Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: LadyVaderFrancy    17/10/2014    5 recensioni
Questo è uno dei due seguiti della FF "La Maledizione".
Dopo aver stretto un legame di sangue, che li legherà per tutta la vita, Harry Potter e Severus Piton, si troveranno a dover affrontare l'oscurità che avanza. Tra alti e bassi i sue protagonisti assoluti della storia, troveranno un modo per lottare insieme per vincere la guerra.
Dal cap. 1
“Temi per Potter?”
“Si Severus, per lui e per la scuola. Ecco perché ti chiedo di sforzarti di più con Harry, so che ci state provando ma non è abbastanza” disse il vecchio mago
“Dimmi perché?”
“Oh mi pare ovvio Severus, per proteggerlo, per proteggerli tutti”
“NO Albus, sai che di questo non devi preoccuparti e ora lo sa anche lui, perché continui ad insistere sul nostro rapporto, come se questa fosse la cosa più importante di tutte”
“Quando sarà il momento”
“NO Albus, se vuoi che mi sforzi ancora di più e credimi che è già difficile così, devi dirmi il perché”
Il vecchio mago sospirò e disse “D’accordo Severus, speravo di poter aspettare ancora un po’, in modo che gli eventi si manifestassero da soli, ma credo che a questo punto sia inevitabile.........
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Salve a tutti,
Per chi non lo sapesse, questo è uno dei due seguiti della FF chiamata LA MALEDIZIONE. (L’altro seguito si chiama TRA OMBRA E LUCE).
Buona lettura Lady V (e come sempre recensite grazie)

Capitolo 1 La profezia

Era passato circa un mese e mezzo, dal giorno in cui le due persone più improbabili del mondo magico, avevano stretto un legame di sangue. Harry Potter e Severus Piton, non erano cambiati poi molto. il Dal giorno in cui si erano legati, il loro scopo era stato evitarsi cordialmente, per quanto possibile. Peccato che la maledizione combinatum che li aveva colpiti all’inizio dell’anno scolastico, pendeva ancora sulle loro teste e li costringeva a vivere ancora a stretto contatto.

“Per favore, Piton!”

“Potter, non siamo in pubblico, sono un adulto, mi chiamerai Signore o Professore! Sono stato chiaro?” disse incrociando le braccia al petto.

“Si signore!” rispose sbuffando il moro

“La prossima volta che sarò costretto a dirtelo di nuovo, lo scriverai finché non ti cadranno le dita!!” sputò il pozionista.

“Ho capito...signore. Ma per favore, possiamo andare?”

“Non ci penso nemmeno! Io non partecipo a...cose simili” senteziò disgustato.

“Non le ho mai chiesto nulla fino ad oggi, ho fatto tutto quello che voleva, per favoreee” chiese in tono supplichevole il moro.

“Basta, lasciami in pace! Devo lavorare, ho un sacco di saggi da correggere. Vuoi che cominci dal tuo classificandolo con una bella T?”

“Farò tutto quello che vuole da oggi fino alla fine dell’anno scolastico. Mi basta un giorno, un solo misero giorno in tutto l’anno, non è poi chiedere molto!”

“Smettila subito di piagnucolare! Non cambierò idea. Io non partecipo a nessun pranzo di Natale. Tanto meno a casa degli Weasley!” disse con orrore

“Ma loro sono la mai famiglia! La prego, Silente ha detto che posso andare!” disse il moro incrociando le braccia al petto

Il pozionista si avvicinò al Grifondoro “Potter, il preside come ben sai con è qui! Quindi non c’è proprio nessuno ad assecondare le tue richieste da marmocchio viziato! La mia pazienza ha un limite e tu sei molto vicino a finire in grossi grossi guai” Dopo una breve pausa aggiunse “ O devo ricordarti cosa è successo dopo quello che hai combinato in infermeria?” disse ringhiando

Di certo non aveva bisogno di un memorandum, lo ricordava più che bene. Il giorno dopo il patto, Piton gli aveva rifilato un'interminabile ramanzina e poi per punizione lo aveva costretto a pulire tutto l’alloggio, il laboratorio, e la classe di pozioni. Le sere successive invece le aveva trascorse scrivendo "Non mi intrometterò nelle decisioni degli adulti, porterò rispetto e non prenderò mai più nulla senza avere il permesso del proprietario". Il moro deglutì quando sentì Piton entrare in modalità pipistrello dei sotterranei, sapeva che in quello stato avrebbe ottenuto solamente una punizione di qualche genere invece del suo consenso. Dunque prese le sue pergamene e i libri dal tavolo e si gettò sul divano. ((Che uomo impossibile!! Non è giusto...dovevo farlo restare un fantasma, così potevo andare tranquillamente dagli Weasley per Natale!))

