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Autore: FigliaDellaLuna    16/10/2014    4 recensioni
Jack e Elsa
Come si sono incontrati?
Fin da quando Elsa era piccola Jack la vedeva da dietro la finestra della sua camera. Vedeva crescere il suo potere e con esso la sua bellezza.
Arriverà il giorno in cui si incontreranno, lui le insegnerà a vedere la bellezza nel suo dono ed insieme dovranno affrontare una grande minaccia che metterà a dura prova i sentimenti che inizieranno a provare l'uno verso l'altra.
Spero vi piaccia questa fanfiction. Buona lettura!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Elsa, io e la rossa portammo fuori da quel luogo Hiccup e appena Sdentato vide il suo amico volò verso di noi e urlò fortissimo per poi mettersi a piangere. Lo calmammo e gli dissimo che la ragazza aveva detto che c'era ancora una speranza. Elsa, la riccia e Hiccup montarono sopra il drago e io li seguii in volo. "A proposito, mi chiamo Merida, principessa del regno del clan scozzese Dun Broch. Grazie per avermi salvata". Disse la rossa. "Io sono la regina Elsa di Arendelle, a quanto pare anche tu vedi Jack Frost. Lo conoscevi?" chiese Elsa. "Certo che sì e credo anche di averti visto portare la neve nel mio regno". Rispose Merida. Io confermai e poi le chiesi dove stessimo andando. "A trovare una mia cara amica". Proseguimmo il viaggio fino ad arrivare in un bellissimo regno che come stemma aveva un sole. Atterrati lí Merida corse dentro il castello e noi rimanemmo con Hiccup. Elsa continuava a tenergli la mano e ad accarezzargli il viso quasi piangendo. Merida tornò correndo e con lei c'era un'altra ragazza e un ragazzo. La ragazza mi vedeva ma lui no. "Tu sei Jack Frost!". Disse la ragazza con i capelli corti e marroni. "Jack chi?" Chiese il ragazzo a lei. "Evidentemente non credi in lui, qui c'è Jack Frost, è lui che porta la neve nel mondo". Esclamò la ragazza. Poi continuò: "Sono la principessa Rapunzel e lui è Eugine." Ero abituato al fatto che la gente non mi vedesse. Elsa si presentò e intanto Eugine, ancora perplesso sulla mia esistenza, portò il corpo di Hiccup dentro al castello. "Rapunzel ha un potere, come voi due. Lei può guarire qualsiasi ferita e forse può fare qualcosa per lui". Disse Merida. "Ti prego principessa, te ne sarei veramente grata". Pregò Elsa. "Vostra Altezza, farò il possibile per guarirlo". Rassicurò Rapunzel. Ci dirigemmo verso le stanze di Rapunzel dove Hiccup e Eugine si trovavano. Quest'ultimo aveva messo Hiccup sul letto. Elsa e Merida si avvicinarono al letto e Rapunzel si sedette accanto al ragazzo. Intanto Eugine finalmente riuscì a credere in me e quindi a vedermi. Rapunzel prese la mano di Hiccup. "Ho bisogno di sapere cosa gli è accaduto?" chiese lei. Io ed Elsa ci guardammo come per chiederci chi avrebbe parlato. Alla fine parlai io. "Hiccup... Beh... Era un mascalzone. Quando lo vedemmo per la prima volta ci mentí e disse di essere un'altra persona. Quando lo scoprimmmo però lui cambiò, si mise dalla nostra parte perché era pentito e si è battuto fino alla fine. È stato il suo sacrificio a salvarci, senza di lui saremmo morti adesso. È... Il mio migliore amico". Dissi io con le lacrime agli occhi. Elsa si avvicinò a me e mi abbracciò. Merida ascoltò quel racconto. "E... Mi ha salvata... L'uomo nero mi aveva catturata per schierarmi in guerra con lui... Io non volli e mi imbavagliò. Sono stata 10 giorni sotto le sue grinfie, ma lui mi liberò... È stato molto eroico e... I suoi occhi erano spettacolari". Disse Merida guardando Hiccup. Rapunzel si commosse e una lacrima cadde sulla fronte di Hiccup. La lacrima si illuminò e noi tutti rimasimo a guardare. All'improvviso Hiccup aprì gli occhi e rimasimo tutti stupiti. Elsa corse ad abbracciarlo e lui fu molto confuso. Merida era gioiosa e Eugine fu contento per noi. "Cosa... Cosa è successo? Io... sono vivo!. Disse Hiccup. