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Autore: loujsmyheart    16/10/2014    2 recensioni
"Va bene Tomlinson. Ora giochiamo a Fifa, se vinci è un si, se perdi è un no. Ci stai?” mi guarda preoccupato ma motivato.
“E’ una sfida Williams? Questa la vinco io piccola!”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Is this a challange?"
 

Le ho sempre odiate le cose sdolcinate, fiori, cioccolatini, canzoni lente e così via, sono una tipa abbastanza allergica all’amore e indovinate un po’? Mia mamma si risposa e vuole che io le faccia da damigella.
E’ il colmo dei colmi, una barzelletta.. o almeno è da mesi che spero che diventi solo uno scherzo.
Lea, scendi! è mia madre, oggi ci sono le prove degli abiti.
Devo per forza? dico in tono annoiato.
Certo che devi, fra 2 giorni mi sposo! E’ sempre così ansiosa e adesso lo è ancora di più.
E va bene, mi muovo.
Sto correndo giù per le scale, non è che posso slogarmi una caviglia mentre le scendo? Almeno non sarò partecipe a questo strazio. Sulla soglia della porta c’è il quasi marito di mia madre, mi è anche simpatico a dir la verità.
Ciao Stephen! e gli batto il pugno.
Hey piccola ricambia.
Ho 17 anni e vengo ancora etichettata come “piccola”, vomitevole per certi versi.
Ci incamminiamo verso la macchina e noto che lì vicino c’è Louis, il mio migliore amico e vicino di casa.
Lou urlo e corro verso di lui. Salvami da questo strazio, devo provare l’abito da damigella.
Buongiorno anche a te Lea, io sto bene, grazie per avermelo chiesto. Mi risponde sarcastico.
Tomlinson è questione di vita o di morte!
Ciao Louis! interviene mia madre sorridendogli .
Salve signora Williams! Dove andate di bello?
Oggi c’è la prova dell’abito, Lea è la damigella. Dice orgogliosa e felice.
Non ho scampo, ma almeno posso rendere le cose meno noiose.
Mammina, inizio Sono felice di accompagnarti per provare l’abito che indosserò al giorno più bello della tua vita. E sorrido smielata.
Cosa vuoi Lea? mi guarda contrariata, ha capito il mio gioco.
Può venire anche Louis? Ti prego mamma, lo sai che mi annoio. Il musino funziona sempre, ne sono sicura.
Ma si, Sara, non vedo dove sia il problema. Mi sorride Steph, la mia salvezza quell’uomo!
Per me va bene allora. Sospira mia madre.
Guardo Louis, è in trappola. Mi guarda torvo, poi alza lo sguardo e sorride.
Sarò felice di accompagnarvi. e sale in macchina.
Arrivati a destinazione mi incammino con Louis più avanti, verso i camerini.
Mi dispiace Lou, ma da sola proprio non ci volevo venire. Gli dico dispiaciuta ma disperata.
Non preoccuparti piccola, ho capito. E mi sorride. Adesso provati questo abito su, che così dopo ci andiamo a fare una partita a Fifa 15. Oggi lasciami vincere però! mi guarda offeso.
Scoppio a ridere, non ne vince mai nessuna.
Entro nel camerino, l’abito l’ho scelto io tra i “meno peggio” scelti mia madre e devo ammettere che non è affatto male.
E’ lungo fino a sopra il ginocchio e ha un corpetto con scollatura a cuore, azzurro con una fascia nera sotto il seno e una gonna  a palloncino.
Mi guardo allo specchio, sembro quasi una donna.
Esco lì fuori e mi sento un po’ a disagio, tutti mi guardano straniti.
Tesoro, ma sei stupenda. Mia madre mi guarda, sembra sull’orlo delle lacrime.
Mamma non c’è bisogno di piangere. ribatto in imbarazzo.
Sei davvero bella piccola! mi sorride Steph.
Oh beh, grazie. Arrossisco. Io che arrossisco, raro ma vero.
Guardo Louis, aspetto una sua risposta ma noto che ha lo sguardo vuoto mentre guarda nella mia direzione.
Louis? chiamo.
Oh, si Lea, scusami, è che sei ..wow. E mi sorride anche lui in imbarazzo.
Wow, sono wow. Carina come definizione, migliore delle altre due.
Ok bene, finito, mi cambio e torniamo a casa! e corro in camerino.
Dopo 20 minuti più o meno siamo da Louis.
Hey Lou, non hai parlato per tutto il viaggio, che hai? lo guardo, è proprio di fronte a me, a dieci passi distanza.
Qualche anno fa avevo una cotta gigantesca per Louis.
Ha gli occhi azzurri come il mare limpido in estate, quando fa caldo ed è la tua salvezza perché senti troppo caldo. Non è tanto alto, ma rispetto a me è comunque un gigante. Sono un po’ bassina per la mia età, Louis certo per avere 19 anni non è poi così alto, ma io comunque sono fin troppo “piccola”.
Ha un modo di vestire un po’ bizzarro, ma a me piace. Siamo amici da quando eravamo piccoli, ma non credo lui abbia mai provato niente per me più dell’amicizia.
Niente sussurra. Dai giochiamo a Fifa che ne ho voglia.
Giochiamo la partita e sembra tornare tutto normale, io vinco e lui si dispera.
Avevi detto che mi lasciavi vincere, stronza! e si butta su di me per farmi il solletico.
Inizio a scalciare e mi muovo come una piccola bestiolina spaventata.
