Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Larosaroja_    17/10/2014    3 recensioni
Cosa sarebbe successo se, in un caso parallelo, Elena avesse scelto Stefan. Se Damon, distrutto, andasse via e conoscesse qualcun’altro. Magari qualcun’altro d’amare, da inseguire e conquistare. Qualcun’altro di dolce e ingenuo, il suo completo opposto. Magari qualcuno di normale, di non troppo incasinato, qualcuno da proteggere, da salvare, magari qualcuno di umano,Forse.
Tratto dalla storia:
“Non sottovalutare il fascino dell’oscurità. Persino il cuore più puro, ne è attratto.”
“Chi dice di avere un cuore puro?”
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Damon le posò un bicchiere con del sangue al suo interno, Cassie era restia, non voleva bere quel liquido così scosse la testa. 
"Cassie, devi finire la transizione" l'ammonì Damon ma Cassie scosse ancora la testa.
"Lo so che le tue emozioni ti stanno travolgendo ma devi cercare di restare calma, se non bevi quel sangue, morirai. So che la paura ti sta logorando ma devi, ti prego" le disse implorandola con lo sguardo. Cassie sorrise appena e,con disgusto, afferrò il bicchiere portandolo alle labbra. 

L'odore, diversamente da quel che aveva pensato, le scatenò qualcosa, più forte della fame normale, di una semplice voglia, della sete, più forte di tutto. Gli occhi le mutarono e due canini affilati le suntarono nella bocca. 

Bevve il contenuto del bicchiere con avidità, senza pensare alle conseguenze, lo strinse fino a far diventare le nocche bianche e quando lo ripose sul tavolino, vuoto, si sentì meglio. 

Gli occhi tornarono alla normalità, di un marrone tenue, quello da umana, e i canini sparirono. Damon le sorrise appena, lo sguardo triste e dispiaciuto. Le si avvicino lentamente e,col pollice, le pulì l'angolo destro della bocca da qualche residuo di sangue poi, senza distogliere lo sguardo da quelli di Cassie, Damon si portò il dito alle labbra succhiando quel pò di sangue sulla punta. 

Cassie rise scuotendo la testa, si avvicinò anche lei, così che i loro corpi quasi si sfioravano e Damon fu attraversato da un brivido che non era mai capitato, uno di quelli che ti sconvolgono e ti scuotono, un brivido che lo spinse ad afferrare il viso di Cassie e far congiungere le loro labbra, che erano state troppo lontane uno dall'altra, che si aprirono in una danza sublime, di quelle che ti toglie il fiato. 

Damon afferrò le gambe della mora sollevandole con faciltà così che lei potesse aggrapparle al suo bacino, le strinse le natiche, avidamente, e Cassie s'inebriò del profumo del moro, come se non ci fosse altro nella vita. 

Un colpo di tosse li fece staccare di poco ed, entrambi, fissarono il diretto interessato, Alaric. 
"Abbiamo trovato Katherine" mormorò l'uomo in pieno imbarazzo 
"Ah.." esclamò Damon, col fiatone e il suo sguardo infastidito, distaccandosi definitivamente da Cassie. 
"e dov'è?" chiese Cassie provando a riprendere fiato ma proprio non ci riusciva. Alaric boccheggiò appena. 
"Era diretta a Rosewood. Stefan ed Elena la stanno portando qui" esclamò l'uomo, a Cassie mancò di nuovo il respiro, si appoggiò a Damon sconvolta, voleva uccidere la sua famiglia, ne era sicura. 

Katherine Pov's

Katherine si sedette sul sedile della sua auto pronta a sgommare di nuovo via. Era ferma ad un'autogrill da più di cinque minuti e,per arrivare a Rosewood, ci volevano altre due ore. 

Provò a mettere in moto ma, con grande stupore, il motore non partiva così scese di nuovo sbattendo lo sportello ma,prima che potesse arrivare al cofano, un grande dolore le inondò il corpo poi il nulla, solo buio. 

Cassie Pov's 

La mora camminava per la pensione Salvatore come se nulla fosse, il problema era che l'imperventilazione in confronto a lei era nulla. Respirava a fatica, era nervosa e non vedeva l'ora di aver Katherine nelle sue mani. 

Quando la porta si spalancò ed elena fece la sue entrata trascinandosi dietro il corpo di Katherine, Cassie quasi rise ma, effettivamente, non era il caso. 
Elena lasciò la mano di Katherine che cadde con un tonfo al suolo. 
"Si sveglierà a momenti" annunciò entrando in cucina, tornò in salotto con in mano una sedia poi guardo Cassie. 
"puoi prenderla? scendiamo in cantina" annunciò Elena avviandosi, Damon e cassie si scambiarono un'occhiata poi, piegandosi sulle ginocchia, Cassie prese il corpo di Katherine tra le braccia e seguì la mora, gli altri la seguirono. 

