Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: Pietraombra    18/10/2014    5 recensioni
Emma, una normale sedicenne con un sogno nel cassetto: essere qualcuno nel mondo.
E per far sì che questo avvenga, sceglie una via piuttosto difficile, cantare.
Mika, pop-star di fama internazionale, riuscirà a far avverare i più profondi e nascosti desideri della ragazza? E se, durante la permanenza nel loft di XFactor, qualcosa tra loro cambiasse irrimediabilmente?
Le loro vite saranno ancora le stesse?
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CIAO! Questa è la mia prima ff su Mika e la mia prima long in assoluto, quindi siate generosi e lasciatemi critiche, suggerimenti e consigli! :D
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Morgan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao :) Questa è una piccola intro, un piccolo Angolo Autrice, che nei prossimi capitoli scriverò alla fine di tutto
Detto questo, vi avverto che è la mia prima long, ed è anche la mia prima ff su Mika, quindi tutte le cose che volete dirmi, per esempio commenti, correzioni, aiuti, idee, consigli e chi più ne ha più ne metta inseritele nelle RECENSIONI!!!!
#lerecensioninonfannomaleallasalute
<3




-Avanti il prossimo concorrente!-
Alessandro Cattelan mi diede una spinta sulla schiena e mi sussurrò -Buona fortuna!- all'orecchio.
Ero troppo agitata per rispondergli, quindi salii sul palco concentrandomi sulla canzone che, se tutto fosse andato bene, avrei cantato di lì a poco, e sperando di non inciampare sui miei piedi, cosa che sì, accadeva spesso.
Non sarebbe stato di certo un buon inizio ribaltarsi sul palco di XFactor davanti a milioni di persone.
Era tutto merito, o forse colpa, della mia migliore amica Mary se in quel momento mi trovavo ad XFactor. Non avrei mai dovuto avere l'idea di organizzare una serata karaoke con i vecchi compagni della scuola media. Non avrei mai dovuto cantare facendomi sentire da lei. E soprattutto, non avrei mai dovuto chiederle consiglio su come vestirmi dopo che mi aveva iscritto alle selezioni... Ora mi trovavo sul palco di XFactor, davanti ai giudici e soprattutto davanti a Mika, il mio idolo, indossando un vestito corto (troppo corto per i miei standard, ma se non l'avessi messo, avrei probabilmente dovuto sopportare Mary e i suoi sbuffi teatrali per chissà quanto tempo) fino al ginocchio con una gonna ampia verde acqua e scarpe bianche. 
Quanto. Ero. Imbarazzata. Non era decisamente il mio stile!
-Ciao, come ti chiami?- disse Mika con quel suo stupendo accento inglese, quando finalmente mi accorsi di aver raggiunto il centro del palco.
-Sono Emma e vengo da Milano- dissi con voce così tremante che quasi mi sorpresi fosse mia. Sperai con tutto il cuore che i giudici mi lasciassero cantare subito per togliermi il pensiero, e come sempre la fortuna fu dalla mia parte.
-Emma! Quanti anni hai? Cosa fai qui ad XFactor? Parlaci un po' di te!- intervenne Victoria, forse pensando che facendomi parlare mi avrebbe fatto un favore.
Ecco fatta la frittata.
-Ho 16 anni e studio psicologia. Cosa faccio ad XFactor? Diciamo che non sono qui per mia volontà, perché so di non cantare abbastanza bene per meritarmi un posto qui dentro; mi ha convinto la mia migliore amica Mary... Quindi se farò una figuraccia sarà colpa sua!- scherzai cercando di sdrammatizzare e di tranquillizzarmi. Ovviamente non successe nulla di quello che avevo sperato.
-Be'... Allora, chi vuole sentirla cantare?- disse Victoria. Dal pubblico si levò un applauso che mi diede un po' di carica.
-Cosa ci canti, honey?- Mika mi aveva appena chiamata dolcezza?
-Ehm... Canto una canzone che ha un grande significato per me, ed è "Stardust" di... Be', di Mika- mi sentii avvampare. mi sentii avvampare probabilmente come mai in vita mia. Miseriaccia, non ci avevo prprio pensato quando avevo scelto la canzone... C'era anche Mika in giuria, e io stavo per cantare un suo brano. Ma perché nessuno (cioè Mary) mi aveva avvertita?! Merda, merda, merda.
"Ok, ora canto, mi danno quattro no, e poi torno a casa. Che problemi mi faccio? C'è solo mezza Italia che mi guarda" pensai. Di sicuro, non era quello che le persone normali avrebbero definito un pensiero d'incoraggiamento. 
-Come mai, se io posso chiedere, tu hai scelto una mia canzone sapendo che sono nella giuria? Io potrei essere taaaanto severo...- Mika mi fece un sorriso stupendo, che ricambiai con uno imbarazzato, cercando di non svenire. Ecco. Ovviamente mi fanno una domanda a cui non so rispondere. Quella era veramente una tortura!
-In realtà solo adesso mi sono resa conto di stare per cantare una canzone di Mika davanti a Mika... Ha un significato importante per me perché quando sono morti i miei genitori, questa e altre canzoni come questa mi hanno tirato su di morale e mi hanno dato la forza di andare avanti...- Morgan e una parte di pubblico applaudirono quando finii di parlare. Non che ci fosse stato molto da applaudire, ma ogni volta che dicevo di essere orfana venivo ricoperta di commiserazione. E questo mi urtava profondamente. Non ero imbarazzata dal fatto di parlare dei miei genitori: sapevo che in un modo o nell'altro loro erano sempre con me, e che avrebbero vegliato su di me per tutto il resto della mia esistenza. Perché quindi avrei dovuto mentire riguardo all'incidente? Insomma, era ovvio che mi mancassero, che mi mancassero un sacco, ma non avrei potuto rimanere tutta la mia vita a pensare a quanto stavo male: loro non lo avrebbero voluto, loro adesso sarebbero fieri di me.
E ora, dopo la prima paura iniziale, non vedevo l'ora di sfogarmi e cantare. In effetti, mi sarei fatta notare da un po' di gente, forse sarei diventata leggermente famosa, come speravo di essere da quando ero una scricciola, e mi sarei divertita. Dovevo assolutamente divertirmi: occasioni così capitavano solo una volta nella vita! Adesso ero veramente carica e aspettavo il momento in cui avrebbero attaccato la base e io avrei potuto iniziare a essere me stessa.
-Allora, vogliamo farla cantare la canzone di Mika, o no?- disse finalmente Fedez.
E così la base partì e la gente sparì.
Eravamo solo io e la musica.

