1 Capitolo

Una folata di vento improvvisa mi svegliò, mi alzai e velocemente mi vestii. Scesi in sala comune e, stranamente, non trovai nessuno..Bah evidentemente tutti i grifondoro erano dei dormiglioni.

Non avendo niente da fare ripassai la lezione del giorno ma dopo circa un ora la sala era ancora vuota, improvvisamente mi ricordai che quel giorno era prevista la gita a hogsmeade.

Merda, mi ero dimenticato di portare la firma ..vabbè avevo una giornata intera di nullafacenza davanti a me.

Un brontolio mi distrasse dai miei pensieri ma non fatevi illusioni, nessun personaggio nascosto, era solo il mio stomaco.

Mi diressi in sala grande e con mio grande stupore vidi qualcuno al tavolo dei Corvonero, c'erano i fratelli Hollister e una ragazza che non avevo mai visto.

Salutai tutti e trangugiai velocemente il mio succo di zucca, mentre stavo per uscire la ragazza si avvicinò.

-James Potter?

-Si, sono io. E tu sei..?

-Ah si, giusto sono Annabeth Jakeb, quarto anno Corvonero.

-Non ti avevo mai vista da queste parti comunque..ti serve qualcosa?

-Emh, mi servirebbe il libro di ''Storia della Magia''..la mia amica l'ha preso e ora non dove sia. Poi gli altri..

-Si si ho capito, te lo presto.

Dopo aver dato il mio libro alla strana ragazza mi diressi dagli Hollister per giocare insieme a Quidditch, poco dopo stanchi morti tornammo in sala grande.

-James mi presenti qualche ragazza?

-Oliver ma pensi solo a questo?!

-Umh, probabile..

Mentre ridevamo Annabeth si sedette accanto a Simon e iniziò a guardare il vuoto come immersa in profonde riflessioni.

Gli altri continuarono a parlare ma il mio sguardo si posò sui suoi occhi azzurri, erano grandi e le pupille sembravano quasi affondare in quell'oceano. Tutti i tratti del suo viso erano delicati, la pelle chiara e i lunghi capelli neri formavano verso,le punte, dei leggeri ricciolini.

I suoi occhi si girarono verso di me e mi colsero impreparato, abbassai la testa e prestai un'attenzione particolare alle mie scarpe.

-Potter, qualche problema?- Disse con tono inaspettatamente acido.

-N-no niente perché?-

-Mi osservavi con uno sguardo strano sai..-

-Veramente stavo pensando ad altro e se il mio sguardo è caduto,per sbaglio, su di te mi spiace-

-Stai forse dicendo che la mia presenza ti da fastidio?-

-Non ho detto nulla del genere quindi non arrivare a conclusioni affrettate.-

-Si, ora sarei io quella che arriva a strane conclusioni, certo Potter-

-Se stai cercando di litigare non ho intenzione di dire una parola di più. Non capisco perché tutta questa rabbia, ho solo detto che non mi risulta averti guardato con uno sguardo strano. Pensavo ad altro-

-Non cerco di litigare, non provo certo a fare queste cose da bambini. Dico solo...vabbè niente- disse arrossendo.

-Okay, ti prego solo di non sfogare i tuoi problemi adolescenziali su di me.-

-Con questa frase sicuramente non sei risultato molto simpatico eh. Ma giustamente a te non serve avere nuovi amici sei così popolare. Tu e il tuo harem di ragazze innamorate potete anche andare a quel paese.-

-Se tu sei un'asociale sicuramente non è colpa mia e poi dovresti imparare a farti i fatti tuoi. Ops scusa, tu non hai una vita tua di cui doverti preoccupare.

E con questo uscii dalla sala, se all'inizio provavo quasi attrazione verso Jakeb sicuramente si era dissolta molto velocemente. Mi sembrava così carina, gentile invece aveva sempre la risposta acida pronta.

Tornato in sala comune trovai alcuni miei amici con i quali chiacchierai un po' e, senza troppi pensieri nella testa, andai a dormire.

-Angolino dell'autrice-

* Coff Coff * eccomi qui. Allora..beh sicuramente questa fanfiction farà vomitare il mondo intero ma io ho provato a fare qualcosa di umh...decente (?)

È la mia prima fanfiction quindi siate clementi. Se recensite mi farà piacere ..in questo modo posso capire un po' cosa modificare.

Sicuramente sarà banale * SIII urla Efp * e scontata ma ho qualche idea in mente e.e