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Autore: anqis    17/10/2014    1 recensioni
Raccolta di one shots e flashfics ispirate al testo della canzone "Arrivi tu" di Alessandra Amoroso, un capitolo per un verso di ogni strofa, un scorcio di vita dei Larry che vedo io:
#1 Sei un continente ancora da scoprire
#2 Un'occasione che deve arrivare
#3 La medicina che ci può salvare
#4 La casa nuova che vorrei comprare
#5 Una catena che si può spezzare
#6 L'incomprensione che si può chiarire
#7 Un viaggio intercontinentale
#8 Un'abitudine da disegnare
#9 Sei un letto fresco in cui poter dormire
#10 E quel pensiero fatto per peccare
#11 Un'altra lettera da non spedire
#12 Un piatto comodo da cucinare
#13 Sei un bambino a cui devi insegnare le cose base prima di partire
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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2. Un'occasione che deve ancora arrivare


 

Louis è seduto sul divano di casa sua. È una giornata soleggiata quella che illumina i muri bianchi del salotto. Convincerlo ad uscire e respirare aria è stata più dura del previsto (qualche bacio, una doccia condivisa e qualche obbiettivo fotografico da depistare).
Le tende chiare del salotto si scostano appena, accogliendo la figura di sua madre con delle cesoie in mano ("mi annoio, Harry, e la vicina è veramente antipatica") e i capelli lunghi legati in una crocchia maldestra e frettolosa. Le rughe ai lati degli occhi si sono fatte più profonde, porta una taglia in più e non è mai stata così bella. Harry le sorride, con i gomiti poggiati al bancone della cucina e un toast tra le mani - ricetta di casa Styles.
"Allora" esordisce lei.
"Allora" risponde a sua volta con la bocca piena. Anne lo rimprovera inarcando un sopracciglio, ma l'espressione sul suo viso sembra tanto dire "sei ancora il mio bambino", e certo che lo è.
"Come va?" chiedono all'unisono. Ridono a bassa voce, guardando a terra.
Sua madre decide di parlare per prima. Si stringe nelle spalle e sospira piano. "La casa è così grande e vuota senza di voi. Mi sono iscritta ad un corso di burlesque e a tuo padre è preso un colpo."
Normalmente ad una affermazione del genere, un figlio rigetterebbe gran parte della verdura in bocca, esprimendo la propria sorpresa con un "mamma!" esclamato tra l'indignato e il disgustato. Harry ovviamente sgrana gli occhi e "Che grande idea, mamma!" esclama battendo le mani piene delle briciole che cadono costellando il parquet chiaro. "Perché non chiedi a Gemma di venire con te? È un tantino frustrata in questo ultimo periodo: insopportabile" traduce poi con un sorriso troppo dolce perché Anne lo rimproveri. È sempre stato il suo preferito e lo hanno sempre saputo tutti. La donna ride a gran voce.
"Concordo" si aggiunge la voce di Louis, varcando la porta aperta della cucina. Ha i capelli sconvolti che la mattina prima di uscire non si è nemmeno preoccupato di pettinare, i pantaloni larghi della tuta e una felpa che Anne è certa di aver visto nell'armadio di Harry, molto tempo prima. A confermare il suo pensiero è come Louis sembri annegarci in quella felpa. "Des ha finito la birra" spiega poi aprendo il frigorifero per afferrare con dita agili il collo di due bottiglie di vetro verde. "Ed io ho fame" aggiunge e con l'altra mano ruba l'ultimo toast dal piatto di Harry che esclama un lamento offeso. Louis sorride e si solleva sulle punte per lasciargli un bacio sulla base del collo, tra le clavicole definite. "Grazie" e Harry già sorride come un'idiota.
Anne assiste alla scena poggiata con il fianco al bancone, un angolo della bocca sollevato e gli occhi liquidi. Suo figlio si passa una mano dietro la nuca e sospira piano, incontrando poi il suo sguardo, consapevole. "Sei così innamorato."
Lui non nega. Annuisce e si stringe a sua volta nelle spalle larghe coperte dalla stoffa leggera di una maglietta bianca.
"Come va tra di voi?" domanda allora, avvicinandosi e occupando il fianco di suo figlio. Gli dà una leggera gomitata, spronandolo a parlare invece che tacere con quel sorriso da ebete che lo descrive ogni volta che Louis è nel suo campo visivo. Quattro anni e ancora si sente così stupido. Stordito da così tanto. Tanto amore. Troppo? No.
"L'appartamento è piccolo, ma anche poco appariscente e fuori dai radar dei paparazzi. Louis lascia vestiti ovunque ed io li raccolgo. La cucina è salva, però. Ha cucinato lui la sera scorsa. Pollo ancora, dopo quattro anni ancora pollo."
Anne ride poggiando la guancia sulla spalla di suo figlio. "Quindi convivete di nuovo?"
Harry annuisce. "Fin quando non lo considereranno un problema, sì. È un rischio, ma stiamo attenti" spiega, ma vorrebbe soltanto parlare di altro. Anne capisce ovviamente, gli cinge le spalle con un braccio.
"Non vagherai più di casa in casa" mormora, ricordando il pensiero di figlio che per colmare il vuoto e il silenzio tra mura troppo alte si presentava alla sua porta con quel sorriso di scuse che più volte aveva soffocato contro la sua spalla.
"No" risponde felice, ma c'è altro nella sua voce. Anne lo guarda di sottecchi e lo scopre ad osservare con premura e attenzione il profilo di Louis che ride ad una battuta di Des. Con lo stesso amore rivolge lo stesso sguardo a suo marito che è paonozzo per il ridere, e capisce. Capisce che suo figlio vuole solo vedere la persona che ama seduto sul divano della propria casa - la nostra - con gli occhi felici di chi ha tutto ciò che conta per se stesso.
"Voglio" tace dei secondi, "Voglio che sia mio. Che sia così, ma sempre. Voglio sposarlo."
"Arriverà il momento" lo rassicura stringendogli la mano destra. "È solo un'occasione che deve arrivare."


 

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Buonasera a tutte, 
grazie per esservi fermate a leggere.
Mi domandavo se l'idea fosse così pessima, visto il poco interesse che la prima one shot ha suscitato. Non so se sia perchè le raccolte sono poco gettonate in questa categoria o sia per colpa dell'autrice stessa - in tal caso culpa mea - ma mi piacerebbe conoscere qualche parere in più, sia positivo che negativo. Come ho specificato sin dall'inizio, è un progetto che non mi impegna, ma rimane comunque una piccola delusione questo poco successo riscosso, che non mi fermerà dal pubblicare comunque perchè non è quella la priorità. Dopo questo, dico soltanto che amo il rapporto madre/figlio che intercorre tra Anne ed Harry e che è stato un piacere scrivere di questo scorcio di vita.
Grazie per tutti coloro che si sono fermati a leggere, a chi ha aggiunto la raccolta tra preferite/ricordate e seguite e chi ha recensito, grazie di cuore. Vi lascio i contatti dove potete trovarmi

Anqi.


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