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Autore: fidemoremusic    17/10/2014    0 recensioni
Emma, una ragazza come tante, il suo primo anno di superiori conosce Sara, eccentrica e solare, con la quale dopo molto tempo stringe un grande rapporto di amicizia... e forse non solo...
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Tra quanto arrivi? La voce dall'altra parte del cellulare sembrava nascondere una punta di impazienza mista ad eccitazione, in altre parole, le stesse emozioni che provavo io. - Mhh... - presi tempo per guardare dove mi trovassi. Ero a bordo di un autobus che mi stava portando in città, dove mi sarei dovuta incontrare con una mia compagna di classe, Sara. Ero particolarmente felice di vederla, e non sapevo neanche spiegarmi il perché: fino a quel momento non avevo sentito più di tanto il desiderio di rivederla. Mi ero preparata per bene: avevo scelto quali vestiti mettere ben due giorni prima, ed ero stata attenta ad ogni particolare. Il che era ancora più strano, dato che di solito non davo molta importanza ai vestiti o a roba del genere, mentre in quel momento la camicia blu a quadri svolazzava sopra il top bianco abbinato a un paio di jeans e le Vans blu per l'aria calda di maggio che entrava dal finestrino al quale ero appoggiata. - credo che fra dieci minuti arriverò. - Sto ancora aspettando mia mamma, non so se farò in tempo ad essere lì tra dieci minuti... - Se non ti vedo ti do buca, quindi cerca di esserci - scherzai. Quando finimmo di parlare e riattaccammo, mi misi più comoda sul sedile, appoggiandomi con la schiena al vetro e con i piedi sul sedile al lato. Erano tre mesi che non vedevo Sara, ormai, ed era una delle poche della mia classe che mi avrebbe fatto piacere incontrare di nuovo. L'anno prima era stato il mio primo anno alle superiori, quindi avevo conosciuto molta gente nuova.. Molte erano simpatiche, e tra queste c'era anche Sara. Beh, lei e la sua compagna di banco, Ilaria, erano state le prime persone della classe che conobbi. A primo impatto non mi fece né caldo né freddo, tanto che per i primi due mesi non parlammo molto. Poi una professoressa la spostò dietro di me, quindi diventammo amiche strettissime. Era solare, pazza da molti punti di vista, eccentrica e consapevole di essere quello che era, e cioè una bellissima ragazza. Quasi tutto il contrario di me, che introversa e timida come sono, ci misi un bel po' di tempo prima di aprirmi completamente. Durante l'estate ci eravamo un po' perse di vista e non ci sentivamo spesso, ma qualche giorno prima, non ricordo bene chi lo propose per prima, decidemmo di vederci ed uscire insieme, prima dell'inizio della scuola - che inevitabilmente si avvicinava - e quindi eccomi là, appoggiata al finestrino di un autobus, a pensare ad una delle persone alle quali - ne ero sicura - tenevo più in quel momento. Rimasi a pensare fino a Quando mi accorsi di essere arrivata alla mia fermata. Scesi dall'autobus e mi guardai intorno: non la vedevo da nessuna parte. La chiamai. - Dove sei? - chiesi senza rispondere al suo "ehi". - Sono qua, dove ci eravamo messe d'accordo per incontrarci. Tu? - Anche io. Dove sei di preciso? Mi ci volle un po' di tempo per capire dove fosse, ma poi la vidi mentre da lontano mi faceva un segno con la mano: era proprio come la ricordavo; i suoi capelli ricci e castani sobbalzavano mentre si agitava per farsi notare, un sorriso lucente spiccava sul suo viso sottile ed allungato, e quello stesso sorriso dava luce anche ai suoi occhi marroni e profondi, incorniciati da un paio di occhiali da vista neri. Non feci caso al resto, ai vestiti, al trucco, o a nient'altro, ma solo al suo sorriso e i suoi occhi e la sua perfezione che mi colpì ancora una volta, lasciandomi spaesata. Le andai incontro, mentre anche lei veniva verso di me, e ci abbracciammo in uno di quegli abbracci che riempiono il cuore, e sentii il suo profumo nelle narici e i suoi capelli dappertutto e mi sentii felice e completa come non lo ero da tempo.
   
 
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