Il pozionista scese giù nel suo laboratorio, prese il suo calderone e iniziò la preparazione di alcune pozioni. Il patto di sangue aveva aiutato con la maledizione non poco, portando la distanza tra loro a circa 30-35 piedi, questo li aveva portati ad ipotizzare, che quella era la nuova distanza minima, anche se entrambi avevano fatto del loro meglio, per non smentire questa ipotesi, per poi ritrovarsi nuovamente spalla a spalla. ((Dannato marmocchio viziato...E’ tutta colpa di Albus!! Vecchio pazzo, prima prende accordi senza consultarmi e poi sparisce per giorni, senza dire neanche una parola. Vorrei proprio sapere cosa sta combinando ancora, da quando io e Potter abbiamo stretto il legame è introvabile. E poi non fa che darmi ordini. Oh caro Severus, dai lezioni ad Harry di Occlumanzia, come se quella testa di legno, fosse in grado di imparala!! Oh Severus tieni un occhio vigile sui tuoi serpenti, sono preoccupato per alcuni di loro… Certo come se fosse facile, ora che sono costretto a sembrare un marmocchio e che non conosco i piani del Signore Oscuro!!!))

Dopo circa un’ora, Piton risalì nel salotto e disse “Forza Potter, muoviti abbiamo lezione!”

“Si signore” disse il moro prendendo il necessario ((ci mancavano solo due ore di pozioni))

I due maghi camminarono per i corridoi alla massima distanza consentita dal legame, una volta davanti l’aula il Pozionista entrò senza esitare, mentre Harry si sentì chiamare.

“Harry, ciao” disse la riccia

“Ciao Mione, Ron”

“Senti, allora hai parlato….. con…. sai …lui” disse il rosso imbarazzato

Harry sospirò e poi disse “Già….”

“E…..” disse speranzosa la riccia

“E…..ha detto di …no” disse tristemente

“Brutto viscido …..bast”

“RON! Smettila! Harry ti ha detto perché?” chiese la riccia

“Oh certo, perché lui non partecipa testuali parole ……. a cose simili. Certo, forse preferisce passare il natale in allegria, con i Mangiamorte” disse il moro, ma proprio nello stesso istante Piton era uscito infastidito per richiamare gli ultimi studenti.

“Potter! 10 punti in meno a Grifondoro, e domani detenzione alle 8!”

“Ma signore…..io”

“Altri 5, per discutere con un insegnante. Muovetevi!” I Serpeverde ghignarono soddisfatti. Harry prese posto tra le prime file, del tutto infastidito.

“Bene. Iniziate, non voglio sentire volare una mosca. La pozione di oggi è di media difficoltà quindi necessiterà della vostra massima attenzione. Tuttavia mi rendo conto che alcuni di voi, non dispongono di tali rudimentali facoltà, ma mi aspetto che almeno siate in grado di contenere il disastro” disse ghignando e guardando Potter e Paciock.

Paciock stava sudando freddo, ed Harry era preoccupato, sia per la lezione, ma in particolare perché dal comportamento del pozionista, era sicuro che aveva sentito il suo commento. La lezione era stata a dir poco orribile, Piton, non aveva fatto altro che sogghignare e insultare i due malcapitati Grifondoro, assegnandogli per giunta un bella T, che avrebbero dovuto cercare di recuperare, scrivendo 3 saggi. ((Tre saggi!!Chi altro deve scrivere tre saggi, per recuperare una T!!! Viscido…..))pensò il moro, poi si alzò e uscì dalla porta infuriato.

“Harry, aspetta per favore!” disse la riccia

“Non ora, Mione”

“Ehi amico, non te la prendere è Piton!!” disse il rosso

“Lo so!! Ma è stato davvero un infame oggi, non meritavamo i 3 saggi extra!”