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. "Bentornato amico mio" dissi io quasi commosso. Hiccup ricambiò l'abbraccio. "Come avete fatto?" ci chiese. "Merida ci ha portati da Rapunzel, lei ti ha fatto rivivere". Spiegò Elsa. Il ragazzo ringraziò Rapunzel e Merida, timida, gli si avvicinò. "Sono la principessa Merida... ecco... io volevo ringraziarti per... avermi liberato". Disse tentennando Merida. Hiccup si alzò in piedi davanti a lei e le si inchinò. "È un piacere principessa. Vi devo la vita". Rispose lui mentre Merida arrossí. Uscimmo dal castello. Hiccup corse da Sdentato ad abbracciarlo e noi ringraziammo Rapunzel per l'aiuto. Lei ci portò del cibo per il viaggio e ci salutò. Eugine si avvicinò a me. "Eh caro Jack, adesso che posso vederti te lo dico: Elsa è bellissima, non fartela scappare. Non esiste cosa più bella del trovare una persona simile a te con la quale puoi essere te stesso e che ti ami davvero". Mi disse mentre mi mise la mano sulla spalla. Io lo ringrazia e lo salutai con una stretta di mano. Tornammo ad Arendelle dove tutto il popolo, Anna, Kristoff e il pupazzo di neve ci applaudirono al nostro arrivo e ci accolsero come degli eroi. Elsa era commossa e andò ad abbracciare la sorella. Purtroppo nessuno riusciva a vedermi, ma vedere Elsa felice mi rendeva contento. Elsa presentò Hiccup e Merida al popolo e, mentre stava per presentare anche me, la interruppi facendole segno che non importava se il popolo non mi vedeva. Lei mi sorrise e li nominò consiglieri. La sera ci fu una grande festa in piazza a cui tutto il popolo partecipò. Merida e Hiccup passarono tutto il tempo insieme e, verso la metà della festa, anche Rapunzel e Eugine si unirono a noi. Persi di vista Elsa, poi la vidi sul terrazzo del castello. Eugine, che stava parlando con Rapunzel, Merida e Hiccup, mi fece segno di andare da lei. Io gli sorrisi e feci come mi ebbe detto. Sul terrazzo raggiunsi Elsa. "È quello che avevi sempre sognato. Sai mi ricordo una bambina, era nascosta in una camera, chiusa in se stessa. Lei sognava che un giorno sarebbe stata la regina che tutti avrebbero amato e che l'avrebbero accettata così com'era". Raccontai io. Elsa sorrise capendo che mi riferivo alla sua infanzia. "E che fine fece quella bambina?" chiese. "Ha realizzato il suo sogno" le risposi. "E ha avuto qualcosa di più. Si è innamorata del suo angelo custode che ogni notte la vedeva dormire e la proteggeva". Aggiunse lei. Io le ridiedi il bracciale, glielo misi al polso e la baciai. Eravamo io, lei, la luna e il mondo intero. Non potevo avere di più. Cosí finì questa storia. Rapunzel e Eugine tornarono ad Arendelle a farci visita molto spesso, Merida tornò al suo clan... con il suo fidanzato... Hiccup. La guerra a Berk finí quindi per loro due fu più facile vedersi. Io ed Elsa... Beh... Stiamo insieme. Lei ha un regno fiorente e io porto la neve nel mondo come al solito. Ogni sera, però, io vado da lei, su quel terrazzo dove mi aspetta tutte le notti e ogni giorno aspetto che arrivi la luna per poter stare con lei. Da tutto questo ho imparato una cosa: non bisogna mai smettere di lottare, se si ha speranza e non si smette di crede possono accadere cose meravigliose... basta solo scegliere per cosa vale la pena combattere e rischiare la vita. Io ho scelto di rischiare la vita per colei che me ne ha data una ancora più bella: Elsa.
   
 
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