POV VANESSA

Entrai in bagno e mi sciacquai il viso. Avevo caldo. Mi girava la testa. Basta bere, era più che certo, non avrei sfiorato un altro drink. Mi osservai attentamente allo specchio, avevo gli occhi stanchi. Non saremmo rimaste ancora molto, pensavo. 
Dopo che mi fui ripresa un attimo, mi decisi ad uscire. Abbassai la maniglia e, senza un perché, spinsi con molta forza la porta verso l'esterno.
- Ahia! 
Vidi un biondo imprecare tenendosi il naso con le mani. Cazzo, gli avevo dato proprio una bella porta in faccia. 
- Oddio!
Mi avvicinai mortificata a lui e mi portai la mano destra sulla fronte quando rividi il blu dei suoi occhi riconoscere la mia figura, sbalordito.
- Tu?!
Si ricompose piuttosto scosso, guardandomi dalla testa ai piedi.
- Che cosa ci fai tu qui? 
Domandò sorpreso di vedermi.
- E perché mi hai sbattuto la porta in faccia?!
Continuò accarezzandosi il naso mentre sulle sue labbra si estendeva una smorfia di dolore.
- E' stato un incidente! Ti prego, scusami..
Iniziai ad innervosirmi. Non potevo crederci.
- Non fa niente...
Mi sorrise e non potei fare a meno di ricambiare.
- Grazie, Luke. 
Credo che in quel momente divenni leggermente rossa.
- Grazie per essere così gentile con me... nonostante io ti stia massacrando...
Aggiunsi spalancando gli occhi e tirandomi un po' indietro con il viso.
- Figuarati.
Sorrise ancora dopo una breve risatina.
Lo guardai e mi sembrò tutto perfetto. Non riuscivo a capire come potesse essere capitata proprio a me una cosa del genere. Proprio io, tra tutte le fan che ha. Proprio io avevo avuto l'onore di stare lì, a due centimetri da lui, ad ammirarlo mentre mi sorrideva. Perché proprio io? 
- Sai... io dovrei andare da mia sorella, l'ho lasciata ai divanetti. Non vorrei che si preoccupasse, sono sparita da un po'..
- Capisco.
Feci per andare, ma lui si girò verso di me e mi seguì tra la folla.
- Aspettami, vengo con te.
Mi voltai e accennai un lieve sorriso. Che dolce. Mi accompagnava. 

POV MELISSA

Ero rimasta a fissare il vuoto, del tutto scioccata che quegli occhi fossero proprio i suoi, quando vidi una mano passarmi svariate volte davanti alla faccia. Scossi la testa. Ashton mi stava chiedendo se andasse tutto bene.
-E'?!
Sobbalzai.
- Va tutto bene? Ti eri come incantata...
Disse aggrottandosi.
- Si, si.. scusa.. che stavamo dicendo?
- Nulla. Ti stavo dicendo che qui nessuno mi salta addosso perché chi fanno entrare è abituato a vedermi qui...
- Ashton!
Udimmo una voce proveniente dall'altra parte del locale.
- E' Calum.
Mi disse.
- Devo andare. Vieni.
Mi afferrò la mano e mi trascinò al suo seguito.
Mi afferrò la mano. Cioè, Ashton Irwin prese la mia mano, la strinse nella sua e mi portò con lui da Calum Hood. Sclerai dentro. 
- Ash........
Calum rimase a guardarmi e non terminò quello che voleva dire.
- Melissa!
Sorrise e mi venne a salutare.
Si ricordava di me. Stavo morendo. Sapeva il mio nome, non lo aveva scordato.
- E che ci fai tu qui?
Mi chiese mentre fummo raggiunti da Vanessa, accompagnata da Luke. 
- Vane! Mi hai fatto prendere un colpo! Che ci facevi con Luke?! Dove cazzarola(?!)...  
Mi placai, le avrei fatto una scenata, ma non ne avevo voglia. Mia sorella si limitò a scusarsi, e subito arrivò Michael con quattro bicchieri di tequila tra le mani.
In un primo momento ci sorrise, tranquillamente, accennando al fatto che avrebbe preso altri due bicchieri per noi. Poi sgranò gli occhi e lasciò i drink a Luke che ne diede uno a Ash e uno a Calum. Uno non so come arrivò a me. Parve che in quel momento ci riconobbe e fu alquanto meravigliato. Tutti a chiedere perché ci trovassimo là. Eravamo due ragazze ed eravamo andate ad una festa. Tutto qui. Non mi sembrava poi così strano.
POV VANESSA
- Come siete entrate?
Chiese Michael sorridendoci.
- Emm... dalla porta(?)...
Risposi leggermente scossa a quella domanda. 
- Chiaro, ma intendevo... vi hanno fatto entrare?
- Non avrebbero dovuto?
Domandò Melissa accigliandosi.
- No, no, è che questo locale è di un nostro amico,
Spiegò Calum.
- lui non lascia entrare chi non conosce, di solito... solo che..
- Solo che?
Lo invitai a concludere la frase.
- Solo che quando vede due belle ragazze, voi in questo caso, le lascia entrare senza pensarci due volte.
Disse tutto d'un fiato alzando le spalle e scrollandole subito dopo.
Lo presi come un complimento. Calum Hood aveva detto che io e mia sorella eravamo due belle ragazze. Lo aveva detto. Mi scappò una risatina, ero lusingata.