi ancora. Significa che devo smetterla di giocare e decidermi a ucciderti una volta per tutte! Preparati a conoscere anche tu il mio terrificante colpo segreto che solo il tuo stupido amico della fenice conosce!-
Jorgon bruciò il suo demoniaco cosmo, pronto a lanciare il suo terribile Idaina Jaakuna Ma Shogun Ken. Seiya lo fissò e tornò anche lui a bruciare il suo cosmo.
-Non m'impressioni!-
Ciò che vide, però, gli fece cambiare idea.
-Cosa? Che diavolo è quello?-
Dietro a Seiya, oltre alla figura di Pegaso, c'erano anche quella del dragone, del cigno, di Andromeda e della fenice.
-Che significa questo?-
-Significa che non solo tu puoi contare sull'aiuto degli altri!-
-Sta... sta zitto, patetico bronze saint!-
-Pegasus Suiseiken!-
-Sei un idiota. Questo colpo non ha effetto su di me! Mh? Cosa?-
Rivide nella cometa le cinque figure delle costellazioni, il colpo andò a segno e fu scaraventato a terra. Rimase lì per qualche secondo e sussurrò:
-Io a terra? È una cosa assurda. Non può succedere!-
Quando si rialzò si ritrovò davanti Seiya e gli altri.
-Vi siete ripresi maledetti? Molto bene, fatevi sotto. Vi ammazzerò tutti e cinque con il mio colpo più potente!-
-Smettila di renderti ridicolo. È finita!- disse Seiya.
-Che cosa dici?-
Sulla yoroi del leggendario Nobunaga, cominciarono a formarsi numerose crepe.
-Che cosa? No, non può essere!-
Da ogni crepa cominciarono a fuoriuscire fasci di luce bianca, mentre Jorgon soffriva, indietreggiava e ripeteva "no" di continuo. Ci fu un'esplosione di luce così intensa che costrinse i cinque saints a coprirsi gli occhi. Una volta finito, la clessidra con Saori al suo interno era scomparsa e la ragazza era in terra supina. Seiya e gli altri corsero da lei e il saint del cavallo alato la prese tra le sue braccia.
-Signorina Saori... Atena!-
La ragazza aprì lentamente gli occhi e sorrise.
-Ciao ragazzi!- disse.
Anche gli altri le sorrisero. Saori si alzò, si pulì il vestito, si guardò attorno e poi iniziò a ridere. Ma era una risata strana. Quasi isterica.
-Cosa c'è signorina?- chiese Shun preoccupato.
-Ho una brutta notizia da darvi, cari miei saints!-
-E cioè?-
-Mi spiace, ma la vostra dea è in un altro castello!- disse tornando a ridere istericamente.
-Che cosa?- dissero tutti.
Saori scomparve magicamente e il circondario cambiò. I nostri eroi non erano all'ultimo piano di un antico castello del Giappone feudale, ma in quello di un palazzo moderno, ovvero, una nota azienda di assicurazioni.
-Che... che significa tutto questo?-
-Non lo avete ancora capito?- disse una voce.
-Chi diavolo...?-
Comparve una nuvola di fumo davanti a loro e, una volta scomparsa, si ritrovarono davanti uno Shogun con il sorriso stampato sulle labbra.
-Quello che avete affrontato era semplicemente un'illusione creata da me!-
-Un... un'illusione? Allora significa che...-
-Che la vostra dea è imprigionata nella clessidra che avete visto, ma non qui e il signor Jorgon è ancora vivo e vegeto. Mi spiace molto per voi!-
-Tu... maledetto!- disse Seiya tremando di rabbia.
Anche gli altri tremavano per la rabbia, mentre lo Shogun rideva come un matto.
-Avreste dovuto vedere le vostre facce che avete fatto quando la vostra dea è scomparsa e il castello si trasformava in questo palazzo. Uno spettacolo meraviglioso.-
Seiya si stava preparando per colpirlo, ma Ikki lo fermò e si mise davanti allo Shogun stringendo i pugni.
-Te la farò pagare molto cara per averci ingannato!-
Lo Shogun tornò a ridere divertito.
 
Nota 47: La yoroi di Oda Nobunaga era questa:
 


Nota 48:  La maschera da Oni, invece, è come questa:
 


Nota 49: La clessidra con il liquido verde è presa dalla sigla iniziale della prima serie di Rozen Maiden.
 
Nota 50: Idaina Ma Shogun Odachi significa Odachi Del Grande Demone ShogunIdaina Jaakuna Ma Shogun Ken significa Pugno Diabolico Del Grande Demone Shogun e Ma Doryoku significa Potere Demoniaco.    
 
   
 
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