-

Legarono Katherine appena in tempo. La mora riaprì gli occhi mugugnando qualcosa d'incomprensibile. 
"Ciao Katherine" le sussurrò Cassie all'orecchio, il suo tono mise paura anche a lei. Katherine spalancò gli occhi, spaventata. 
"Cassie" esclamò provando a celare il terrore dei suoi occhi. Cassie era a poca distanza dal suo viso, sorrise intimidatoria. 
"pensavi fossi morta?" le chiese con tono innocente 
"lo speravo" ringhiò l'altra. 
"davvero? non si era capito" esclamò Damon, un bicchiere di Bourbon nella mano sinistra, un paletto di legno nella destra. 
"Mi ucciderete?" chiese Katherine col suo solito tono, quello freddo e distaccato. Cassie le infilò, velocemente, una matit sulla mano destra appositamente poggiata sedia. 
"Sai non lo so" disse infilandogliene un'altro, Katherine digrignò i denti "Voglio prima un pò divertirmi, sai, ora.." lasciò la frase in sospeso mentre i suoi occhi mutavano di nuovo. Katherine boccheggiò sconvolta. 
"voglio un pò vendicarmi" le pugnalò un'altra matita sulla mano ancora intatta "mi hai reso questa. decidi tu Katherine, vuoi morire e dare fine alla tua povera vita o vuoi vivere ed essere perseguitata per tutta l'eternità?" le chiese mentre, con entrame le mani, le infilava due matite per gamba, katherine sangunava da tutte le parti. 
"uccidimi" ringhiò, Damon rise. 
"Risposta sbagliata" esclamò Cassie assottigliando gli occhi. le infilzò la gola con un'altra matita, più doppia delle altre e Katherine urlò dal dolore. 

"non vincerai" le sussurrò Katherine, la gola sporca di sangue come le mani e le gambe. 
"ho già vinto Katherine" esclamò Cassie, Damon la guardò leggermente turbato 
"Ho amici Cassie, amici che tu nemmeno immagini." Cassie assottigliò gli occhi e le infilò una mano nel petto facendola urlare 
"Quali amici?" le chiese seria 
"Non posso dirtelo" sussurrò l'altra, Cassie strinse di più il cuore e la mora urlò di nuovo 
"chi" esclamò ancora Cassie, la voce dura e il tono gelido. Katherine rise. 
"Non preoccuparti, non vi torceranno un solo capello se voi non ne torcerete uno a me" intimò Katherine 
"Mi dispiace Katherine ma i tuoi ricatti finiscono qui" esclamò Cassie strappando il cuore dal petto della mora che morì all'instante. Non si sentì soddisfatta, per nulla, ma aveva salvato la sua famiglia, si era vendicata e un senso di giustizia le invase il corpo.

Damon le si avvicinò poggiandole entrambe la mani sulle spalle. 
"Hai fatto la cosa giusta" le sussurrò ma Cassie per poco non pianse, si sentì improvvisamente un mostro. 
"Ho ucciso" esclamò trattenendo le emozioni 
"Hai ucciso chi ha quasi ucciso te, va tutto bene, è normale" le disse Damon accarezzandole le braccia. La allontanò dal corpo di Katherine e la trascinò in salotto con lui, era tutto finito, per sempre. 

-

Cassie ossevò la piccola cittadina dalla sia finestra alla pensione Salvatore. Un pensiero la tormentava da tutta la mattina. 

"a cosa pensi?" le chiese Damon, Cassie lo guardò per un secondo poi, rammaricata, calò lo sguardo sulle sue converse. 
"io...io devo andarmene Damon" sussurrò quasi con paura. Il moro indietreggiò appena. 
"vuoi andartene?" le chiese, Cassie boccheggiò "dopo tutto quello che abbiamo passato?" le chiese ancora. Gli occhi di Cassie si riempirono di lacrime.
"Damon, io ti amo, sei la persona più bella che ho mai conosciuto.." Damon l'interruppe 
"Ma?" chiese unendo le braccia 
"Ma quando hai spezzato la maledizione, hai spezzato tutta la maledizione, non solo per me, ma anche per la mia famiglia." esclamò Cassie, Damon la guardò confuso 
"Non capisco" le disse arretrando ancora 
"Sono tornati in vita Damon, mia sorella crescerà ed anche mio padre invecchierà e morirà. Non voglio perdermi gli utlimi e i primi anni della loro vita. loro sono la mia famiglia" si giustificò mentre alcune lacrime sfuggirono al suo controllo, tutto era più amplificato ed il dolore che provava in quel momento era indescrivibile. 
Provò ad avvicinarsi ma il moro arretrò ancora. 
"Mi dispiace" sussurrò "ma devo" aggiunse. Il moro annuì indurendo la mascella, poi gli voltò le spalle e uscì dalla camera. 
"Fai bene, tornatene da dove sei venuta, ma non tornare più" le urlò  sbattendo la porta della camera di Cassie. 

