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Autore: AndreMCPro    17/10/2014    4 recensioni
Era passato tanto tempo da quando Il famoso Team Electro, composto da uno Squirtle e da uno Shinx di nome Andrea, aveva sventato il malvagio piano di Darkrai, sconfiggendolo nelle profondità del Cratere Oscuro e riportando nel mondo pace e tranquillità.
Ma il Destino aveva ancora delle sorprese in serbo per loro…
Una nuova avventura stava per cominciare…
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Pokemon Mystery Dungeon'
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Pokémon Mystery Dungeon
Lo Spirito del Ghiaccio

Cap.5 Un aiuto inaspettato
 
I quattro erano entrati nel dungeon ormai da ore. Ancora non avevano trovato nessun segno di vita, ma Andrea e Squirtle erano perennemente all’erta: l’uno con la coda carica di elettricità, l’altro pronto a sparare un Idropompa. Anche Snivy e Oshawott erano molto tesi, e un occhio attento poteva notare le liane della Pokémon Serperba spuntarle dal colletto.
In ogni caso, dopo otto ore di cammino erano ancora al piano -16. Quel dannato dungeon era davvero un labirinto! Per fortuna non erano ancora incappati in trappole di alcun genere!
Andrea si guardava intorno con molta attenzione prima di entrare in una qualsiasi stanza: il silenzio e l’assenza di Pokémon non facevano presagire nulla di buono. Però, appena Squirtle vide la scala per il piano -17, abbandonò ogni precauzione e si lanciò verso di essa. Snivy notò una strana rigatura sul pavimento della grotta e gridò “Fermo!” ma fu troppo tardi: il Pokémon era incappato in una Trappochiamo!
Due Glalie e un Delibird lo circondarono. Andrea rilasciò subito la sua Scarica, abbattendo il Pokémon Consegna, mentre gli altri due furono annientati da Idropompa di Squirtle.
“Dannazione, sta’ più attento! Non possiamo permetterci di abbassare la guardia!”
“Sì, hai ragione” Rispose mortificato il Pokémon Tartaghina.
“Ora proseguiamo. E facciamo attenzione a dove mettiamo i piedi”
Ma la concentrazione di Squirte era ormai sottoterra, e nei successivi cinque piani incappò in due Teletrappole e una Castagnotrappola, facendo perdere tempo prezioso al Team.
“Devo ricordarti o no che anche un minuto di ritardo potrebbe rivelarsi fatale per la regione di Erien?” Sbraitò lo Shinx dopo che le castagne ebbero smesso di piovere dal soffitto. Quando Andrea si arrabbiava diventava peggio di Chatot, e in quei casi incuteva puro terrore in chiunque assistesse alla scena. I tre, infatti, si ritrassero appena lo sentirono gridare, ma Squirtle si rimise subito in piedi e gli rispose a tono: “Ma hai la più pallida idea di che ore sono?”
“No… ma questo cosa c’entra?”
“Saranno più di dieci ore che stiamo vagando per questo dungeon, e siamo entrati alle due del pomeriggio! È mezzanotte passata! Te ne sei reso conto si o no?”
Andrea non rispose. Aveva preso tanto a cuore la missione che da quando erano entrati non aveva nemmeno provato a calcolare il tempo che passava. Abbassò il capo, in segno di resa. Appena Squirtle lo vide, concluse: “In tal caso possiamo anche fermarci per oggi!”
“Ok” Rispose Andrea, dispiaciuto.
 
La mattina dopo (se così la si può definire, dato che non avevano alcun modo per capire che ora fosse) i due evitarono di riprendere l’argomento della sera precedente e ripresero l’esplorazione. Stavolta incontrarono qualche Pokémon ma niente trappole e, a fine giornata, erano già al piano 50.
Non incapparono più in nessuna spiacevole sorpresa fino alla stanza di raccordo tra i due dungeon, le cui pareti erano per metà cristalline e per metà fatte di normale, nuda roccia. Una statua Kangaskhan, situata al centro della sala, permise al gruppo di indicare il punto di ritrovo per le Targhette.
“Molto bene. Ora che siamo a metà strada, non credete che possiamo fare una piccola pausa prima di proseguire?” Propose Oshawott.
“Quante volte devo dirvi che non abbiamo tempo da perdere?” Rispose Andrea in tono esasperato.
“Ma io ho fame! E vi ricordo che d’ora in poi la strada proseguirà in salita!”
“Va bene, ci fermiamo. Ma giusto il tempo di mangiare, non un minuto di più!” Concesse lo Shinx, e tirò fuori dalla Sacca quattro Melegrandi che distribuì ai compagni.
“Cosa ci aspetta d’ora in poi?” Chiese Squirtle tra un boccone e l’altro.
“Come vi abbiamo detto all’entrata qui ci sono tipi Roccia, Acciaio e Acqua” Rispose Snivy, ignorando un’imprecazione da parte di Andrea riguardante la parola “Acciaio”, e aggiunse: “Inoltre i dungeon tengono conto di quale viene superato per primo, perciò aspettatevi molte più complicazioni d’ora in poi”
“Chiaro” Disse Andrea dando un ultimo morso alla sua mela.
 