Senza volerlo mi scappa un calcio dove non dovrebbe.
AAH, le palle. E Louis si accovaccia dolorante.
Oh cazzo, scusa Lou. E mi avvicino a lui.
Mi guarda.
E’ una bella visuale avere le tue tette in faccia, però questo non vuol dire che ti perdono!
Arrossisco, non me ne ero neanche accorta che erano così vicine al suo viso. In realtà ero più preoccupata di averlo castrato.
Vaffanculo Tomlinson! mi offendo, per finta, ma mi offendo.
E non fare la finta offesa, cogliona. A proposito di coglioni, penso di averli persi. E mi guarda arrabbiato.
Guarda che la colpa è tua, lo sai che scalcio! Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Lui mi guardo, lo guardo.
Ora mi uccide.
Comincio a correre per la casa di Louis, ora vive da solo affianco alla casa dei suoi genitori mentre io purtroppo sono relegata da mia madre.
Louis mi raggiunge in poco tempo e mi blocca, io inciampo e cadiamo. MERDA.
Il suo viso e ha pochi centimetri dal mio e io arrossisco, forse la cotta non mi è passata del tutto.
Stai arrossendo un po’ troppo oggi, Williams. Perfido.
Stai attento alle palle, Tomlinson. Rispondo a tono.
Se vuoi che mi sposto basta dirlo. Risponde quasi offeso.
Non ho detto questo, però non fare allusioni sul fatto che arrossisco e vaffanculo. Mi sento una stupida.
Non c’è motivo di straparlare piccola ride Certo che sei proprio una bestiolina in confronto a me.
Ehm, si infatti, credo. Ma si Lea, balbettiamo pure, fai passi avanti. La prossima volta vomita, che così l’opera è completa. COGLIONA, è solo Louis, quello che si pisciava sotto e portava ancora i pannolini a cinque anni.
Mentre faccio queste riflessioni nella mia mente contorta, Louis continua a guardarmi, con lo stesso sguardo di qualche ora prima.
Perché mi guardi così? chiedo confusa.
Così come? E’ in imbarazzo anche lui, adesso.
Con lo sguardo vuoto, non so se hai capito cosa intendo.
Perché sei bella, Lea, bellissima. Eh?
Non prendermi per il culo. Sussurro.
Non sono mai stato sicuro che fossi tu, ma oggi l’ho capito.
Che fossi io cosa?
La ragazza che amo. Effe, Gi, Acca, I. PUPU, CACCA, MERDA.
E.. da cosa l’avresti capito?
Quando ti ho vista, in quel vestito, così femminile.. Eri bellissima, ma ho capito che a me piacevi più con i tuoi vestiti di sempre, le mie felpe lunghe che indossi quando hai freddo, le tue converse..Ti conosco da tanti anni e sono stato uno stupido a non farlo prima.
Lasciare le frasi incompiute è il suo hobby. In più questa posizione mi mette a disagio.
Fare prima cosa? Louis merda, parla chiaro.
E’ di questo che parlavo. E scoppia a ridere. Tu mi piaci così, acida e bellissima.
Non mi hai risposto comunque. Il rosso sulle mie guance non tende a diminuire.
Adesso ti rispondo.
Mi guarda, lo guardo. I suoi occhi mi provocano brividi lungo la schiena. Si abbassa su di me e mi bacia.
Spalanco gli occhi, Louis li ha chiusi. Li chiudo anche io e gli getto le braccia al collo. Mi prende in braccio e mi porta sul divano continuando a baciarmi e ci sediamo, io su di lui.
Nessuno dei due si stacca, rimaniamo vicini, abbracciati.
Poi ragiono: il mio migliore amico per cui avevo (e credo di avere ancora) una cotta megagalattica mi ha appena detto che mi ama e mi ha baciata. Cosa dovrei fare adesso?
Per fortuna interviene Louis. Allora, piccola, mi chiedevo se ad esempio vorresti…cioè se tu e io vogliamo.. beh, cioè credo che ora.. hai capito, devo dirlo per forza? VENDETTA.
Che fai Tomlinson? Balbetti? E gli rido in faccia.
Williams, non farmi pentire di quello che ti ho appena detto. Si finge arrabbiato ma poi scoppia a ridere.
Va bene Tomlinson. Ora giochiamo a Fifa, se vinci è un si, se perdi è un no. Ci stai? mi guarda preoccupato ma motivato.
E’ una sfida Williams? Questa la vinco io piccola!
E per la prima volta in tutta la mia vita, decido di lasciar vincere Louis.
 

Corner of the writer.

Heeeeeeeeey!
Ok, se qualcuno mi seguiva, ha tutto il diritto di sputarmi in faccia.
Motivo? Non pubblico niente dal 30 settembre dell'anno scorso.
Quante cose che sono cambiate nella mia vita, aah.
Comunque, sono stata al concerto dei ragazzi il 28, da poco è uscito il film..che soddisfazione aiuto! 
Ma sto dilagando, volevo scusarmi perchè probabilmente 'sta "cosa" è uscita una cagata ed è orrenda ahahah.
Oggi non avevo nulla da fare e dato che non posso scendere perché ieri mi sono operata ad un ottavo (dente del giudizio) ho deciso di provare a scrivere qualcosa..
Certo non è una delle migliori, però è giusto per ricominciare e poi vedrò se continuare a pubblicare OS oppure no.

Anyway! 
Spero che vi piaccia e vorrei che voi lasciaste qualche recensione giusto per capire se ne vale la pena. 
Un bacio, Benedetta. :) 


 

  
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