La mora cadde al suolo stremata, in preda ad una crisi di pianto, rinunciare a qualcuno che si ama era stremante ed il suo cuore era andato in mille pezzi. 

-

Damon Pov's

Damon scese velocemente le scale in preda ad una crisi di nervi. 
"che succede?" chiese Stefan seguendolo fuori dall'edificio 
"nulla che ti riguarda" urlò Damon avviandosi nel bosco. Stefan gli sbarrò la strada. 
"Parla!" intimò unendo le braccia. 
"se ne va Stefan, torna dalla sua famiglia, mi lascia qui in questa stupida cittadina senza lei, ok?" urlò Damon, Stefan sorrise appena 
"e questo il problema?" chiese Stefan, Damon boccheggiò 
"ti sembra il momento di deridermi?" chiese al fratello più irritato che mai 
"cosa ti aspettavi Damon? hai spezzato la maledizione, tutto è tornato alla normalità tranne Cassie. vuole viversi gli anni della sua famiglia come noi non abbiamo fatto" gli urlò Stefan, sconvolgendolo 
"Il punto e che se ne va" urlò di sua volta Damon 
"Allora seguila" l'ammonì Stefan "qual'è la tua vera paura Damon? impegnarti o perderla? perchè qui il problema mi sembri tu, seguila, qual'è la tua paura?" gli chiese provando a scavare nella mente di Damon. il moro si avvicinòal fratello, lo sguardo spento e il viso triste. 
"Il mio problema e che non posso vivere senza di lei, ma lei se ne va, senza se ne ma e non ha provato a far ragionare la mia mente malata, quindi, mio caro fratello, il mio vero problema e che lei, da quel che vedo, può benissimo stare senza di me" sussurrò Damon gesticolando appena, notò però che lo sguardo del fratello era soffermato alle sue spalle, su qualcosa o qualcuno. 
"è davvero quello che pensi?" chiese la voce di Cassie, Damon strinse gli occhi e quando li riaprì Stefan si era smaterializzato. 
"si" esclamò continuando a darle le spalle 
"sbagli" lo ammonì lei 
"Davvero? perchè le mie orecchie non hanno sentito una tua richiesta nell'esser seguita" esclamò ancora senza voltarsi. 
"credi davvero io voglia andarmene? lasciarti qui come se niente fosse? come se tutto quello che e successo non contasse nulla? come se non ti amassi?" chiese, con voce ferita, Cassie. 

Damon si girò a guardarla ed annuì appena. 
"Sei un coglione" esclamò lei unendo le braccia, Damon rise appena. "sei appena tornato." Cassie fece spallucce "chiederti di abbandonare tuo fratello per me, sarebbe da meschini" gli disse Cassie mentre, gli occhi, gli si riempivono di nuovo di lacrime. 
"e da innamorati" le disse Damon, quasi non si riconobbe. Cassie sorrise tra le lacrime e si avvicinò velocemente baciandolo dolcemente. 
"Vieni con me" gli disse. 
"con te" ripetè Damon baciandola ancora, Un deja-vu. 

-

Cassie chiuse la portiera dell'auto e corse ad abbracciare Hanna che l'aspettava seduta sui gradini della porta. 
"Cassie" le urlò saltandole in braccio. Cassie la strinse a se, come se fosse aria, le era mancata tantissimo. 
Lo sguardo della bimba, non appena si fu staccato da Cassie, passò ad una seconda figura. La piccola tornò poi a guardare Cassie.
"chi è?" gli chiese indicando la figura un pò più lontana. Cassie la prese in braccio e si avviò verso l'uomo. 
"Hanna, ti presento Damon" esclamò Cassie, il tono di voce allegro, lo sguardo innamorato ed un cuore morto che batteva solo per lui, Damon. 

-
-
-
-

Look at me Now.

Siamo arrivati alla fine di tutto, di Rosewood, di Dassie, della mia santasia. Piango, Voglio ringraziare chi ha seguito questa storia con amora, chi ha letto in silezio, chi l'ha aggiunta nei preferiti, nei seguiti e nei da ricordare. Voglio ringrazire chi mi ha aiutata, chi ha recensito e sclerato con me, chi mi ha dato una mano. Voglio ringraziare voi, splendidi lettori, che mi avete sostenuta. Voi amici di storie, voi, semplicemente voi. 
Grazie di cuore e spero che questo strano finale vi sia piaciuto, che non vi abbia deluso o altro. Tornerò con altre storie e, se ne avrete il piacere, aspetterò le vostre recensioni. 
Vi adoro e lo farò sempre, Bacioni. 
Nia. 

Ps: se volete, e ne avete il piacere, mi trovate alla mia nuova storia su Niklaus Mikaelson [To e Tvd] vi aspetto solo se volete, mi mancherete. Bacioni ancora e grazie. 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Larosaroja_