“Harry, forse ti ha sentito prima mentre parlavi dei Mangiamorte, forse lui si ricorda, o sa di esserlo stato”

“Certo che lo sa Mione, lui ha ancora la sua…..” poi prima di dire sparare che Piton aveva la sua memoria disse “la sua vecchia maniera di agire, e poi Silente gli ha accennato al suo passato, non so quanto dettagliato, ma so che lo ha fatto”

“Beh allora, non mi stupisce che abbia reagito così, forse dovresti chiarirti con lui. In fondo le cose andavano un po’ meglio ultimamente o sbaglio?” disse la riccia

Il moro sospirò, la sua amica aveva ragione, forse era per quel motivo che Piton aveva reagito così. In fondo nell’ultimo periodo, in privato si era comportato un po’ più civilmente, e non voleva tornare a intraprendere con il pozionista una lotta continua.

Così aspettò il serpeverde appoggiato al muro, quando lo vide uscire disse “Ehm Professore, potrei parlarle……in privato?”

“Seguimi” disse freddamente e si avviarono negli alloggi di Piton, una volta entrati, il pozionista si diresse verso le scale per scendere in laboratorio, quando vide il ragazzo in cima alle scale che non lo stava seguendo disse “Cosa vuoi un invito scritto?”

“Ehm no… solo……arrivo!” disse esasperato.

Piton come al solito tirò fuori uno dei suoi calderoni e disse “Allora?”

“Ehm…… io mi stavo chiedendo se……ha sentito, quando parlavo con Ron e Hermione” disse preoccupato

“Potter, pensi che non abbia di meglio da fare, che ascoltare tre teste di legno in corridoio!”

“No è che, oggi…….la lezione……ecco”

“Oggi cosa? Pensi che sia stato ingiusto?”

“Io….non volevo dire che …….” ((beh più che ingiusto a dire il vero)) pensò l moro

“Potter se hai qualcosa di sensato da dire fallo e basta, altrimenti vattene!!” sputò il pozionista

“Io, mi dispiace se ho detto che avrebbe preferito festeggiare con i Mangiamorte, non lo pensavo davvero, so che non è così, ero solo arrabbiato perché ha detto di no” disse con un filo di voce e abbassando lo sguardo.

Ah certo che lo aveva sentito, e lo aveva fatto infuriare. Dopo avergli raccontato il suo passato il marmocchio si era permesso di fare un commento simile. Però adesso era sorpreso di vederlo in piedi davanti a lui a fargli le sue scuse. Forse sperava di poterlo convincere ad andare al pranzo, ma si sbagliava di grosso.

“Potter, la tua pozione e quella del Sig. Paciock era a dir poco disastrosa. Se ti stai chiedendo perché sei stato punito è perché te lo meritavi! Ora se non c’è altro. Ho da fare e credo anche tu, voglio i saggi per la prossima lezione” disse freddamente il serpeverde.

Harry sospirò disse “si signore” e poi risalì al piano di sopra. Dopo alcune ore cenarono nella sala grande al tavolo dei serpeverde. Harry riuscì a scambiare giusto due parole con i suoi amici, e mentre stavano per tornare nei sotterranei, un elfo consegnò un messaggio al pozionista.
 

Al professor Severus Piton
Vi aspetto stasera nel mio ufficio, per le 20.00.
A dopo
APWB Silente

 

“Potter stiamo andando nell’ufficio del preside”. Il moro annuì e percorsero i corridoi in totale silenzio. Una volta arrivati al Gargoyle, Piton pronunciò la parola d’ordine e salirono. Senza nemmeno bisogno di bussare sentirono la voce del preside, che li invitava ad entrare.

 

“Albus Buonasera”

“Severus, Harry, accomodatevi, allora è qualche giorno che non ci vediamo, vorrei sapere come procedono le cose?”

“Meravigliosamente” disse sarcastico Piton

Harry sospirando disse “bene”

“Ora, ora, temo che le vostre espressioni, vi abbiano tradito. Potrei sapere il motivo?”

