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Autore: Rossy_chris    17/10/2014    4 recensioni
Ciaoo ragazze *-* non so se siete emozionate quanto me per i trailer della terza stagione,per questo motivo ho deciso di scrivere una ff super dolce su Oliver e Felicity *-* spero che vi piaccia e vi aiuti a sognare ancora di più! Aspetto con ansia i vostri pareri
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La giornata di Oliver aveva preso una piega completamente diversa da quella programmata. Era rinchiuso nel suo covo,con indosso il costume di arrow,ma non riusciva a muoversi. Il dolore alla gamba non gli aveva mai impedito di gestire i suoi movimenti né tanto meno di costringerlo a rimanere fermo,immobile.

“Oliver.”

La voce di Diggle fu un richiamo,come se avesse capito cosa stava succedendo

“va tutto bene?”

Lui annuì,cercando di simulare la sua solita faccia da poker.

“Certo,stavo solo pensando a come fare per evitare questa polvere.”

“Oliver” Diggle lo ripetè,incrociando le braccia “Perché ti ostini a mentirmi?tanto ormai ho capito quando lo fai”

“Diggle..”gli si spezzò la voce e si fermò per deglutire. “va tutto bene. Ho soltanto pensato per un attimo di poter avere una vita diversa..”

“Si tratta di Felicity?”

Oliver annuì di nuovo,ma poi decise di non rispondere e di far cadere lì la conversazione.

“perché  devi tenerla fuori da tutto questo?lei è abituata alle nostre missioni e ha accettato consapevole dei rischi ed diventata infatti indispensabile”

“Perché”prese una pausa,distratto dal cellulare che vibrava “voglio darle di più e non so se posso farlo”

Liquidò Diggle con un gesto della mano e rispose al cellulare “Laurel”

“Ciao,Ollie”

“Cercavo proprio te”

“Oh ma dai?che succede?”

“non è che per caso conosci il miglior fioraio di tutta starling city?”

“Fioraio?”

“già,quello che vende i fiori”

“A che ti servono?per chi sono?”

“Puoi aiutarmi o no?”

La sentì sospirare “Beh all’angolo della trentanovesima ,poco dopo il ponte c’è un negozio molto fornito”

“Grazie.” Oliver guardò Diggle che non la smetteva di sorridere “Dig,sai per caso quali sono i suoi fiori preferiti?”

“No,non le ho mai chiesto una cosa del genere”

“I miei sono i girasoli”

Diggle fece un cenno col capo come a dire di evitare i girasoli

“Certo,Laurel me lo ricordo”

“Hai una dama misteriosa?”

“Diciamo che per ora è misteriosa la relazione”

“Ma Diggle la conosce”

“Ehi,ma ti ho distratto!Mi hai chiamato,dovevi dirmi qualcosa?”

“Oh si riguarda quel Antoine…fa parte di una nota casa farmaceutica che qui a starling city vanta rimedi miracolosi per i problemi di erezione attraverso una polvere ricavata dagli insetti”

Oliver scoppiò a ridere “a me non pare che roy avesse sintomi tali dopo esserne stato a contatto”

“Questo perché”continuò Laurel evidentemente imbarazzata “è una sostanza molto tossica per l’organismo umano”

“Ricevuto. Hai qualche indicazione geografica?”

“Mi sto recando alla sede per sporgere denuncia e far chiudere l’azienda,ma non ho idea di dove sia Antoine credevo se ne occupasse Felicity”

“Okay,fai del tuo meglio Laurel, a dopo”

Oliver riattaccò ,alzando gli occhi al cielo.

“Ora che si fa,capo?”

“Andrò ad interrogare qualcuno per scoprire dove si nasconde questo Antoine”

“Non farti ammaliare da quella polvere eh amico”

Lui rise di nuovo “Oh andiamo Dig!”

Afferrò l’arco e corse in sella alla sua  moto. Prima di andare avrebbe dovuto fare una piccola sosta.

Accelerò a più non posso per non perdere minuti preziosi. Saltò praticamente giù dalla moto e tese l’arco,dirigendosi al posto indicatogli da Laurel.

