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Autore: Rossella Gallo    16/10/2014    1 recensioni
Tratto dalla storia: "No, non sei strano sei solo un ragazzo in via d'estinzione"
Lei ha perso tutto, cerca un modo per distrarsi da tutto il nero che la circonda.
Lui il suo modo per distrarsi.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Ripensavo e ripensavo a come quel ragazzo dopo poche parole avesse capito da quanto nero fossi circondata. Come poteva!? Nessuno l'aveva mai capito, tutti si fermavano al mio aspetto esteriore, a come fossi diversa dalla società. Si, bhe, avevo un dilatatore, molti buchi all'orecchio destro, capelli castano chiaro  dalle punte colorate di azzurro e verde acqua, tatuaggi (nessuno sapeva che in raltà fossero finti). Ovviamente la gente mi definiva strana perchè tutti hanno dei pregiudizi anche la persona più buona su questo pianeta in via d'estinzione, nessuno ha il coraggio di dirti le cose che pensa in faccia, tutti si divertono a parlarti da dietro (la gente è molto brava in questo), poche sono le persone vere, poche sono le persone definite strane perchè hanno un proprio stile, pochi sono LUI. Non riuscivo a capire un bel niente sulla biologia e sul perchè un essere vivente fosse definito tale poichè avevo un unico pensiero,lui. Decisi di recarmi nella solita caffetteria con il mio libro preferito "Breaking Dawn", avevo una fissa per i vampiri, i licantropi o per qualunque cosa di sovrannaturale; forse perchè speravo che ci fosse qualcosa o meglio qualcuno che un giorno o l'altro mi avrebbe fatto vedere il mondo sotto un' altra luce, per ora mi sembra solo un qualcosa di inutile perchè tutti seguivano la società e nessuno aveva il coraggio di ribellarsi, o meglio, quei pochi (come me) che ne avevano avuto il coraggio restavano fuori da tutto , allontanati da tutti...ma forse era meglio così, preferivo restare sola piuttosto che fingere di essere qualcun'altro. Arrivata alla caffetteria mi sedetti nel mio solito posto all'angolo del locale, dove nessuno poteva disturbarmi,nessuno entrava in contatto con il mio mondo parallelo a quello reale. Ordinai una cioccolata calda poichè faceva un freddo cane e poi con molta grazia presi il libro e comincia a rileggerlo per la miliardesima volta. La porta della caffetteria si aprì facendo entrare tutto il vento che in quel pomeriggio di Ottobre c'era e facendomi ranicchiare ancora più in me stessa. Non facendo molta attenzione a chiunque fosse entrato continuai la mia accurata lettura a parole che ormai sapevo a memoria.
"Che leggi?"
Quella voce,la sua voce...l'avrei riconosciuta tra centinaia, l'unica voce che era stata in grado di capirmi senza che io mi fossi dovuta aprire. Alzai di colpo la testa e mi ritrovai i suoi occhi azzuri nei miei. I suoi capelli, più rossi che mai,era vestito con dei jeans neri strappati sulle ginocchia,maglietta dei Nirvana, Vans, cappotto e con il suo solito pearcing nero sul sopracciglio destro.
"Uhm...Breaking Dawn" lui ne rimase sorpreso,lo vedevo dai suoi occhi che si spalancarono un pò più del solito.
"Oh wow! Ti piace il fantasy da quanto vedo"
Diavolo se mi piaceva! Forse piaceva anche a lui? Per questo era rimasto così sopreso? Se glielo avessi chiesto l'avrei infastidito? Non volevo farlo sentire a disagio in qualche modo. Dio...non lo conoscevo e già mi preoccupavo per lui!
"Ehm, bhe si"
Senza chiedere il permesso si accomodò sulla sedia di fronte a quella su cui ero seduta io. Si tolse il cappotto e rimase a mezze maniche. Come faceva? Bhe, si,insomma faceva freddissimo qui dentro anche se il riscaldamento fosse acceso.
"Come mai?"
Come mai? Come mai? Come mai? Di certo non potevo raccontargli che da quando sono morti i miei ho avuto bisogno di tutto pur di distrarmi,avevo bisogno di qualcos'altro in cui credere..non potevo dirglielo o altrimenti mi avrebbe deriso proprio come tutti gli altri o semplicemente avrebbe provato pietà per me ed è ciò di cui non avevo per niente bisogno.
"Bhe mi piace tutto ciò di sovrannaturale, tutte le cose che dalla gente sono definite strane, pazze o indecenti a me piacciono!"
"Oh bhe allora ci troveremo bene, sai prima di tutto io vengo definito pazzo, secondo mi piace il sovrannaturale, terzo e non meno importante guardami, sono indecente!"
Fu per la prima volta che dopo tanto tempo qualcuno riuscì a farmi ridere,lui con la sua verità ci era riuscito.
"Capelli tinti di un rosso accesso che più accesso non esiste,occhi troppo azzurri,quasi trasparenti, ascolto il punk rock poco conosciuto...bhe dai si mi posso definire pazzo"
Scoppiai a ridere ancora di più, lui guardandomi a sua volta rise.
"No! Non sei strano, sei solo un ragazzo in via d'estinzione!"
  
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