I could be staring at somebody new 
But stuck in my head is a picture of you 
You are the thunder. I was the rain 
I wanna know if I'll see you again 
I said I love you. You said goodbye 
Everything changes in the blink of an eye 
It's been a while. I still carry the flame 
I wanna know will I see you again? 

Mika mi guardava con una faccia talmente seria che...

See you again? 
See you again? 
Want you to know what you mean to me 
What would it take, take you to see? 

Victoria sorrideva, mentre si asciugava l'angolo di un occhio cercando di non far sbavare il trucco.

I could put a little stardust in your eyes 
Put a little sunshine in your life 
Give me a little hope, you'll feel the same 
And I wanna know will I see you again? 
Will I see you again? 

Morgan e Fedez commentavano l'esibizione dietro le spalle degli altri giudici.
Finii di cantare e uscii dalla trance. Mi sentivo decisamente più tranquilla ora che avevo concluso la mia esibizione.
Con mia grande sorpresa Morgan e Mika si alzarono dalle loro sedie e, mentre Morgan iniziò ad applaudire insieme agli altri giudici e al pubblico, Mika lasciò la sua postazione di giudice e venne verso di me attraversando il palco. Io non sapevo cosa fare. iniziai a stringere il microfono tra le mani così insistentemente, che le mie nocche diventarono bianche. Emozione o panico? Direi panico emozionato.
Mika si posizionò davanti a me. Io dovevo essere rossa come la sua cravatta. Cioè troppo, troppo rossa.
-Adesso io chiedo di mettere di nuovo la base, ok? Tu rilassati e canta. Sei stata brava ma tu non hai avuto abbastanza pres.. presenza scenica. Tu sei molto brava quando canti, ma sembri dis...distaccata e questo no va bene! E se tu dovessi cantare con qualcuno? Tipo adesso e con me? Io voglio sapere se tu, oltre che hai una bella voce, sai anche come stare su un palco e come interagire con le cose- cosa? Non ci potevo credere.
Mika, il supercantante che stalkeravo da 6 anni ormai, mi aveva appena chiesto di cantare insieme a lui? Su un palco? 
Niente frasi, senza parole.
Ma forse avevo solo capito male, magari intendeva un'altra cosa e si era espresso male. D'altra parte, se scambia mutande per lecande...
La base partì, ma questa volta non andai in "trance". Mika aveva detto che dovevo lavorare sulla mia presenza scenica? Avevo intenzione di fargli vedere che ce l'avevo già. Dovevo dimostrare a tutti che avevo quel qualcosa che avrebbe potuto portarmi avanti, che avrebbe potuto farmi fare grandi cose. Del resto, era l'occasione che stavo aspettando da una vita, e che grazie alla mia migliore amica ero riuscita ad ottenere. Dovevo solo dimenticarmi che stavo per cantare davanti a milioni di persone con un cantante pop di fama internazionale. Facile, no?
Così iniziai.

I could be staring at somebody new 
But stuck in my head is a picture of you.
You are the thunder. I was the rain 
I wanna know if Ill see you again.

Sentii gli occhi di Mika perforare i miei, mentre iniziava anche lui a cantare. La sua voce sembrava... Qualcosa che non si sarebbe potuto certamente descrivere a parole.

I said I love you. You said goodbye 
Everything changes in the blink of an eye 
It's been a while. I still carry the flame 
I wanna know will I see you again? 

Lo lasciai cantare, beandomi di quegli attimi: di sicuro gli attimi più belli della mia vita.
Cantammo insieme l'ultima strofa e l'applauso del pubblico arrivò ancora prima che la musica terminasse.
Io tremavo come una foglia.
-Beh inutile dire che è sì!- urlò Victoria.
-Devo dire che la tua voce è impeccabile, ma nella tua prima performance mancava qualcosa... Come ha detto Mika. Ero tentato di dirti no, solo perchè sembravi essere chiusa in te stessa. Invece insieme siete stati, tutti e due, fantastici. Sembra che vi conosciate da anni, l'intesa e il feeling tra voi sono pazzeschi! Ora resta da vedere se sei in grado di farlo anche da sola... Per cui voglio rivederti!! Per me è un sì!- Morgan mi sorrise incoraggiante.
-Una parola: sì! Quando portate le canzoni di Adele o di Mika penso sempre che siate autolesionisti- mi coprii d'istinto il polso sinistro. Autolesionista? Chi, io? No, assolutamente. -Ma tu mi hai dimostrato che anche gli "autolesionisti" possono avere successo! E ti voglio vedere in finale, ok?- disse Fedez.
Quindi questo significava che... ero dentro? Ero dentro. Ero dentro! ERO DENTRO!
Il pubblico esplose in un coro di "Emma Emma Emma", mentre i giudici applaudivano e io non potevo ancora crederci.
-Ehi, io non ho parlato ancora!- esclamò Mika ridendo -Allora... Voce stupenda, una padronanza che hanno in pochi, la unica mancanza era la presenza scenica... Ma tu hai trovato anche quella, quindi è obviously a yes for me!- urlò Mika.
Scoppiai a piangere. Non ci potevo credere: ero una cantante di XFactor! sì, tecnicamente non lo ero ancora, ma sognar non nuoce. O forse leggermente.
E non potevo neanche credere di star piangendo davanti a tutta la nazione: non ero quel tipo di ragazza, non piangevo se mi rompevo un'unghia, non piangevo se prendevo 2 nel compito di fisica, non piangevo se la mattina mi ero dimenticata di spalmarmi due chili di mascara sulle ciglia. Ma non riuscivo comunque a fermare le lacrime e continuavo a sussurrare degli infiniti "grazie" al microfono, come se fosse l'unica cosa che riuscissi a pensare in quel momento. E in effetti lo era.
Evidentemente facevo così pena che Mika mi sfilò il microfono dalle mani con fare paterno e mi abbracciò. E tutto diventò ancora più incredibile: ero stata scelta per poter diventare una cantante di XFactor e stavo piangendo abbracciata a Mika, il mio cantante preferito, il quale mi accarezzava dolcemente i capelli.
Il miglior giorno della mia vita!
  
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