Le complicazioni non si fecero attendere: Due covi di Pokemon, un assortimento di Casotrappole e gli attacchi di alcuni Metagross infuriati inaugurarono i primi dieci piani del dungeon, mettendo di pessimo umore l’intero gruppo. Tuttavia, fino al piano 15 non trovarono nient’altro e, pensando di essere al sicuro, decisero di fermarsi lì. Andrea però aveva un brutto presentimento: gli sembrava di essere osservato, ed era certo che quella che li seguiva non poteva di certo essere una presenza amica. Così espose le sue preoccupazioni al Team e propose di fare dei turni di guardia, alla cui richiesta i tre compagni non fecero obiezioni.
Iniziò Squirtle, ma non accadde nulla.
Poi fu la volta di Snivy, ma niente disturbò la quiete del gruppo.
Finalmente fu il turno dello Shinx, ma nemmeno lui vide nulla di strano.
Stava per andare a svegliare Oshawott quando un Bronzong lo caricò con Vortexpalla. Andrea lo schivò e colpì l’avversario con Fulmindenti appena quello smise di roteare. Tuttavia, i danni inflitti non furono molti, e il Pokémon contrattaccò con Cannonflash, il cui raggio fece un rumore assordante e svegliò il resto del gruppo.
Fu un attimo: Idropompa, Idropulsar e Vorticerba si abbatterono sul tipo Acciaio, mettendolo KO.
“Maledizione, non si può neanche dormire in pace qui?” Si lamentò Squirtle.
“Sarà meglio andarcene. Il frastuono potrebbe aver attirato l’attenzione di altri Pokémon…” Disse Oshawott. I compagni non seppero dargli torto, e si allontanarono subito dal piano.
Proseguendo, i quattro incontrarono altri Pokémon e trappole di vario genere, ma fortunatamente non trovarono nessuna Trappofango o, peggio, Boomtrappola. Tuttavia, al piano 75 ebbero una pessima sorpresa…
L’uscita era in vista. La rosea luce del tramonto li abbagliava, e solo un piccolo corridoio di cinque metri li separava da essa. Ma quando furono esattamente a metà del passaggio, la roccia sotto di loro cedette e finirono in una piccola grotticella circolare. Quando si rialzarono, i quattro si accorsero di essere circondati da un branco di Mamoswine.
“Che ci fanno dei tipi Ghiaccio qui?” Chiese Squirtle. Ma prima che egli ricevesse risposta, Andrea gridò, senza riflettere: “Scarica!”
I compagni si gettarono a terra. La potente onda d’urto elettrica si propagò ad una velocità elevatissima, ma quando incontrò i Pokémon Duezanne li oltrepassò senza sortire alcun effetto.
Ho fatto una stupidaggine! Pensò il Pokémon Baleno. I Mamoswine sono anche tipo Terra! E se usano Terremoto sono spacciato…
Il branco si avvicinava… sempre di più, sempre di più… fino a che…
Una voce proveniente dal dungeon gridò “Geloraggio!” e i loro avversari furono improvvisamente ricoperti di ghiaccio. Un Glaceon, apparso dal nulla davanti a loro, disse: “Uscite, presto! Non rimarranno congelati per molto!”
I quattro non se lo fecero ripetere: si fiondarono fuori dalla grotta e si fermarono solo quando furono così lontani da non riuscire più nemmeno a vederla.
Quando si fermarono, Andrea chiese ansimando al Pokémon che li aveva salvati: “Dunque c’era davvero… qualcuno che ci seguiva… Eri tu?”
“Già” Rispose l’estraneo “E sono felice di averlo fatto! Non sono sicura che sareste usciti in buone condizioni da quel covo di Pokémon”
S-sicura? Andrea rimase come paralizzato: quella Pokémon lo faceva sentire strano, anche se non sapeva dire perché. Mentre Andrea cercava di capire qualcosa riguardo a quella strana sensazione, Snivy, stranamente meno spossata degli altri, domandò: “E perché ci hai seguiti?”
“Vedete… Io abito sull’Isola Tormenta. Ho sempre sognato di far parte di una Squadra di Esplorazione, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedere di entrare a far parte di un Team, così aiuto chi si avventura sull’Isola cercando di non farmi vedere. Quando vi ho visti entrare nel Tunnel Gelato mi sono preoccupata e ho deciso di continuare a seguirvi”
“Grazie del tuo aiuto. Non so come saremmo usciti da quella situazione senza di te” Disse Squirtle.
La Pokémon sorrise: “Di niente. A proposito… voi siete una Squadra di Esplorazione, giusto?”
“Esatto. Beh, in realtà sarebbero loro due la squadra…” Rispose Snivy indicando Andrea e Squirtle.
Fu quest’ultimo a parlare: “È vero, noi siamo il Team Electro”
Gli occhi di Glaceon brillarono a quella rivelazione: “Davvero? Il leggendario Team Electro? Posso unirmi alla vostra squadra? Vipregovipregoviprego!”
“Er… per me va bene…” Rispose Squirtle, un po’ spiazzato. “E tu, Andrea? Che ne dici?”
Il felino non rispose. Stava guardando la nuova arrivata con occhi trasognati, quasi assenti.
“Ehi, Andrea? Ci sei?”
“Cosa? Oh, sì, anche per me va bene. Glaceon… Sei dei nostri!”
“Evviva! È un sogno che si avvera!” Gridò euforica. “Non vi deluderò, ve lo prometto!”
  
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