“Il giustiziare!” iniziò a urlare il vecchietto del negozio. Stava chiudendo la serranda e si immobilizzò,impaurito “cosa ho fatto?vendo fiori da tutta la mia vita..”

“Non sono qui per farle del male”

“Oh..grazie a Dio!Sia lodato Dio!”

“Ho bisogno di una favore”

Il vecchietto si inginocchiò “Dica,dica!Sono a suo disposizione!grazie a lei posso restare aperto fino a tardi senza temere di essere rapinato”

“Mi servirebbe il più bel mazzo di fiori che abbia mai fatto”

“Oh ma certo! Cosa ci metto?peonie?orchiede?rose?”

“La prego,mi sorprenda e basta”

“Sa io sono cresciuto con i fiori..mi dica è per un giustiziere femmina?”

Oliver non potè fare a meno di sorridere “No,è una ragazza troppo dolce per essere un giustiziere come me”

“Io le consiglierei di fare un bel mazzo di rose signor giustiziere..quelle non deludono mai! Ma non sarò banale,venga con me le mostro qualche combinazione”

“Non posso,il dovere mi chiama. Mi fido di lei. “

“La ringrazio,la ringrazio..Vedrà che non se ne pentirà…a chi devo consegnarle?”

Oliver stava quasi per dire il nome,ma poi ci ripensò “Posso venirle a ritirare più tardi?”

“Cosa?”

“Le rose?”

“Ah già già,certo quando vuole..noi siamo sempre aperti caro amico col cappuccio”

Oliver decise di lasciar perdere e salutò il vecchietto con un cenno del capo.

Si rimise in sella alla moto e partì il più velocemente possibile

[…]

Quando Oliver tornò erano le undici passate. Lasciò la moto lontana e si avviò al negozio,cercando il vecchietto nel buio,ma non trovò nessuno.

Bussò alla serranda e lo chiamò “Ehi!ehi!”

Per fortuna non dovette attendere molto prima che arrivasse.

“Il giustiziere!”

Oliver roteò gli occhi all’indietro. “Sono qui per i fiori”

“Certo,certo” lui si pulì gli occhiali e gli fece cenno di entrare. Lo seguì e fu sorpreso di notare l’incredibile disordine che regnava in quel negozio.

“Eccolo qui!Ci ho messo tutta la mia abilità per farlo..”

E Oliver naturalmente rimase senza parole. Aveva dato vita ad una composizione di fiori perfettamente simmetrica dove ad una trentina di rose rosso fuoco,aperte,grandissime si contrapponevano altrettante rose bianche,purissime e meravigliose.

“Rimanda allo yin yang…penso che non ci sia un modo più bello per dire ti amo”

“La ringrazio è meravigliosa”

“Ovviamente siamo pari,giovanotto!Si ricordi di questo povero vecchio che è rimasto fino a tardi per lei..”

“Non lo dimenticherò..se c’è qualcosa che posso fare,conti su di me”

“Vai e fammi fare bella figura ragazzino!”

“Buona notte”

Oliver corse via di nuovo,questa volta facendo attenzione a non maltrattare i fiori.

Arrivò a casa di Felicity che era ancora vestito da arrow,perché non vedeva l’ora di vedere la sua faccia.

Entrò dalla finestra della cucina e si intrufolò come un ladro. La casa era completamente buia.

Fece attenzione ancora ai fiori mentre si orientava piano al buio. Trovò le scale e le salì,seguendo la voce della televisione.

“ODDIO OLIVER!” Felicity saltò letteralmente dal divano quando lo vide entrare. Si poggiò una mano sul petto e lo guardò arrabbiatissima “Cosa diavolo ti è preso?perchè hai ancora il costume?perchè non mi hai chiamato?dove sei stato tutto questo tempo?..”

Oliver sapeva che avrebbe potuto continuare all’infinito così la fermò in tempo,mostrandole i fiori.

Lei come previsto,non disse nulla. Rimase a fissarlo esterrefatta,con la bocca aperta e gli occhi lucidi

“Mio dio Oliver..”

“è un modo per dirti che mi dispiace..”

Felicity afferrò i fiori e li portò al naso. Li annusò e sorrise ancora. “Temevo che fosse tutto finito..”

“Oh amore mio..”Oliver la prese e la baciò,delicatamente. “Non finirà,non finirà. Saremo sempre noi. Solo noi. Per sempre. Questa volta non scapperò”

“Oliver..”lei provava a parlare mentre lo baciava “ti amo”

“Ti amo anche io “

Fece per alzarla,ma sentì un formicolio insopportabile al braccio. Si staccò da lei,sperando che non si fosse accorta di niente.

“Sono bellissimi questi fiori..”

Lui sospirò,cercando di agire normalmente “Mai quanto te piccola”

“Vado a metterli in acqua..”

Lui annuì e ne approfittò per sedersi sul divano. Si tenne forte il braccio cercando di farlo svegliare,di riacquistarne la padronanza,ma nulla.

Sentì all’improvviso un forte senso di vuoto. Sudò freddo e si picchiò con forza,sull’avambraccio, sfogando tutta la sua rabbia e frustrazione. Non poteva essere il burattino del suo corpo. Non poteva rinunciare a tutto quello che aveva sempre sognato.

“Allora Oliver..”

Avvertì la voce di Felicity dal corridoio. “Cosa è successo a Roy?”

Lui fece per rispondere,ma non gli uscirono le parole. Si sentì la gola bruciare e il petto battere all’impazzata. Gli si appannò la vista e si lasciò cadere sul divano,chiudendo gli occhi.

Il braccio gli penzolava fuori e lui non lo sentiva. Felicity urlava il suo nome e lui non la sentiva. Tutto era diventato un grande buco nero,tranne per due lucine. Due piccole luci calde che lo chiamavano a sé,lo intimavano ad avvicinarsi,ma ogni volta che ci provava,queste si allontanavano. E se ne aggiungevano altre ed altre ancora,tanto da forma una figura.

“Tommy”

La sua voce non esisteva. Non la sentiva,Oliver né tanto meno sentiva di aver mosso le labbra. Ma c’èra. C’era Tommy davanti a lui e lo stava chiamando.

“Tommy che mi succede?”

“Non sei invincibile Oliver. Non guarirai se non ammetti di essere umano”

“Sono malato?Tommy ti prego aiutami!”

“Non posso fare nulla per salvarti il tuo destino è scritto”

“Tommy no,non dire così. Non posso perderla. Non posso”

Gli sembrava di supplicarlo davvero. Gli sembrava davvero di essere in ginocchio davanti a lui chiedendogli di non togliergli Felicity. La sua Felicity. “Ti prego,non posso stare senza di lei. Io la amo,la amo”

Sentì anche le lacrime scendergli in volto,scavargli la pelle e bruciare più del fuoco.

“Non puoi avere tutto senza sacrifici”

“La mia è una vita piena di sacrifici Tommy!Che dici?come fai a parlarmi in questo modo?”

“Se la ami davvero la lascerai andare e verrai con me”

“NO”

Se lo sentì uscire dal petto e rimbombare in ogni suo organo. “NON LA LASCERò ANDARE PER NESSUN MOTIVO AL MONDO”

“Morirai Oliver”

“Morirei comunque senza di lei. Tu non sei Tommy! Tommy non mi avrebbe mai detto queste cose”

Cercò di andargli incontro e di colpirlo,ma fu fermato da un vortice di luci. Tommy scomparve piano piano e prima che finisse nell’oblio,Oliver lo vide. Lo vide chiaro e tondo.  Si susseguirono tutti i volti degli uomini che aveva ucciso e diventarono sempre più grandi,andando ad occupare ogni angolo della sua visuale. Ne era praticamente circondato.

Si accucciò su se stesso e urlò,urlò con tutto la forza che poteva avere. Sarebbe uscito da lì dentro. L’avrebbe fatto per lei.


Spazio autrice: Okay,spero che l'effetto vi sia piaciuto e che vi siate un po emozionate leggendolo *-* ma non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!!

  
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