“Il solito Albus”

“Nessuno in particolare” disse il moro

“Temo che sia mio dovere informarvi, che non usciremo da questa stanza, se non mi dite cosa sta succedendo tra di voi”

“Albus, voi rinchiuderci di nuovo per ore!” sputò il pozionista

“Oh no Severus, io resterò con voi” disse allegramente il preside

((Vecchio pazzo, vorrai dire che ci tormenterai con le tue domande infernali, finchè non avrai, ciò che vuoi!!))pensò il pozionista poi disse.

Poi sentirono bussare alla porta.

“Avanti”

“Ehm, preside voleva vederci?” disse Hermione in compagnia di Ron.

“Ah entrate pure miei cari ragazzi. Harry vorrei scambiare due parole con il professor Piton, ho risistemato il salottino. Sig. Weasley, Sig.na Granger, non vi dispiace fare compagnia al nostro Harry ne frattempo vero?”

“no, no professore Grazie” disse la riccia e poi tutti e tre andarono nell’altra stanza

“Cos’è questa storia Albus!”

“Severus, goccia al limone?”

“No”

“Vorrei sapere come va tra te ed Harry”

“Come prima Albus”

“Avevo capito che le cose andavano meglio dopo il patto?”

“E’ stato un errore. Noi non siamo compatibili”

“Severus, dimmi cosa c’è che non va?”

“Non lo so dimmelo tu cosa c’è che non va Albus! Non ci sei praticamente mai, vorresti dirmi per cortesia dove sei andato e cosa stai tramando?” disse il poszionista incrociando le braccia al petto

“Sono stato molto impegnato con l’ordine, Severus”

“Capisco, e visto che non ne faccio più parte, hai ben pensato di tenermi all’oscuro” disse stizzito Piton

“Sai che non è così. Ma sono stato impegnato a cercare informazioni. Ora che non abbiamo più una spia è tutto più complicato. Volevo avere un quadro più dettagliato prima di parlare con te Severus. Le cose si stanno facendo preoccupanti, il Signore Oscuro, sta radunando tutti i suoi segaci, sta formando alleanze potenti con i lupi mannari guidati da Grayback. Il ministero è sempre quasi del tutto sotto il suo controllo.”

“Questo è preoccupante Albus. Cosa hai in mente?”

“Remus, sta cercando di convincere i lupi mannari a restare neutrali almeno, ma le trattative vanno avanti da mesi ormai e sembrano non portare ad un reale risultato. Il ministero è tenuto d’occhio da Arthur e Kingsley”

“Temi per Potter?”

“Si Severus, per lui e per la scuola. Ecco perché ti chiedo di sforzarti di più con Harry, so che ci state provando ma non è abbastanza” disse il vecchio mago

“Dimmi perché?”

“Oh mi pare ovvio Severus, per proteggerlo, per proteggerli tutti”

“NO Albus, sai che di questo non devi preoccuparti e ora lo sa anche lui, perché continui ad insistere sul nostro rapporto, come se questa fosse la cosa più importante di tutte”

“Quando sarà il momento”

“NO Albus, se vuoi che mi sforzi ancora di più e credimi che è già difficile così, devi dirmi il perché”

Il vecchio mago sospirò e disse “D’accordo Severus, speravo di poter aspettare ancora un po’, in modo che gli eventi si manifestassero da soli, ma credo che a questo punto sia inevitabile. Esiste un’altra profezia fatta quando Harry è arrivato ad Hogwarts, nessuno a parte me e Sibilla ne è a conoscenza e tale deve rimanere” disse il vecchio mago guardando il pozionista attraverso i suoi occhiali a mezza luna, il suo volto era molto serio.

“Un –un’altra profezia?” disse sorpreso Piton

“Esatto. E dice esattamente così Quando l’oscuro Signore, sarà quasi all’apice della suo forza, un nuovo potere nascerà, nato dall’unione di colui che vive nell’ombra e del prescelto. Solo quando i due saranno diventati uno nel corpo e nello spirito, l’Oscuro e il solo che ha il potere si sconfiggerlo, si affronteranno da pari a pari”

“Ma-ma, tu non starai pensando che io…...”

“Si Severus, l’ho sempre pensato, ma poi quando Draco ha accidentalmente maledetto Harry, ne ho avuto la certezza. Sarai tu a guidarlo contro il Signore Oscuro Severus”
 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyVaderFrancy