Due settimane prima...

Bussai alla porta, ma come ogni santa volta, nessuno venne ad aprirmi.
-Mary! Sono io, apri!- gridai accostando il viso alla porta.
Dall'altra parte c'era un silenzio di tomba.
-Mary! MARY!!- urlai, e finalmente qualcuno si decise ad aprire, ma non era Mary.
-Oh, ehm... Ciao Andrea!- dissi un po' imbarazzata.
Andrea è il fidanzato di Mary, stanno insieme da ormai 5 anni e si amano da morire. Andrea è bello: alto, muscoloso, biondo e occhi verdi, pelle abbronzata ogni giono dell'anno e vestiti all'ultima moda. Inutile dire che non è il mio tipo. Certo, potrebbe lavorare come modello da Abercrombie, ma è troppo serio e perfettino per me.
Del resto anche Mary è così: capelli corvini sempre ordinatamente ordinati, occhi marroni contornati da occhiali professionali, magra e in forma smagliante.
Come si dice? "Gli opposti si attraggono"? Beh, si dice anche "L'eccezione conferma la regola"!
Ma lasciando perdere i detti filosofici, io e Mary dividiamo un piccolo appartamento vicino a Piazza Duomo che i suoi genitori le hanno regalato per i suoi 17 anni.
"Devi essere più autonoma ormai" e "Devi prepararti ad andare via di casa se vuoi fare un'università prestigiosa" sono frasi ricorrenti quando invitiamo Marzia e Alessandro per una cena in famiglia.
Nella famiglia sono compresa anche io, perchè io ormai sono la "sorella acquisita" di Mary: ci conosciamo da quando avevamo due anni, abbiamo fatto l'asilo, le elementari e pure le medie insieme. Ora lei frequenta lo scientifico e io le scienze umane, ma nonostante questo siamo più unite di prima!
Addirittura, i suoi genitori si sono offerti di pagarmi il college se riesco a farmi ammettere a Princeton, e per questo gli sono molto grata!
Andrea era in pantaloni del pigiama in piedi davanti a me a fare sfoggio dei suoi addominali scolpiti, quando sentii un colpo secco e un grido subito dopo. Pochi secondi più tardi usciva dalla sua camera da letto una mezza australopiteca che si teneva la fronte barcollando.
-Hai di nuovo sbattuto la fronte contro la mensola?- chiesi, mentre le porgevo una tazza di caffè molto, ma mooolto grande.
-Già... Non dovremmo tenere i TUOI libri sopra la MIA testa!- rispose scoppiando a ridere. -Comunque ti devo, anzi, ti dobbiamo fare un annuncio: ieri sera, mentre eri al lavoro, io e Andrea abbiamo fatto una cosa...- disse giocherellando con una ciocca di capelli.
Io la guardai disgustata, e lei capì che stavo pensando che non volevo sapere i suoi pazzi esperimenti a letto cercando di non rimanere incinta.
-NON quel genere di cosa!- mi diede una pacca sulla spalla.-Come ti stavo dicendo... Noi due ti abbiamo iscritta!!- urlò, pensando che io capissi.
Certo. Avevo capito.
Avevo capito che dopo aver cercato di sfondare una mensola con la fronte le era andato in pappa il cervello.
-Ma non capisci?! Ti abbiamo iscritta ad XFactor!! Dovresti essere felice!- mi disse lei.
Ah, ora si spiega tutto. Mi hanno iscritta ad XFactor! Ecco a cosa mi hanno iscritta! Mi hanno... Iscritta... CHE COSA?!
-COSA AVETE FATTO?! SIETE PER CASO SOTTO EFFETTO DI QUALCHE STRANA DROGA???- esplosi. Come potevano aver fatto tutto senza dirmi niente!
-Ma...ma... Tu continuavi a tromentarmi che Mika verrà qui a Milano per XFactor e bla bla bla e così ho pensato che facendo un provino avresti potuto conoscerlo!-
Ma ormai non l'ascoltavo più; ero troppo occupata a pensare a cosa avevano combinato quei due. Mi ripromisi di cambiare la password del computer. E del WiFi.
Così, oltre a lavorare in un night club per gay, dovevo anche pensare di preparare una canzone, cantarla davanti a mezza Italia e cercare di farmi dare almeno un si da giudici. Si, come no. E poi dovevo decidere come vestirmi, come truccarmi, come arrivare alle audizioni, se mettere i tacchi o no, se portarmi qualche cosa da mangiare oppure un bel libro di Harry Potter.
Ma, dopo una settimana di mutismo con Mary, lei si incaricò di provvedere a tutto. A quel punto dovevo solo preparare una canzone e cercare di non sembrare una gallina malata a cui hanno appena tirato il collo.
E, con la voce che mi ritrovavo, non era un'impresa facile.


ANGOLO AUTRICE
Eccomi, due minuti dopo, con il nuovo capitolo! Devo ammettere che questa storia mi sta prendendo molto... Mi piace un sacco scrivere questi capitoli :)
Comunque mi piacerebbe ricevere qualche commentino per sapere come sto andando, se i cap sono troppo corti o lunghi e se vi piace la storia e la scrittura :3
Poi un'altra cosa: il mio Mika parlerà un po' in inglese anche, ma frasette come "Oh my god" oppure "I like it" che penso tutti capiranno ;) ma se non avete capito non esitate a chiedere <3
Al prossimo capitolo
Pietraombra